Attrazioni Turistiche del Friuli Venezia Giulia: Un Viaggio alla Scoperta di Tesori Nascosti
Finalmente Friuli! Dopo anni di attesa, questa regione stupisce per davvero perché ha tutto: mare, fiumi, città d’arte, laghi, montagne e buon cibo/vino. Un territorio che offre molto, sia dal punto di vista naturalistico che storico artistico, che spesso è poco conosciuto, forse perché di confine, ma che affascina e si distingue proprio per la sua unicità fatta di un bagaglio storico pesante e ancora non del tutto risolto.
Trieste: Una Città Mitteleuropea dal Fascino Romantico
La prima cosa da vedere in Friuli Venezia Giulia è sicuramente Trieste, l’unico luogo che già conoscevo di questa regione. Trieste è una città mitteleuropea dall’aria romantica e liberty, patria e dimora di tanti scrittori famosi (Svevo e Joyce solo per citarne due..) che qui hanno trovato ispirazione. È una città di frontiera (la Slovenia è davvero ad un tiro di schioppo) che accoglie da sempre diverse comunità e non è un caso che, camminando per il centro, vi capiterà di vedere una chiesa serbo-ortodossa accanto ad una chiesa cattolica e ad una greco-ortodossa.
Quello che mi fa impazzire di Trieste è che è una città “movimentata” dal punto di vista geografico e piena di verde, è una città che si sviluppa su diversi colli e si affaccia sul mare. Il centro storico è pieno di bellissimi edifici liberty e di piazzette che pullulano di bar e di locali, e si percepisce chiaramente che è una città viva e piena di giovani dove la qualità della vita è sicuramente alta. A tutto questo contribuiscono anche i prezzi: uno spritz o un bicchiere di vino costa 2-2,5 euro!
Accanto alle tappe più tipiche nella città di Trieste che, elegante e sofisticata, è sempre un piacere girare a piedi, vi proponiamo due luoghi forse un po’ meno turistici ma importanti per un tour più ampio. Il primo è un luogo che testimonia l’orrore nazista: la Risiera di San Sabba, originariamente uno stabilimento per la lavorazione del riso, venne utilizzata dopo l’8 settembre 1943 dall’occupatore nazista come campo di prigionia e destinato in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, al deposito dei beni razziati e alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. In seguito venne messo in funzione anche un forno crematorio. Spesso qui trovate dei volontari pronti a raccontare la storia custodita tra queste mura.
Tutt’altra atmosfera si respira invece al museo Revoltella che si trova in un edificio dal mix architettonico entusiasmante: una parte è infatti un palazzo nobiliare dell’Ottocento, l’altra invece opera di Carlo Scarpa, grandissimo architetto. La luce qui sembra talvolta più importante delle stesse opere esposte e il gioco di livelli rende tutto più suggestivo. Moltissimi gli autori locali poco noti ma vedrete anche alcuni pezzi di pregio tra cui Fontana, Casorati, Carrà. Notevole la vista dalle terrazze.
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Udine: Il Salotto Buono del Friuli
Udine è il “salotto buono” del Friuli, un borgo medievale arricchito poi dalla Serenissima che la conquistò nel 1420 e costruì magnifici palazzi e loggiati in stile gotico veneziano. Il centro storico si sviluppa intorno al Castello e alla bellissima Piazza della Libertà con le eleganti Logge del Lionello e del Lippomano. Ma Udine è soprattutto la città del Tiepolo, quella che conserva probabilmente il maggior numero di opere del pittore settecentesco.
Le sue opere più importanti si trovano nei Musei Civici (all’interno del Castello), nel Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo e all’interno del Duomo, nelle cappelle della Santissima Trinità, dei Santi Ermacora e Fortunato e del Santissimo Sacramento. Udine è una città universitaria e a misura d’uomo e potete visitare tutto comodamente a piedi in una giornata (musei inclusi).
La bellezza di entrambe, seppur diversa, è nota. Quella di Trieste è certamente più appariscente, mentre Udine va scoperta. È una città salotto, ricca di piccole piazze graziose che invitano alla socialità: per capire bene Udine è bene entrare in un’osteria e farsi un tajut, un bicchiere di vino friulano come lo chiamano qui.
In merito all’arte la scelta è vasta: imperdibile è il castello (dal colle in cui si trova si gode anche un panorama notevole) che non ne ha le classiche fattezze ma ospita molti dei musei civici della città in spazi sontuosi e ben allestiti. Non ignorate quello della fotografia: Udine ha una tradizione importante in questo campo, per esempio Tina Modotti è nata qui e suo padre era fotografo anch’egli. Tappa fondamentale in centro città è il museo Casa Cavazzini: è sviluppato all’interno dell’abitazione di una coppia di collezionisti e nei palazzi attigui mirabilmente progettati da Gae Aulenti. L’arte esposta è quella del Novecento, specie la prima parte del secolo.
San Daniele: Prosciutto e Tesori Antichi
San Daniele è una piccola cittadina arrampicata su un colle e circondata da una natura bellissima. Tra le cose da non perdere ci sono sicuramente 1) una degustazione di prosciutto, 2) la Biblioteca Guarneriana, una delle prime biblioteche pubbliche italiane che conserva codici miniati, bibbie e testi preziosissimi e antichissimi e 3) il fiume Tagliamento.
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Il fiume più lungo del Friuli (e uno dei più famosi fiumi italiani) è davvero uno spettacolo perchè è larghissimo e ha tanti canali intrecciati.
Alpi Giulie e Carniche: Natura Incontaminata e Attività all'Aperto
L’estremità nord-orientale del Friuli è occupata dalle Alpi Giulie, una zona che subisce moltissimo l’influenza di Austria e Slovenia con cui confina. In queste zone la natura regna sovrana e potrete trovare tantissime attività da fare all’aria aperta sia in estate che in inverno. In inverno, parliamo di una delle aree montane più nevose e più fredde d’Europa (la località di Sella Nevea si chiama così non certo per caso!) dove si può sciare fino a primavera inoltrata.
In estate queste montagne sono il paradiso degli escursionisti e degli amanti della buona cucina, il giro delle malghe sul Montasio è un must! Il Jof di Montasio è la seconda vetta più alta della regione (2753 mt) e si possono fare delle passeggiate davvero magnifiche. Sempre in zona, a due passi dal confine austriaco ci sono poi i laghi di Fusine che sono assolutamente una delle cose da vedere durante un viaggio in Friuli Venezia Giulia.
Passando poi sull’estremità nord-occidentale troviamo invece le Alpi Carniche, zona di confine con l’Austria (e con il Veneto). La Carnia è una zona molto interessante sia per le località sciistiche (come Zoncolan ad esempio) che per i paesaggi e i borghi che ospita. Tra questi ultimi, vale sicuramente la pena visitare Sauris, vicino al lago omonimo. La strada per raggiungerla è piena di tornanti, ma una volta arrivati a destinazione verrete ripagati della fatica.
Cividale del Friuli: Un Gioiello Storico
Cividale del Friuli è veramente un gioiellino. Questa città ha una storia molto antica e molto importante: venne fondata nel II a.C. e chiamata Forum Julii da Giulio Cesare, ed è proprio da questo nome che deriva quello della regione Friuli. Divenne poi capitale dei longobardi e sede del Patriarcato di Aquileia e fu una delle città più importanti ed influenti della regione fino al 1700.
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Le varie dominazioni che si sono succedute hanno lasciato alla città un grande patrimonio storico-artistico che l’hanno fatta entrare tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
Anche arrivare qui è un’esperienza: se partite da Udine (la sua provincia), come fanno in molti, potete raggiungerla grazie a una littorina di due vagoni, molto old style ma efficiente. Cividale venne fondata da Giulio Cesare che le diede il nome di Forum Iulii (da cui deriva poi il nome del territorio, Friuli) per poi passare in mano longobarda.
Le tracce della sua lunga storia sono ovunque: a Cividale si viene spesso per ammirare il tempietto longobardo (ora in restauro) attiguo al Monastero di Santa Maria in valle. Si tratta di un esempio unico di architettura e scultura alto medievale davvero meravigliosa costruito in un contesto perfetto: attorno ci sono vigneti, scorre il Natisone e si respira la placida calma di un borgo. Altra fermata obbligata è quella al Ponte del diavolo, simbolo della cittadina: un’imponente costruzione del 1400 circa che poggia su roccia naturale e dalla quale si gode una vista magnifica.
Venzone: Rinascita dalle Ceneri
Nel territorio del Parco naturale delle Prealpi Giulie si trova Venzone oggi un piccolo borgo delizioso che va visitato per ciò che rappresenta anche ai giorni nostri. Nel 1976 infatti fu uno dei comuni più colpiti dal terremoto che distrusse molti centri a nord di Udine. Fu un evento catastrofico che nessuno in Friuli Venezia Giulia ha dimenticato e che nessuno vuole dimenticare.
Tutto il borgo, che è stato qualche anno fa anche eletto Borgo dei borghi, infatti è esso stesso testimonianza di ciò che avvenne quella sera del 6 maggio (e le altre a venire in settembre). Tra i vicoli vedrete i resti di palazzi, delle chiese perfettamente integrati tra i monumenti e il paese ricostruiti esattamente com’erano. Quello di Venzone infatti è uno dei pochi mirabili esempi di come è possibile reagire a una calamità devastante.
Questo scrigno è cinto da mura e incorniciato dalle Prealpi Giulie e arrivati in stazione (dista una mezz’ora da Udine in regionale che ferma anche a Gemona, altra bella tappa) il colpo d’occhio è davvero da cartolina grazie al duomo romano gotico che svetta. Ciò che è impedibile qui è una mostra documentario permanente Tiere motus, storia di un terremoto e della sua gente che grazie a contributi video, vecchi giornali, immagini e testimonianze riporta lo spettatore a quei giorni. Un’esperienza forte ma necessaria è quella da vivere prima di accedere alla mostra: in una stanza un video ripropone esattamente i rumori di quella sera del sisma e sullo schermo si vede come la cattedrale di Venzone sia venuta giù pezzo per pezzo.
Aquileia: Mosaici Antichi e Storia Cristiana
Con Aquileia si passa da un Patrimonio UNESCO ad un altro. La sua Basilica è una tappa obbligata per chiunque visiti il Friuli. Al suo interno infatti nel ‘900 è stato scoperto un bellissimo mosaico pavimentale del IV secolo che è il più grande e antico del mondo, e rappresenta scene dell’antico testamento.
La colonia romana di Aquileia venne fondata nel II secolo a.C. e divenne poi un centro fondamentale per la diffusione del cristianesimo nell’Italia nord-orientale sotto l’imperatore Massimiliano.
Spostandosi sempre in modo lento e sostenibile, magari da Grado dove fare tappa per ammirare le due deliziose basiliche nella Gravo vecia (come dicono i locali) vi consigliamo di raggiungere Aquileia percorrendo un facile tratto della ciclabile Alpe Adria - che collega Salisburgo, in Austria, con appunto Grado in Friuli Venezia Giulia: si tratta di circa 10 chilometri adatti a tutti in gran parte sullo stretto ponte voluto da Mussolini. L’atmosfera qui è placida e tranquilla e permette di godere della laguna e di capire al meglio dove si è. In un luogo di mezzo tra terra e mare.
Giunti ad Aquileia è necessario andare a scovare la sua bellezza: ogni tappa racconta di tempi lontani, la città infatti è stata fondata nel 181 a.C. dai Romani. Per ottimizzare al meglio i tempi e vedere tutto, fate la card all’ufficio turistico che permette di entrare in tutti i siti. La basilica vi regalerà il pavimento musivo più esteso del mondo occidentale e certamente uno dei meglio conservati e meravigliosi. Ma anche solo passeggiare nell’antico foro romano potendo ammirare le colonne, immaginando la vita che scorreva lì in epoca repubblicana, sarà stupendo. Non perdete alcuna delle tappe proposte sulla mappa dei siti archeologici e visitate il Museo archeologico: moderno, ricco e ben allestito.
Il Collio: Un Paradiso Enologico
Anche chi non conosce il Friuli di solito conosce però i vini friulani, vero orgoglio regionale. Collio Bianco DOC, Ribolla, Tocai, Sauvignon Blanc queste eccellenze friulane vengono prodotte proprio nel Collio, una zona collinare che si sviluppa intorno a Gorizia, tra il fiume Isonzo e il confine sloveno. Potete iniziare l’esplorazione della zona dal paese di Cormòns (un tempo austriaco) e dedicarvi poi alle degustazioni di vino nelle diverse cantine.
La maggior parte di queste mette anche a disposizione dei clienti delle vespe giallo fiammante (e delle biciclette in alcuni casi) per godersi i panorami all’aria aperta e può essere sicuramente un modo carino e divertente per apprezzare ancora di più questo territorio.
Grado e la Laguna: Natura e Relax
Dopo tanta montagna finalmente mare! In realtà si parla di laguna, la grande Laguna di Grado e Marano che si estende tra la foce del Tagliamento e quella dell’Isonzo più o meno, al cui interno si trovano due tra le località di mare più note del Friuli: Lignano Sabbiadoro e Grado.
Vi consiglierei piuttosto di visitare Grado e la Riserva Naturale Foci dello Stella. Per esplorare la zona in modo originale e sostenibile vi consiglio di utilizzare il servizio di bikesharing RideMe, un’App progettata e sviluppata da Efesto Studio che include anche un’audioguida geolocalizzata. In questo modo, mentre visiterete la zona avrete a disposizione automaticamente anche tante informazioni storiche, naturali, culturali, nonchè aneddoti e curiosità, in base alla vostra posizione (che viene rilevata appunto dal GPS). Utilizzare il servizio è molto semplice, basta registrarsi sulla piattaforma, scegliere una delle biciclette messe a disposizione nelle 5 stazioni predisposte e inquadrare il QR code con la fotocamera del cellulare.
È una gita breve ma davvero piacevole nella sua semplicità, quella nell’isola di Barbana in Friuli Venezia Giulia. Siamo nella laguna davanti Grado, a pochi minuti di battello dalla graziosa località balneare. Il tragitto è già una bella esperienza: la laguna è un luogo a sé e la flora e la fauna tutt’intorno sono da ammirare con attenzione. In lontananza vedrete il Santuario della Madonna di Barbana, l’unica vera attrazione su questo placido fazzoletto di terra che però non vi deluderà. Gli affreschi all’interno sono splendidi così come tutta la zona verde circostante. Qui si viene a trascorrere qualche ora nel silenzio immersi nel blu del cielo, del mare e della cupola della basilica.
Palmanova e Redipuglia: Storia e Memoria
Chiudo questa rassegna sui luoghi da non perdere in Friuli Venezia Giulia con Palmanova e Redipuglia. La fortezza di Palmanova è famosa per la sua pianta poligonale a stella con 9 punte. Le fortificazioni furono costruite dal 1593 dalla Serenissima per difendersi dagli Asburgo e degli Ottomani e oggi è possibile apprezzare questa incredibile architettura militare camminando lungo tutta la cinta dei bastioni.
Redipuglia invece è famosa per il suo sacrario, un immenso cimitero militare monumentale costruito in epoca fascista che contiene le spoglie di oltre 100.000 soldati italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale.
Consigli Pratici per Visitare il Friuli Venezia Giulia
Il Friuli Venezia Giulia può essere apprezzato in tutte le stagioni. Per raggiungere il Friuli in aereo l’aeroporto più vicino (è anche l’unico della regione) è l’Aeroporto Friuli Venezia Giulia che si trova a Ronchi dei Legionari, a 33 km da Trieste e 40 km da Udine. Da lì poi potrete noleggiare un auto e farvi il vostro giro liberamente.
A meno che non vogliate fermarvi più giorni in una località specifica (e io vi consiglio di farlo sicuramente a Trieste), potrete visitare tutti i luoghi descritti in questo articolo facendo base a Udine o, ancora meglio a San Daniele del Friuli (che è centralissimo nella regione). Da lì potrete raggiungere praticamente qualsiasi località del Friuli Venezia Giulia 1h e mezza massimo, spaziando dal mare alla montagna.
Il Friuli Venezia Giulia: Un Mosaico di Esperienze
Non chiamate questa terra banalmente Friuli, chi abita il Friuli Venezia Giulia infatti con orgoglio vi dirà che in lei coesistono almeno 2 anime, se non tre. Non è una regione come le altre: racchiude in sé storie, popoli e lingue che l’hanno resa una sola solo sulla carta (geografica).
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