Viaggio in Cappadocia: Costi e Consigli
Quando ho iniziato a pianificare il mio viaggio in Turchia di due settimane, l’idea di visitare la Cappadocia mi emozionava non poco. Le cose da vedere in Cappadocia sono tante, non fatevi ingannare da foto e contenuti unicamente dedicati alle mongolfiere.
Per quanto il volo in mongolfiera sia indubbiamente uno dei punti salienti del viaggio, questa zona offre molto di più. Il mio suggerimento è di dedicare 3 giorni pieni. Abbiamo trascorso in Cappadocia 4 notti, arrivando la sera tardi e ripartendo la mattina.
Così facendo, in tre giornate e con un buon ritmo, abbiamo visitato tutte le tappe fondamentali della zona. Vuoi viaggiare in autonomia ma preferisci avere un supporto pratico e personalizzato?
Come raggiungere la Cappadocia
Il modo più semplice per raggiungere la Cappadocia è con un volo da Istanbul ad uno dei due aeroporti della zona: Kayseri o Nevsehir. Il secondo è più vicino a Göreme e alle cittadine limitrofe, ma servito solo da alcuni voli Turkish Airlines. Il costo del volo si aggira spesso sui 50 euro a tratta.
È possibile spostarsi via terra? Sì, è attivo un bus da Istanbul alla Cappadocia, ma impiega la bellezza di 13 ore quindi non mi sento di consigliarvelo.
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Dove dormire in Cappadocia
Per quanto riguarda dove dormire in Cappadocia, ho optato per la scelta più gettonata: Göreme. Sono stata soddisfatta della decisione, Göreme è una delle cittadine più caratteristiche e la sera offre molti locali dove cenare. La posizione è inoltre strategica per spostarsi nella regione. L’unico aspetto negativo potrebbe essere quello di non trovarsi in centro, ma ad una manciata di minuti di auto e circa 15 a piedi.
Scrivo potrebbe perchè, avendo deciso di noleggiare l’auto, per noi questo si è rivelato un punto a favore. Parcheggiare in centro a Göreme è infatti abbastanza sfidante.
Assicurazione di viaggio e eSIM
Non vige alcun obbligo, ma la stessa Farnesina consiglia di sottoscrivere una polizza assicurativa sanitaria per l’intera durata del viaggio in Turchia. Vi suggerisco Heymondo, dove in pochi secondi riceverete il preventivo della vostra assicurazione e avrete la possibilità di scegliere tra diversi livelli di copertura o, se siete viaggiatori e viaggiatrici abituali, di sottoscrivere una conveniente polizza annuale.
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Come spostarsi in Cappadocia
Per visitare la Cappadocia avete due opzioni: aderire a dei tour giornalieri (di gruppo o privati) oppure noleggiare un’auto. I tour proposti sono sempre gli stessi e sono denominati Green, Red e Blue.
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Come sapete sono amante dell’autonomia e dell’indipendenza, quindi abbiamo scelto di noleggiare un’auto. Non abbiamo avuto alcun problema e abbiamo apprezzato la possibilità di pianificare le giornate a nostro piacimento dedicando ad ogni tappa il tempo che abbiamo ritenuto opportuno.
Itinerario di 3 giorni in Cappadocia
Entriamo nel vivo dell’itinerario: di seguito troverete, giorno per giorno, tutte le tappe che abbiamo previsto nei tre giorni in Cappadocia.
Giorno 1: Göreme e dintorni
A breve distanza dal centro di Göreme si trova il suo Open Air Museum. È generalmente abbastanza affollato, oltre che per la posizione strategica anche per essere giustamente considerato il posto ideale da cui iniziare l’esplorazione dei paesaggi inconfondibili che caratterizzano la Cappadocia.
Al Göreme Open Air Museum avrete l’opportunità di vedere alcune delle chiese rupestri meglio conservate della zona. La mia preferita è stata la Dark Church che, guarda caso, richiede un sovrapprezzo per essere visitata (usanza fastidiosa abbastanza diffusa in Turchia).
In pochi minuti abbiamo raggiunto il grazioso paesino di Çavuşin. Qui ci ha accolti un’atmosfera tranquilla, pochissima gente in giro e una sorta di mercatino dell’antiquariato.
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Ci dirigiamo verso la valle di Pasabag, detta anche Monks Valley, valle dei monaci. Questo è uno dei punti migliori in cui ammirare i famosi camini delle fate, le formazioni rocciose di forme particolari, tratto distintivo della Cappadocia. Le forme sono così insolite perchè i detriti di cui parlavamo poco sopra si componevano di materiali differenti e, di conseguenza, anche il loro processo di erosione è stato diverso.
Il sito di Zelve è probabilmente quello che ho apprezzato di più: è molto esteso, ci sono diversi sentieri percorribili e non lo abbiamo trovato per nulla affollato, abbiamo incontrato poche persone lungo il percorso. È stata una camminata davvero piacevole, letteralmente circondati dai camini delle fate. Volendo semplificare al massimo, lo definirei meno turistico.
Forse, presentando un po’ di dislivello e sentieri più lunghi, non viene visitato da molti gruppi e comitive. Chiamata anche Imagination Valley, è famosa per le sue rocce facilmente riconducibili a sagome di animali. Siamo quasi al termine di questa lunghissima ma sorprendente giornata.
Questo è un posto davvero spettacolare da cui ammirare il tramonto con vista sulle Red e Rose Valley. Vi verrà chiesta una piccola tassa di ingresso e troverete qualche locale per ordinare qualcosa da bere, noi ci siamo fermati in quello con sedie e cuscini con vista diretta sulla valle.
Rientriamo in hotel intorno alle 7 e ci prendiamo giusto un’oretta di tempo per riposare, ne abbiamo decisamente bisogno.
Giorno 2: Uçhisar e città sotterranee
La nostra prima tappa della giornata è la graziosa cittadina di Uçhisar, ma prima ci fermiamo in punto panoramico molto bello, di cui vi lascio la posizione esatta. Lo riconoscerete dalla strada, c’è un parcheggio.
Proseguiamo per Uçhisar dove, oltre a girovagare per vie e negozietti, visitiamo il castello. L’ingresso purtroppo non è incluso del pass e se al momento del mio viaggio costava 50 TL (circa 2,5 euro), trattandosi quindi una piccola somma che vi suggerivo senza dubbio di investire per ammirare la vista a 360°C, ora purtroppo l’ingresso viene ben 350 TL, dunque valutate.
Durante il viaggio ho scoperto una particolarità della regione di cui non ero a conoscenza: qui si contano circa 200 città e villaggi sotterranei! Quando ci si chiede cosa vedere in Cappadocia, una città sotterranea è quindi quasi d’obbligo. Noi abbiamo scelto di visitare la città sotterranea di Kaymakly ed è stata una visita molto interessante che vi suggerisco di non perdere.
Il motivo per cui abbiamo preferito Kaymakly alla più famosa Derinkuyu è la presenza di un percorso differenziato in entrata e in uscita, a differenza di Derinkuyu dove si percorrono gli stessi cunicoli, rendendo la visita un po’ difficoltosa in caso di grande affluenza. Tenete infatti presente che alcuni tunnel sono molto stretti ed è necessario accucciarsi un po’ per passare. Quindi attenzione se soffrite di claustrofobia! A Kaymakly la visita è andata benissimo e non abbiamo fatto code/attese, calcolate circa 45 minuti.
Sulla strada di ritorno verso Göreme ci siamo fermati in un bel ristorante che vi suggerisco, il Reserved Restaurant & Lounge, dove abbiamo fatto una piccola pausa prima di inoltrarci nella Pigeon Valley (c’è un punto di ingresso proprio a pochi metri dal locale, riconoscerete il pannello informativo). Si tratta di una valle molto scenografica con bella vista su Uchisar, tanto che, volendo, è anche possibile raggiungerla a piedi.
La Love Valley è una delle valli più famose della Cappadocia, ma non è quella che sinceramente ho apprezzato di più. Forse il nostro errore è stato visitarla solo dal punto panoramico senza effettivamente passarci in mezzo a piedi, ma ho trovato il viewpoint davvero troppo turistico ed affollato.
Una curiosità: il nome Love Valley non si deve a qualche leggenda o storia particolarmente romantica ambientata qui, ma alla forma fallica delle rocce che popolano la valle. Prima di un’ottima cena, una delle migliori del viaggio, al Top Deck Restaurant, ci attende un bellissimo tramonto al Sunset Viewpoint di Göreme.
Giorno 3: Ihlara Valley e passeggiata a cavallo
Nel terzo giorno della nostra permanenza in Cappadocia ci allontaniamo da Göreme e, diretti verso sud-ovest, raggiungiamo il punto di accesso alla valle di Ihlara, dopo circa un’ora e un quarto di guida. Abbandoniamo per un momento gli scenari a cui ci siamo abituati negli ultimi due giorni e percorriamo il sentiero che segue il corso del fiume Melendiz.
Le informazioni che si trovano online sono abbastanza confusionarie quindi cercherò di essere esaustiva e chiara. Il sentiero completo è lungo circa 16km e congiunge la cittadina di Ihlara con quella di Selime. La parte che abbiamo percorso noi, e che vi suggerisco nel caso vogliate fare una passeggiata interessante ma più breve, va dal centro visitatori di Ihlara (e non dal paese, attenzione!) fino a Belisirma.
Questo tratto è particolarmente interessante per la presenza di chiese rupestri e perchè sia a Belisirma che lungo il percorso troverete dei bellissimi bar realizzati su palafitte di legno. Noi abbiamo scelto quello sul sentiero che le indicazioni chiamano tea garden (posizione) e vi abbiamo trascorso una pausa memorabile con tè turco e gozleme.
Prima di arrivare in Turchia avevo letto opinioni discordanti su questa valle, alcune persone sostenevano fosse una tappa evitabile. Come avrete intuito la penso diversamente, per noi è stata una bellissima esperienza e, se trascorrete in Cappadocia almeno 3 giorni, vi suggerisco di inserirla nell’itinerario.
Un altro buon motivo per visitare la Ihlara Valley è la vicinanza al monastero di Selime, a 10 minuti di auto. Si tratta del più grande monastero scavato nella roccia di tutta la regione, con una vista davvero spettacolare sulla valle. Nonostante questo, è decisamente meno visitato di altre attrazioni.
Non ci sarebbe stato modo migliore di concludere i nostri 3 giorni in Cappadocia di una passeggiata a cavallo immersi nella Rose Valley al tramonto. La passeggiata dura circa 2 ore ed è adatta anche a chi non è mai salito a cavallo, il costo è di 25 euro a persona.
È stata un’esperienza emozionante, il modo migliore con cui salutare questa regione ed il suo immenso patrimonio storico e naturalistico. Se poi volete veramente chiudere in bellezza, prenotate un tavolo al Nazar Borek & Cafè per cena.