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Villaggi Turistici Abbandonati in Italia: Un Viaggio nel Tempo e nell'Abbandono

Stai cercando un’esperienza da brivido? In Italia, esistono numerosi villaggi turistici abbandonati, testimoni silenziosi di un passato glorioso e ora avvolti dal mistero e dalla natura. Questi luoghi, ormai svuotati di vita, conservano una memoria silente che sembra raccontare di una vita passata, di abitudini, di speranze e tragedie che si percepiscono nell’aria e nei dettagli rimasti.

L'ultimo censimento Istat in tema di Ghost Town, non a caso, parla di oltre 6mila località completamente abbandonate sul territorio italiano. Le città fantasma italiane offrono una visione inquietante di comunità un tempo prospere, con le loro strade silenziose, gli edifici abbandonati e resti di case e luoghi di lavoro.

Il Fascino delle Città Fantasma

Il fascino delle città fantasma è innegabile, legato alla curiosità e all’immaginazione. Visitare queste città è come entrare in un mondo parallelo, dove le rovine, gli edifici sventrati e le tracce di vita quotidiana ci ricordano quanto sia effimero il nostro passaggio. In Italia sono più di 5.000 i borghi abbandonati.

Eppure, ogni pietra, ogni vicolo e ogni rudere raccontano storie uniche, di gente che vi abitò, di tradizioni ormai dimenticate, di tragedie o eventi inaspettati che portarono alla fuga degli abitanti. Alcune di queste località continuano a suscitare interesse per il loro fascino e attirano anche pochi residenti, artisti o escursionisti che decidono di stabilirsi in queste aree, restituendo loro nuova vita, almeno temporaneamente.

Esempi di Villaggi Turistici Abbandonati in Italia

Craco, Basilicata: Il Borgo della Basilicata Sospeso sul Vuoto

Craco, in provincia di Matera, è forse il villaggio fantasma italiano più noto. Arroccato su una collina, questo antico borgo medievale venne abbandonato progressivamente dopo una serie di frane e terremoti che lo resero insicuro. Gli abitanti iniziarono a lasciare le case a partire dagli anni ‘60, cercando sicurezza in pianura.

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Oggi, il borgo con i suoi edifici in pietra, le case sventrate e il silenzio assordante attira fotografi, cineasti e turisti da tutto il mondo. Craco è stato scelto anche come set per numerosi film, tra cui La Passione di Cristo di Mel Gibson.

Consonno, Lombardia: La Las Vegas Abbandonata d’Italia

Consonno è una città fantasma diversa dalle altre. Situata in provincia di Lecco, venne abbandonata non per cause naturali ma per il fallimento di un ambizioso progetto imprenditoriale. Negli anni ‘60, l’imprenditore Mario Bagno acquistò il villaggio per trasformarlo in una “Las Vegas italiana”, con casinò, discoteche e un’immensa varietà di edifici a tema.

Tuttavia, una frana bloccò l’accesso e il progetto venne abbandonato. Oggi, Consonno è un luogo surreale, con edifici stravaganti e decorazioni che richiamano diversi stili architettonici. È la storia di un’utopia, di un sogno finito male, ma che lascia con sé alcune straordinarie tracce architettoniche, tali in quanto bizzarre, tanto fuori contesto: Consonno doveva essere la Las Vegas della Brianza, l’emblema del miracolo economico italiano, la visione realizzata di un imprenditore ambizioso.

La natura non è stata d’accordo, si è messa di mezzo con varie interferenze, fino a una poderosa frana. Così, il progetto è naufragato. Ma ancora vive, anzi risorge nelle notti, quando vengono organizzate feste, rave, evasioni clandestine. Mantiene vestigia visibili di giorno, mentre la situazione è più tranquilla. Ci sono cupole, minareti, palazzi sfondati. È l’utopia smontata di un Paese dei balocchi.

Fabbriche di Careggine, Toscana: Il Villaggio che Emergerà Dall’Acqua

Fabbriche di Careggine è una delle città fantasma più misteriose e affascinanti, situata in provincia di Lucca. Questo antico borgo medievale venne abbandonato negli anni ‘40 quando venne costruita una diga per creare il lago di Vagli, che sommerse completamente il villaggio.

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Ogni tanto, durante i lavori di manutenzione del bacino, il lago viene svuotato e il paese riemerge, rivelando case, strade e la chiesa di San Teodoro.

Pentedattilo - Calabria

La prima particolarità di questo borgo abbandonato risiede nel suo nome derivato dalla rocca che lo domina, che ricorda proprio una mano gigante con cinque dita. Questa frazione calabra venne abbandonata a partire dal 1783, a seguito di una violenta scossa di terremoto, per divenire completamente disabitata negli anni ’60 del ‘900. A questa storia non ha creduto un gruppo di artisti che negli anni ’80 ha deciso di ripopolare il borgo organizzandoci iniziative culturali: dal 2006 si celebra il Pentedattilo Film Festival e nel 2012 è stato inaugurato il Mutrap, un museo dedicato alle tradizioni locali.

Altri Esempi Noti

  • Balestrino, Liguria: abbandonato negli anni ‘50 a causa del rischio di frane, offre una vista mozzafiato sul mare ligure.
  • Roscigno Vecchia, Campania: soprannominata “la Pompei del ‘900” per l’eccezionale stato di conservazione.
  • Apice Vecchia, Campania: abbandonata dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980.
  • Poggioreale, Sicilia: abbandonata dopo il terremoto del Belice del 1968.

La Natura si Riappropria degli Spazi

Gli elementi naturali che invadono queste città in assenza di residenti umani rendono ancora più suggestivo il turismo delle città fantasma. La natura si riappropria di quei territori lasciando in buona parte intatta la loro forma. Siamo abituati a dimenticare facilmente le magnifiche opere che riusciamo a realizzare e altrettanto facilmente la natura si riappropria del territorio sottrattole cancellando i ricordi.

Certo, impiega anni per eliminare le brutture che l’uomo crea ma lei vive di ere geologiche, l’uomo solo pochi anni.

Il Turismo Sostenibile e la Rinascita dei Borghi

Fortunatamente a partire dagli anni novanta un altro trend si è fatto strada tra i borghi italiani: quello della riscoperta. Alcune iniziative turistiche hanno infatti tentato di riaccendere la luce su questi borghi nell’ottica di valorizzarli ai fini di un turismo consapevole ed ecosostenibile.

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Alcuni progetti di interventi sono stati promossi sia da associazioni come “Borghi più belli d’Italia” , “Unpli (Unione della Proloco) e Touring Club Italiano, altri sono nati su iniziativa di gruppi di persone o di semplici cittadini.

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