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Cos'è la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS)?

La Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) è uno strumento di gestione, assimilabile ad un percorso di certificazione, che permette alle aree protette di sviluppare forme di turismo sostenibile. La CETS è prima di tutto uno strumento di metodo per la definizione di linee di indirizzo volte ad incoraggiare un turismo che sia sostenibile per le aree protette e, al contempo, attraente per il mercato.

La CETS è un metodo di governance partecipata per promuovere il turismo sostenibile e strutturare le attività delle aree protette in ambito turistico e per favorire, attraverso una maggiore integrazione e collaborazione con tutti i soggetti interessati, compresi gli operatori turistici locali, l'elaborazione di un'offerta di turismo compatibile con le esigenze di tutela della biodiversità nelle Aree protette.

Come Funziona la CETS

La Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS) viene assegnata alle Aree Protette da EUROPARC Federation attraverso un processo indipendente di verifica. EUROPARC Federation verifica e certifica che le aree protette che ambiscono a questo riconoscimento abbiano effettivamente implementato processi partecipativi inclusivi e trasparenti e che quindi abbiano condiviso un piano d'azione di turismo sostenibile con i diversi attori oltre al parco interessato (istituzioni locali, operatori del settore, associazioni di categoria).

Elemento centrale della CETS è la collaborazione tra tutte le parti (pubbliche e private) interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d’azione per lo sviluppo turistico di qualità, sulla base di un'analisi approfondita della situazione locale. L'elemento centrale della CETS è infatti la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d'azione per lo sviluppo turistico.

In Italia, la metodologia CETS è promossa da Federparchi che cerca di coinvolgere gli Enti gestori nell'acquisizione, nel monitoraggio e nel mantenimento di questo prestigioso riconoscimento.

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La CETS è coordinata a livello europeo da EUROPARC Federation, che gestisce la procedura di conferimento della Carta e coordina la rete dei Parchi certificati. Attualmente oltre 100 aree protette, in 16 diversi Paesi europei, hanno ottenuto la Carta.

Le Fasi della CETS

La CETS è suddivisa in tre fasi:

  1. FASE 1: l'area protetta.
  2. FASE II: le imprese turistiche locali.
  3. FASE III: tour operator.

Dopo l'ottenimento della Fase 1 da parte delle aree protette, la Carta si sviluppa con la Fase 2, indirizzata agli stakeholders del territorio, e la Fase 3 per i tour operator.

Si parte con una prima fase che prevede l'attuazione del Piano di azioni nei successivi cinque anni dalla consegna del dossier. Un obiettivo di certo ambizioso! Obiettivo ambizioso della Carta è quello di far dialogare insieme, per condividere un progetto, i gestori del Parco, gli enti territoriali coinvolti nel suo territorio e le aziende turistiche locali.

Si tratta di un forum partecipativo con il territorio, della durata di 5 anni, rivolto ai soggetti pubblici e privati dell'area del parco, una vera e propria "fabbrica delle idee", che dovrà operare secondo i cinque princìpi della Carta.

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I Cinque Principi Fondamentali della CETS

La CETS si basa su 5 principi:

  1. Dare priorità alla conservazione: I Parchi nascono per proteggere la natura, il turismo al loro interno deve essere compatibile con la conservazione di habitat, piante e animali. Una priorità fondamentale per lo sviluppo del turismo sostenibile deve essere quella di proteggere il patrimonio naturale e culturale dell'area e migliorare la consapevolezza, la conoscenza e l'amore nei suoi confronti.
  2. Contribuire allo sviluppo sostenibile: Il turismo deve considerare tutti i suoi impatti ambientali, sociali ed economici, a breve e lungo termine, e minimizzarli. Affrontare tutti gli aspetti del suo impatto ambientale, sociale ed economico nel breve e lungo periodo.
  3. Coinvolgere tutti i soggetti interessati: Tutti devono poter partecipare alle decisioni sulla gestione del turismo e lavorare assieme per promuoverlo e svilupparlo. Renderli partecipi delle decisioni sullo sviluppo e gestione delle attività turistiche, e incoraggiare il lavoro in partenariato.
  4. Pianificare efficacemente il turismo: La gestione del turismo sostenibile va guidata da un piano di azione che definisce obiettivi e azioni condivise. Pianificare efficacemente il turismo sostenibile attraverso obiettivi e azioni concordati e condivisi.
  5. Perseguire il miglioramento continuo: Sviluppo e gestione del turismo devono ridurre gli impatti ambientali e migliorare soddisfazione dei visitatori, prosperità locale e qualità della vita. Nell'ambito sostenibilità degli impatti ambientali, della soddisfazione dei visitatori, dei buoni risultati economici, a incrementare la qualità della vita locale.

Adesione e Benefici

Per aderire alla CETS è necessario che i parchi interessati si muovano in tre direzioni: scegliere un approccio strategico, adottare l’etica del turismo sostenibile, privilegiare il partenariato. In altre parole adottare la CETS vuol dire promuovere concretamente l’approccio dello sviluppo turistico durevole.

Il riconoscimento, che ha valore internazionale, non è solo un impegno per migliorare il turismo sostenibile, ma anche l'attuazione di concrete azioni realizzate da parte di soggetti pubblici e privati. Tali azioni:

  • Portano benefici economici, sociali e ambientali misurabili.
  • Derivano da un turismo sostenibile ben gestito.
  • Rafforzano le relazioni con gli operatori locali del turismo e con la più ampia industria del turismo.
  • Forniscono l'accesso e l'appartenenza di una rete europea estesa e dinamica.

Esempi di Implementazione

Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha ottenuto la sua prima CETS nel dicembre 2015, al termine di un percorso iniziato nel giugno 2014. Il 29 novembre 2018 il Parco Naturale Adamello Brenta ha ottenuto per la terza volta consecutiva la validazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile, presso la prestigiosa sede del Parlamento europeo a Bruxelles.

Il 13 gennaio 2021 la Riserva della Biosfera Delta del Po e i due Parchi Regionali del Delta del Po (Veneto e Emiliano-Romagnolo) hanno ottenuto la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).

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Il Gran Paradiso ha avviato il percorso nel gennaio 2021, nell'ambito del progetto europeo Interreg PROBIODIV, programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra 2014-2020 per la promozione della biodiversità come fattore di sviluppo sostenibile dei territori.

La Storia della CETS

La CETS rientra nelle priorità mondiali ed europee. Sono le raccomandazioni dell’Agenda 21, adottate durante il Summit della Terra a Rio nel 1992 e dal 5° programma comunitario di azioni per lo sviluppo sostenibile. Fa parte anche delle priorità del programma di azioni “parks for life” dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (UICN). Si conforma inoltre ai principi enunciati dalla Carta Mondiale del turismo sostenibile, elaborata a Lanzarote nel 1995.

La CETS è stata elaborata dalla Federazione EUROPARC. Un’organizzazione europea, politicamente indipendente, costituita da Enti di gestione e specialisti di più di 400 aree protette nazionali di oltre 35 paesi. Rappresenta infatti il riferimento obbligatorio della politica turistica delle aree protette dell’Unione Europea. E’ il risultato di una prima riflessione, avviata nel 1991 dalla Federazione Europarc che ha portato alla pubblicazione del rapporto “Loving them to death“.

È il 1919 quando Re Vittorio Emanuele III si dichiara disposto a regalare allo Stato italiano i 2.100 ettari della sua riserva di caccia, purché diventi un parco nazionale.

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