Belluno: Informazioni Turistiche e Cosa Vedere
Belluno, inserita nel Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi e circondata dalle alte montagne, è una città piacevole da visitare. Il suo piccolo centro ordinato e raccolto, gli scorci panoramici, le piazze e le viuzze che si intrecciano nel centro storico la rendono interessante. Tra le città venete, però, la si dimentica troppo spesso.
Forse la sua posizione alle porte delle Dolomiti la rende "città di passaggio" per andare a soggiornare in montagna. Invece, dedicare a Belluno una mezza giornata è sufficiente per vederla, perché è piccola. Elegante e rigorosa come solo le città venete sanno essere, ma con un’anima schietta e montanara che ne mitiga rigidezza e austerità, Belluno è un luogo anomalo, in continuo e traballante (dis)equilibrio tra la terra e l’acqua. Affacciata sul Piave e sul torrente Adro, proiettata verso Venezia e il Mar Adriatico, e protetta a nord dalle spigolose vette della Schiara, è un intrigante melting pot di storie, arti, natura e culture. D’altronde, Belluno è una delle tre capitali - con Trento e Bolzano - della grande regione che sono le Dolomiti.
Visitare Belluno significa in primo luogo esplorare il centro storico, con il suo bel Palazzo dei Rettori, la Torre Civica e il Duomo. Belluno è una città a misura d'uomo ai piedi delle montagne più belle del Veneto: un punto di passaggio obbligato per una vacanza nelle Dolomiti. Incorniciata dalle Dolomiti a nord e dalle Prealpi Venete a sud, Belluno è un’elegante città dove già si respira aria di montagna. Si raggiunge velocemente grazie ad un’autostrada che arriva fino alle porte del centro, e da qui è un attimo vedersi già sulle cime più belle.
La città di Belluno è molto elegante: non può vantare attrazioni di fama internazionale, ma è ricca di bei palazzi e monumenti storici, ad esempio il Palazzo Rosso (sede del Municipio), il Palazzo dei Rettori (sede della Prefettura), la Torre Civica e il Palazzo Crepadona (sede della biblioteca civica).
Cosa Visitare a Belluno: Un Itinerario Dettagliato
Piazza del Duomo
Una delle piazze più significative della città, la Piazza del Duomo è ricca di bellezze architettoniche. Tuttavia, quello che non si può fare a meno di notare è lo storico Palazzo dei Rettori, edificio costruito nel 1409 che per secoli ha ospitato il governo veneziano della città, oggi invece è sede della Prefettura. Due logge, un grande portico e delle finestre gotiche con decorazioni rinascimentali rendono questo palazzo particolarmente affascinante.
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Duomo - Cattedrale di San Martino
La Cattedrale di San Martino, situata in Piazza Duomo, è la più importante di Belluno. Un primo edificio sacro, probabilmente paleocristiano, venne intitolato a S. Martino di Tours dal vescovo di Belluno Felice nel 548, durante le guerre gotiche. La facciata è semplice, in pietra, con un rosone centrale e arricchita da un portale barocco. L’interno è maestoso, sobrio ed elegante, colpisce con le alte arcate e le colonne slanciate.
Ci sono alcune opere pregevoli da ammirare come la cupola affrescata e gli altari laterali in marmo, che custodiscono tele preziose di Jacopo da Ponte detto Bassano, Palma il Giovane e Andrea Meldolla, detto lo Schiavone. Sulla navata sinistra una porta conduce alla cripta che ospita un altare costituito dall’arca degli Avoscano con le sacre reliquie, mentre sopra è posizionato il quattrocentesco Polittico di San Martino. Infine, di fronte alla Cattedrale è situato il Battistero, conosciuto come Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Un primo edificio fu eretto nel 1361, poi ricostruito nel 1547 e alterato in linee neoclassiche nel 1861. Dopo l’abbattimento dell’antico Battistero nel 1555, ne assunse il titolo e la funzione. Il terremoto del 1873 distrusse la vicina chiesa di S. Andrea, da cui proviene la trecentesca Madonna delle Grazie.
Sulla facciata frammenti di plutei e pilastrini databili ai secoli IX e X, rinvenuti al di sotto del sagrato antistante. Degli altari trecenteschi rimangono la cosiddetta arca degli Azzoni, murata all’interno…
L’attuale edificio venne realizzato in stile neogotico dall’architetto feltrino Giuseppe Segusini (1801-1876) sul luogo e con alcuni elementi architettonici dell’antico palazzo comunale, detto “la Caminada”, demolito a causa dell’impossibilità - all’epoca - di un restauro conservativo. La torre civica regge la campana al cui suono, dal 1403, si riuniva il Maggior Consiglio cittadino.
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Piazza delle Erbe (Piazza Mercato)
Una delle piazze più significative della città, conosciuta anche come Piazza Mercato. Nata da un antico foro romano, la piazza è circondata da portici e palazzi privati gotico-rinascimentali: la Casa Miari con un porticato affrescato, la Loggia dei Ghibellini (Palazzo Costantini) e il Monte di Pietà sul lato ovest, con la facciata decorata da numerosi stemmi di podestà veneti.
Sotto i portici si trova l’ingresso alla Chiesa del Monte, dedicata alla Beata Vergine della Salute. Si trova in piazza delle Erbe: realizzato tra il 1501 e il 1531, conserva ancora le porte originali e parte degli affreschi interni. Sulla facciata il simbolo del Monte, cioè una “Pietà” in pietra di scuola tedesca, e numerosi stemmi dei rettori veneti che garantirono l’autonomia amministrativa del Monte. Nella annessa chiesa della B.
Si trova in piazza delle Erbe: su una preesistente loggia del 1347, nel 1471 la famiglia cadorina dei Costantini eresse il suo palazzo con lo spazio aperto porticato in cui si riunivano i ghibellini. Nel luglio del 1509 ospitò l’Imperatore Massimiliano d’Asburgo durante le guerre cambraiche.
Tra i palazzi che la circondano spicca il Monte di Pietà. Iniziato nel 1501 sulla spinta della predicazione del servita frate Elia da Brescia, il palazzo venne completato nel 1531.
Porta Dojona
Proseguendo avanti si giunge a Porta Dojona, una delle tre porte rimaste dell’antica cinta muraria di Belluno, insieme a Porta Dante e Porta Rugo. Questa porta è un vero e proprio monumento simbolo della città, che ha visto quasi mille anni di storia e ha subito modifiche varie. L’arco interno è stato innalzato nel 1289, ma la facciata più bella rivolta verso Piazza Vittorio Emanuele, sulla quale vi è raffigurato tra iscrizioni e bassorilievi il Leone di San Marco, risale al periodo rinascimentale (1553).
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Prende il nome dal vicino torrione (Dojon) con cui costituiva un complesso fortificato, già sede vescovile, all’angolo nordorientale delle antiche mura. Torre d’angolo delle mura cittadine, che dalla sua antica denominazione medievale di Dollone o “Dojon” aveva dato il nome all’intero complesso fortificato e alla famiglia bellunese dei Doglioni.
Piazza dei Martiri
A poco più di 200 metri, proseguendo in avanti, si giunge nell’animata Piazza dei Martiri. Piazza dei Martiri è il “salotto” di Belluno: un palcoscenico, fuori le mura, segnato da quinte di grande diversità e insieme di grande equilibrio, con i suoi palazzi e il passeggio sul “listòn”. Il nome attuale ricorda un episodio chiave della Resistenza locale; prima del 1954 la piazza era chiamata Campedel (Campitello).
È la classica piazza-salotto, dove la gente va a passeggio per mettersi in mostra e a sua volta osservare la gente che passa. Qui vengono organizzati alcuni degli eventi all’aperto più importanti della città.
Chiesa di San Rocco
Su questa piazza si affaccia la Chiesa di San Rocco, costruita in onore del patrono degli appestati nel 1530, a pochi anni dalla peste che colpì Belluno. All’interno si possono ammirare degli affreschi e una tela di Luigi Cima.
Voluta per voto cittadino contro la peste, la chiesa venne iniziata nel 1530 e costruita a più riprese fino al 1561, come testimoniano gli stemmi dei rettori veneti Giacomo Salomon (1659) sulla colonna di sinistra e di Pietro Loredan (1561) sotto la statua di San Rocco inserita al centro della facciata.
Si affacciano su Piazza dei Martiri, inoltre, il Palazzo Cappellari della Colomba e Porta Dante, realizzata nel 1865 alla fine della dominazione asburgica a Belluno. A dominare l’intera piazza c’è un giardino, in cui si possono notare una grande fontana circolare con i 69 stemmi dei comuni della provincia di Belluno e il Monumento alla Resistenza.
Chiesa di Santo Stefano
L’ultima cosa da vedere a Belluno, nel suo centro storico, è la Chiesa di Santo Stefano. La chiesa di Santo Stefano di Belluno venne eretta tra il 1468 e il 1491 da maestri comacini per l’ordine dei Serviti, sull’area dove sorgeva una preesistente chiesa di cui rimane, murata sul fianco della navata sinistra, un’interessante epigrafe mortuaria in volgare datata 1349.
La facciata esterna è a capanna in semplice pietra arenaria, con un portale in pietra che riporta lo stemma di Belluno.
Ponte della Vittoria
Ritornando al parcheggio e, prima di andare via, si può visitare il Ponte della Vittoria realizzato tra il 1923 e 1926 dal veneziano Eugenio Miozzi. Questo ponte fu inaugurato il 23 maggio 1926 con la presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele III. Fu inaugurato il 23 maggio 1926 dal Re Vittorio Emanuele III.
Il ponte collega le due rive del Piave a Belluno e riporta diverse decorazioni e incisioni, tra le quali quattro Leoni Marciani e i versi della Canzone scritta da Alberto Mario, “La Leggenda del Piave”, in cui si recita “Il Piave mormorò, non passa lo straniero”. Oltre al notevole interesse storico, questo ponte merita una visita perché da qui si possono fare degli scatti molto belli a Belluno nel suo insieme e consente di ammirare un magnifico panorama.
Realizzato tra il 1923 e il 1926 dal veneziano Eugenio Miozzi ( 1889-1979) in sostituzione del precedente più arretrato, di cui resta la prima arcata, costruito nel 1837-1841 da Antonio Zilli e crollato nel 1882.
Porta Rugo
A 500 metri dal Ponte della Vittoria è da visitare Porta Rugo, accesso sud alla città dall’antico porto fluviale di Borgo Piave. Storico accesso meridionale alla città, dall’antico porto fluviale di Borgo Piave. Agli inizi dell’800 venne abbattuta buona parte delle mura cittadine e con esse la grande torre sulla sinistra e le altre fortificazioni laterali che difendevano la porta.
Palazzo dei Rettori
Anticamente palazzo fortificato sede dei vescovi-conti, secondo la tradizione venne eretto (o più probabilmente ampliato e rafforzato) alla fine del XII secolo dal vescovo Gerardo de Taccoli, morto nel 1196 combattendo in battaglia contro i Trevigiani.
Palazzo Crepadona
Il complesso è un palazzo nobiliare cinquecentesco che fu edificato da Niccolò Crepadoni unendo una serie di edifici precedenti, di cui l’altana conserva forse l’impianto di una delle antiche torri, che sopravanzavano le mura cittadine. Resti degli affreschi originari si possono ancora scorgere al piano terra e al primo piano.
Palazzo dei Giuristi
Eretto nel 1664 dal Collegio dei Giuristi, creato nel 1491 per riunire tutti i bellunesi, nobili o semplici cittadini che fossero, laureati in diritto presso l’Università di Padova.
Teatro Comunale
Costruito, in stile neoclassico, su disegno di Giuseppe Segusini nel 1833-35, demolendo l’antico Fondaco delle biade (di cui rimane una testimonianza nell’architrave, datata 1625, murata sul retro del teatro) che sorgeva, con volumi molto minori, a fianco della Porta Dojona a ridosso delle mura cittadine.
Fontane di Belluno
Le fontane hanno un ruolo importante nella vita e nella storia di Belluno. Città e frazioni ne contano circa 270: costruzioni in pietra, scolpite e ricche di fregi, essenziali vasche in granito e lavatoi tradizionali… costituiscono un affascinante percorso tematico tutto da scoprire.
Palazzo Persico Piloni
Su una casa-torre trecentesca, appartenuta a Gaia da Camino, la famiglia Persico edificò il suo palazzo arricchendolo tra il 1496 e il 1506 con una facciata caratterizzata da elementi lapidei. Dopo il 1596 fu dello storico Giorgio Piloni. Modificato profondamente nell’800. Un grave incendio nel 1933 risparmiò solo la facciata.
Villa Buzzati
Fu casa e dimora estiva dello scrittore Dino Buzzati (Belluno 1906 -Milano 1972).
Chiesa di San Fermo
La chiesa di San Fermo si trova nell’omonima frazione di Belluno, situata alle porte della città, al confine con il territorio di Sedico. Sui resti di un edificio del VI secolo (frammenti di plutei murati sulla facciata) era sorta una cappella di dimensioni ridotte, ampliata nelle attuali forme a partire dal 1624.
Palazzo Piloni
Risale alla metà del XVI secolo il nucleo originario del complesso edilizio voluto da Odorico Piloni. Conserva ancora il ciclo di affreschi delle stagioni di Cesare Vecellio e i ritratti cinquecenteschi dei Piloni. L’interno venne completamente rimaneggiato in occasione della costruzione dell’ala verso il Duomo del 1926-28 da parte dell’architetto Alberto Alpago-Novello.
Palazzo Doglioni Dalmas
Sorto alla metà del XVIII secolo, Andrea Alpago fece completare l’edificio dall’architetto Valentino Alpago-Novello per il matrimonio della figlia Marianna con Matteo Doglioni-Dalmas nel 1785, con l’aggiunta della barchessa, progettata forse dall’architetto Clemente Doglioni.
Ex Collegio Brandolini
Il complesso venne eretto a partire dal 1704 su un progetto originale dell’architetto gesuita Andrea Pozzo (1642-1709) con l’annessa chiesa di S. Ignazio, ridisegnata in forme più lineari ed innalzata a partire dal 1714 dall’austriaco Matthias Gremsel (XVII-XVIII secolo), allora al servizio dei conti Brandolini nel castello di Cison di Valmarino.
Villino Alfarè
Progettato nel 1910 dall’architetto bellunese Riccardo Alfarè (1882-1969) al momento della decisione di spostare verso nord la sede della stazione ferroviaria. Il palazzo si trova infatti in via Caffi, nei pressi della stazione. L’edificio, inizialmente destinato a sede di mobilificio, combina tradizione neoclassica ed elementi modernisti.
Ex Magazzini del Sale
Realizzazione dell’architetto bellunese Riccardo Alfarè (1882-1969), costruito in stile eclettico nel 1926 in un’area già alterata nell’Ottocento (fu magazzino del sale) dove sorgeva precedentemente l’antica chiesa di S. Maria Nova, eretta nel 1326 e distrutta dopo la chiusura e la confisca attuate in età napoleonica.
Scuole Aristide Gabelli
Intitolate alla memoria del pedagogista bellunese Aristide Gabelli ( 1830-1891) furono realizzate nel 1933-34 con spazi interni ed esterni progettati dagli ing. Agostino e Guglielmo Zadra per la migliore applicazione didattica del metodo Montessori-Pizzigoni. Sorgono sullo spazio della prima stazione ferroviaria cittadina, costruita nel 1886 e spostata nel 1928.
Monumento ai Caduti
Eretta su progetto dell’ing. Benedetto Protti, venne inaugurata il 28 ottobre 1928, quando venne spostata la vecchia stazione realizzata nel 1886 dove oggi sorgono le Scuole Gabelli. Il vicino giardino venne sistemato dall’architetto Alberto Alpago-Novello nell’attuale configurazione nel 1940.
Chiesa di San Biagio
La chiesa di San Biagio si trova nell’omonima via, che segue l’andamento del torrente Ardo, a est rispetto al centro di Belluno. Originariamente intitolata S. Croce di Campestrino, è la prima chiesa della comunità cristiana di Belluno.
Ex Convento dei Servi di Maria
Costruito a partire dal 1463 per ospitare una comunità dell’ordine dei Servi di Maria che rimase a Belluno fino alla soppressione napoleonica del 1806. Requisito per uso amministrativo, attualmente vi hanno sede gli uffici statali dell’Intendenza di Finanza.
Palazzo Cesa Pagani
Edificio realizzato in forme barocche all’inizio del XVII secolo dalla famiglia Cesa, entrata nel Consiglio dei Nobili nel 1547 ed estintasi nel 1624, continuando poi nel ramo dei Pagani-Cesa. La facciata seicentesca è decorata con stemmi Cesa.
Casa Sacello De Manzoni
Su una precedente dimora cinquecentesca della famiglia Sacello, estinta nel 1735, Cesare fece erigere l’attuale complesso, rappresentativo del gusto romantico del primo Ottocento, con aggiunte neogotiche alla fine del secolo. Gli esterni sono decorati da affreschi ottocenteschi.
Palazzo Crotta De Manzoni
In posizione centrale in piazza dei Martiri, fu progettata nel 1939 da Alberto Alpago- Novello e realizzata nel 1947 in sostituzione di un basso edificio porticato preesistente e di altre costruzioni, a completamento della quinta monumentale della piazza. Significativa l’organizzazione scenografica degli spazi interni.
Chiesa di Sant'Anna
Costruita tra il 1612 e il 1641 su disegno del cappuccino Andrea da Venezia, a completamento dell’annesso convento delle Clarisse, soppresso nel 1806 e da allora adibito a scuole pubbliche.
Convento di San Francesco
Convento francescano, eretto nel XIII secolo. II campanile è stato riedificato nel 1882 dopo i danni subiti nel terremoto del 1873. All’interno si trovano due chiostri (sec. XV e XVI) con pozzo centrale del 1730. Edificata all’inizio del XIV secolo per la confraternita dei Battuti, due epigrafi ricordano la costruzione del campanile nel 1415 e il completamento dell’edificio nel 1441. Originariamente ricchissima di opere d’arte (Alvise Vivarini, Paris Bordon, Carlo Caliari) disperse dopo la soppressione del 1806.
Cosa Fare nei Dintorni di Belluno
I dintorni di Belluno offrono numerose opportunità per escursioni e visite. Ecco alcuni suggerimenti:
- Diga del Vajont (25 km da Belluno): teatro del disastro avvenuto nella notte del 9 ottobre 1963.
- Pieve di Cadore (40 km da Belluno): città natale del pittore Tiziano Vecellio. Da vedere la sua casa natale, Piazza Tiziano e il parco del Roccolo di S. Andrea.
- Lago di Santa Croce: situato a circa 20 minuti ad Alpago, è il secondo lago più grande del Veneto.
- Lago di Sorapis: lago naturale sulle Dolomiti con colori intensi e tonalità che vanno dall’azzurro al verde acqua.
- Lago di Misurina: uno dei laghi più suggestivi del Veneto, situato a circa 80 km da Belluno vicino Cortina.
- Lago di Alleghe: situato a 48 km da Belluno ai piedi del Monte Civetta.
- Mel di Valbelluna: piccolo ma elegante, con palazzi cinquecenteschi.
- Nevegal: altopiano a sud di Belluno, ideale per passeggiate.
- Grotta azzurra: bellezza naturale con acqua color smeraldo.
- Castello di Zumelle: noto per eventi adatti ai bambini.
- Cortina d’Ampezzo: meta invernale dei VIP.
- Brent de l’art: canyon roccioso.
- Cadini del Brenton e lago del Mis: pozze d’acqua color smeraldo.
- Pian del Cansiglio: altopiano tra Veneto e Friuli.
Informazioni Utili per la Visita
Come Arrivare
Belluno è facilmente raggiungibile in auto, treno e autobus. L'aeroporto più vicino è quello di Treviso (70 km).
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