Albergo Atene Riccione

 

Caramanico Terme: Cosa Vedere e Fare

Caramanico Terme è un suggestivo borgo situato all'interno del Parco Nazionale della Majella, in provincia di Pescara. Piccola ma suggestiva cittadina di origine medioevale, Caramanico Terme si trova a 650 metri di altitudine nel cuore del Parco Nazionale della Majella ed è nota per essere un importante centro termale.

Se cercate un’idea per una gita fuori porta in Abruzzo, una visita a Caramanico Terme è l’occasione perfetta per scoprire uno dei borghi più belli d’Abruzzo e, allo stesso tempo, per andare alle terme e fare delle escursioni nella natura selvaggia del Parco Nazionale della Majella. Situata nella lussureggiante Valle dell’Orfento, Caramanico è un borgo che rientra nel Club “I Borghi più belli d’Italia” ed è una meta che sa coniugare alla perfezione soggiorni all’insegna del relax e della natura. I visitatori apprezzeranno di certo passeggiare tra le “ruelle” del centro storico di Caramanico Terme così come assaggiare i piatti tipici locali.

Questo grazioso borghetto medievale sorge nella zona di confluenza di due fiumi, l’Orta e l’Orfento, ed è protetto dalle montagne del Parco Nazionale della Majella. Il contesto naturale e paesaggistico in cui è inserito il paesino di Caramanico Terme è dotato di un fascino notevole. Se amate dedicarvi a trekking ed escursioni, Caramanico Terme è la destinazione perfetta per una gita fuori porta o un weekend in Abruzzo a contatto con la natura.

Caramanico Terme è particolarmente noto per la presenza di sorgenti di acqua sulfurea e oligominerale, sfruttate sin dai tempi antichi per trattamenti termali a scopo curativo ed estetico. Le montagne che circondano Caramanico Terme ospitano alcuni degli eremi più famosi d’Abruzzo. I luoghi più remoti e impervi della Majella, come il fondo di profondissimi canyon o le pareti rocciose a strapiombo, vennero scelti dagli eremiti come dimora. Qui potevano dedicarsi alla meditazione e alla preghiera in totale isolamento e silenzio, ritrovando sé stessi nel contatto diretto con la natura.

Cosa Vedere a Caramanico Terme

1. Il Centro Storico e le Chiese

Il centro abitato di Caramanico Terme si presenta con l’impianto tipico dei borghi fortificati medievali. Costruito su un crinale dall’alto del quale era più facile controllare il territorio circostante, il borgo vantava l’ulteriore protezione naturale dei fiumi Orta e Orfento, che lo cingono. Nel centro storico di Caramanico Terme sono ancora visibili diversi tratti di tipiche costruzioni fortificate medievali che fungevano sia da abitazione che da apparato difensivo, le “case-mura”.

Leggi anche: Caramanico Terme: paradiso per gli escursionisti

Le abitazioni, costruite le une attaccate alle altre, erano tenute insieme e rese inespugnabili da imponenti mura comuni. Queste fungevano allo stesso tempo sia da mura esterne delle case che da mura di protezione da eventuali attacchi dall’esterno. Oltre ai resti delle case-mura e delle fortificazioni medievali, nel centro storico di Caramanico Terme potrete vedere numerosi esempi di edilizia pubblica e civile di pregio. Tra le cose da vedere a Caramanico Terme non posso non menzionare le chiese più belle del centro storico.

Il fulcro della vita religiosa del borgo è l’Abbazia di Santa Maria Maggiore, una chiesa-fortezza che doveva sì fungere da luogo dedicato al culto ma allo stesso tempo difendere il borgo con le sue possenti mura. Il portale in stile gotico risale alla seconda metà del 1400. Fermatevi ad osservare tutti i raffinati dettagli dell’altorilievo che ne occupa la lunetta, con la scena dell’incoronazione della Vergine da parte di Gesù Cristo e Dio seduti in trono alla quale assistono degli angeli in volo e inginocchiati. All’interno dell’Abbazia di Santa Maria Maggiore si trova l’altare dedicato all’Assunta.

Camminando lungo il corso di Caramanico Terme, che fiancheggia il lato sinistro dell’Abbazia, noterete altre statue di varie dimensioni, poste su colonne e colonnine: qui si possono riconoscere un pastore con in mano una zampogna, un pellegrino, un santo, Sant’Antonio Abate, Eva, una Madonna con bambino e Adamo. Mentre passeggerete tra i vicoli e le piazzette del borgo, fermatevi ad ammirare le belle fontane che incontrerete lungo il cammino, come la Fonte San Nicola.

Edificio molto antico della città è l’Abbazia di Santa Maria Maggiore che pare sia stata costruita attorno all’XI secolo. Il complesso presenta degli esterni in stile gotico con uno splendido portale e robuste mura. L’interno, invece, è a tre navate ed ha subito diversi interventi di ristrutturazione a causa di terremoti che hanno quasi del tutto eliminato l’originale impianto romanico a favore di uno barocco.

Camminando per le strade del borgo sarà facile trovare la Chiesa di S. Nicola la cui origine risale al XIV secolo ma l’edificio che possiamo ammirare ora è il risultato di lavori svolti a fine Quattrocento. Internamente la Chiesa è composta da tre navate, divise da una doppia fila di pilastri con volte settecentesche ornate da splendidi intarsi, ai lati delle navate si trovano altari decorati da stucchi.

Leggi anche: Il Palazzo del Turismo: Un'analisi

Da non perdere, infine, una visita alla bellissima Chiesa di San Tommaso Becket, nota anche come Chiesa di San Tommaso di Paterno, e risalente agli inizi del XII secolo. L’edificio presenta una pianta a tre navate e ospita all’interno la “colonna santa”, un pilastro quadrangolare con un originalissimo capitello ad ombrello; la facciata a salienti, invece, ha tre portoni e quattro semicolonne con rosone centrale e due piccole monofore.

2. Parco Idropinico "Il Pisciarello"

A proposito di fontane: fate una tappa anche presso il Parco Idropinico “Il Pisciarello”, che ospita il Parco Avventura Majagreen e la Fontana del Pisciarello. La Fontana del Pisciarello così chiamata perché da esse sgorga un’acqua oligominerale potabile molto particolare. Il nome “Pisciarello” dovrebbe suggerirvi qualcosa… Esatto! L’acqua di questa fonte è molto apprezzata per le sue proprietà altamente diuretiche.

Il Parco Idropinico “Il Pisciarello” è il luogo perfetto per trascorrere qualche ora in compagnia di tutta la famiglia. Qui potete divertirvi a sfidare la gravità cimentandovi con i percorsi sospesi tra gli alberi (adatti a grandi e piccini) del Parco Avventura Majagreen oppure fare un pic-nic nell’apposita area attrezzata con tavolini e panche. Potete, inoltre, lasciar divertire i bimbi e i ragazzi con la parete d’arrampicata, il Tubby, la Tirolese e molto altro mentre voi vi riposate all’ombra degli alberi, magari sorseggiando un drink o mangiando un gelato. L’ingresso al Parco Idropinico “Il Pisciarello” è gratuito e libero.

3. Le Terme di Caramanico

Le Terme di Caramanico sono tra le più importanti e famose d’Italia. Si tratta di terme storiche, sfruttate da secoli per le straordinarie proprietà terapeutiche. L’utilizzo a fini curativi delle acque sulfuree di Caramanico Terme è testimoniato per la prima volta in un documento del 1576.

Lo stabilimento termale attuale di Caramanico è attivo dal 1901. Venne costruito nei pressi della sorgente di acqua termale minerale sulfurea ad alto grado solfidrimetrico chiamata “La Salute”. L’acqua termale sulfurea di Caramanico Terme è particolarmente adatta a trattare disturbi dermatologici, respiratori, uditivi, osteoarticolari e digerenti. Le Terme di Caramanico comprendono anche una moderna Area Wellness, dedicata al benessere a 360° degli ospiti dello stabilimento, dove potete sottoporvi a trattamenti di estetica termale viso e corpo, massaggi, idromassaggi, chinesiterapia, ionoforesi, tecarterapia, magnetoterapia, linfodrenaggi e molto altro.

Leggi anche: Porretta Terme: Guida turistica

Anche se non dovete sottoporvi a trattamenti e cure termali, non esitate a varcare il grande cancello d’ingresso del Parco delle Terme di Caramanico.

Le Terme di Caramanico offrono la presenza di due acque minerali, una oligominerale e diuretica e l’altra solfurea e antinfiammatoria che hanno reso questa città una meta molto ambita per tutti coloro che necessitano di terapie termali. Il centro, però, propone anche programmi benessere con trattamenti termali ed estetici, massaggi, cure drenanti e rilassanti.

La Salute e la Gisella sono le due sorgenti minerali solfuree note per le loro importanti proprietà antinfiammatorie che agiscono sugli apparati respiratorio, osteoarticolare, digerente, sull’orecchio e sulla pelle; mentre l’altra fonte presente è il Pisciarello, un’acqua oligominerale a effetto diuretico.

Caramanico grazie alla presenza di queste fonti, di ottimi servizi e di personale altamente qualificato si presenta come la località ideale non solo per tutti coloro che ricercano un soggiorno all’insegna del benessere ma anche per eseguire attività di prevenzione, cura o riabilitazione tanto che qui si possono trovare cure inalatorie, cure fangoterapiche e cure idropiniche.

Il centro dispone anche di un ottimo Reparto pediatrico dove vengono svolte cure come aerosol, inalazioni, nebulizzazioni, per la prevenzione o la risoluzione di patologie collegate all’apparato respiratorio o uditivo dei bambini.

Per l’ambiente naturale in cui sono inserite, per il clima e per la vasta gamma di servizi offerti, queste terme che presentano anche percorsi benessere sono un importante punto di riferimento, non solo in Abruzzo ma per tutto il centro Italia.

4. Riserva Naturale Valle dell'Orfento

La Riserva Naturale Valle dell’Orfento è una delle attrazioni turistiche più note di Caramanico Terme e ogni anno attira nel borghetto abruzzese migliaia di appassionati di trekking ed escursioni. All’interno della riserva sono presenti diversi sentieri escursionistici, alcuni adatti anche ai principianti ed altri più impegnativi.

Il contesto naturale della Valle dell’Orfento è caratterizzato dalla presenza di fitta vegetazione, canyon rocciosi e valloni, oltre che dall’abbondanza di acqua. Tra i sentieri nella Valle dell’Orfento, quello più facile da percorrere (quindi adatto anche alle famiglie con bambini e ai trekker meno esperti) è il Sentiero delle Scalelle (B6 - S) fino al Ponte di Caramanico.

Vi ricordo che per accedere a tutti i sentieri della Valle dell’Orfento bisogna obbligatoriamente ritirare un’autorizzazione gratuita presso il Centro Visita della Valle dell’Orfento, situato in Via del Vivaio, 1, a Caramanico Terme.

5. Area Faunistica della Lontra

Adiacente al Centro Visita della Valle dell’Orfento e all’accesso al Sentiero delle Scalelle si trova un’attrazione che farà la gioia di grandi e piccini: l’Area Faunistica della Lontra. Fondata nel 1989 dal Corpo Forestale dello Stato, l’Area Faunistica della Lontra di Caramanico Terme è ad oggi uno dei centri più importanti di allevamento e tutela della Lontra europea (Lutra lutra).

Grazie all’alta qualità dell’acqua e alla presenza di una rigogliosa vegetazione, l’ambiente umido che caratterizzava la zona di incontro tra i fiumi Orfento e Orta aveva permesso la sopravvivenza di una piccola popolazione di lontre selvatiche. Per tale ragione la Valle dell’Orfento venne scelta per la creazione di un centro dedicato a questi animali.

Data la natura schiva e timorosa di questo simpatico mustelide, le visite guidate al recinto didattico dell’Area Faunistica della Lontra vengono effettuate in gruppi poco numerosi e solo in alcuni giorni della settimana. Se volete recarvi in visita all’Area Faunistica della Lontra di Caramanico Terme vi consiglio di chiedere informazioni su calendario delle visite e prenotazioni al Centro Visita della Valle dell’Orfento.

6. Gli Eremi della Majella nei Dintorni di Caramanico Terme

Caramanico Terme è la base ideale per un viaggio alla scoperta degli eremi più belli e suggestivi d’Abruzzo. Il territorio del Parco Nazionale della Majella è costellato di romitori, eremi e luoghi di culto costruiti nei luoghi di impervi e remoti della Montagna Madre. Gli eremi più importanti della Montagna Madre sono stati inseriti tra le tappe di un emozionante trekking di più giorni, tra i più belli da fare nel Parco Nazionale della Majella.

La Majella, con i suoi profondi canyon di roccia e i suoi impervi valloni, con le sue scoscese cime rocciose e i suoi boschi fittissimi, offriva agli eremiti il contesto naturale ideale per la vita ascetica e l’isolamento dal mondo esterno. Non stupisce, quindi, l’elevato numero di eremi che ne contraddistingue il territorio.

Pietro Angelerio (detto Pietro da Morrone), monaco eremita e venerato come Santo in vita, venne raggiunto dalla notizia della sua elezione al Soglio pontificio proprio durante uno dei suoi lunghi periodi di eremitaggio sul Monte Morrone. Eletto Pontefice con il nome di Celestino V, è ricordato oggi come come il Papa del “gran rifiuto” (Dante Alighieri nella Divina Commedia lo collocò per questa ragione nell’Antinferno tra gli Ignavi).

Eremo di San Giovanni all'Orfento

Dalla frazione di Decontra di Caramanico Terme, ad esempio, parte il sentiero per raggiungere l’Eremo di San Giovanni all’Orfento. Sfruttando la profonda fenditura che si apriva in una parete di roccia a strapiombo, vennero realizzati degli ambienti adatti ad accogliere i monaci eremiti. L’Eremo di San Giovanni all’Orfento è interamente scavato nella roccia e per accedervi bisogna superare un ingresso molto basso e stretto: è necessario distendersi a pancia a terra e strisciare aiutandosi con braccia e gomiti lungo una lingua di roccia a picco sul vuoto. Qui Pietro da Morrone soggiornò insieme ad altri monaci per lunghi periodi tra il tra il 1284 e il 1293.

Come raggiungere l´Eremo di San Giovanni all’Orfento? Dalla località Decontra si seguono prima il sentiero B1 e, successivamente, il Sentiero dello Spirito (S).

Eremo di San Bartolomeo in Legio

Un altro eremo imperdibile se state per visitare Caramanico Terme è l’Eremo di San Bartolomeo in Legio, costruito per volere di Pietro da Morrone, che vi soggiornò in prima persona tra il 1274 e il 1276 in compagnia di alcuni fedeli discepoli. Interamente scavato nella roccia, l’Eremo di San Bartolomeo in Legio è decorato con affreschi ancora ben conservati e consta di una chiesetta e di alcuni modesti alloggi riservati agli eremiti.

Come raggiungere l’Eremo di San Bartolomeo in Legio? L’Eremo di San Bartolomeo in Legio si trova nel comune di Roccamorice ma è facilmente raggiungibile da Decontra di Caramanico Terme, seguendo un sentiero ad anello (Anello della Valle Giumentina).

Eremo di Sant'Onofrio all'Orfento

L’ultimo eremo che vi consiglio di visitare nei dintorni di Caramanico Terme è l’Eremo di Sant’Onofrio all’Orfento.

Come raggiungere l’Eremo di Sant’Onofrio all’Orfento? Si parte dal Centro di Visita di Caramanico Terme, dove va richiesta l’apposita autorizzazione ad accedere al sentiero (gratuita ma obbligatoria), e si segue prima il sentiero B2, poi il Sentiero dello Spirito (S).

7. La Storia della Majella e la Seconda Guerra Mondiale

La Majella e la Valle dell’Orfento fanno da sfondo anche ad una vicenda storica poco conosciuta ma molto toccante, avvenuta all’epoca dell’occupazione nazista. Nel Febbario del 1943 un gruppo di 350 prigionieri alleati vennero condotti presso il campo di prigionia Acquafredda di Roccamorice per essere impiegati come forza lavoro nell’industria mineraria.

L’8 settembre 1943, con l’Armistizio di Cassibile, l’Italia proclamò la resa incondizionata agli Alleati. John Evelyn Broad ed altri compagni di prigionia fuggirono dal campo di Acquafredda, cercando riparo in grotte e anfratti sulle montagne. Braccati dai Tedeschi, tormentati dalla paura di essere trovati e trucidati, i fuggitivi si trovano a dover fronteggiare l’approssimarsi del rigido inverno abruzzese.

Con pochi viveri, mal equipaggiati e allo stremo delle forze, il caporalmaggiore Broad e i suoi compagni riuscirono a sopravvivere solo grazie alla generosità della popolazione locale. Nascosti nelle grotte e nei boschi della Valle dell’Orfento, i fuggitivi vennero aiutati con viveri e beni di prima necessità donati dai Caramanichesi. Gli abitanti del luogo, a rischio della propria vita, li nascosero in cascinali e stalle nelle notti più rigide e li avvisarono prontamente ogni volta che i Tedeschi pattugliavano la zona.

Il diario stilato quasi quotidianamente da John Evelyn Broad racconta in dettaglio tutta la storia, dalla rocambolesca fuga dal campo di prigionia fino al ricongiungimento con le truppe alleate nell’Aprile del 1944.

8. La Valle dei Luchi e le Rapide di Santa Lucia

Se volete vedere un luogo insolito e poco conosciuto dovete recarvi a San Tommaso, frazione di Caramanico Terme. Imboccando un sentiero nei pressi della Chiesa di San Tommaso, si raggiunge prima la Valle dei Luchi (o Piano del Luco), caratterizzata dalla presenza di grossi torrioni di roccia monolitici. Proseguendo lungo il sentiero ci si imbatte prima nelle pareti rocciose note come “muro di Santa Lucia”, che riportano antiche iscrizioni rupestri, e successivamente in uno dei tratti più scenografici del Fiume Orta, cioè le Rapide di Santa Lucia (o Marmitte dei Giganti). Il tempo di percorrenza del sentiero è di circa un’ora. E’ adatto a tutti, anche alle famiglie con bambini allenati e abituati a camminare.

9. La Sfilata dei Palmentieri

Mai sentito parlare dei Palmentieri? La festa in onore dell’Assunta è un momento molto sentito a Caramanico Terme. Ogni anno, in occasione dell’esposizione al pubblico della statuetta dell’Assunta nella giornata del 14 Agosto, a Caramanico Terme vengono preparare delle particolari offerte per la Madonna.

Il mese di Agosto, periodo di mietitura e trebbiatura, viene celebrato in Abruzzo con le classiche feste di ringraziamento per l’abbondanza dei raccolti e per i preziosi doni ricevuti dai campi, in particolar modo il grano. Una di queste antiche feste di ringraziamento è proprio la Sfilata dei Palmentieri a Caram...

Come Arrivare a Caramanico Terme

Raggiungere Caramanico Terme in auto è molto semplice. Da nord è necessario percorrere l’Autostrada A14 e poi l’Autostrada A25 fino all’uscita Scafa-Alanno. Da lì è necessario percorrere prima la SS5 e poi la SS487 in direzione Caramanico Terme. Da Roma è necessario percorre sempre la A25 fino all’uscita Scafa-Alanno.

L’aeroporto più vicino è quello di Pescara che dista circa 50 km dalla città di Caramanico. Da Pescara è possibile raggiungere la città in auto percorrendo prima la E80 e poi la A25 fino all’uscita Scafa-Alanno.

La stazione ferroviaria più vicina è quella che si trova a Scafa (lungo la linea Roma - Pescara) e che dista 18,0 km da Caramanico. Da lì è poi necessario prendere un autobus del trasporto pubblico locale per Caramanico Terme.

TAG: #Turismo

Più utile per te: