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Cosa Vedere a Borgio Verezzi: Un Borgo Affascinante tra Storia e Natura

Nel cuore della provincia di Savona, nella splendida Liguria di Ponente, sorge il borgo di Borgio Verezzi, capace di affascinare con la sua architettura storica e i suggestivi scorci panoramici sul Mar Ligure. Cosa vedere a Borgio Verezzi? Dal pittoresco centro abitato alle famose grotte, le attrazioni di certo non mancano.

Come Arrivare a Borgio Verezzi

Borgio Verezzi si trova ad una distanza di circa 45 km da Diano Marina. Per raggiungere il borgo basta imboccare l'autostrada A10 fino a Pietra Ligure, proseguendo poi sulla SS1 Via Aurelia fino a Verezzi. Per coloro che desiderano evitare l’ultimo tratto di strada principale, più stretta e tortuosa, esiste un'alternativa più panoramica e affascinante. È infatti possibile salire al borgo a piedi passando da Via Dei Pasti, percorrendo il suggestivo sentiero Geologico, raggiungendo la prima borgata di Verezzi, conosciuta come Borgata Poggio.

I Centri Storici di Borgio Verezzi

I centri storici del paese sono due e ben distinti: quello di Borgio si sviluppa nella parte bassa del comune, tutto intorno alla Chiesa Parrocchiale di S.Pietro e alla relativa grande piazza, con il suo reticolo di suggestivi vicoli di acciottolato fra le case colorate. Al limitare orientale del centro hanno sede il Palazzo Comunale e la Biblioteca Civica, mentre ad ovest troviamo il Torrione.

Verezzi: Un Borgo Saraceno

Immaginatevi di poter viaggiare indietro nel tempo senza necessità di una macchina temporale. Basta semplicemente recarsi a Verezzi, l’affascinante borgo saraceno che domina la Riviera delle Palme ligure. La leggenda narra che furono i Saraceni stessi a fondare questo piccolo paradiso terrestre. Durante una delle loro incursioni, rimasero talmente affascinati dalla bellezza del luogo che decisero di stabilirsi definitivamente.

Tuttavia, tale teoria non è completamente esatta. È più probabile che i metodi di costruzione utilizzati nel Medio Oriente siano stati introdotti da muratori e costruttori di origine araba convertiti al cristianesimo, da prigionieri locali riscattati oppure fuggiti dopo molti anni di permanenza in quei paesi, o ancora da individui appartenenti alle truppe moresche che attraversarono le coste locali e si stabilirono definitivamente in questa zona.

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L’antico centro storico si sviluppa attraverso quattro caratteristiche borgate: Poggio, Crosa, Piazza e Roccaro. Ciascuna di esse presenta peculiarità architettoniche uniche, con le tipiche case in pietra rosa che si integrano armoniosamente nel paesaggio mediterraneo.

Borgata Crosa

Il nostro itinerario turistico alla scoperta di cosa vedere a Verezzi inizia necessariamente da Crosa, la borgata più antica e ricca di testimonianze storiche. Tra le attrazioni principali di Crosa spicca la presenza di antiche abitazioni neolitiche scavate nella roccia, testimonianza di una civiltà che abitava questi luoghi millenni prima dell’arrivo dei Saraceni.

In prossimità della borgata Crosa si trova un ampio parcheggio, ma il suo centro non è raggiungibile in macchina. Anche le chiese della zona e il mulino fenicio sono accessibili solo a piedi.

Il nome della frazione Crosa ha origini latine, e deriva da "corrosa," che indicava una zona ricca di cavità. Le grotte alla base della falesia furono probabilmente un luogo ideale per l’inizio di una organizzazione umana di vita comune fin dal Paleolitico.

Resti di murature a secco di abitazioni, forse semplici capanne che costituirono un piccolo villaggio costruito a partire dall’Età del Ferro (intorno al IX sec. a.C.). La data 180 a.C. richiama la colonizzazione da parte romana del territorio e la presunta resistenza locale dei Liguri, con successivo arroccamento. Il villaggio è stato abitato fino al Medioevo.

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L’Arma (caverna) della Crosa, è una delle tante caverne presenti sul territorio verezzino: i tanti studiosi che hanno lavorato su questa area, ritengono che l’intera zona sia stata interessa da un’azione significativa avvenuta in profondità, con la formazione di un sistema idrografico ipogeo a carattere carsico, successivamente spezzato nel suo reticolo a causa del processo di fessurazione delle rocce. Venuta meno la funzione idrografica, si crearono centinaia di cavità, sparse sul territorio.

Al di sopra della Borgata Crosa nei pressi del mulino “fenicio”, su di uno sperone di roccia visibile da ogni nucleo di Verezzi e con bellissimo panorama sulle borgate e sulla costa, si erge la “Croce dei Santi” alta 3.50 m in pietra di Verezzi.

LA CAMPANA DELLA MAMMA- Borgata Crosa alta, a Verezzi, a lato del piazzale antistante la Chiesa di S. A lato della chiesa di S. Martino, in un recinto è posta la grande Campana delle Mamme, posta nel 1982, che batte i suoi rintocchi ogni sera alle 19.00, in ricordo di tutte le mamme defunte.

Mulino Fenicio

Non lontano da questi reperti archeologici, sorge un mulino fenicio perfettamente conservato, considerato il migliore esempio di questo tipo di architettura industriale in Europa. La particolarità di questa struttura risiede nella pala interna, posizionata in corrispondenza di una feritoia che garantiva un flusso d’aria costante.

Una costruzione di grande valore storico denominata il “mulino fenicio”. In Europa esistono solo altri due esempi di questa tipologia di mulini, uno in Sicilia e uno in Spagna ma è quello di Verezzi il meglio conservato. Si tratta di un mulino a vento dotato di pale motrici impiantate non all’esterno, ma all’interno, nella parte superiore della torre, in modo da poter sfruttare ogni tipo di vento. Esso infatti, entrando dalle numerose feritoie ricavate nel muro esterno, veniva incanalato verso le pale di quella parte di lumino, consentendo in questo modo un funzionamento pressoché costante, essendo Verezzi particolarmente ventosa.

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Il suo nome deriva dal particolare sistema di funzionamento che lo caratterizza, unico in Europa. La torre del mulino era dotata di otto finestre, che potevano essere aperte o chiuse a piacere per permettere l'ingresso del vento, sfruttato per il suo funzionamento. All'interno, un albero verticale era fissato nella parte superiore delle pale o vele (che potevano essere abbassate), trasmettendo il movimento rotatorio attraverso ingranaggi di legno duro al sistema molitorio, composto da una pietra fissa di base e da una macina rotante. Purtroppo, le finestre sono attualmente murate, rendendo l'accesso all'interno del mulino impossibile.

Parrocchiale di San Martino

Sulla sommità del monte Orera troviamo la Parrocchiale di San Martino Vescovo di Tours (patrono di Verezzi), sorta nel 1625 sui resti della “Ca’ dei frati” e della relativa chiesa originariamente costruite dai monaci benedettini che da Borgio si erano spinti fino al crinale dell’Orera. La chiesa ha una struttura molto semplice a navata unica con quattro cappelle laterali oltre all’altare maggiore.

Percorrendo Via della Chiesa, avrete l'opportunità di esplorare la Chiesa di San Martino e raggiungere poi il Santuario Maria Regina. La Chiesa di San Martino è un luogo di culto cattolico situato nella borgata di Verezzi, nel comune di Borgio Verezzi. La chiesa si trova appena fuori dal nucleo centrale di Verezzi ed è accessibile attraverso un sentiero pedonale. La sua costruzione risale al periodo compreso tra il 1637 e il 1645, su iniziativa del priore Giovanni Tommaso Cucchi. Per la realizzazione di questa nuova chiesa, sono stati utilizzati gli spazi della precedente chiesa dei Disciplinanti, la quale risaliva al XIV e XV secolo. Alcune tracce della chiesa originale rimangono sotto forma di un'arcata con affresco raffigurante San Pietro apostolo e un'iscrizione latina del 1612.

Borgata Roccaro

Superata borgata Piazza, è possibile raggiungere borgata Roccaro percorrendo l’omonima Via Roccaro. Durante il breve tratto pianeggiante, è possibile ammirare i suggestivi orti coltivati con vista sul mare.

Roccaro deve il suo nome alla presenza di una imponente roccia affiorante su cui le case furono costruite seguendo una disposizione basata su due assi ortogonali. Questi assi si intersecano in corrispondenza di alcuni sottopassi, creando una struttura unica e affascinante.

Si ritiene che Roccaro sia la parte più recente di Verezzi, e qui si trovano diverse ville e case di villeggiatura settecentesche costruite con una maggiore attenzione ai dettagli architettonici. Molte di queste abitazioni sono dotate di meridiane e stemmi padronali.

La borgata di Roccaro si distingue per la sua architettura caratteristica, con le tipiche casette liguri disposte lungo le antiche creuze (sentieri lastricati).

Borgata Poggio

Al contrario, Poggio rappresenta l’oasi di tranquillità per chi cerca cosa vedere a Verezzi lontano dalle rotte turistiche più battute. Questa borgata, sviluppatasi attorno all’unica torre difensiva rimasta, offre un’atmosfera di pace assoluta.

Nella borgata di Poggio è possibile esplorare i caratteristici caruggi.

Borgata Piazza

Senza dubbio, la borgata Piazza rappresenta il fulcro turistico e una delle cose più belle da vedere a Verezzi.

Piazza E Chiesa Di S. É stata definita “la piazza più teatrale d’Italia”, posta nel cuore di Verezzi che dal 2008 è annoverato fra “I Borghi più Belli d’Italia”. La piazzetta è sede del Festival Teatrale estivo che dal 1967, ininterrottamente, conquista pubblico, attori e registi affermati e alle prime esperienze. La chiesetta edificata nel XVII secolo, gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, e successivamente completamente restaurata, è posta al centro della borgata Piazza, con panorama mozzafiato che le rende meta ambita di molte coppie di sposi.

Borgata Piazza è riconosciuta come la borgata principale di Verezzi. La borgata è notevolmente più articolata rispetto a Borgata Poggio, in quanto ricca di negozi di souvenir, ristoranti e un intricato labirinto di caruggi. Durante la stagione estiva, Piazza è il luogo in cui si svolge il Festival Teatrale di Verezzi, una tradizione giunta quest'anno alla sua 57esima edizione, con spettacoli messi in scena in Piazza di Sant’Agostino. È proprio da questa piazza che la borgata prende il suo nome. Piazza di Sant’Agostino fu ingrandita definitivamente nel 1670, quando una casa di proprietà di B.

La piazza è dominata dalla Chiesa trecentesca in pietra rosa verezzina, diventata negli anni una delle location più ambite per matrimoni romantici. Ma Piazza è famosa soprattutto per ospitare il prestigioso Festival Teatrale di Borgio Verezzi, evento culturale di rilevanza nazionale che da oltre cinquant’anni trasforma questo borgo medievale in un palcoscenico a cielo aperto.

Lungo le strade di Borgio Verezzi sono installati dei pannelli (a parete o a palo) dedicati alla storia del Festival Teatrale estivo, uno per ciascuna edizione della rassegna, dal 1967 ad oggi. I pannelli sono numerati cronologicamente e seguono un percorso a piedi che prende il via del Teatro Gassman e tocca varie zone del paese.

Sentieri Tematici

Il patrimonio naturalistico rappresenta un aspetto spesso sottovalutato di cosa vedere a Verezzi. Il territorio offre diversi sentieri tematici nell’entroterra: il percorso cultura, che collega i principali siti storici; il percorso geologico, che illustra la formazione rocciosa della zona; e il percorso natura, dedicato alla scoperta della flora e fauna locali.

Sentiero Geologico

Il Sentiero Geologico è un affascinante percorso tematico che permette di fare un viaggio straordinario attraverso centinaia di milioni di anni di storia geologica nella zona di Borgio Verezzi. Questo sentiero, con partenza e arrivo alle Grotte di Borgio Verezzi, si estende per 6 km con un dislivello di 310 metri. Il viaggio inizia ben oltre 300 milioni di anni fa, quando si formarono le prime rocce, e si estende fino ai giorni nostri.

Dal punto di partenza, nei pressi delle Grotte, il sentiero si inerpica lungo una strada asfaltata, seguendo il crinale che conduce alla Torre di Bastia. Successivamente, si attraversa il Rio Battorezza e si raggiunge Roccaro, dove è possibile comprendere la genesi delle rocce più antiche presenti sul percorso, con un arco temporale che va da 300 a 35 milioni di anni fa. Continuando il percorso, si sale verso Crosa, si incontra un lavatoio e si prosegue a sinistra verso l'Arma Crosa, raggiungendo infine la sommità dell'altopiano. In questa parte del sentiero, si può ammirare la formazione della bellissima pietra di Verezzi. Si giunge infine alla Chiesa di San Martino, da cui si scende nella dolina per raggiungere l'antica cava sull'altopiano dell'Orera. Da qui, il sentiero risale alla chiesa e poi scende lungo la Via della Ciappa, passando vicino alla più recente cava del colle, per giungere infine a Poggio.

Sentiero Cultura

L’itinerario ha inizio presso il passaggio a livello di Borgio, da dove si imbocca Via Nazario Sauro e successivamente Via della Cornice, attraversando un bosco di pini d'Aleppo e un tratto di gariga profumata. Continuando a salire verso la Chiesa di San Martino, si attraversa la tipica macchia mediterranea, una lecceta. Il cammino prosegue fino a Piazza e poi alla frazione di Roccaro e al Trivio del Carrubo del Buongiorno. Da qui, percorrendo Via Varicella, si scende verso Borgio attraversando il Rio Battorezza.

Il Sentiero Cultura si snoda attraverso i principali siti di interesse culturale nella zona, approfondendone le caratteristiche storiche e architettoniche attraverso 12 pannelli descrittivi. Da Crosa, il sentiero conduce inizialmente in salita fino alla Chiesa di San Martino, per poi proseguire in direzione del mare lungo un crinale. Successivamente, si scende nella zona delle cave e ci si avvicina ai nuclei abitati di Verezzi, facendo tappa prima nella frazione di Poggio. Proseguendo, si scende ulteriormente fino al bivio del Carrubbo del Buongiorno, un antico luogo di incontro e scambio tra i borghesi e i verezzini.

Altre Attrazioni

  • Santuario della Madonna del Buon Consiglio (già Oratorio di S. Stefano) - Dove: Presso il Cimitero di Borgio, in Via S. Primo centro della comunità cristiana di Borgio, edificato probabilmente su un precedente sito di un tempio romano; la chiesa, iniziata dai monaci Benedettini intorno al IX secolo, è a tre navate e costituisce un bell’esempio di architettura romanica-gotica; all’interno vi sono ancora resti di affreschi quattrocenteschi. Il campanile è uno dei più antichi della Liguria, sulla pietra basale è iscritto “1076”. In anni recenti (2009) il Santuario è stato restaurato nelle parti strutturali, riportando a luce parti cospicue di affresco del XIV e XV sec. Venne ultimato in pochi anni a scopo difensivo con la partecipazione di tutta la cittadinanza: pare che alla sua erezione avessero partecipato anche le donne e i bambini. Questa struttura è tuttora visibile a ponente dell’abitato, inglobata nelle costruzioni più antiche del centro storico, recentemente ristrutturata per accogliere la sede di diverse associazioni del territorio.
  • Piazza e Duomo di San Pietro Apostolo - Dove: Piazza S. All’interno, insieme ad opere di scultura sacra ed a dipinti ottocenteschi, notevoli per dimensione e per devozione, opere novecentesche con cui i borgesi vollero rimediare i danni provocati da una bomba caduta nell’ottobre del 1940, che distrusse la volta della cappella di destra. Tradizione vuole che la Madonna dell’Immacolata Concezione (statua posta nella cappella laterale navata di destra, con ordigno al suo fianco) abbia protetto miracolosamente gli abitanti del borgo dalla bomba stessa.
  • Villa Rostain: Costruita circa sessant’anni fa in una posizione magnifica a picco sul mare, per i suoi tratti orientaleggianti è stata soprannominata dai borgesi “villino saraceno”.

Consigli Utili per la Visita

Per vivere appieno l’esperienza di cosa vedere a Verezzi, è consigliabile pianificare almeno un soggiorno di due giorni. Il periodo migliore per visitare questo borgo saraceno va da aprile a ottobre, quando il clima mite permette di godere sia delle bellezze architettoniche che delle attività all’aria aperta. Per gli amanti della fotografia, le prime ore del mattino e il tramonto offrono le migliori condizioni di luce per immortalare la bellezza delle case in pietra rosa e i panorami sulla Riviera delle Palme.

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