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Riconoscimento in Italia dei Brevetti di Paracadutismo Stranieri e Altre Qualifiche Militari

Brevetti militari di paracadutismo: il possesso della abilitazione al lancio militare italiana consente di effettuare lanci con i materiali militari dei Paesi Nato senza necessità di acquisire il brevetto (in virtù di uno dei tanti Stanag). Il paracadutismo militare è diventato una macchina da soldi e ormai si possono letteralmente acquistare i più esotici brevetti di paracadutismo. FNR partecipa solo a attività lancistiche organizzate da Reparti militari, con materiali militari e da vettori militari.

Il Deutsches Sportabzeichen (DSA): Un Esempio di Cooperazione Internazionale

Fino al 2019 il Militare tedesco, prima di poter effettuare qualsiasi tipo di Brevetto (paracadutismo, tiro, commando etc), doveva obbligatoriamente passare le prove selettive del Deutsches Sportabzeichen da ripetere annualmente. Tali prove riassumono le qualità ginnico-sportive che un Militare deve possedere: acquaticità, potenza esplosiva, velocità, forza muscolare, resistenza. All’interno di ogni disciplina è possibile scegliere fra diverse prove, tarate in funzione dell’età e del sesso, come da tabella originale in tedesco o tabella in Italiano per maschi e tabella in Italiano per femmine.

Al conseguimento del Brevetto, su richiesta, viene rilasciato dal DOSB un documento ufficiale numerato (URKUNDE) per l'eventuale registrazione sui documenti matricolari; alla Urkunde corrisponde un nastrino e/o una medaglia (per la GUI/GUE) che vengono portati sull’Uniforme (sopra la patella del taschino sinistro). Il pin centrale del nastrino ( o la medaglia) è in Bronzo, Argento o Oro corrispondenti al grado del Brevetto conseguito.

Storia e Curiosità del Deutsches Sportabzeichen

Sin dai primi anni ‘90 diversi Militari delle nostre Associazioni d’Arma, si sono recati in Germania ad effettuare il DSA, avendo modo di ripeterlo nel corso degli anni, come si conviene allo spirito del DSA. L’ottima cooperazione con le corrispondenti Associazioni Tedesche, e l'ottimo rapporto con la Delegazione della Bundeswehr presso NRDC-ITA di Solbiate Olona (VA), ci ha permesso di chiedere ed ottenere di effettuare le prove sportive in Italia, in forza anche del regolamento che, dal 1993, prevede questa possibilità.

Grazie alla collaborazione con il DSVM (unico Ente sportivo Tedesco abilitato dal DOSB a organizzare, controllare e valutare le prove del DSA in Italia), per la prima volta in Italia un nostro Ufficiale ha ottenuto il Prüferausweis, necessario per valutare in completa autonomia le prove del DSA: ottimo esempio di collaborazione tra Militari dei vari Paesi NATO. In particolare ringraziamo il Comandante Col. Peter Grünebach, già Senior Officer della Delegazione Tedesca e G6 del Comando NATO RDC-ITA di Solbiate Olona, ed il Signor Franco Schnappenberger, Responsabile per l'Italia del Deutscher Olympischer SportBund che hanno fortemente voluto che si realizzasse questa possibilità.

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Una volta concluse le prove dagli atleti, gli statini o “prufkarten” compilati e firmati dal nostro Prüfer, vengono spediti in Germania per la compilazione del documento di Brevetto (Urkunde) da parte delle Autorità competenti (Deutscher Olympischer Sportbund) che viene poi consegnato, solitamente in apposita cerimonia.

I Primi Reparti Coinvolti

Sin dall’inizio, con la rapidità ed il prestigio di Reparto per Operazioni Speciali, sempre all’avanguardia ed attento alle opportunità addestrative, già nel 2003 il Comandante del 185° Rgt Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi “FOLGORE” (allora organico alla omonima Brigata), ha chiesto ed ottenuto che alcuni Suoi Uomini effettuassero tale esercitazione, conseguendo 18 Brevetti che sono stati consegnati durante una semplice Cerimonia all’Alzabandiera.

In seguito il Signor Gen. C.d’A. Mauro DEL VECCHIO, Comandante del NATO- Rapid Deployable Corp - Italy, interessato alle nostre attività, ha chiesto di poter partecipare ad una delle selezioni per il Brevetto Sportivo Tedesco, che si è svolta Sabato 17 Aprile 2004. Insieme ad altri 16 Atleti, ed alla presenza del Responsabile per l'Italia del Deutscher Olympischer SportBund, Signor Franco Schnappenberger, il Comandante ha svolto le 5 discipline sportive con il massimo impegno, qualificandosi ottimamente in tutte le prove e conquistando così il Brevetto. Particolarmente intensa e stressante è stata la prova dei 3000 metri, superata decisamente sotto i tempi previsti.

Alla fine della impegnativa giornata, il Comandante ha espresso la volontà di concedere all'organizzazione il: " Patrocinio del Comando NATO-RDC Italy". Il Brevetto del DSA è stato consegnato successivamente al Signor Generale Del Vecchio direttamente dal Signor Console Generale Tedesco Stoecker durante un ricevimento.

Dal 2003, anno di inizio dell’attività in ambito FF AA Italiane, sono stati valutati (dato aggiornato a Dicembre 2021) oltre 24.000 Militari di ogni Ordine, Grado e Forza Armata, con oltre 19.000 Brevetti conseguiti. Il dato statistico evidenzia comunque una percentuale di circa il 22% di Militari che non superano le prove, che vengono svolte di norma in una giornata.

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Negli anni abbiamo ricevuto (e continuiamo a ricevere) la richiesta di organizzare sessioni presso le loro Sedi da numerosi e prestigiosi Reparti e Istituti di Formazione Militari, tra cui l'Accademia Militare di Modena, l'Accademia Navale, l'Accademia Aeronautica, l’Accademia della Guardia di Finanza, le Scuole Sottufficiali di Esercito, Aeronautica e Carabinieri, la Scuola di Applicazione e Studi Militari dell'EI solo per citarne alcuni; tutti molto interessati a questa nuova possibilità addestrativa.

Ripetiamo comunque mensilmente le prove nelle c.d. "sessioni stanziali" di: Sesto Calende (VA), Domodossola (VB), Melegnano (MI), Brindisi, Camerino (MC), essendo disponibili, con un congruo numero di partecipanti, ad effettuare le prove direttamente presso il Reparto interessato. Analoga attività è stata svolta anche in Libano, sempre sotto il diretto controllo del DOSB, grazie all’interessamento ed all’impegno del ns. Addetto Militare in Beirut, primo Ufficiale Superiore ad ottenere il Prüferausweis (qualifica di valutatore/esaminatore). E, più recentemente una coinvolgente sessione si è svolta nel 2019 anche in Kosovo, per il Reggimento MSU dei Carabinieri, dove si è Brevettato anche il Comandante.

Per quanto concerne il porto del nastrino sull’Uniforme, negli anni vi è stata un po’ di incertezza, generata da alcune circolari di SMD, ma allo stato TUTTE le FF AA, la GdF e la P.S. (forse non è così facile?). FNR organizza le prove ESCLUSIVAMENTE avvalendosi di esaminatori tedeschi in regola con qualifiche e certificati e che sono Riservisti della Bundeswehr. Non esistono delegati DSA autorizzati per l'Italia dal Deutsche Olympische Sport Bund!

Altri Brevetti e Qualifiche Militari

E' corretta la valutazione fatta: ottima esperienza di scambio internazionale.

  • Brevetto di Tiratore Olandese (Diemaco C7 e FAL): NON è una gara di tiro, è una prova di qualifica i cui risultati compongono ANCHE una classifica. Si indossa il gibernaggio e non sono ammessi gomitiere, ginocchiere e occhiali da tiratore, sono ammessi i soli occhiali da vista.
    • si spara con pistola Glock 17 da varie posizioni da "arma in fondina", a tempo
    • si spara con FAL FN a varie distanze da 100 a 300 metri, secondo diverse modalità
    • si spara con Diemaco C7 a varie distanze da 100 a 300 metri, secondo diverse modalità
    E' molto difficile. Una volta conseguito, il distintivo (bordo bianco) si può portare solo un anno (365 giorni), se fatto 3 volte consecutive il distintivo assume il bordo blu. Se fatto 5 volte consecutive il bordo diventa rosso e il porto è permanente.
  • Brevetto di Salvamento Deutsche Rettungs Gesellshaft: secondo un nostro iscritto, Istruttore Nazionale di Nuoto Salvamento (FIN) il brevetto di salvamento Tedesco è il più difficile in Europa. Conoscendo le prove, concordo.
  • Brevetto Militare di Prestazione tedesco LA: NON ha nulla in comune con le Prove di Efficienza Fisica dell'Esercito, i cui parametri sono peraltro molto più blandi.
    • possesso di abilitazione Primo soccorso non più vecchia di 5 anni
    • buona valutazione (Rapporto informativo, Note caratteristiche, ...)
    • tiro con pistola: 5 colpi, 3 sagome (3/5 bronzo, 4/5 argento, 5/5 oro)
    • marcia con zaino 15 chilogrammi a distanza variabile secondo i tiri fatti, il sesso e dall'età, si passa solo se la velocità media di marcia è 10 km/ora (20/25/30 chilometri)
  • Brevetto di Tiratore Tedesco (Schuetzenschnur): secondo la normativa della Bundeswehr, può essere conseguito da ogni militare, ma lo possono portare solo la truppa e i Sottufficiali. SMD NON ne autorizza il porto.
  • Brevetto Militare di Prestazione austriaco GLA: e un brevetto di pattugliatore, da fare in squadra, durante attività continuativa diurna/notturna che prevede marcia topografica con esercizi anche complessi, prove di ardimento, prove di tiro, lanci di bombe a mano, uso di armi anticarro, etc. Anche in questo caso, nulla a che vedere con le Prove di Efficienza Fisica dell'Esercito.
  • Brevetto Alpinistico di base austriaco: a patto di essere in grado di salire (e scendere) almeno 1500 metri anche con tratti attrezzati e di percorrere almeno 20 km fra andata e ritorno con zaino in spalla in ambiente montano alpino, è accessibile a molti. Costituisce la qualifica alpinistica di base per l'Esercito austriaco e la Bundeswehr. E' un distintivo da cappello (Kappenedelweiss), pertanto nessun militare italiano lo può portare, nemmeno alla uniforme
  • Brevetto di Tiratore Olandese (pistola): consta in prove di tiro con pistola Glock 17, da varie distanze, a varie posizioni, su sagome diverse, dalla posizione di "arma in fondina" e indossando il gibernaggio. Non è banale.

La Pistola Glock 17

Purtroppo gli italiani ritengono che esista solo Beretta. La Glock 17 è una signora pistola, che pesa poco e permette di restare più agevolmente in puntamento, è impiegata dalle Forze Armate e di polizia Olandesi e Austriache e, da qualche tempo, dal personale "scorta vip" dell'Esercito. Per inciso, avessero avuto una Glock 17, molti dei carabinieri che piangiamo perché hanno svuotato l'intero caricatore scarrellando (la sicura....) senza riuscire a sparare un colpo sarebbero ancora vivi... Comunque, de gustibus non disputandum est...

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Addestramento Internazionale e Cooperazione Bilaterale: Il Caso della Libia

Si formeranno in Italia i piloti della ricostituita aeronautica di guerra della Libia. A renderlo noto l’ufficio pubblica informazione delle forze aeree italiane. L’accordo prevede la partecipazione del personale militare dello Stato nordafricano ai corsi di addestramento presso il 70° Stormo dell’Aeronautica di stanza a Latina e presso il 61° Stormo di Galatina (Lecce) per le fasi 2 e 3 dell’iter addestrativo.

“L’accordo assume una rilevanza significativa in quanto costituisce il primo accordo di cooperazione bilaterale con la Forza Aerea libica nel settore dell’addestramento al volo con durata di validità triennale”, spiega lo Stato Maggiore dell’Aeronautica italiana. “Esso è un’ulteriore riprova del livello di eccellenza raggiunto dalla Forza Armata nel settore addestrativo, nonché un significativo consolidamento della cooperazione con un Paese partner estremamente importante nell’ambito della sicurezza e della stabilità dell’area mediterranea”.

Il 70° Stormo di Latina è posto alle dipendenze del Comando Scuole dell’Aeronautica e della 3a della Regione Aerea con sede a Bari; presso i suoi reparti si effettuano i corsi di abilitazione e l’addestramento basico degli allievi dell’Aeronautica e delle altre forze armate italiane e dei cadetti militari di paesi esteri per il conseguimento del brevetto di pilota. Fino ad oggi Latina ha rilasciato oltre 15.000 brevetti di pilotaggio, realizzando un totale di circa 500.000 ore di volo.

Nello scalo del 70° Stormo gli allievi-piloti libici saranno formati a bordo di due tipi di velivoli di produzione del gruppo Leonardo SpA: il T-260B (aereo biposto, già classificato come SIAI Marchetti SF-260) e il T-2600A (quadriposto, già Aermacchi SF260 EA). Presso la base salentina di Galatina, il personale militare libico sarà addestrato in vista della conduzione dei velivoli di quarta e quinta generazione (in particolare i cacciabombardieri Eurofighter Typhoon e gli F-35 Lightning II).

Sotto il comando del 61° Stormo opera l’International Flight Training School (IFTS), un centro internazionale per l’addestramento al volo avanzato, frutto di un accordo del 2018 tra l’Aeronautica Militare e la holding industriale-militare Leonardo S.p.A.. “Il progetto IFTS è nato con l’obiettivo di realizzare un polo di eccellenza nella formazione dei piloti militari e soddisfare la crescente domanda di training avanzato proveniente dagli stati alleati e partner”, spiega lo Stato Maggiore della Difesa. I reparti del 61° Stormo hanno formato e brevettato più di 9.000 avieri appartenenti a 20 paesi, alcuni del Medio oriente ed Asia (in particolare Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Singapore).

A Galatina gli allievi-piloti di Tripoli voleranno a bordo dei caccia-addestratori T-346A (gli stessi venduti una quindicina di anni fa da Aermacchi-Leonardo alle forze armate israeliane). Questi aerei sono in via di sostituzione con i più sofisticati T-345, anch’essi progettati e prodotti dall’italiana Leonardo, per “ottenere un miglioramento della qualità addestrativa a costi inferiori, da cui il nome High Efficiency Trainer”, come enfatizza il Comando del 61° Stormo. Nelle scorse settimane sono giunti nella base aerea salentina i primi sei velivoli T-345 e da giugno saranno impiegati per i corsi addestrativi.

La decisione di utilizzare alcune delle maggiori basi aeree italiane per la “formazione” del personale militare libico sarebbe stata presa in occasione della riunione del Comitato misto di Cooperazione Libia-Italia tenutasi a Tripoli nel giugno 2024. A quell’incontro parteciparono per la parte italiana il generale Alessandro Grassano del III Reparto dello Stato Maggiore della Difesa e per la parte libica il gen.

Nonostante le sempre più numerose e documentate denunce da parte di organizzazioni governative ed ONG internazionali sulle gravissime violazioni dei diritti umani perpetrate dalle forze armate e di polizia libiche contro la popolazione e i migranti, il ministero della Difesa italiano si è impegnato ad “esaminare nuove strategie per incrementare e ottimizzare le attività di cooperazione” con la Libia. In particolare è stato redatto un articolato Piano di Formazione per il secondo semestre 2024 e per l’intero 2025, “comprensivo di numerose attività sia in Italia che in Libia”.

Relativamente al settore aereo, in attesa di avviare le attività addestrative per i piloti a Latina e Galatina, l’Italia ha iniziato ad erogare a beneficio del personale libico alcuni corsi per controllori del traffico aereo presso il reparto di addestramento di Pratica di Mare (Roma) e quelli presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Napoli).

La Missione MIASIT in Libia

Le attività di formazione, addestramento e mentoring a favore delle forze armate e di sicurezza e delle istituzioni governative libiche, vengono svolte in territorio italiano e libico nell’ambito della cosiddetta Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (MIASIT). Nata nel 2018 sulle ceneri della precedente Operazione “Ippocrate”, MIASIT ha come obiettivo prioritario quello di “incrementare le capacità complessive” dei militari fedeli al Governo di Accordo Nazionale della Libia. Sempre secondo lo Stato Maggiore della Difesa, i corsi di formazione a le attività addestrative vengono condotte da MIASIT “in conformità all’Accordo tecnico di Cooperazione militare sottoscritto nel 2020”, sotto la direzione e il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), con quartier generale nello scalo aeroportuale di Centocelle, Roma. Il testo di questo accordo non è pubblico.

Grazie però ad alcuni organi di stampa di Tripoli è stato possibile apprendere che esso è stato sottoscritto il 4 dicembre 2020 in occasione della visita in Italia dell’allora ministro della Difesa del governo libico, generale Salaheddine al-Namroush (oggi vice capo di Stato Maggiore). Al-Namroush avrebbe concordato con il ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini (Pd) e con quello degli Affari Esteri Luigi Di Maio (M5S), l’implementazione di “attività di cooperazione nei settori dell’addestramento e dell’istruzione militare, dello scambio di competenze, del supporto, dello sviluppo, della manutenzione e della consulenza, della cooperazione nel campo dell’immigrazione clandestina, oltre che della sicurezza delle frontiere terrestri e marittime, delle operazioni di munizioni e smaltimento delle mine, della medicina militare, di soccorso in caso di disastri naturali ed emergenze sanitarie, di scambio di informazioni ed esperienze nel campo della ricerca scientifica e tecnica e della sicurezza militare”.

Attualmente il Comando della Missione MIASIT è schierato a Tripoli, mentre a Misurata è presente un distaccamento operativo. La consistenza massima annuale autorizzata dal Parlamento per il contingente nazionale impiegato in Libia è di 200 militari, più un mezzo aereo. E’ pure previsto l’impiego di ulteriori assetti aerei (anche a pilotaggio remoto) e di mezzi navali, tratti dal dispositivo nazionale operante nel Mediterraneo. Originariamente la missione di sostegno militare alla Libia prevedeva pure la gestione di un ospedale da campo a Misurata, ma questo è stato “dismesso” nel corso del 2022.

Il contingente italiano è composto da unità con compiti di formazione, consulenza, assistenza e supporto logistico, infrastrutturale e sanitario; personale di collegamento presso dicasteri e stati maggiori libici; unità con compiti di force protection; tecnici e specialisti contro minacce chimiche-biologiche-radiologiche-nucleari (CBRN); team per la ricognizione e per le attività di comando e controllo. “L’addestramento si svolge in particolare nei settori del contrasto di ordigni esplosivi improvvisati (IED), dell’aviolancio e della tutela e scorta; l’impegno si è esteso anche alla collaborazione con la Guardia Costiera libica, che ha proseguito nell’azione di contenimento dei movimenti migratori non regolamentati”.

Nel corso del 2024 sono stati non meno di una cinquantina i corsi di addestramento svolti da team appartenenti all’Esercito, alla Marina Militare, all’Aeronautica e all’Arma dei Carabinieri. Circa 700 i militari di tutte le forze armate libiche “formati” da MIASIT.

Presso il Distaccamento MIASIT di Misurata, il personale del 9° Reggimento Alpini (quartier generale a L’Aquila), reparto d’élite per il “combattimento in montagna”, ha curato i corsi di lingua italiana, Combat Intelligence e gestione delle “operazioni speciali” (OPS - Special Operations) a favore dei componenti della 307^ unità della Counter Terrorism Force libica. Ancora gli alpini abruzzesi nel deserto tripolitano per svolgere i “corsi basici di fanteria” per gli uomini della 52^ Brigata.

Il Comando Genio dell’Esercito di Roma ha portato a termine 15 corsi a favore del costituendo Centro di Eccellenza C-IED (Counter-Improvised Explosive Device) di Tripoli; i parà della Brigata Paracadutisti “Folgore” e gli istruttori del Centro Addestramento Paracadutismo dell’Esercito di Pisa hanno condotto invece diversi corsi di Self Defense Close Combat e di “Metodo di Combattimento Militare (MCM)” per il Dipartimento di Polizia Militare e gli “allievi” dell’Accademia Militare di Tripoli. “Il Metodo di Combattimento Militare è parte integrante dell’addestramento individuale al combattimento ed è una metodologia tesa a fornire al soldato quelle capacità necessarie per difendersi e fronteggiare situazioni critiche o che minacciano la sua incolumità e quella degli altri”, spiega lo Stato Maggiore della Difesa.

Per il Corpo della Polizia Militare della capitale libica, il Centro Addestramento Paracadutismo e il 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” di Livorno hanno condotto i corsi di Personal Security Detail in Hostile Enviroment che hanno come scopo “l’apprendimento delle procedure di protezione e sicurezza di Autorità o personale VIP”. Ufficiali dei Carabinieri e del Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.) dell’Arma hanno svolto invece un Negotiation Course a favore di 13 ufficiali della Libyan Military Intelligence di Tripoli, normalmente impiegati tra la capitale e Misurata. “Il corso ha avuto l’obiettivo di insegnare agli allievi le tecniche basilari per la gestione delle crisi, la capacità di approccio/ascolto e le tecniche per addivenire ad una soluzione efficace delle controversie”, spiega la Difesa.

Trentacinque i militari libici addestrati al Sea Survival dagli istruttori aero-soccorritori del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, di stanza nello scalo di Cervia-Pisignano (Ravenna). Il corso si è svolto presso la base navale di Abu Sittah, Tripoli, dove è attivo il Centro di coordinamento di ricerca e soccorso mobile (Mrcc) della Marina e della Guardia Costiera libica che sorveglia l’immensa aerea SAR - in verità anti-migranti - nel Canale di Sicilia. “Alle attività formative hanno preso parte militari appartenenti alla Lybian Air Force e alla Lybian Navy che hanno avuto modo di apprendere le procedure e tecniche di base per la sopravvivenza in mare a seguito di incidenti aerei e navali, tramite l’uso di materiali e zattere di salvataggio”, riporta lo Stato Maggiore italiano. Ospiti d’onore al corso Sea Survival il Capo del Dipartimento Search & Rescue libico, generale Mansour Al-Taish, e il responsabile del Dipartimento addestrativo della Marina Militare, ammiraglio Abdul Rahman Al-Baroni.

Donazioni di Equipaggiamento e Aiuti Militari

Oltre ad addestrare il personale militare libico, la Missione MIASIT ha gestito la consegna a “titolo gratuito” di equipaggiamento e aiuti militari. Nel corso del biennio 2023-2024, è stata formalizzata la cessione di materiale per la ricerca e la bonifica degli ordigni esplosivi, a favore degli operatori del Dipartimento del Genio militare di Tripoli. Tra i materiali “donati” decine di esemplari di tute protettive, occhiali speciali per la protezione degli occhi, kit di tiranteria, ausili per la rimozione a distanza di trappole esplosive e ordigni inesplosi, cercamine e apparati radiografici portatili per l’ispezione di pacchi sospetti o di munizioni inesplose di medio e piccolo calibro.

Il trasferimento di equipaggiamento militare è stato realizzato “grazie ai fondi stanziati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel quadro del più esteso programma di assegnazione di equipaggiamento specialistico, in Convenzione con il Ministero della Difesa”, spiega lo Stato Maggiore. Il 2 maggio 2024 il personale italiano ha pure consegnato materiale elettromedicale all’Ospedale Militare di Tripoli e all’Accademia Aeronautica di Misurata, dove è stata pure realizzata un’aula multimediale per lo svolgimento di corsi per i piloti militari e civili. Ad agosto, farmaci e apparecchiature elettromedicali per un valore complessivo di quasi 100.000 euro, sono stati inviati al Misurata Medical Center e ai Poliambulatori militari locali. Alcuni dispositivi medici cardiovascolari sono stati acquistati mediante i fondi stanziati dal Comando Operativo di Vertice Interforze; i farmaci sono stati messi a disposizione dalla Fondazione Banco Farmaceutico.

Tabella: Statistiche DSA in Italia (Aggiornato a Dicembre 2021)

Dato Valore
Militari Valutati Oltre 24.000
Brevetti Consegnati Oltre 19.000
Percentuale di Non Superamento delle Prove Circa 22%

Le Forze Armate italiane non hanno in essere attività addestrative e di qualifica/brevetto per il personale congedato, quindi, niente corsi di tiratore, corsi IED, etc, anche perché i corsi regolari durano mesi e a volte anni...

Riassumendo: si dovrebbe partecipare a ogni attività internazionale, brevetto, qualifica, a prescindere dalla possibilità di affiggere un distintivo/nastrino/medaglia alla uniforme, ma solo per il valore intrinseco della cosa, per il piacere di farlo, per conoscere...

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