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Agenda Europea per il Turismo 2030: Obiettivi e Strategie

L’Unione Europea (UE) riconosce l'importanza strategica del settore turistico e spinge per la sua trasformazione, considerandolo uno dei suoi ecosistemi economici più rilevanti. Con la pubblicazione del secondo rapporto sul "Transition Pathway for Tourism", la Commissione Europea fa il punto sui progressi compiuti e rilancia l’impegno per un settore più sostenibile, resiliente e digitalizzato. Dati, impegni concreti e una nuova strategia in arrivo delineano il percorso, delineato dalla European Agenda for Tourism 2030, verso il 2030, ma la strada per un’autentica economia circolare nel turismo è ancora lunga e richiede un cambio di paradigma culturale ed operativo.

Il Ruolo del Turismo nell'Unione Europea

L’Europa è la prima destinazione turistica nel mondo, con la più alta densità e diversità di attrazioni. Di conseguenza, l'industria del turismo è un settore chiave dell'economia europea, che genera oltre il 10% del PIL dell'UE, impiega circa 12,3 milioni di persone e coinvolge 2,3 milioni di imprese.

La politica dell’Unione europea mira a promuovere il turismo in modo da mantenere la posizione di prima destinazione turistica e di massimizzare il contributo del settore alla crescita e all'occupazione. La dimensione ambientale e sostenibile del turismo sta acquisendo nel tempo sempre più rilevanza, è già presente negli approcci del turismo sostenibile, responsabile o etico.

Il Consiglio UE ha, infatti, recentemente adottato l‘Agenda europea per il Turismo 2030 con l‘obiettivo di supportare e proteggere il turismo in Europa. Si propone di ridurre al minimo l‘impatto ambientale, economico e sociale del turismo e di promuovere una cultura di responsabilità nei confronti dell‘ambiente.

Il "Transition Pathway for Tourism": Una Bussola per la Trasformazione

Il viaggio verso un nuovo modello di turismo europeo ha una mappa precisa: il "Transition Pathway for Tourism". Lanciato nel 2022, questo percorso di transizione è stato il primo e più avanzato tra quelli definiti per gli ecosistemi industriali dell’UE, a testimonianza della centralità del settore.

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A tre anni dalla sua pubblicazione, la Commissione Europea ha presentato il secondo rapporto sui progressi, evidenziando i risultati e un crescente coinvolgimento da parte degli attori del settore. Il documento mostra una risposta corale all’appello all’azione: 240 organizzazioni - incluse molte piccole e medie imprese - hanno sottoscritto ben 529 impegni per rinnovare il turismo europeo.

Questo percorso, sviluppato attraverso un ampio processo di co-creazione, individua 27 aree di azione specifiche per guidare la ripresa del settore turistico dalla pandemia, allineandolo agli obiettivi del Green Deal e della Decade Digitale e costruendone la resilienza a lungo termine.

L’obiettivo è ambizioso: trasformare le sfide ambientali e digitali in opportunità, promuovendo un turismo che sia non solo economicamente vitale, ma anche rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali.

Digitalizzazione e Dati: I Motori del Cambiamento

La transizione digitale è l’altro grande pilastro sul quale poggia la strategia europea. Parallelamente, un passo fondamentale è lo sviluppo dello Spazio Comune Europeo dei Dati per il Turismo (Data Space for Tourism).

Questo progetto, al quale partecipa anche il Ministero del Turismo italiano con l’iniziativa DEPLOYTOUR, mira a creare un’infrastruttura sicura per la condivisione dei dati tra imprese, autorità pubbliche e mondo accademico. L’accesso a un’enorme quantità di dati eterogenei ha l’obiettivo di ottimizzare la gestione dei flussi turistici, sviluppare servizi innovativi basati sull’intelligenza artificiale, migliorare la sostenibilità delle destinazioni e rafforzare la competitività economica dell’intero settore, in particolare delle PMI.

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Verso un Turismo Sostenibile: L'Economia Circolare

La transizione verso un turismo sostenibile non può prescindere dall’adozione dei principi dell’economia circolare. Il turismo, con le sue profonde interconnessioni con altri settori come l’energia, la mobilità, l’agroalimentare e la gestione delle risorse idriche e dei rifiuti, il consumo di suolo, può diventare un potente motore di cambiamento.

Ciò significa promuovere l’uso di prodotti locali a basso impatto, ridurre il consumo idrico, combattere lo spreco alimentare e gestire i rifiuti in modo efficace, soprattutto nelle aree a forte vocazione turistica. Affrontare problemi come l’overtourism richiede modelli innovativi che trasformino il turismo di massa da minaccia a motore di crescita sostenibile, a beneficio anche della qualità della vita dei residenti.

Consultazione Pubblica e Supporto alla Transizione

Per garantire che la strategia sia radicata nelle esigenze reali del settore e dei cittadini, la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica, aperta fino al 15 agosto 2025, invitando tutti gli stakeholder a condividere le proprie opinioni e priorità.

Il supporto a questo complesso processo di transizione può peraltro essere garantito anche da strumenti come la "Guida ai finanziamenti dell’UE per il turismo", che orienta gli operatori tra i vari programmi disponibili per sostenere progetti innovativi, e dal gruppo di esperti "Together for EU Tourism (T4T)" che facilita lo scambio di conoscenze e la collaborazione tra gli attori chiave.

Gli strumenti e le conoscenze non sembrano mancare e quindi i tempi di attuazione e la diffusione di una diversa cultura del fare turismo faranno la differenza.

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