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Il Significato e la Storia di "Visto si Stampi" nel Mondo Editoriale

Il "Visto si stampi" è un termine tecnico utilizzato nel mondo dell'editoria per indicare l'approvazione finale di un manoscritto prima che venga inviato alla stampa. Una volta ricevuto il visto si stampi, si procede automaticamente alla stampa o alla pubblicazione dell’opera utilizzando i file autorizzati.

Storia e Origini

La pratica del “Visto si stampi” ha radici antiche. Già nel periodo rinascimentale, con l’invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Johannes Gutenberg nel 1455, emerse la necessità di un controllo qualitativo sui testi stampati. Con il passare dei secoli, la pratica si è evoluta, diventando sempre più strutturata e rigorosa. Nel XIX secolo, con l’avvento delle grandi case editrici, il “Visto si stampi” divenne una procedura formale e istituzionalizzata.

Il Processo Editoriale e il "Visto si Stampi"

Attualmente, il “Visto si stampi” è un passaggio fondamentale nel processo editoriale, specialmente nelle grandi case editrici. Vediamo le fasi principali che portano a questo momento cruciale:

  1. Revisione del Manoscritto: Dopo la stesura del testo, l’autore invia il manoscritto all’editore.
  2. Correzione delle Bozze: Questa fase prevede la lettura minuziosa del testo per individuare e correggere errori grammaticali, sintattici e di punteggiatura. Comunemente un correttore legge la bozza e ne evidenzia gli errori. Gli errori oggetto della correzione non sono solo quelli che riguardano i refusi di scrittura, ma riguardano anche l’aspetto tipografico propriamente detto, vale a dire righe rientranti, corsivi, maiuscoletti, uso del neretto e ogni altra indicazione atta a dare un aspetto editoriale al testo. La bozza è poi restituita alla tipografia che corregge gli errori segnalati.
  3. Impaginazione: Una volta corretto, il testo viene impaginato. Impaginare è l’arte del comporre il testo secondo criteri prestabiliti, nella fattispecie rappresentati dalle regole redazionali - guida che uniforma l’entropia generata dall’insieme di segni costituiti dalle battute - e il layout - scheletro dell’artefatto libro.
  4. Visto si Stampi: L’impaginato finale viene inviato all’autore e all’editore per l’ultima verifica. La cianografica, detta anche semplicemente ciano, viene rilasciata dal reparto prestampa per permettere al cliente di verificare e confermare il lavoro (il cosiddetto visto si stampi), per poi procedere alla stampa vera e propria.

L'Importanza del "Visto si Stampi"

Il “Visto si stampi” non è solo una formalità, ma rappresenta una garanzia di qualità per l’opera pubblicata.

Figure Professionali nel Processo Editoriale

Nel complesso processo editoriale intervengono diverse figure professionali, ognuna con un ruolo specifico e cruciale per la buona riuscita del libro.

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Editor

L’editor analizza i testi sotto più punti di vista e quello linguistico e formale sono solo alcuni. Vaglia l’opera nel suo insieme, si occupa della struttura, ne coglie i punti di forza e le criticità, riesce a valutarne sviluppi e potenzialità. Vede non solo il testo che ha tra le mani, ma soprattutto quello che potrebbe diventare. È in grado di indicare all’autore, qualora ci siano i presupposti, dove e come lavorare sulla propria opera per renderla migliore. L’editor, quando è preparato e capace, è un punto di riferimento importante per chi scrive, perché guarda all’opera dall’esterno, con uno sguardo sensibile e competente. Fare editing letterario significa semplicemente mettere in pratica il buon senso che qualsiasi buon lettore possiede. Ecco perché l’editor deve essere prima di tutto un lettore.

L’editing del libro è un miglioramento del testo al livello profondo: interviene sullo stile, sul contenuto, sulla struttura e sulla veste grafica dell’opera. L’editing di un libro è un intervento che migliora lo stile. Come ricordiamo in Editing PRO, il corso per aspiranti editor, l’editing migliora lo stile del libro in profondità. L’editing di un libro è un intervento che migliora i contenuti. L’editing non si occupa solo della forma, ma anche del contenuto del libro e della sua struttura generale. L’editing di un libro è un intervento che propone soluzioni. L’editor, come abbiamo visto, è un professionista operativo. Non si limita a segnalare che qualcosa non va, ma propone anche soluzioni. E non soluzioni generiche, ma la soluzione ideale per quel determinato problema. Questa capacità non è affatto scontata. Molti autori ignorano tutto ciò e si illudono di poter editare e correggere da soli il proprio manoscritto, tramite una semplice auto-revisione. Pessima idea! L’editing del libro non è solo importante: è fondamentale.

Si possono distinguere due differenti tipologie di editing. Una più interventista, in cui l’editor agisce in maniera invasiva: infatti, alcuni «editor peccano di eccessivo protagonismo, arrivando a stravolgere il testo a tal punto che l’autore quasi stenterebbe a riconoscerlo come suo»15; e una “propositiva”, più diffusa, in cui l’editor lavora a stretto contatto con l’autore, dialogando per il bene della scrittura e fornendo «solo indicazioni, astenendosi dal mettere direttamente mano al testo»16. Tuttavia, il «narcisismo inflessibile dell’autore» potrebbe incarnarsi in una forma di «ostruzionismo», mettendo «a rischio il piano editoriale e l’“integrità psichica” dell’editor»17.

Correttore di Bozze

Detto anche revisore del testo, il correttore di bozze cura soprattutto l’aspetto formale e linguistico degli scritti che prende in esame. Corregge i refusi, gli errori sintattici, ortografici e grammaticali, la tenuta della trama, l’efficacia dei dialoghi, la costruzione dei personaggi.

Quando questa fase è terminata, il dattiloscritto passa al correttore di bozze. L’editor, così come il correttore di bozze, deve essere un professionista esterno. Se decide di acquistare un’opera, deve trovarsi fra le mani un libro non solo ben pensato, ma anche ben scritto, ben strutturato e corretto formalmente.

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Curatore Editoriale

Può definirsi come un talent scout, ovvero colui che legge e valuta le opere da proporre al mercato editoriale. È suo compito individuare la giusta collocazione dei testi nelle diverse collane editoriali. In questo consiste la differenza con l’editor, nel fatto che il curatore editoriale mantiene sempre il contatto con la casa editrice per cui lavora e, nello stesso tempo, con l’autore dell’opera che ha preso in esame.

Agente Letterario

È il professionista che rappresenta gli scrittori presso la o le case editrici con cui collabora. Si occupa quindi più dell’autore che della sua opera, lavora per negoziarne i diritti e cura il contratto editoriale e, di solito, viene pagato con i proventi delle vendite patteggiate per conto dello scrittore.

Copywriter

Quello del copy è un lavoro legato alla scrittura, ma non nello specifico al mondo dell’editoria perché negli ultimi tempi si è esteso a settori tra loro molto diversi. Dunque la scrittura del copywriter, detto anche comunemente copy, ha come finalità la persuasione, l’efficacia comunicativa, la pubblicità del prodotto. Si esplica in ambiti diversi: giornali, spot televisivi, contenuti online e sempre più spesso il nome di questa figura professionale è associato a quello del web marketing.

Ghostwriter

Il significato letterale del termine ghostwriter è scrittore fantasma, vale a dire chi scrive testi al posto di altri e che poi da altri sono firmati. In politica o nel mondo dello spettacolo è un’attività consueta e antica. La professione del ghost comunque sta sempre più prendendo piede e richiede da parte di chi la intraprende non solo grande competenza nell’uso della scrittura, ma anche versatilità stilistica e capacità di interpretare appieno la voce di chi gli commissiona il lavoro.

Nel caso dell’editing, bisogna tenere presente che il creatore del contenuto è sempre e solo uno: l’autore che firma l’opera.

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Altre Figure

Nella filiera editoriale, ci sono altre figure che si occupano ‘solo’ di analizzare il testo e segnalare le parti da migliorare: i beta reader e i valutatori di manoscritti. È un lettore esterno che visiona il libro non appena lo scrittore ha terminato la stesura definitiva. Non è un professionista, infatti la sua attività viene fatta su base volontaria. Questa figura si occupa di dare un parere genuino e spassionato sulla storia, facendo capire all’autore come potrebbe essere recepita dal ‘lettore tipo’ dell’opera. Il valutatore di manoscritti è un professionista freelance che offre un servizio di valutazione a pagamento. È molto utile agli autori self che, in quanto tali, non passano al vaglio di una casa editrice.

Consigli per Autori Emergenti

Se sei un autore emergente, è fondamentale scegliere con cura a quale casa editrice rivolgerti. Ogni casa editrice ha il proprio stile e le proprie linee editoriali.

  • Ricerca Approfondita: Prima di inviare il tuo manoscritto, fai una ricerca approfondita sulle case editrici che potrebbero essere interessate al tuo genere.
  • Adatta il Tuo Testo: Una volta scelta la casa editrice, adatta il tuo manoscritto in base alle loro linee redazionali.
  • Rispetta le Linee Guida: Molte case editrici pubblicano linee guida specifiche per la presentazione dei manoscritti.

Esempi Storici e Curiosità

Nel 1921 Thomas Stearns Eliot inizia la composizione del proprio capolavoro, La terra desolata, dopo anni piuttosto difficili. A Parigi Eliot incontra Ezra Pound, che si dice entusiasta del risultato, ma consiglia all’amico di “tagliare” gli oltre mille versi, in particolare nei raccordi più esplicativi. Nasce così, in seguito a un lavoro congiunto dei due autori, il poema definitivo in 433 versi divisi in 5 sezioni che reca la dedica a Pound come «miglior fabbro».

Un libro viene pensato alle spalle di un lettore che al contrario, teoricamente, dovrebbe rappresentare il soggetto più importante, l’arrivo di una scrittura. In Visto si stampi. Curzio Malaparte scrisse La rivolta dei santi maledetti (1921, originariamente Viva Caporetto!), un elogio rivoluzionario della sconfitta dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale, scritto contro l’asimmetria strutturale tra chi moriva al fronte e le alte gerarchie militari.

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