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Escursioni nella Valle Maira: Un Paradiso Alpino da Scoprire

La Valle Maira è una valle alpina piemontese situata in provincia di Cuneo, che prende il nome dal torrente Maira che la attraversa per tutta la sua lunghezza. Da Busca fino ad Acceglio, sono 14 i comuni che la compongono.

Un territorio come quello della Valle Maira, che in pochi anni è diventato una meta ambita per gli appassionati della montagna, del trekking e delle passeggiate, nonostante la quasi totale assenza di grandi strutture turistiche o di impianti sciistici. Una natura ancora incontaminata e selvaggia, un vero e proprio paradiso per chi ama la tranquillità e la vera cultura alpina.

Un Tesoro Nascosto nelle Alpi Cuneesi

Una tra le più frequentate vallate cuneesi per bellezza e varietà di paesaggio, la Valle Maira confina a nord con la valle Varaita, a sud con le valli Stura e Grana e a ovest con la Francia, verso la quale non vi sono valichi stradali. Molto conosciuta e frequentata da tedeschi, svizzeri e austriaci per la sua autenticità e tranquillità, cosa rara nel resto delle Alpi, offre un ventaglio di ventiquattro cime oltre i tremila metri con possibilità di trekking e scalate per ogni tipo di escursionista e alpinista. La cima più alta della valle è il Brec de Chambeyron (3.389 m), un'immensa muraglia incastonata in un ambiente severo dalla straordinaria bellezza. Numerosi sono i bivacchi collocati nei punti più strategici dei percorsi.

La grande varietà di percorsi e mete poco battute dal turismo di massa, fanno sì che la Valle Maira sia molto conosciuta e frequentata anche da turisti tedeschi, svizzeri e austriaci, che trovano qui un’autenticità rara rispetto al resto delle Alpi. Un grande ventaglio di percorsi, che vanno dalle facili passeggiate al trekking più impegnativo per raggiungere bivacchi, laghi alpini, cime e percorsi ad anello.

Chi vuole invece rilassarsi e scoprire con calma il territorio può esplorare le numerose borgate antiche che popolano la bassa valle, tra le vecchie abitazioni, le chiese e le cappelle. Mete quindi per ogni tipo di esigenza e preparazione fisica.

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La valle Maira è stupenda anche nella parte bassa, unica per le innumerevoli borgate che colonizzano tutto il territorio.

Esperienze Uniche con Guide Locali

Chi invece vuole immergersi completamente nel territorio, scoprirne la natura, la storia e la cultura, anche attraverso un trekking di più giorni, può decidere di farsi accompagnare dalle guide e dagli esperti locali di Trekkilandia. Vi porteranno ad esplorare il territorio in modo itinerante, percorrendo diverse tappe e soggiornando in rifugi e locande situati all’interno di suggestive borgate.

Itinerari Consigliati nella Valle Maira

1. Il Vallone d'Elva e le sue Meraviglie

Arrivando da Dronero sul versante sinistro della valle troviamo il Vallone d’Elva, collegato alla vicina Val Varaita attraverso il Colle di Sampeyre e il Vallone di Traversiera.

Salendo lungo la tortuosa strada che conduce a Elva, la prima tappa che ti consiglio è la Chiesa di San Peyre a Stroppo. È una chiesa risalente al XII-XIII secolo, posta su uno sperone roccioso, in una posizione dominante e panoramica . Al suo interno vi sono magnifici affreschi del XIV-XV secolo.

Proseguendo ti consiglio di raggiungere il Borgo di Morinesio e fare una breve passeggiata verso il Santuario di Santa Maria di Morinesio. Morinesio è un piccolo borgo con case in pietra e legno, situato a circa 1500 m nel territorio del comune di Stroppo. È collocato in una splendida posizione assolata, sulle pendici del monte Nebin: un vero e proprio balcone naturale con vista sulle Alpi Cozie. Qui le costruzioni, edificate nel corso del XVIII secolo, sono tipiche dell’architettura occitana/provenzale alpina.

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A circa una decina di minuti, con una facile passeggiata nel verde, puoi raggiungere il Santuario di Santa Maria di Morinesio, in posizione estremamente panoramica sulla Valle Maira. Il santuario sorge sulle rovine di un’antica cappella del XIV secolo dedicata a Santa Margherita ed è divenuto santuario nel 1511. Annesso vi è anche un ricovero per i pellegrini.

Riprendendo ora la strada verso Elva puoi raggiungere la borgata Serre, il capoluogo e il centro maggiore di Elva, con la chiesa, il municipio, la grande piazza e le antiche botteghe. Elva è famosa per essere il paese dei “Lhi Pelassiers”, ovvero i raccoglitori di capelli. Essi, un tempo, partivano dal paese all’inizio dell’autunno, quando i lavori agricoli erano terminati, per incontrare donne o ragazze che fossero disposte a scambiare la loro chioma con qualche lira o un pezzo di stoffa.

Per scendere nuovamente verso Dronero, mi raccomando, ripercorri la via dell’andata. Il navigatore ti farà sicuramente percorrere la Strada Provinciale 104, molto più corta per scendere, ma è chiusa al traffico veicolare e purtroppo il divieto non è ben visibile.

La Provinciale 104, nota come Strada del Vallone o Orrido d’Elva, è un capolavoro d’ingegneria e un vero e proprio simbolo per gli abitanti del paese. Ben 9 km di carrozzabile, dodici gallerie, pareti a strapiombo e panorami mozzafiato.

2. L'Anello di Rocca la Meja

Rocca la Meja è una delle montagne più belle delle Alpi cuneesi e sovrasta gli altipiani della Gardetta, della Margherina e della Bandia. È una montagna formata da rocce dolomie, alternate a strati di calcari. I ritrovamenti di fossili marini hanno confermato che questa montagna è nata da un mare tropicale ricco di barriere coralline.

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Il giro ad anello che ho fatto io inizia da Borgata Preit, più precisamente dalla Grangia Selvest. La partenza avviene da quota 1666m e il punto più alto che ho raggiunto è il Passo della Valletta, a quota 2536m. Il percorso avviene lungo il tracciato denominato “Gino Gertosio”.

I paesaggi che incontrerai ti lasceranno sicuramente senza parole, davanti a te si apriranno splendidi e vasti altipiani, praterie verdissime abitate da numerose marmotte che ti accompagneranno per tutta la giornata. Quando finalmente arriverai al cospetto della parete meridionale di Rocca la Meja potrai ammirare la sua imponente mole, slanciata ed elegante, e ti assicuro che non smetterai un attimo di scattare fotografie.

Il percorso ad anello di Rocca la Meja è piuttosto lungo, impiegherai all’incirca 5-6 ore per percorrerlo interamente. Andrai a toccare quattro colli: Margherina, Ancoccia, del Mulo e della Valletta.

3. Le Spettacolari Cascate di Stroppia

Le Cascate di Stroppia sono situate nell’alta Valle Maira, più precisamente in località Chiappera, nel comune di Acceglio. Acceglio è l’ultimo comune dell’alta Valle Maira e il suo territorio confina con la Francia. È sicuramente uno degli angoli più suggestivi della valle ed è percorso da una fitta rete di sentieri. Un piccolo angolo di mondo selvaggio, un paradiso per l’escursionista.

Nel territorio di Acceglio svettano il massiccio roccioso della Croce Provenzale alta 2.402 m e della Rocca Castello alta 2.451 m che offrono fantastiche vie di arrampicata. Alle pendici della Rocca Castello sorgono due rilievi rocciosi che si protendono verso la valle del Maurin. Sono il Castellino bianco e rosso, una coppia di cime secondarie che offrono viste mozzafiato sull’intero massiccio Provenzale-Castello.

Le Cascate di Stroppia sono ben visibili già dal parcheggio, dove potrai lasciare l’auto per iniziare il percorso che ti porterà a raggiungerle, oltrepassarle su una passerella in legno e sormontarle per arrivare al Lago Niera da cui nascono. Con un salto di ben 500 metri, vengono classificate come le cascate più alte d’Italia, confluendo nelle acque del torrente Niera.

4. L'Incanto del Lago Visaisa e del Lago Apsoi

La mia ultima giornata in Valle Maira si è chiusa in bellezza con questa fantastica escursione, dove i laghi raggiunti mi hanno letteralmente incantata per i colori e la pace che hanno saputo trasmettermi. L’escursione si svolge su parte del Sentiero Pier Giorgio Frassati, su mulattiera, attraversando inizialmente tratti abbastanza ripidi, lungo un rado lariceto, fino a incontrare il primo lago, il Lago Visaisa, posto a quota 1900 m. Si arriva in circa 1.30h di cammino.

Il lago Visaisa è diventato uno degli specchi d’acqua più gettonati per osservare i colori dell’autunno. In effetti non c’è da stupirsi: incastonato tra i larici dorati in una profonda conca racchiusa da montagne dolomitiche offre uno scenario di rara bellezza.

Potrete decidere ora di proseguire fiancheggiando imponenti pareti rocciose, su sentiero di detriti, per raggiungere il Bivacco Bonelli a quota 2322 m il vicinissimo Lago Apsoi a quota 2295 m.

5. Alberghi Diffusi: Un'Esperienza Autentica

Non puoi dire di aver compreso appieno il vero spirito della Valle Maira se non soggiorni una o più notti in un suo tipico albergo diffuso o in una sua locanda. Bed and Breakfast, mezze pensioni, appartamenti, avrai davvero l’imbarazzo della scelta.

Gli alberghi diffusi nascono da un attento recupero delle tipiche abitazioni di un tempo per trasformarle in una struttura ricettiva dotata di tutti i comfort che mantiene e rispetta però la tradizione e la storia dell’ambiente caratteristico alpino. Un nuovo modo quindi di vedere l’ospitalità turistica. Chi soggiorna in un albergo diffuso vive infatti l’esperienza di vita autentica del borgo.

6. Il Foliage Autunnale: Uno Spettacolo di Colori

Con la sua ricchezza di boschi, di specie differenti di alberi e vegetazione, la Valle Maira è anche un posto perfetto per ammirare i colori autunnali. Da circa metà ottobre, ogni tanto prima, ogni tanto un po’ dopo, tutta la Valle si trasforma indossando una coperta di colori che vanno dalle sfumature più leggere come il giallo e l’ocra, a quelle più intense come l’arancione e il rosso.

E tutto questo muta in maniera davvero rapida: ogni settimana potresti notare un cambio repentino delle colorazioni. Tutto potrebbe sembrare totalmente differente da pochi giorni prima. Pioggia e vento forte potrebbero rovinare anticipatamente la magia. Ma se si ha un po’ di fortuna, con una serie di accorgimenti potresti godere appieno di questo periodo.

Ti consiglio di iniziare con escursioni in alta Valle, dove tutto si colora più velocemente, per poi dedicarti alla media e bassa Valle, dove il foliage si mostra in maniera più lenta. Potresti iniziare proprio dal Vallone di Unerzio, dove i larici diventano prima gialli accesi e poi totalmente arancioni. Uno spettacolo incredibile, circondato dalle più alte cime del posto.

Ulteriori Suggerimenti e Percorsi

  • Un bell’anello che si snoda sulla sinistra orografica della valle Maira toccando alcune delle borgate più appartate e meno conosciute del comune di Stroppo. Si tratta, in sostanza, di una versione più breve del percorso delle otto chiesette di Stroppo. Un percorso per intenditori che tocca le zone meno frequentate della valle Maira, da fare a inizio primavera prima dell’esplosione della vegetazione.
  • Posto tra il vallone di Verzio e quello di San Michele, il monte Ruissas è costituito da una cima principale (nord) e un’anticima (sud) dalle quali si aprono grandiosi panorami sulle principali montagne dell’alta valle Maira e soprattutto sul vicino monte Chersogno.
  • Questo monte poco conosciuto e ancor meno frequentato divide il vallonasso di Stroppia da quello dell'Infernetto. Dalla sua cima si può ammirare un panorama eccezionale che abbraccia l'arco di cime che dalla Rocca Bianca prosegue fino alla Tête de l'Homme e al lontano Monviso.
  • Il Chersogno è una montagna imponente e facilmente riconoscibile, ben visibile percorrendo la media valle Maira. Può essere raggiunto da molte vie di accesso e quella descritta, pur non essendo la più breve, è la più agevole e frequentata, anche se poco o per nulla segnalata.
  • Una bella e facile passeggiata che parte da Dronero e tocca i paesi di Monastero, Morra del Villar e Villar San Costanzo.
  • Una delle vie più comode di accesso all'Altopiano della Gardetta, vero paradiso della marmotta.
  • Piacevolissima escursione nel Vallonasso del Sautron meridionale, tra rilassanti distese pascolive circondate da ardite vette.
  • Ad una quota di oltre 2900 metri, sulla displuviale tra le valli Maira e Varaita, il Buc Faraut si sale senza difficoltà e offre un notevole panorama.

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