Cos'è il Visto di Conformità: Guida Dettagliata
Il visto di conformità, spesso definito anche "visto leggero", è una forma di controllo amministrativo introdotta dal DL n. 241/1997. Serve a verificare che un atto amministrativo o una dichiarazione sia conforme alle leggi e ai regolamenti attualmente in vigore.
Definizione e Scopo del Visto di Conformità
Il visto di conformità ha lo scopo di evitare errori sia materiali che di calcolo nella determinazione di imponibili, ritenute e imposte, oltre che nel riporto di eccedenze derivanti da precedenti dichiarazioni. È un documento attribuito dal legislatore a soggetti estranei all’Amministrazione Finanziaria e permette di verificare la corretta applicazione delle norme tributarie.
L’apposizione del visto di conformità sulla dichiarazione garantisce ai contribuenti assistiti l’adempimento corretto di alcuni obblighi fiscali, agevola l’amministrazione finanziaria nei controlli che deve eseguire ed è un mezzo per contrastare il fenomeno delle compensazioni di crediti inesistenti, semplificando le procedure per richiedere i rimborsi IVA.
È utile a contrastare indebite cessioni di credito d’imposta o sconti in fattura non dovuti riguardanti interventi di recupero del patrimonio edilizio, di efficienza energetica, di rischio sismico, di realizzazione di impianti fotovoltaici, di colonnine di ricarica e di abbattimento delle barriere architettoniche .
Il professionista autorizzato al rilascio del visto di conformità deve rispondere a requisiti professionali di onorabilità e moralità di alto profilo tali da poter garantire che l’attività posta in essere è conforme alle disposizioni normative disciplinanti la materia.
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Soggetti Autorizzati al Rilascio del Visto di Conformità
Oltre ai responsabili dell’assistenza fiscale (RAF) dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF) sono legittimati a rilasciare il visto di conformità i seguenti soggetti:
- I professionisti iscritti nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
- I professionisti iscritti nell’albo dei consulenti del lavoro.
- Gli iscritti, alla data del 30 settembre 1993, nei ruoli di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per la sub categoria tributi, in possesso di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o equipollenti o diploma di ragioneria.
Il soggetto autorizzato al rilascio del visto è tenuto a:
- predisporre la dichiarazione fiscale,
- attestare di aver eseguito i necessari controlli mediante sottoscrizione della stessa
- trasmetterla all’Agenzia delle entrate.
Obblighi e Responsabilità dei Professionisti
Il memorandum della direzione regionale Molise fornisce un supporto aggiornato per i professionisti con tutte le novità ed i dettagli sul visto di conformità. La direzione del Molise dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un memorandum dedicato ai professionisti sul visto di conformità necessario per la cessione del credito per le detrazioni fiscali in edilizia.
La guida, con gli ultimi aggiornamenti riguardanti l’opzione della cessione del credito d’imposta o lo sconto in fattura di cui agli articoli 119 e 121 del decreto Rilancio, è stata concepita allo scopo di offrire un quadro sistematico di tutta la materia riguardante i visti di conformità. Dalla sua consultazione il professionista può ottenere informazioni che spaziano dalle attività preliminari da effettuare per essere ammesso al rilascio dei visti, alle responsabilità in cui potrebbe incorrere in caso di irregolare gestione di questa attività.
Inoltre, una sezione della guida è dedicata anche alle società di assicurazione. Queste ultime possono trovare utili suggerimenti per la predisposizione delle polizze da sottoporre ai professionisti che operano nel settore.
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Nel manuale sono riportati anche gli indirizzi Pec di tutte le Direzioni regionali a cui inviare le comunicazioni, i percorsi per accedere ai link dedicati presenti nel sito internet dell’Agenzia delle Entrate, la necessaria modulistica da utilizzare per le comunicazioni afferenti la materia ed infine, per ogni approfondimento, la normativa e la prassi riguardante gli argomenti trattati.
Il Modello 770 e il Visto di Conformità
Il Modello 770 è una dichiarazione fiscale che sono tenuti a presentare ogni anno i sostituti d’imposta e i soggetti coinvolti in operazioni fiscalmente rilevanti per comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate le ritenute operate su: redditi di lavoro dipendente e assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi indicati agli artt.
Il Modello 770 serve per dichiarare i redditi che non sono oggetto di una tassazione tramite il modello 730, ma che comunque sono soggetti a imposte. Il Modello 770 è stato introdotto infatti come uno strumento di rendicontazione fiscale per permettere all’Agenzia delle Entrate di raccogliere informazioni su determinati redditi e imposte.
Come stabilito dal DPR n. 322 del 22 luglio 1998 (art. Tra questi rientrano anche gli intermediari e gli altri soggetti che intervengono in operazioni fiscalmente rilevanti come definite dal Decreto legislativo 1° aprile 1996 n. 239 e dal Decreto legislativo 21 novembre 1997, n.
Le aziende e le imprese che devono presentare il Modello 770 sono quelle che, operando come sostituti di imposta, hanno effettuato delle ritenute alla fonte su redditi da lavoro dipendente o da lavoro autonomo.
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Tra le normative di riferimento, il Decreto Legislativo 241/1997 e la Legge 675/1996 disciplinano le modalità di presentazione e di invio del Modello 770.
Ogni anno l’Agenzia delle Entrate, con un apposito provvedimento, approva il modello 770 che i sostituti d’imposta devono utilizzare al fine di comunicare, per l’anno d’imposta precedente, i dati non inclusi nelle Certificazioni Uniche, tra i quali, in particolare, i dati dei percipienti non residenti (quadro SY) e gli estremi dei versamenti effettuati (quadro ST).
Tutti i soggetti obbligati devono compilare e inviare ogni anno all’Agenzia delle Entrate il modello 770 con i dati relativi al precedente periodo d’imposta.
Struttura del Modello 770
Il modello 770 viene messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate unitamente a istruzioni per la compilazione e si compone di:
- un frontespizio in cui sono riportati:
- l’informativa ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196,
- i riquadri su: tipo di dichiarazione, dati relativi al sostituto, dati relativi al rappresentante firmatario della dichiarazione, redazione della dichiarazione, firma della dichiarazione, impegno alla presentazione telematica e visto di conformità;
- quadri staccati all’interno dei quali occorre indicare, a titolo di esempio non esaustivo:
- le informazioni su redditi di capitale, somme derivanti dal riscatto di assicurazioni sulla vita e capitali, utili e proventi equiparati pagati, proventi derivanti da partecipazioni OICR, ritenute operate su titoli atipici, versamenti dell’imposta sostitutiva applicata sui proventi di titoli obbligazionari, dati riassuntivi, crediti eventuali e, ai fini del presente approfondimento, ritenute operate, trattenute per l’assistenza fiscale, imposte sostitutive effettuate, versamenti su ritenute e imposte sostitutive.
Soggetti Obbligati alla Presentazione del Modello 770
Chi deve presentare il 770?
- persone fisiche che operano le ritenute alla fonte di cui agli articoli 23 e 24 del D.P.R. n. 600/1973 ed aderiscono al regime forfetario di cui alla legge n. 190/2014, così come modificata dall’art. 1, commi da 9 a 11, della legge n.
- le Amministrazioni dello Stato, comprese quelle con ordinamento autonomo, e le amministrazioni della Camera dei Deputati, del Senato, della Corte Costituzionale, nonché della Presidenza della Repubblica (le quali operano le ritenute ai sensi dell'art. 29 del D.P.R. n.
- i soggetti che erogano esclusivamente indennità e rimborsi che non concorrono a formare il reddito complessivo del percipiente a norma dell'art. 2, comma 2, della L. n. 80/1986.
- associazioni non riconosciute, i consorzi, le aziende speciali istituite ai sensi degli artt. 22 e 23 della L. n.
I contribuenti che adottano il regime forfetario di cui alla L.
Il modello 770 viene di norma presentato dall’amministratore, in quanto rappresentante legale del condominio. Nei condomìni in cui non vi è un amministratore (nei casi in cui non sussiste l’obbligo di nomina di tale figura), dovrà essere un condòmino a svolgere l’adempimento.
Modalità di Presentazione del Modello 770
Il primo passo per compilare correttamente il Modello 770 consiste nella selezione dei quadri da compilare. Ogni quadro si riferisce a una specifica tipologia di reddito o di imposta da dichiarare, quindi è fondamentale determinare quali siano pertinenti al proprio caso. Ad esempio, se il sostituto d’imposta ha effettuato ritenute su redditi di lavoro dipendente, dovrà compilare il quadro relativo ai redditi da lavoro. Se, invece, si trattano di ritenute su redditi da pensione o da lavoro autonomo, sarà necessario compilare i quadri corrispondenti.
Dopo aver selezionato i quadri appropriati, è il momento di inserire i dati richiesti. Una volta inseriti tutti i dati nel modello, è cruciale effettuare una verifica accurata delle informazioni inserite.
- tramite un intermediario abilitato ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D.P.R. n.
Il modello 770 riferito al condominio deve essere compilato e presentato esclusivamente online, sia direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate che tramite il proprio intermediario (ad esempio, il commercialista). Al termine della presentazione, l’Agenzia delle Entrate procederà a rilasciare una ricevuta che attesta la corretta avvenuta trasmissione dei dati.
Il Modello 770 deve essere inviato online, esclusivamente in via telematica, tramite il servizio Fisconline o Entratel dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, la dichiarazione può essere presentata direttamente dai sostituti d’imposta o tramite un intermediario abilitato entro il 31 ottobre 2025, come previsto dal comma 4bis dell’art. 4 del DPR n.
l’Agenzia delle Entrate rende disponibile gratuitamente, nella sezione “software” del sito web dell’Agenzia delle Entrate, il programma di compilazione della dichiarazione Mod.
Documenti da Allegare al Modello 770
Il modello 770 richiede di allegare una serie di documenti, che possono variare a seconda della tipologia di redditi erogati e delle specifiche esigenze del sostituto d’imposta.
- Certificazioni Uniche (CU) per i lavoratori dipendenti e assimilati, che riassume i redditi percepiti e le ritenute operate.
Se il sostituto d’imposta ha applicato crediti d’imposta (per esempio, per il bonus Renzi o altre agevolazioni fiscali) o particolari regimi fiscali, devono essere allegati i documenti che giustificano tale operazione.
Scadenze per la Presentazione del Modello 770
Il modello 770 va presentato secondo la scadenza ordinaria, quindi, entro il 31 ottobre di ogni anno. La dichiarazione si considera presentata nel giorno in cui si conclude la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La scadenza per la presentazione del Modello 770 è fissata al 31 ottobre dell’anno successivo a quello di riferimento.
Entro il 31 ottobre di ogni anno gli amministratori di condominio sono chiamati a presentare all’Agenzia delle Entrate il modello 770 del condominio che rappresentano, come previsto dal comma 4 bis dell’art. 4 del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322. Quindi, la presentazione del modello 770/2024 del condominio, riferito alle ritenute d’acconto applicate ai compensi erogati nell’anno fiscale 2023, deve essere presentato al fisco entro il 31 ottobre 2024.
Si ritiene presentata la dichiarazione nel giorno in cui è conclusa la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate: la prova della presentazione è data dalla comunicazione che attesta l’avvenuto ricevimento delle informazioni, rilasciata sempre per via telematica.
Sanzioni per la Tardiva o Omessa Presentazione
L’amministratore condominiale che dovesse rendersi conto di non aver presentato in tempo il modello 770 condominio è esposto al rischio di sanzioni. Da un punto di vista amministrativo, infatti, l’omessa presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta è sanzionata con una misura che va dal 120% al 240% dell’importo delle ritenute non versate, con un minimo di 250 euro.
Nel caso di presentazione della dichiarazione prima della scadenza per il periodo d’imposta successivo e, comunque, prima dell’inizio di ogni attività amministrativa di accertamento di cui il condominio abbia avuto formale conoscenza, si applica la sanzione amministrativa dal 60% al 120% dell’importo delle ritenute non versate, con un minimo di 200 euro.
Se l’importo di compensi, interessi ed altre somme dichiarati è inferiore a quello accertato, la sanzione amministrativa diventa dal 90% al 180% dell’importo delle ritenute non versate riferibili alla differenza, con un minimo di 250 euro.
Alla sanzione è ulteriormente applicata una maggiorazione del 50% quando la violazione è realizzata mediante l’utilizzo di documentazione falsa, mediante artifici o raggiri, condotte simulatorie o fraudolente.
È tuttavia prevista una riduzione di un terzo se la differenza tra l’ammontare dei compensi, interessi ed altre somme accertati e dichiarati è inferiore al 3% delle ritenute riferibili all’ammontare dei compensi, interessi ed altre somme dichiarati e comunque inferiore a 30.000 euro.
L’amministratore condominiale potrà ridurre l’impatto delle sanzioni, prima dell’accertamento dell’amministrazione finanziaria, ricorrendo all’istituto del ravvedimento, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.
Ravvedimento Operoso
Scaduti i termini di presentazione della dichiarazione, il sostituto d’imposta può rettificare o integrare la stessa presentando una nuova dichiarazione completa di tutte le sue parti, su modello conforme a quello approvato per il periodo d’imposta cui si riferisce la dichiarazione, barrando la casella “Dichiarazione integrativa”.
Sistema Semplificato di Comunicazione dei Dati
Va ricordato che l’articolo 16 del Decreto legislativo n. 1 dell’8 gennaio 2024 ha previsto la possibilità per i sostituti d’imposta - che corrispondono esclusivamente compensi di redditi di lavoro dipendente, autonomo o assimilati e che al 31 dicembre dell’anno precedente hanno un numero complessivo di dipendenti non superiore a cinque - di poter aderire al sistema semplificato di comunicazione dei dati secondo le modalità e le procedure stabilite dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia n 2597 del 31 gennaio 2025.
Mandato Professionale per il Visto di Conformità
Il mandato professionale per visto di conformità è un documento che attesta che un professionista è stato incaricato per effettuare i controlli necessari al fine di ottenere il visto di conformità. Il mandato professionale è un atto formale che autorizza il professionista ad agire per conto del proprietario nei confronti delle autorità competenti e ad effettuare le verifiche necessarie per ottenere il visto di conformità.
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