Associazione Colombi Viaggiatori: Storia e Regolamenti
La storia della Associazione Colombofila Ravennate nasce il 02 ottobre del 1973 quando un gruppo di 33 (trentatre') persone, appassionati allevatori di colombi di razze selezionate, si riuniscono e decidono di costituire in Ravenna una «Sezione Colombofila» in seno alla Associazione Provinciale Allevatori.
In tale data si svolge la prima Assemblea Generale nella quale viene eletto il primo Consiglio Direttivo che designerà come primo presidente dell'A.C.R. il geom. Bucci Saturno e come Segretario il sig.
IL 25/l0/75 nella Assemblea generale dei soci, dopo ampia discussione, viene individuata e deliberata " la gamma di varietà di tinte o colori" ammessi per i colombi di razza "Romagnolo"; razza salvata dalla estinzione durante il periodo bellico proprio qui in Romagna.
Tale merito va riconosciuto, in particolare, a due allevatori "storici" di tale razza: i sigg. Giacomoni Giacinto e Donati Stefano.
Nel 1977 nasce la Federazione Italiana Allevatori di Colombi (F.I.A.C.): L'Ass. Colombofila Ravennate é fra le società (n.8) che la costituiscono.
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La FIAC è un organismo che ha come obiettivo di raggruppare tutte le Associazioni territoriali, di uniformare i regolamenti-mostra, di stabilire i criteri di valutazione dei soggetti delle varie Razze formando, mediante corsi, dei Giudici specializzati, adeguando così anche la colombofilia Italiana alle altre nazioni europee più evolute in questo settore.
Nel 1977 il nuovo Consiglio Direttivo è così composto: conferma per il Pres. Bucci Saturno, Vice Pres.il sig. Ravaglia Danilo e Segretario il sig.
Il 18-19 Febbraio 1978 viene organizzata a Russi (RA) la prima edizione della Mostra Interregionale di colombi aperta ad allevatori provenienti da altre Regioni.
Il 20 Gennaio 1979 elezione del nuovo Consiglio Direttivo: conferma del C. D. uscente con la sostituzione del Segretario uscente con il sig. Mazzotti Sante, che a sua volta verrà avvicendato,l'anno dopo, dal sig. Mazzanti Giovanni.
Il 24-25 gennaio 1981 la nostra Associazione ha l'onore di organizzare a Imola (BO), i Campionati Italiani di Colombicoltura, con la presentazione di 2.300 colombi presentati da 160 espositori:record assoluto per i Campionati.
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Il 05 Marzo 1981, preso atto delle dimissioni irrevocabili del Pres. in carica Geom. Bucci,vengono indette le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo che danno il seguente responso: Presidente il sig. Lolli Giorgio di Alfonsine (RA), Vice Pres. Bulzamini Giuseppe di Imola (BO), Segretario Mazzanti Giovanni.
Il nuovo Consiglio conferisce la nomina di Socio onorario al Geom. Bucci Saturno per la meritevole opera svolta a favore della Associazione.
L'1 Agosto 1981 si svolge ad Alfonsine (RA) una interessante Mostra promozionale con la sola presentazione di colombi nati nell'anno in corso.
L'anno 1984 registra il numero record degli associati (n.148, di cui 135 iscritti alla F.I.A.C.).
Il 4 Ottobre 1984 il nuovo Consiglio conferma Lolli Giorgio alla Presidenza e viene deliberato la nomina di due Vice presidenti: Bulzamini Giuseppe e Rambelli Renzo.
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1987:nuove elezioni: conferma del C.D. uscente e delle relative cariche.
Il Consiglio Direttivo decide di aprire ai Club di specializzazione e, il 15 novembre 1987 a Faenza, in occasione della mostra sociale, si svolge la 1° Rassegna Nazionale del Club del Sottobanca.
Il 1988 è caratterizzato da diverse mostre promozionali, fra le quali una a Casola Valsenio e una a Bagnacavallo.
Nel 1989 viene eletto il nuovo Consiglio Direttivo che nomina Presidente il dott.
Nel 1990,in Febbraio, viene allestita con successo a Faenza una Mostra interregionale di colombi abbinata alla Mostra dei Conigli e dei Canarini.
Nel Marzo 1993 si dimette da presidente dell'Associazione il dott.Leo Landi per assumere l' importante incarico di Presidente della F.I.A.C.( Federazione Italiana Allevatori Colombi);incarico che ricoprirà, con grandi meriti, per due mandati.
Il 10 giugno 1993 il nuovo Consiglio Direttivo elegge Presidente Bulzamini Giuseppe, Vice pres.Mazzanti Giovanni, Segretario Rivola Giordano.
Unica, per importanza, la Mostra Interregionale di Imola del 1997: hanno esposto allevatori francesi,svizzeri, ungheresi, tedeschi.
In tale occasione sono stati presentati colombi di origine orientale mai visti prima di allora.
Dal 1990 ai giorni nostri, diverse sono state le iniziative che hanno caratterizzato la nostra Associazione: interventi nelle assemblee generali degli associati di veterinari ed esperti sulle malattie batteriche e da virus dei colombi, organizzazione di visite ai vari Campionati italiani e alle più importanti manifestazioni europee, miglioramento e potenziamento del parco-gabbie, ecc.
Va ricordato che l'A.C.R. ha avuto l'onore di ospitare all'interno delle varie edizioni delle mostre sociali quasi tutti i Clubs italiani di specializzazione.
Va segnalato, inoltre, che ogni anno dal 2002, presso il quartiere fieristico di Villa Potenza (Macerata) e in collaborazione con l'Associazione Allevatori Piceni, l'A.C.R. organizza una mostra colombofila promozionale a concorso con la presentazione di diverse razze nazionali ed estere.
Oggi la nostra Associazione consta di oltre 100 soci; è la più grande delle ventisei che aderiscono alla Federazione Italiana Allevatori Colombi.
A livello nazionale è rappresentata dai seguenti soci: Dr. Leo Landi : Presidente nazionale dell'Ordine dei Giudici. Sig. Filippo Bartoletti: Consigliere nazionale dell'Ordine dei Giudici. Sig.
Scopi e Attività
L'Associazione Colombofila Ravennate (come si evince dal nuovo Statuto conforme alla normativa prevista dalla Legge n.470/97) ha i seguenti scopi:
- Sviluppare l'allevamento selettivo del colombo di Razza ed in particolare delle razze Italiane.
- Organizzare esposizioni a carattere locale, nazionale e internazionale.
- Distribuire gli anelli federali e tenerne il registro di controllo.
- Organizzare giornate di studio sulle varie razze, sulle tecniche di allevamento, corsi e seminari dal contenuto didattico - divulgativo al fine di migliorare e valorizzare il colombo di razza.
E' unanimamente riconosciuto il grande contributo che la nostra Associazione ha dato per il recupero e lo sviluppo delle razze tipiche della nostra Regione. In pratica aderendo alle raccomandazioni della F.A.O.
Quadro Giuridico e Tutela del Colombo di Città
La vigente collocazione giuridica della specie colombo o piccione di città (Columba livia forma domestica) è stata definita dalla Corte di Cassazione con la sentenza n.2598 del 26 gennaio 2004 della Sezione III penale la quale ha stabilito che il piccione di città sia considerato animale selvatico in quanto vivente in stato di naturale libertà, mentre appartengono alle specie domestiche o addomesticate il piccione viaggiatore e quello allevato per motivi alimentari o sportivi.
Da questa sentenza discende che il riferimento per la gestione dei conflitti ascrivibili al colombo di città va individuato nella legge nazionale 11 febbraio 1992 n. 157 inerente “Norme per la protezione della fauna selvaticaomeotermae per l’esercizio dell’attività venatoria” la quale al comma 2 dell’art.
Il quadro giurisprudenziale delineato individua quindi nel procedimento di controllo previsto dall’art. 19, comma 2, della leggen.
È bene ricordare infatti che la “Columba livia” è inserita tra le specie presenti nell’elenco di cui all’allegato II, parte A della direttiva “Uccelli” 2009/147/CE.
Rientra, quindi tra quelle “specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico” delle quali, ai sensi dell’art. 1, si occupa la direttiva stessa e niente cambia per il suo Status se considerata nella sua“variante domestica”.
In tema di attività venatoria, il colombo o piccione torraiolo va incluso tra gli animali selvatici in quanto vive in stato di libertà naturale nel territorio nazionale, sicché ne è vietata la caccia o la cattura.
Per la definizione della fauna selvatica non è rilevante la nocività dell’animale.
L’unico elemento giuridicamente rilevante è dato dallo stato di libertà naturale, atteso che secondo l’art. 2 della legge 11.2.1992 n. 157 fanno parte della fauna selvatica, oggetto di tutela della legge, “le specie di mammiferi e uccelli dei quali esistono popolazioni viventi stabilmente o temporaneamente in stato di libertà naturale nel territorio nazionale”.
Sotto il profilo giuridico lo stato di libertà naturale coincide con una condizione di vita indipendente dall’uomo per quanto attiene alla riproduzione, alla alimentazione e al ricovero.
La fauna diventa domestica solo quando la sua condizione di vita è interamente governata dall’uomo in ordine ai profili riproduttivi, alimentari e abitativi.
Ne deriva che la distinzione giuridica tra fauna selvatica e fauna domestica non coincide con la classificazione in uso nella scienza zoologica, che tendenzialmente assegna alla fauna selvatica solo la specie Columbia livia.
Al contrario, secondo la nozione positiva adottata dal legislatore, anche il colombo o piccione torraiolo va incluso tra gli animali selvatici, in quanto “vive in stato di libertà naturale nel territorio nazionale”, mentre appartengono alle specie domestiche o addomesticate il piccione viaggiatore e quello allevato per motivi alimentari o sportivi.
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