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Turismo a Belluno: Cosa Vedere nel Capoluogo ai Piedi delle Dolomiti

Mi mancava visitare Belluno. È il capoluogo di una delle sette province della mia regione e devo confessare che non è così ambita dal turismo. È difficile inserire questa città in un itinerario turistico: o ci vai di proposito oppure la visiti se sei in zona. Prendere l’auto per andare a vedere Belluno, ecco, diciamo che non è al centro dei pensieri di tutti. Peccato, perché le dimensioni contenute e la sua posizione ai piedi delle Dolomiti circondata dalla splendida cornice delle montagne, la rendono molto carina.

Come dicevo sopra, la città in sé non è proprio una meta turistica, alla pari di Verona, Venezia, Padova o Treviso. Sono più note le zone montane della provincia come le tre cime di Lavaredo, il lago di Misurina, i Cadini del Brenton o Cortina d'Ampezzo, giusto per citare alcuni luoghi noti.

Ecco perché oggi ti parlo di cosa vedere a Belluno e dintorni: la visita alla città si sviluppa in circa mezza giornata quindi vorrei farti conoscere questa città dell’alto Veneto. Il resto del tempo lo puoi dedicare ai luoghi limitrofi che ti indicherò sotto. Inserita nel Parco Naturale delle Dolomiti bellunesi e circondata dalle alte montagne che le fanno da cornice, Belluno è una città piacevole da visitare. Interessante il suo piccolo centro ordinato e raccolto, gli scorci panoramici, le piazze e viuzze che si intrecciano nel centro storico. Tra le città venete, però, la si dimentica troppo spesso… ingiustamente.

Forse la sua posizione alle porte delle Dolomiti la rende “città di passaggio” per andare a soggiornare in montagna. Io invece ho deciso di dedicare a Belluno una mezza giornata (poche ore o mezza giornata bastano per vederla, perché è piccola) di un bel sabato di sole visitando anche i suoi dintorni.

Come Arrivare e Dove Parcheggiare

Per visitare Belluno ti consiglio di lasciare l’auto al parcheggio Lambioi. Si trova a sud della città e si raggiunge attraversando il ponte sul Piave. E’ un ampio parcheggio a pagamento, qui sotto trovi tutte le info utili su costi e orari. Consiglio vivamente di parcheggiare al grande Parcheggio Lambioi, comodo ed economico. Costa 0,80/h ed è vicino al centro. Da qui prendi le scale mobili gratuite.

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Piazza Duomo e il Palazzo dei Rettori

Una volta uscita dal parcheggio mi si è aperta davanti questa piazza molto carina, la più ricca di bellezze architettoniche: Piazza del Duomo. Una volta uscito dalle scale mobili ti ritroverai subito in Piazza Duomo, dove si trova anche il Palazzo dei Rettori.

Tuttavia, quello che non si può fare a meno di notare è lo storico Palazzo dei Rettori, edificio costruito nel 1409 che per secoli ha ospitato il governo veneziano della città, oggi invece è sede della Prefettura. Si trova nella parte nord di Piazza Duomo ed è un palazzo storico cittadino risalente al 1409 su commissione del Collegio dei nobili della città, per confermare la fedeltà alla Repubblica Serenissima di Venezia. Al piano terra si trova un porticato sorretto da 8 colonne mentre sopra si trovano i due piani che lo completano. Il tutto è arricchito da busti e lapidi in pietra, in memoria dei Rettori della Serenissima a Belluno. A completare il palazzo, sul lato destro si trova la torretta dell’orologio. Due logge, un grande portico e delle finestre gotiche con decorazioni rinascimentali rendono questo palazzo particolarmente affascinante.

Gli altri edifici che si trovano qui sono Palazzo Belluno, conosciuto anche come Palazzo rosso per il suo colore; Palazzo Piloni sede della provincia di Belluno e realizzato dall’omonima famiglia; il Museo Civico, dove al suo interno si trova una raccolta di reperti storici dal Paleolitico al Neolitico; il Duomo di Belluno, dedicato a San Martino, di cui ti parlerò sotto.

Il Duomo di Belluno

Tra i luoghi da vedere a Belluno in un giorno non può mancare la visita al Duomo, conosciuto anche come basilica cattedrale di San Martino e monumento nazionale italiano. La sua costruzione iniziò nel 1517. La Cattedrale di San Martino, situata in Piazza Duomo, è la più importante di Belluno. Fu eretta nel XVI secolo al posto di una chiesa paleocristiana, su disegno dell’architetto di Venezia Tullio Lombardo.

Si trova sul lato sud della piazza, sulla quale vi si affaccia il fianco sinistro. La facciata esterna è in pietra a vista e risulta incompiuta. La facciata è semplice, in pietra, con un rosone centrale e arricchita da un portale barocco. C’è il portone d’ingresso in stile barocco, due finestre in stile gotico e un rosone centrale, posto in alto, dove si trovano le rappresentazioni dei santi Gioatà, Lucano e Martino.

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L’interno l’ho trovato maestoso e abbastanza sobrio. L’interno è maestoso, sobrio ed elegante, colpisce con le alte arcate e le colonne slanciate. Si divide in 3 navate e sono presenti alcune opere di valore artistico, come le opere di Gaspare Diziani: una è i Santi Carlo, Francesco di Sales, Gaetano da Thiene e Andrea Avellino; l’altra è la Conversione di San Paolo. Ci sono alcune opere pregevoli da ammirare come la cupola affrescata e gli altari laterali in marmo, che custodiscono tele preziose di Jacopo da Ponte detto Bassano, Palma il Giovane e Andrea Meldolla, detto lo Schiavone. Sulla navata sinistra una porta conduce alla cripta che ospita un altare costituito dall’arca degli Avoscano con le sacre reliquie, mentre sopra è posizionato il quattrocentesco Polittico di San Martino. Infine, di fronte alla Cattedrale è situato il Battistero, conosciuto come Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Ci sarebbe anche un abside semicircolare e l’altare ma purtroppo quest’ultimo non l’ho fisicamente visto in quanto era in fase di ristrutturazione ed era protetto dai pannelli.

Piazza del Mercato e Porta Dojona

Nonostante le sue dimensioni contenute, paragonate a Piazza dei Martiri, Piazza del Mercato ha sempre avuto una funzione molto importante per la città. Il suo nome sarebbe Piazza delle Erbe e vi si affacciano i palazzi più belli ed eleganti della città. Nata da un antico foro romano, la piazza è circondata da portici e palazzi privati gotico- rinascimentali: la Casa Miari con un porticato affrescato, la Loggia dei Ghibellini (Palazzo Costantini) e il Monte di Pietà sul lato ovest, con la facciata decorata da numerosi stemmi di podestà veneti. Sotto i portici si trova l’ingresso alla Chiesa del Monte, dedicata alla Beata Vergine della Salute. Il suo perimetro occupa lo spazio del foro aperto al centro del castro romano ed è l’insediamento umano documentato più antico della città. A Belluno ci sono nove fontane, e un’altra la si può trovare in piazza delle Erbe.

Lasciatici alle spalle piazza del Mercato, ci troviamo difronte ad un’altra porta di accesso alla città: si tratta di Porta Dojona. È una delle tre porte della città, le altre due sono porta Rugo e porta Dante. Proseguendo avanti sono giunta a Porta Dojona, una delle tre porte rimaste dell’antica cinta muraria di Belluno, insieme a Porta Dante e Porta Rugo. Questa porta è un vero e proprio monumento simbolo della città, che ha visto quasi mille anni di storia e ha subito modifiche varie. L’arco interno è stato innalzato nel 1289, ma la facciata più bella rivolta verso Piazza Vittorio Emanuele, sulla quale vi è raffigurato tra iscrizioni e bassorilievi il Leone di San Marco, risale al periodo rinascimentale (1553). Si compone di due livelli uno susseguente all’altro: uno risalente al 1289 e uno al 1553.

La parte di porta affacciata su via Rialto e verso Piazza Mercato, era parte del sistema difensivo murario della città ed era situata vicino al Castello della Motta. Originariamente fu commissionata dal rettore Diedo, e per questo veniva chiamata Porta Diedo. La porta originariamente era aperta in alto e venne coperta successivamente da un tetto: il nome venne cambiato in Porta Dojona in onore di Giorgio Doglioni, vescovo di Belle. Successivamente fu anche interrato il fossato che la circondava. Infine, ci sono varie iscrizioni che ricordano la realizzazione della porta stessa, i restauri, i lavori successivi o alcuni avvenimenti significativi riguardanti Belluno. L’ho trovata molto imponente e maestosa.

Piazza dei Martiri

Il luogo forse più importante tra le cose da vedere a Belluno in mezza giornata è Piazza dei Martiri, noto come Campedél dai locali oppure Listòn in dialetto Veneto. È la classica piazza-salotto, dove la gente va a passeggio per mettersi in mostra e a sua volta osservare la gente che passa. Qui vengono organizzati alcuni degli eventi all’aperto più importanti della città. A poco più di 200 metri proseguendo in avanti sono giunta nell’animata Piazza dei Martiri. In antichità, si usava il primo termine dialettale per indicare la zona dove si teneva il mercato, le fiere e le manifestazioni locali. La piazza è delimitata, a nord, da un arco di palazzi. Sul lato meridionale, invece, sorgevano le mura cittadine, ora scomparse e sostituite da altri edifici. Nel 1945 quattro giovani partigiani furono impiccati dai nazisti e sui quattro lampioni della piazza si possono leggere i loro nomi per ricordarne la memoria.

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Tra gli edifici che si affacciano qui troverai la Chiesa di San Rocco, Palazzo Cappellari, Palazzo Crotta, il teatro comunale - situato proprio vicino a porta Dojona. Su questa piazza si affaccia la Chiesa di San Rocco, costruita in onore del patrono degli appestati nel 1530, a pochi anni dalla peste che colpì Belluno. All’interno si possono ammirare degli affreschi e una tela di Luigi Cima. Si affacciano su Piazza dei Martiri, inoltre, il Palazzo Cappellari della Colomba e Porta Dante, realizzata nel 1865 alla fine della dominazione asburgica a Belluno. A dominare l’intera piazza c’è un giardino, in cui si possono notare una grande fontana circolare con i 69 stemmi dei comuni della provincia di Belluno e il Monumento alla Resistenza.

Il Museo Civico di Palazzo Fulcis

Ti ho accennato ad una fontana nel paragrafo precedente: ebbene, questa reca gli stemmi dei 69 comuni che compongono la provincia di Belluno. Specifico che non ho potuto visitarlo perchè la mia visita a Belluno in poche ore si è svolta verso il tramonto e quindi ero ormai fuori orario. Se ripasso di nuovo lo vado a vedere. Il complesso monumentale di Palazzo Fulcis appartiene ai musei civici di Belluno. Il Museo Civico di Belluno vanta una sede d’eccezione: Palazzo Fulcis, una dimora signorile sapientemente ristrutturata. Sono ben 24 le sale del museo, disposte su 5 piani, tutte impreziosite da stucchi e affreschi settecenteschi. Si tratta del museo più importante della città ed è un palazzo di 5 piani, 24 stanze, 3000 metri quadri di superficie ed è la nuova sede, a partire dal 2017, della collezione d’arte del Museo Civico.

Al suo interno si trovano dipinti dal XIV al XIX secolo con sculture, porcellane, arazzi, tappeti e anche una collezione di gioielli. Il museo espone una collezione di opere d’arte di artisti locali: in esposizione troverete dipinti, sculture, porcellane, gioielli. L’idea di un museo d’arte a Belluno nasce quando il medico Antonio Giampiccoli, nel 1872, donò la sua pinacoteca alla città .

Chiesa di Santo Stefano

Un luogo che ti consiglio di non perdere durante la tua visita di poche ore a Belluno è questa bellissima chiesa in stile gotico, la cui costruzione iniziò nel 1468 e terminò nel 1485. L’ultima cosa da vedere a Belluno, nel suo centro storico, è la Chiesa di Santo Stefano. La chiesa di Santo Stefano ha una facciata esterna a capanna in pietra arenaria mentre sul lato sud della chiesa stessa si trova un portale gotico, trasferito qui dalla vecchia chiesa di Santa Maria dei Battuti, ora non più esistente. La facciata esterna è a capanna in semplice pietra arenaria, con un portale in pietra che riporta lo stemma di Belluno.

Porta Dante

Un altro luogo d’interesse da vedere a Belluno è Porta Dante, la terza porta cittadina e più giovane delle tre. Si affacciano su Piazza dei Martiri, inoltre, il Palazzo Cappellari della Colomba e Porta Dante, realizzata nel 1865 alla fine della dominazione asburgica a Belluno. Fu realizzata nel 1865 in sostituzione di quella che era chiamata Porta Reniera, in onore del rettore Renier. Fu eretta come simbolo patriottico della ritrovata unità culturale italiana. Non è chiaro il motivo del perchè tale accesso sia stato dedicato al sommo poeta.

Ponte della Vittoria

Ultimo tra i luoghi da visitare a Belluno è il ponte della Vittoria. Ritornando al parcheggio e, prima di andare via, sono stata sul Ponte della Vittoria realizzato tra il 1923 e 1926 dal veneziano Eugenio Miozzi. Questo ponte fu inaugurato il 23 maggio 1926 con la presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele III. Fu realizzato tra il 1923 e il 1926 dall’ingegnere veneziano Eugenio Miozzi, ed inaugurato alla presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele II.

Il ponte collega le due rive del Piave a Belluno e riporta diverse decorazioni e incisioni, tra le quali quattro Leoni Marciani e i versi della Canzone scritta da Alberto Mario, “La Leggenda del Piave”, in cui si recita “Il Piave mormorò, non passa lo straniero”. Il ponte fu realizzato in un’unica campata in quanto le piene del Piave erano molto intense e già un ponte precedente era crollato. In più, una campata unica significava realizzare un ponte più elegante e bello da vedere. Oltre alla realizzazione di decorazioni e incisioni, come la presenza dei Leoni di San Marco in onore di Venezia, l’ingegner Miozzi fece incidere alcuni versi della canzone “la Leggenda del Piave”, una delle più celebri canzoni patriottiche, realizzata dopo la fine della prima guerra mondiale a seguito dei violenti scontri sul fiume Piave. Oltre al notevole interesse storico, questo ponte merita una visita perché da qui si possono fare degli scatti molto belli a Belluno nel suo insieme e consente di ammirare un magnifico panorama.

Dintorni di Belluno: Escursioni e Luoghi da Visitare

Faccio una premessa, anche se leggendo lo capirai da te: non basta l’altra mezza giornata per visitare tutto quello che ti indicherò nei dintorni di Belluno. Alcuni luoghi sono proprio vicini, altri sono a molti chilometri di distanza. Ti consiglio di pianificare bene. Parto dai luoghi più prossimi alla città e allargherò il cerchio pian piano, fino ad arrivare quasi in Friuli e Trentino Alto Adige.

  • Mel di Valbelluna: piccolo ma elegante. Situato a pochi chilometri dal centro di Belluno, il borgo di Mel merita la visita per ammirare i suoi palazzi cinquecenteschi, un lascito dalla Repubblica Serenissima.
  • Nevegal: E’ un altopiano situato a sud di Belluno. Qui potrai fare delle belle passeggiate all’aria aperta e raggiungere la panchina gigante numero #46. Conosciuto come "la terrazza sulle Dolomiti", Alpe del Nevegal offre panorami mozzafiato sulle montagne circostanti.
  • La grotta azzurra: una bellezza naturale del Veneto! Per raggiungerla si deve fare un bel tratto a piedi in mezzo alla natura ma poi si arriva ad un luogo tra le montagne molto bello e dall’acqua color smeraldo.
  • Il castello di Zumelle: noto nella zona per gli eventi adatti ai bambini, noi ci siamo stati tempo fa per partecipare proprio ad uno di questi. Leggiti la nostra avventura al castello di Zumelle.
  • Pieve di Cadore: la città natale del pittore Tiziano. Molto carina come città, è una buona base per chi volesse anche fare alcune attività sulla neve. A 40 km da Belluno troviamo Pieve di Cadore, la città Natale del celebre pittore Tiziano Vecellio. Da vedere la sua casa natale, Piazza Tiziano, il punto panoramico sul Lago di Cadore del parco del Roccolo di S.
  • Feltre: un luogo molto interessante del bellunese. Inizia, per esempio, da Feltre, una cittadina medievale ricca di storia e cultura. Non dimenticare di visitare il Castello di Alboino, un'imponente fortezza e il bel centro storico.
  • Cortina d’Ampezzo: la meta invernale dei VIP. E’ una località di villeggiatura abbastanza costosa ma la puoi comunque visitare nel suo centro storico. Immancabile la celebre destinazione sciistica di Cortina d’Ampezzo, nota per la sua atmosfera di classe e per le bellissime piste da sci. I costi, per alcuni proibitivi, fanno si che in molti scelgano di alloggiare nelle zone limitrofe . Nessuno può togliere lo scettro da regina a Cortina d’Ampezzo, una località chic incastonata in uno scenario naturale di straordinaria bellezza.
  • Brent de l’art: si tratta di un canyon roccioso realizzatosi naturalmente, a seguito dell’erosione dell’acqua nel corso di migliaia di anni. Da non perdere se sei in zona.
  • Cadini del Brenton e lago del Mis: Un lago artificiale e delle pozze d’acqua color smeraldo scavate nella roccia dall’acqua. Un regalo della natura all’interno del parco delle Dolomiti Bellunesi.
  • Lago di Misurina: Bello sia d’estate che d’inverno. Lago di Misurina, a circa 80 km da Belluno vicino Cortina, è uno dei laghi più suggestivi del Veneto. Se d’estate ci puoi fare un giro in pedalò e percorrere il perimetro a piedi, d’inverno ci puoi camminare sulla superficie ghiacciata.
  • Lago di Santa Croce: Si trova a pochi chilometri prima di arrivare a Belluno. Lago di Santa Croce, si trova a circa 20 minuti ad Alpago ed è il secondo lago più grande del Veneto. È un lago naturale che si è formato a seguito di una frana e riflette sulle sue acque il Nevegal e i monti dell’Alpago. E’ possibile rilassarsi sulle sue sponde o campeggiare in un dei campeggi.
  • Lago di Sorapis: lago naturale sulle dolomiti che presenta uno scenario fantastico con il suo colore intenso e le tonalità che vanno dall’azzurro al verde acqua.
  • Lago di Alleghe: Lago di Alleghe, situato a 48 km da Belluno ai piedi del Monte Civetta, costituisce una delle attrattive più note della Val Cordevole. Il lago ha dei colori affascinanti in ogni periodo dell’anno che si possono scoprire attraverso una piacevole passeggiata.
  • Pian del Cansiglio: Un bellissimo altopiano tra Veneto e Friuli dove fare un picnic, una passeggiata tra i boschi o rilassarsi in mezzo alla natura.
  • Diga del Vajont: A 500 metri dal Ponte della Vittoria è da visitare Porta Rugo, accesso sud alla città dall’antico porto fluviale di Borgo Piave. La Diga del Vajont (25 km da Belluno) è il teatro del disastro avvenuto nella notte del 9 ottobre 1963, provocata dalla frana del monte Toc nel lago artificiale della diga.

Queste erano le cose da fare a Belluno in mezza giornata e nei suoi dintorni. Spero questa cittadina ti piaccia e se sei in zona, non la saltare, ci sono dei bei luoghi da vedere, non ti limitare solo alle sue montagne.

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