Viaggio in Senegal: Cosa Sapere per un'Esperienza Indimenticabile
Un viaggio in Senegal è senza dubbio il modo più tranquillo per cominciare a conoscere l’Africa Occidentale. Il Senegal è infatti un paese stabile che permette ai viaggiatori di viaggiare fai da te in maniera serena: le condizioni climatiche non sono estreme, le persone sono accoglienti (chiamano il Senegal “paese della teranga”, ovvero dell’accoglienza) e per questo è conosciuto come una parte di africa “soft”.
Il Senegal, ovvero il paese della “teranga”, cioè dell’accoglienza, è vero, non ha i parchi come la Tanzania e non può vantare panorami eccezionali come la Namibia, ma è proprio per le sue caratteristiche che è definito un paese “da vivere” piuttosto che “da vedere”.
Con questi consigli cerco di darvi una mano ad organizzare il vostro viaggio in Senegal fai da te se non perfetto, almeno che ci vada vicino.
Informazioni Essenziali
Per viaggiare in Senegal non serve un visto di entrata per chi ha passaporto italiano. Sono consigliate alcune vaccinazioni e, se viaggiate nel periodo delle piogge, valutate anche di fare la profilassi antimalarica.
- Lingua: Francese e Wolof.
- Religione: la maggior parte della popolazione è musulmana anche se rispetto ad altri paesi come per esempio l’Iran la mentalità è molto aperta e non tutti seguono le “regole” che la religione impone.
- Moneta: la moneta ufficiale è il franco sefa (1 € = circa 656 CFA).
- Quando andare: il periodo migliore per viaggiare in Senegal è senza dubbio quello che va da Dicembre fino a Maggio, quando il caldo non è opprimente e il clima secco. Normalmente la stagione delle piogge è al suo massimo da Luglio fino a Settembre quando le temperature sono molto più alte e le bombe d’acqua rendono il viaggio più difficile.
In Senegal il clima è sempre caldo ed è caratterizzato da due stagioni: la stagione secca e la stagione delle piogge.
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La stagione secca va da novembre a maggio e in questo periodo non piove praticamente mai. In particolare tra dicembre e febbraio, nell’area del Senegal settentrionale, può soffiare l’harmattan, un vento fresco carico di sabbia.
La stagione delle piogge va da giugno a ottobre. In questo periodo possono esserci temporali molto forti che rendono difficili gli spostamenti.
È sicuro viaggiare in Senegal?
Sfortunatamente il Senegal, come molti dei paesi dell’Africa Occidentale, ha la nomea di essere un paese povero e di conseguenza poco sicuro. Nella mia esperienza però non ho mai provato nessuna sensazione di paura. Ovviamente la sfiga capita, ma può capitare ovunque, in qualsiasi paese e in qualsiasi momento.
Buonsenso come sempre (e il vostro istinto) è la parola d’ordine. Fate attenzione ai ladruncoli nei mercati e fate attenzione alle vostre borse o agli oggetti di valore come il telefono o la macchina fotografica. Non portate mai troppi soldi con voi (e soprattutto non esibite in giro le vostre mazzette) e cercate di non passeggiare da soli e di notte nella periferia di Dakar.
I pericoli maggiori in Senegal sono secondo me lo sporco e il rischio di infezioni. Usate scarpe il più chiuse possibile e fate attenzione quando camminate sulla spiaggia a piedi nudi (cercando di non aprirvi un piede con una bottiglia di vetro come ho fatto io). I mezzi di trasporto possono essere pericolosi, ma nella mia esperienza in Senegal gli autisti guidano molto meglio che in altri paesi del mondo.
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Cosa mettere in Valigia
Ecco quindi cosa portare per la propria salute e sicurezza!
- Rete antizanzare: La rete antizanzare è indispensabile. Gli hotel e le guest-house le hanno, ma meglio portarvi dietro la vostra personale che non abbia buchi. Meglio prendere una rete antizanzare rettangolare che possa essere attaccata dai 4 angoli, in alternativa ci sono anche quelle che si appendono ad un solo gancio solo.
- Kit di pronto soccorso da viaggio: nel mio caso è successo che camminando sulla spiaggia io mi sia tagliata il piede con un vetro. Fortunatamente avevo dietro un kit di pronto soccorso come questo grazie al quale mi sono potuta disinfettare immediatamente, applicare una garza sterile e le steri strips e successivamente un cerotto. Sono sopravvissuta. Al Kit aggiungete sempre le steri strips (le trovate facilmente qui su Amazon), un antibiotico ad ampio spettro (chiedete al vostro medico di farvi una ricetta e prendetelo prima di partire). Per problemi intestinali fondamentale il bimixin o un altro disinfettante. Non vi dimenticate un anti-diarroico.
- Assicurazione di viaggio: indispensabile anche questa. Nel caso precedente, se il taglio che mi sono fatta fosse stato più profondo o avessi avuto la necessità di andare all’ospedale a farmi mettere dei punti di sutura, grazie all’assicurazione avrei potuto andare in clinica privata o addirittura chiedere l’immediato rientro in Italia di urgenza.
- Crema solare e dopo sole: anche se non se ne ha la percezione il sole brucia tantissimo.
- Spray contro le zanzare. Per una maggiore precauzione utilizzate anche uno spray antizanzare sui vostri vestiti, come per esempio il biokill. Spruzzatelo anche sulla vostra rete antizanzare. Per la pelle (da applicare soprattutto su polsi e caviglie) comprate uno spray per zanzare tropicali a base di deet come questo.
- Salviette umide: sono sempre una buona idea soprattutto quando si viaggia sui mezzi pubblici, si suda tantissimo e la polvere in Senegal è tremenda. Le salviette rinfrescanti vi concedono un momento di respiro.
- Disinfettante per le mani: portatelo perché in alcuni ristoranti non c’è sapone.
Come vestirsi
Visto che nella stagione invernale (quella più secca e più fresca) le temperature di giorno si aggirano intorno ai 25 gradi o anche di più (io ne ho trovati 35°) portate vestiti leggeri. Alla sera però può fare fresco per cui una giacchetta o un bel maglione meglio metterli in valigia.
Dal momento che è molto difficile trovare hotel che forniscano il servizio di lavanderia, dovrete lavarvi le cose da voi: portate indumenti che asciughino in fretta anche perchè visto il vento e la polvere potreste trovarli gia pieni di sabbia prima ancora di indossarli.
Durante il mio viaggio ho notato moltissimi turisti in abiti piuttosto succinti, con gonne o parei molto corti. Il Senegal è un paese musulmano molto tollerante e gli abitanti sono abituati (soprattutto nelle zone costiere e di turismo) al nostro abbigliamento. Io credo comunque che non sia rispettoso andare in giro mezzi nudi per cui coprite le gambe o per lo meno almeno copritele fino al ginocchio. Ho visto anche turiste in spiaggia in topless. Ecco per me evitate. Un bel costume è la scelta migliore.
Il Senegal ha inoltre un grosso problema con la spazzatura. Io mi sono tagliata un piede in spiaggia con un vetro, ma poteva andarmi molto peggio, grazie a Dio avevo i miei sandali Teva. Per girare per la strada comunque meglio portare delle scarpe chiuse e leggere, il rischio di ferirsi o tagliarsi è molto alto.
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Cosa portare:
- sandali Teva
- costume
- pantaloni di lino o cotone leggeri
- una felpa o un maglione per le temperature fresche della sera
- t-shirt leggere che asciugano in fretta
- cappello
- occhiali da sole (assolutamente indispensabili)
- asciugamano da spiaggia
Altre cose indispensabili da portare
- Torcia da testa: non tutte le strutture hanno la luce per 24 ore (soprattutto in alcune zone remote e meno turistiche) in più spesso manca l’energia elettrica.
- Presa multipla: se avete da caricare vari smartphone o macchine fotografiche, nelle camere degli hotel le prese non sono molte. Portatevi una multipla.
- Guida sul Senegal
Se volete, potete portare con voi vestiti o cose per la scuola, come penne e quaderni, da regalare per i bambini dei villaggi. Il buonsenso ci dice di non darli direttamente ai bambini ma a qualche adulto di riferimento del villaggio che provvederà poi a spartire le cose in maniera equa a tutti. Niente caramelle: fanno cariare i denti.
Non dimenticate che molte cose che noi diamo per scontate qui da noi, in Senegal sono un lusso.
Quanto costa viaggiare in Senegal?
Viaggiare in Senegal è, per chi decide di utilizzare i mezzi pubblici, abbastanza economico, ma non così economico come si potrebbe pensare. Non pensate quindi che sia come per esempio l’India. Per trovare standard più o meno occidentali i prezzi salgono moltissimo.
Hotel, guest-house e campament
Gli hotel, guest-house e campaments che sono adatti ai nostri standard sono quasi tutti gestiti da persone occidentali (per lo più francesi che non parlano neanche una parola di inglese) e hanno prezzi più alti di quello che si potrebbe pensare.
Nelle zone fortemente turistiche (perfette per chi ama le vacanze in villaggi turistici), come Saly e Somone sulla Petit Cote o l’isola di Goreè, i prezzi per una camera doppia con prima colazione inclusa si aggirano dai 25.000 franchi sefa in su (circa 40 euro). Nelle zone meno turistiche i prezzi comunque non scendono di molto. La prima colazione è quasi sempre inclusa.
Ristoranti
In Senegal mangiare dello street-food non è sempre consigliato. Da evitare assolutamente cibo crudo (come le ostriche che troverete spesso) a meno che non si voglia rischiare qualche intossicazione alimentare.
I prezzi comunque anche nei ristoranti sono decisamente bassi rispetto a casa nostra e un piatto è quasi sempre sufficiente, in quanto le porzioni sono sempre molto abbondanti. Per esempio per un piatto di pesce (gamberi o orata e pesce alla griglia) con contorno (patatine fritte) e una birra (Gazelle e Flag sono le due birre locali) è molto difficile spendere più di 10 euro.
Trasporti pubblici
I trasporti pubblici sono decisamente molto, molto economici. Il traghetto parte ogni mezz’ora circa.
Cosa vedere in Senegal: i luoghi da non perdere
- Dakar
- Isola di Gorée
- Toubab Dialaw
- Yoff e l’ Isola di N’Gor
- Saint Louis
- Sine Saloum
- Casamance
- Joal-Fadiouth (isola delle conchiglie)
- Lago Rosa (Lago Retba)
- Deserto di Lompoul
I luoghi da visitare non sono molti ma sono davvero interessanti: l’highlight è sicuramente la casa degli schiavi, in cui uomini donne e bambini erano imprigionati prima di essere venduti in condizioni agghiaccianti, che è imperdibile. Ma a parte l’essere l’isola degli schiavi, Gorée ha anche una spiaggia graziosa, vicoli con case coloniali tappezzate di buganvillea multicolore e altri musei e luoghi di interesse.
Toubab Dialaw
Quando ho visitato il Senegal ho trascorso qualche giorno a Toubab Dialaw, un piccolo villaggio di pescatori poco fuori Dakar, caratterizzato da un’atmosfera tranquilla e rilassata, completamente diversa da quella della capitale. Ho alloggiato in un graziosissimo ed economico B&B, il Begue Pokai, che si trova a poca distanza da una spiaggia di sabbia bianca e morbida come batuffoli di cotone.
Credo che quelli trascorsi a Toubab Dialaw siano stati tra i momenti migliori di tutto il mio viaggio. Alla sera adoravo passeggiare sulla spiaggia, osservare le piroghe dei pescatori rientrare al tramonto cariche di pesce, giocare con i bambini e mangiare in uno dei ristorantini a due passi dal mare.
Toubab Dialaw si trova a poca distanza (circa 15 km) dal nuovo aeroporto di Dakar ed è dunque una base ideale in cui fermarsi per un paio di giorni e per visitare Dakar e i suoi dintorni. Il Begue Pokai è un’ottima scelta, confortevole, pulita ed economica prima di riprendere il proprio viaggio.
Yoff e l’ Isola di N’Gor
Yoff è un villaggio caratterizzato dalla sua forte cultura islamica: bere e fumare sono vietati e i viaggiatori dovrebbero vestirsi in maniera appropriata coprendo gambe e braccia. Oltre a visitare la Moschea vale la pena fare una passeggiata sulla sua spiaggia: a parte la spazzatura e la folla, le vedute su Dakar sono veramente belle. Yoff infatti è la spiaggia più frequentata dai Dakariani, trovandosi a pochi km di distanza.
La spiaggia è quindi sempre molto affollata, ma essendo molto popolare si trovano musica, feste e tantissime attività acquatiche come il surf. Cercate di trovarvi li al tramonto, lo spettacolo vale la pena.
Con un passaggio in piroga, l’isola di N’Gor è un’ottima destinazione per un giorno di mare e relax vicino a Dakar. La sabbia e la spiaggia sono pulite, l’atmosfera rilassata ma allegra e troverete quasi solo famiglie, venditori di strada (ma non assillanti come all’isola di Gorée) e ragazzi giovani che suonano il djembe.
Saint Louis
La città coloniale di Saint Louis è il perfetto mix tra un villaggio di pescatori e una città ricca di storia e cultura. In città i suoi palazzi di colore acceso, sebbene alcuni siano ormai in rovina, portano su di se la storia del passato. Le strade sono strette e la parte vecchia e storica della città è visitabile tranquillamente a piedi in un solo pomeriggio. A sud di Saint Louis, la striscia di sabbia è punteggiata di spiagge bellissime (nonostante la spazzatura!).
Anche se sarete tentati di trascorrere tutta la giornata a fare il bagno e prendere il sole (attenzione alle scottature) vale la pena fare un giro in città. Nella città vecchia assolutamente da non perdere la Cattedrale, il Palazzo del Governatore, la grande Moschea e il bellissimo e famoso Ponte Faidherbe. Tra i musei vale la pena se vi piace la fotografia fare un salto al Musée de CRDS, mentre se siete appassionati di artigianato non potete perdervi l’ Ateliers Tess.
Se avete un paio di giorni è stra-consigliato scendere a Zebrabar e visitare il Parque National Langue du Barberie (famosissima meta dei birdwatchers per le moltissime varietà di uccelli) in cui, anche se fattibile in giornata, a mio parere vale la pena trascorrerci un pochino più di tempo.
Sine Saloum
Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, il Sine Saloum si forma alla confluenza di due fiumi, creando un estuario e una regione ricca di biodiversità. Niente a me in Senegal ha donato la stessa pace che trascorrere qui qualche giorno, scivolando con le piroghe tra i labirinti.
Esperienze da non perdere
- Mercato del pesce di Mbour
- Visitare un piccolo villaggio
- Fare un giro in piroga tra le mangrovie
- Prendere un taxi collettivo
- Visitare i villaggi dei pescatori su piroghe piene di pesce
Cosa mangiare in Senegal: piatti tipici
- Thiéboudienne
- Yassa poulet
- Avocad au crevettes
Il Thieboudienne è composto da riso (bianco o rosso) con pesce accompagnato da verdure (pochi pezzettini di carota, cavolo e manioca). Si può trovare a volte con la carne. Un prezzo molto onesto è 1500 F a porzione.
Lo Yassa poulet e lo Yassa poisson sono invece rispettivamente piatti a base di pollo o pesce marinati e conditi con cipolla, pepe, sale, peperoncino e poi grigliati. Vengono accompagnati con riso. Ci è capitato di trovare il pesce anche sotto forma di polpette.
Un altro piatto molto caratteristico è il maffè: uno spezzatino di manzo o pollo condito con pasta d’arachidi e accompagnato dal riso.
- Provare il Caffè Touba
- Bissap, bissap, bissap!
- Provare il Ditakh
Per quanto riguarda le bevande, si trovano frequentemente birre locali, la Malta (una birra analcolica ricca di vitamina B), il tè Kinkelibà e il caffè Touba (un caffè nel quale vengono messi in infusione chiodi di garofano e il djar, un pepe originario della vicina Guinea, noi l’abbiamo amato e costa solo 50 F a bicchierino a differenza del Nespresso che ne costa 1000).
Sovente vi capiterà di aspettare anche un’ora per mangiare, soprattutto nei luoghi meno turistici, armatevi di pazienza.
Per quanto riguarda l’acqua, consigliamo di bere solamente quella in bottiglia. La frutta e la verdura si trovano ovunque. Frequenti sono angurie, banane e papaya, mentre durante la stagione delle piogge si trova ovunque il mango. La verdura viene rincarata per gli occidentali (parola di locali quando abbiamo detto loro che ci avevano chiesto 2 euro al chilo per carote e pomodori). Si trovano carote, pomodori, cavolo, melanzane e peperoni. Attenzione a lavarli bene e a consumarli in fretta, dal momento che vengono sovente esposti tutto il giorno al sole e sono già molto maturi.
E se siete vegetariani?
Carne e pesce sono molto presenti nella cucina senegalese, ma ci sono anche opzioni vegetariane. Tra l’altro in Senegal c’è una buona sensibilità sulla questione, quindi prova sempre a chiedere e vedrai che cercheranno di aiutarti.
Come spostarsi con i mezzi pubblici
I mezzi di trasporto in Senegal sono molto economici, ma è complicato poter fare affidamento sugli orari e sull’affidabilità dei veicoli. La linea ferroviaria è praticamente inesistente, mentre sono diffusi:
- i 7-places o taxi-brousse: taxi collettivi che rappresentano il mezzo di trasporto più utilizzato. Partono solo quando si raggiungono i 7 passeggeri, vengono utilizzati per spostarsi da una parte all’altra della città o in città diverse e non effettuano fermate intermedie.
- i minicar: sono autobus da una quindicina di posti (ma spesso caricano anche 20 persone).
- i bus: sono autobus che appartengono a compagnie private e offrono fino a 60 posti. Sono utilizzati nelle tratte fra le città principali del Senegal.
- i tam-tam: carretti trainati da cavalli o asini, diffusi per lo più nei piccoli villaggi.
Turismo sessuale
Il turismo sessuale è illegale e punibile penalmente in Senegal, come in molti altri paesi.