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Escursioni e Sentieri sull'Altopiano del Montasio

L'Altopiano del Montasio offre una varietà di percorsi escursionistici adatti a tutti i livelli, dalle famiglie con bambini agli alpinisti esperti. Questo articolo esplora alcune delle opzioni più interessanti, fornendo informazioni dettagliate su rifugi, sentieri e difficoltà dei percorsi.

Rifugio Brazzà e Giro ad Anello

Il Rifugio Brazzà, situato a 1660 metri sopra l'Altopiano del Montasio, è un punto di partenza ideale per numerose escursioni. Il percorso per raggiungerlo è semplice e adatto anche a bambini e famiglie, grazie alla comoda carrareccia.

Il rifugio è aperto dal 15 giugno al 30 settembre e nei weekend di ottobre. Si consiglia di contattare la struttura preventivamente.

Per raggiungere il rifugio, si lascia l'auto nel parcheggio dell'Altopiano del Montasio, accessibile da Sella Nevea attraverso una strada stretta e tortuosa. Dal parcheggio, si segue la strada asfaltata in leggera salita che conduce in circa 30 minuti al Rifugio Brazzà (CAI 622).

Dal rifugio, si può intraprendere un piccolo giro ad anello: si scende lungo il sentiero CAI-623 fino alle Casere Parte di Mezzo, poi si imbocca la carrareccia in direzione Malga Montasio, tenendo la destra. Al km 3 si trova Casera Pecol e poco dopo si arriva alla Malga Montasio.

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L'intera camminata si svolge in spazi aperti ed è percorribile durante tutto l'anno, anche da bambini. La sua lunghezza è modesta e il dislivello è minimo, rendendola ideale per un weekend all'aria aperta, degustando prodotti tipici e ammirando gli animali al pascolo.

Ascesa allo Jôf di Montasio

Vengono proposte diverse alternative per la salita al Re delle Alpi Giulie:

  • Giro A+: Un itinerario insolito e di difficoltà inusuali, con il supporto della Scuola di Alpinismo “Enzo Cozzolino”.
  • Giro A: La classica Via Normale, con la famosa Scala Pipan.

Programma Dettagliato

  • Giro A+:
    • Sabato: Parcheggio di malga Saisera (1004 m), rifugio F.lli Grego (1389 m). Cena e pernottamento.
    • Domenica: Dal rifugio sent. 611 al bivacco Stuparich (1578 m), prosecuzione lungo la ferrata Via Amalia, bivacco Suringar (2430 m), Canalone Findenegg, Jôf di Montasio (2753 m), Forca Verde (2680 m), Scala Pipan, rifugio di Brazzà (1660 m), parcheggio ai Piani del Montasio (1502 m).
  • Giro A:
    • Domenica: Parcheggio Piani del Montasio (1502 m), rif. di Brazzà (1660 m), Forca dei Disteis (2201 m), Scala Pipan, Forca Verde, Jôf di Montasio (2753 m) e ritorno.

A questi percorsi vengono affiancate altre due possibilità di minor impegno:

  • Giro B: Parcheggio Piani del Montasio (1502 m), rifugio di Brazzà (1660 m), cima di Terrarossa (2420 m) e ritorno.
  • Giro C: Parcheggio Piani del Montasio (1502 m), rifugio di Brazzà (1660 m), C.ra Parte di Mezzo (1517 m), C.ra Larice (1479 m), rif. Cregnedul di sopra (1515 m), Sella Nevea (1162 m).

L'obiettivo è soddisfare tutti i livelli di escursionisti, da chi cerca una facile salita alpinistica a chi preferisce una passeggiata tra le casere.

Dettagli Tecnici dei Percorsi

  • Giro A+:
    • Difficoltà: EEA-PD
    • Dislivello: 400 m (sab.) + 1350 m (dom.) in salita e 1250 m in discesa
    • Obbligatori: Caschetto e set omologato da via ferrata
  • Giro A:
    • Difficoltà: EEA
    • Dislivello: +/- 1250 m
    • Sviluppo: ca 12 km
    • Obbligatori: Caschetto e set omologato da via ferrata
  • Giro B:
    • Difficoltà: E
    • Dislivello: +/- 930 m
    • Sviluppo: ca 10 km
  • Giro C:
    • Difficoltà: E
    • Dislivello: +100 /-450 m
    • Sviluppo: ca 9 km

Dalla vetta dello Jôf di Montasio (2753m) il panorama spazia sulle Dolomiti Orientali, le Alpi Carniche, i Tauri, tutte le Giulie oltre che sul massiccio del Monte Canin.

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Giro delle Malghe del Montasio

“Le Malghe del Montasio” è una delle tante affascinanti escursioni che il Tarvisiano ha da offrire. Questo percorso, di difficoltà media, si snoda attorno all’altopiano del Montasio, attraversando malghe e casere lungo un tracciato di 12 km con un dislivello di 400 metri.

È indispensabile avere una buona attitudine alla camminata e un equipaggiamento adeguato, considerando la possibile presenza di neve durante la stagione invernale.

L’escursione inizia seguendo il segnavia CAI 625, accanto alla pista da sci. Il primo tratto è breve ma ripido e conduce al terzo pilone della pista, dove il sentiero devia a destra, trasformandosi in una pista forestale.

La salita, caratterizzata da tornanti decisi, è accompagnata da qualche cartello sbiadito con l’indicazione “Giro delle Malghe”, che conferma la corretta direzione. Da qui, il sentiero diventa più agevole e panoramico, uno dei punti forti dell’escursione.

Si prosegue senza deviazioni seguendo il segnavia CAI 624 in direzione delle Casere Larice. Il percorso si fa quasi pianeggiante, regalando una camminata rilassante tra pascoli e spazi aperti.

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A breve distanza, si incontra Casere Parte di Mezzo (1.552 m), situata nel cuore dei Piani del Montasio. Dalle Casere Pecol, ultima tappa dell’itinerario, il percorso inizia a scendere. Si attraversano una stalla e un’area di parcheggio prima di imboccare una strada asfaltata che in poco tempo riporta a Sella Nevea.

Questo giro ad anello non risulta particolarmente difficile, ma piuttosto mediamente impegnativo per la lunghezza totale. Dal momento che esistono numerosi punti d’appoggio che rendono l’escursione “meno pesante”, tuttavia lo consigliamo comunque a chi ha una buona attitudine a camminare.

Percorso da Sella Nevea a Casera Larice

Da Chiusaforte si segue la S. P. 76 della Val Raccolana fino alla località di Sella Nevea (mt 1.162). Si parcheggia l’auto nel piazzale vicino alla caserma della Guardia di Finanza: sulla sinistra (Ovest) inizia una mulattiera che attraversa in leggera salita un bosco di abeti fino ad una quota di 1.200 mt.

In prossimità della strada asfaltata che collega Sella Nevea ai Piani del Montasio piega decisamente a destra e, lasciati a sinistra i resti di un villaggio di guerra, percorre tre gallerie, sempre risalenti alla prima guerra mondiale, fino a giungere ad una radura.

Il sentiero prosegue ora su una vecchia mulattiera che, con diversi tornanti, dapprima raggiunge C.ra Barboz (mt1.337). Da qui si continua su carrareccia passando davanti ai ruderi di una casera e, lasciata la carrareccia, svoltando a destra brevemente arriva ad una piccola fonte (fonte Barboz).

Da questo punto si lascia la mulattiera che sale verso destra (bivio sent. 623°) e si sale a sinistra fino al pascolo di malga Larice e quindi alla casera Larice (mt 1.479).

Seguendo ora i sentieri presenti sulle superfici prative del pascolo si raggiunge in breve la C.ra Parte di Mezzo e la C.ra Pecol (fabbricati adibiti a foresteria, ristorante con annessa latteria per la produzione di prodotti lattiero caseari).

Da Casera Larice, allungando lievemente il percorso, si segue verso Est la carrareccia giungendo in circa 30’ a Casera Cregnedul Alta, balcone posto sopra la Val del Lago da cui si possono ammirare il gruppo del Canin e, verso Nord, la Punta Plagnis e l’ampio vallone di forca la Val.

Anello da Sella Nevea via Casera Cregnedul

Partenza dal parcheggio vicino alla vecchia pista dietro gli ultimi condomini di Sella Nevea. Si sale per un breve tratto sulla pista, tenendo la destra, fino ad immettersi sulla pista forestale che sale dal parcheggio; si prosegue sulla pista e dopo cinque tornanti si raggiunge Casera Cregnedul di Sopra, dove termina praticamente la parte in salita di questa escursione.

Si prosegue per la pista forestale (sentiero CAI 624) e superato il bosco si raggiunge Casera Larice. La strada prosegue superata la casera in leggera pendenza e si raggiungono le casere di Parte di Mezzo. Proseguendo verso nord si raggiunge il rifugio Di Brazzà.

Dal rifugio si rientra verso Sella Nevea puntando al parcheggio e proseguendo per la strada aperta d'estate che scende a Sella Nevea. Raggiunto l'ultimo tornante a quota 1206m, si imbocca la mulattiera che si dirama sulla sinistra e che ci porta al punto di partenza.

Ascesa al Gilberti a Piedi

Dal Rifugio Divisione Julia (1162 m) il sentiero scende per un breve tratto lungo la strada verso Chiusaforte fino ad un ampio tornante, dove si dirama una carrareccia che conduce al piazzale sottostante dove si trova la partenza della nuova funivia del Canin.

Sulla destra di questo, costeggiando il piazzale, si sale entrando in un bosco misto. Si lascia a destra il sentiero 645a (sentiero Serene) che conduce a Casera Goriuda di Sopra. Poco oltre si dirama a destra un secondo sentiero, il 659 (Troi dai Sacs), per portarci sempre verso Casera Goriuda di Sopra.

Si superano vari tornanti e scalinate superando vari ma modesti salti di roccia sempre nel bosco che si sta trasformando prima in lariceto e poi in mugheta. Si passa poi sotto le pareti di Bila Pec in prossimità della grotta delle gocce (vecchio ricovero Di Brazzà).

Un altro sentiero, il 632a (facente parte del "Sentiero Botanico"), si dirama a destra a quota 1801m. Procedendo ora su ghiaia, si attraversa il "dente" finale e si entra in una bella conca carsica dalla quale si raggiunge in breve il rifugio Gilberti-Soravito (1850 m quota).

Riepilogo Percorsi
Percorso Difficoltà Dislivello Sviluppo Note
Rifugio Brazzà Facile Minimo Breve Adatto a famiglie
Giro A+ (Jôf di Montasio) EEA-PD 400m + 1350m - Solo Soci CAI, obbligatorio caschetto e set da ferrata
Giro A (Jôf di Montasio) EEA 1250m 12 km Obbligatorio caschetto e set da ferrata
Giro B (Cima di Terrarossa) E 930m 10 km -
Giro C (Giro delle Casere) E -450m 9 km -
Giro delle Malghe Media 400m 12 km Richiede buona attitudine alla camminata

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