Caratteristiche dei Bus Turistici Italiani e il Loro Impatto sul Turismo
Il turismo in Italia rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia nazionale, influenzando significativamente il settore dei servizi, il PIL e l'occupazione. In questo contesto, i bus turistici svolgono un ruolo cruciale, facilitando l'accesso a città d'arte e aree di interesse culturale per milioni di visitatori ogni anno.
L'Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani (An.bti) si impegna a tutelare gli interessi dei conducenti e delle aziende di trasporto, cercando di influenzare le politiche normative e fiscali a livello nazionale. L'associazione promuove attivamente la formazione dei nuovi autisti e incentiva il conseguimento della patente D, indispensabile per operare nel settore.
Sfide e Opportunità nel Settore dei Bus Turistici
Il settore dei trasporti turistici in Italia si trova ad affrontare una serie di sfide complesse e in continua evoluzione. Riccardo Verona, presidente di An.bti, ha evidenziato come le restrizioni e le sanzioni economiche imposte alle società di autoservizi contrastino con l'urgenza di affrontare l'inquinamento.
Le Zone a Traffico Limitato (ZTL) rappresentano un ulteriore ostacolo per i conducenti di bus turistici, sebbene necessarie per proteggere le città d’arte e ridurre l’inquinamento, spesso sono applicate in modo disomogeneo e senza un’adeguata considerazione per le esigenze dei trasporti turistici. E' essenziale che le sfide affrontate dai conducenti di bus turistici siano affrontate con determinazione e risolutezza, in un contesto in cui il turismo riveste un’importanza sempre maggiore per l’economia italiana.
La testimonianza diretta di autisti esperti rivela ulteriori difficoltà, come la mancanza di rispetto e attenzione nei confronti della professione, un contrasto con la cultura dell'autobus presente in altri paesi, dove il lavoro è considerato un'attività a tempo pieno.
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Il Peso Economico del Turismo in Italia
L’Italia è il quarto paese europeo per rilevanza del settore turistico, comparto che rappresenta ben il 6,2% del valore aggiunto complessivo. In termini assoluti, il nostro paese occupa la seconda posizione, dopo la Germania, con 100 miliardi di euro di valore aggiunto turistico. Su scala nazionale, invece, la Lombardia è la prima regione per valore aggiunto nel settore dell’alloggio e della ristorazione (10,4 miliardi di euro nel 2019). In termini di flussi turistici, l’Italia è il quarto paese europeo per numero di visitatori con 131 milioni di arrivi nel 2019, di cui 17 milioni in Lombardia (13%).
Milano: Un Hub Turistico Chiave
Milano è la prima provincia lombarda per numero di visitatori con 8 milioni di turisti nel 2019 (46% del totale regionale) e la terza in Italia (6% del totale nazionale, dati 2019). Dopo il crollo degli arrivi dovuto alla pandemia e la parziale ripresa del biennio 2021-2022, nei primi quattro mesi del 2023 i flussi turistici a Milano hanno segnato un +7,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Gli arrivi a Milano sono cresciuti del +41% tra il 2010 e il 2019.
Nel decennio 2010-2019 il numero di visitatori in arrivo a Milano è cresciuto del +41%, una performance particolarmente rilevante resa possibile da un rilancio dell’attrattività cittadina cui ha senza dubbio contribuito EXPO 2015. I grandi eventi, infatti, giocano un importante ruolo di promozione turistica e le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026 contribuiranno in questa direzione con oltre 1,5 milioni di visitatori attesi dall’Italia e dall’estero in circa due settimane.
Guardando all’origine dei turisti a Milano si osserva che, tra il 2010 e il 2019, la quota di visitatori stranieri a Milano è cresciuta dal 51% al 57%, a testimonianza di una sempre maggiore apertura internazionale. Tuttavia, resta rilevante la componente nazionale, grazie all’importanza del turismo business attivato dall’intensa attività fieristica milanese.
A Milano si afferma il turismo asiatico: la Cina è il primo paese di origine con 417 mila visitatori nel 2019 Nel confronto con le altre maggiori mete turistiche italiane, la composizione dei turisti stranieri a Milano si caratterizza per una quota inferiore di visitatori Nord americani (10% nel 2019) e una quota più elevata - e in crescita - di turisti asiatici (22% nel 2019). In particolare, nel 2019 sono giunti a Milano 417 mila turisti cinesi (+176% rispetto al 2010, 13% delle presenze totali in Italia), numero che fa della Cina il primo paese di provenienza, seguito da Stati Uniti e Germania.
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A livello regionale, la spesa media per turista straniero è aumentata più che nelle altre regioni (+81,9% tra il 2019 e il 2022), elemento che può essere almeno in parte collegato a un cambiamento delle abitudini di consumo e della tipologia di turisti in arrivo.
Il 45% delle presenze turistiche a Milano nel 2021 ha avuto luogo in alberghi da 4 stelle in su, una quota che ha oscillato intorno al 60% nel periodo 2010-2019. Tuttavia, anche in seguito all’ingresso sul mercato di operatori della platform economy (ad es. Airbnb), la quota di mercato delle strutture non alberghiere è cresciuta molto negli ultimi anni, passando 3,6% delle presenze nel 2010 al 23,3% nel 2021, con un incremento di ben 19,6 punti percentuali.
L’offerta ricettiva milanese si contraddistingue per una specializzazione nel reparto alberghiero di fascia alta, con il 34% degli esercizi alberghieri nella classe 4 stelle il 4% nella fascia 5 stelle e 5 stelle lusso. Inoltre, questa specializzazione è andata rafforzandosi nel tempo: tra il 2012 e il 2021 gli alberghi a 5 stelle sono cresciuti del +56,3% e quelli a 4 stelle del +11,9%, mentre quelli di fascia bassa (1 e 2 stelle) si sono ridotti.
Nel primo trimestre 2023 più passeggeri aeroportuali che nel pre covid. Riprende così la forte crescita: +34,5% tra il 2012 e il 2019. Persiste invece il gap per gli ingressi di bus turistici in città.
Negli anni precedenti lo scoppio della pandemia, Milano ha sistematicamente rafforzato le sue connessioni aeroportuali. Nel periodo 2012-2019 il traffico aereo degli aeroporti milanesi (Malpensa, Orio al Serio e Linate) è cresciuto del +34,5% raggiungendo quota 49 milioni di passeggeri. Dopo il crollo pandemico, nel primo trimestre 2023 gli aeroporti milanesi hanno recuperato i livelli pre covid (+1% rispetto allo stesso periodo del 2019).
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Da un punto di vista di mercati di riferimento, le diverse strutture aeroportuali milanesi operano in maniera complementare. Gli aeroporti di Orio al Serio e Malpensa sono più internazionalizzati di Linate e della media italiana con oltre il 70% di passeggeri provenienti dall’estero nel 2022.
Guardando invece alle modalità con cui i turisti raggiungono il centro città, si osserva che il numero di autobus turistici in ingresso in città non è ancora ritornato ai livelli pre covid. La potenzialità di Milano: oltre 10 milioni di visitatori nel 2026.
L'Indagine AN.BTI-Isfort: Un'Analisi Approfondita del Settore
Secondo un'indagine di AN.BTI, realizzata in collaborazione con Isfort, il settore dei bus turistici ha visto crescere il proprio peso economico e sociale, superando la mera funzione di trasporto e diventando sempre più strategico per l'offerta turistica del Paese.
Nel turismo le attività connesse ai trasporti rappresentano l’1% delle imprese, ma ben il 10% degli addetti, il 18% del fatturato e il 21% del valore aggiunto generato dal settore. E l’ultimo miglio degli spostamenti turistici è assicurato in via esclusiva dai pullman gran turismo in tutti i segmenti della filiera. Inoltre, in Italia la quota del trasporto turistico su autobus è superiore alla media europea (8% contro il 6%).
Il comparto, colpito fortemente dalla pandemia con una flessione del fatturato di oltre il 50% nel periodo 2020-21, sta vivendo una profonda trasformazione ed è oggi sostanzialmente più snello (numero di imprese quasi dimezzato e riduzione del 10% del parco mezzi), ma anche più solido (crescita della dimensione media delle imprese e del numero medio di veicoli) e più efficiente e sostenibile (oltre la metà del parco veicoli è di ultima generazione e con ridotte emissione nocive).
Peraltro, il trasporto passeggeri tramite bus si colloca a metà strada (80 grammi di CO2 per passeggero/Km) tra i livelli emissivi dell’automobile (143 grammi di CO2 per passeggero/Km) e del treno (33 grammi di CO2 per passeggero/Km), ed è nettamente al di sotto di quelli dell’aereo (160 grammi di CO2 per passeggero/Km), mentre è anche a minore rischio di incidenti su strada (in Europa solo il 3% dei decessi su strada è avvenuto durante viaggi in autobus).
La fase più critica per i bus turistici sembra, dunque, ormai alle spalle, ma il futuro è ancora ricco di incognite. Per sostenere e rilanciare la ripresa del settore servono, infatti, figure chiave come gli autisti. Sono 6.700 i conducenti che mancano nel nostro Paese, pari al 40% del fabbisogno in Europa (circa 17mila totali). A questo proposito occorre incentivare l’ingresso di giovani e stranieri, abbassando le soglie di accesso, sia in termini di costi che di età, e ampliando i canali formativi. Ed è anche necessario valorizzare la figura dell'autista che oltre alla guida del veicolo oggi richiede ulteriori competenze, come la conoscenza dei luoghi da visitare, la capacità di relazionarsi con i passeggeri, l’attitudine ad assistere i turisti, la conoscenza delle lingue.
Inoltre, il fattore incertezza, legato all’inflazione, al conflitto russo ucraino e al costo del carburante (variazione di prezzo anche del 50% tra il 2022 e 2023) mina le fondamenta del turismo organizzato, cioè la programmazione di lungo periodo: i costi e le tariffe possono variare di mese in mese. Per questo servono strategie per difendere le imprese da una fluttuazione eccessiva dei prezzi, soprattutto delle materie prime.
Infine, la transizione ecologica nel comparto si scontra con l’assenza di soluzioni tecnologiche per i mezzi di trasporto gran turismo in grado di assicurare autonomia e portata.
Riccardo Verona, (Presidente di AN.BTI Confcommercio): "Siamo le ruote del turismo" Commentando i dati dell'indagine realizzata in collaborazione con Isfort, il presidente Verona ha sottolineato che "il settore dei bus turistici ha rialzato la testa dopo anni di estrema difficoltà, ma la ripartenza è comunque accompagnata da troppe incertezze".
"Oggi più che mai - ha detto Verona - è necessario il sostegno delle Istituzioni perché abbiamo bisogno di aiuti innanzitutto per il rinnovo sostenibile dei veicoli, che non può essere sorretto solo dalle nostre imprese. In secondo luogo è indispensabile trovare soluzioni per ovviare alla carenza del personale viaggiante e contestualmente procedere al riconoscimento strutturale, al pari di altri comparti, delle agevolazioni sulle accise del carburante. È giunto il momento di riconoscere l’unicità, la peculiarità e la flessibilità del nostro servizio che è senza limitazioni di alcun genere, né tantomeno di orari o di percorso. Siamo “Le Ruote del Turismo” e vogliamo continuare ad esserlo con sempre maggiore qualità ed efficienza”.
La "Fotografia" delle Imprese sul Territorio
Sono 3.404 le imprese di noleggio autobus con conducente (-42% rispetto al 2017). Più di un terzo sono al Settentrione (17,9% nel Nord Est e 19,8% nel Nord Ovest), mentre la flessione maggiore (oltre il 10% sul 2017) si è registrata al Sud (Isole escluse). Il Lazio è la regione con il numero più elevato di imprese del settore (397), seguito da Lombardia (389), Campania (372) e Sicilia (362), mentre a livello provinciale a guidare la classifica è Roma (270), con Napoli (159) e Milano (116) a ruota.
Inoltre, tra il 2017 e il 2022 il numero medio dei mezzi per azienda è cresciuto del 52% (passato da 4 a 6) e il numero medio degli addetti è quasi raddoppiato (passato da 6 a 11). La distribuzione territoriale dei bus da noleggio segue in linea generale quella delle imprese. In termini relativi, la flotta è maggiore al Centro-Nord (56,9%) anche se il Mezzogiorno (Sud e Isole) non è molto distante.
Imprese Attive per Regione
La seguente tabella mostra il numero di imprese attive per regione nel 2017 e nel 2022:
Regioni | Imprese 2017 | Imprese 2022 | Regioni | Imprese 2017 | Imprese 2022 |
---|---|---|---|---|---|
Abruzzo | 163 | 95 | Molise | 87 | 34 |
Basilicata | 125 | 55 | Piemonte | 223 | 153 |
Calabria | 289 | 134 | Puglia | 487 | 220 |
Campania | 1058 | 372 | Sardegna | 222 | 133 |
Emilia R. | 348 | 221 | Sicilia | 492 | 362 |
Friuli VG. | 44 | 44 | Toscana | 254 | 169 |
Lazio | 636 | 397 | Trentino A.A. | 210 | 135 |
Liguria | 75 | 61 | Umbria | 153 | 64 |
Lombardia | 528 | 389 | Valle d'Aosta | 10 | 8 |
Marche | 116 | 83 | Veneto | 400 | 275 |
tot: ITALIA | 5920 | 3404 |
Fonte: elaborazioni Isfort su dati Elenco Nazionale imprese trasporto turistico, 2022
La distribuzione delle imprese attive per macroaree geografiche mostra una concentrazione maggiore nel Nord Italia:
- Nord Ovest: 19,8%
- Nord Est: 17,9%
- Centro: 20,5%
- Sud: 25,8%
- Isole: 16,0%
Misure per Decongestionare i Mezzi Pubblici
Per decongestionare i mezzi pubblici, sono state proposte diverse misure, tra cui ingressi differiti a scuola e al lavoro, e l'utilizzo di bus turistici per i tratti extraurbani. "Noi già a marzo avevamo fatto le nostre proposte, quando abbiamo sottoscritto col ministero dei trasporti e le parti datoriali un protocollo sulla sicurezza dal quale sono scaturite le linee guida del ministero”. La Fit Cisl aveva chiesto “ingressi differiti a scuola e a lavoro a partire dagli enti pubblici, per tutte quelle situazioni in cui non era possibile avvalersi dello smart working. Poi - continua Pellecchia - dato che c’è un problema di quantità di bus nelle città, la nostra proposta è di utilizzare i bus turistici per i tratti extraurbani. In tutte le città abbiamo delle agenzie per la mobilità, abbiamo dei mobility manager che sono in grado di tracciare le percorrenze.
L’utilizzo di bus turistici privati pone però la questione del reperimento fondi. “Siamo di fronte a un evento straordinario - dice Pellecchia di Fit Cisl - Se c’è da pagare la differenza fra quello che è previsto già per gli ammortizzatori sociali e quello che manca, lo si fa”.
De Benedettis (Filt Cgil) fa riferimento alla misura appena provata dal governo: “La manovra 2021 prevede 350 milioni di fondi aggiuntivi per i trasporti da utilizzare nei primi mesi del prossimo anno. In aggiunta ai circa 900 milioni già stanziati, sono fondi che vanno ripartiti alle regioni. ll ministero ha dato l’ok rispetto alle caratteristiche per la circolabilità.
Nuove Regolamentazioni per i Bus Turistici a Roma
Tariffe più alte man mano che ci si avvicina al centro e regolate in base al principio del 'chi più inquina paga'. Accesso solo su prenotazione alla zona del Vaticano in giorni 'caldi' come mercoledì, domenica e in occasione di eventi speciali. Regole specifiche e appositi stalli per la sosta per la discesa e la salita. E meno mega bus turistici in città con la fissazione di un tetto massimo per il rilascio dei permessi in abbonamento annuale limitato a 1.300 unità, gli accessi giornalieri all'area vaticana contingentati a un tetto di 444, e ingresso totalmente vietato ai bus da Euro 3 in giù senza filtro antiparticolato (come previsto già dal precedente regolamento del 2010).
La delibera va a modificare il vecchio regolamento per la circolazione e la sosta dei pullman nelle ztl Bus 1 e ztl Bus 2, in vigore dal 2010. Aumentando la tariffa standard da 144 a 200 euro, il Piano dell'amministrazione introduce il principio della fidelizzazione, mediante pagamento con addebito permanente bancario in Rid con agevolazioni per i 'clienti abituali', che beneficeranno di una riduzione del 10% sulle tariffe agevolate per i mezzi meno inquinanti, con sconti anche per le presenze 'multigiorno'.
Con il passaggio in Assemblea Capitolina sono state introdotte anche delle novità rispetto alla delibera approvata a marzo e in vigore dal dal 7 aprile: la reintroduzione delle aree di sosta breve di viale dei Bastioni di Michelangelo e di viale Giulio Cesare (permesso B1) con prevista la salita e discesa nell'area di largo Micara (B3), l'obbligo di installazione dal 1 gennaio 2015 di un apparato (On board unit) per il monitoraggio dei bus a cui viene rilasciato un abbonamento annuale, e la puntualizzazione delle norme sanzionatorie.
Per cui, chi deciderà di parcheggiare alla stazione Aurelia pagherà una tariffa più bassa rispetto a chi si fermerà a largo Cardinal Micara, che a sua volta pagherà meno di chi sosterà al terminal Gianicolo. "Abbiamo poi creato nuovi stalli presso le stazioni Termini, Ostiense e Tiburtina, con sistemi di videosorveglianza. Abbiamo previsto una riduzione del 20% delle tariffe per chi programmerà il viaggio a Roma nei mesi di gennaio, febbraio e agosto, con l'obiettivo di favorire la stagionalizzazione".
Divieto di Transito Bus Turistici a Matera
Associazione GTA Basilicata contesta ordinanza Polizia Locale Comune di Matera: turisti obbligati a prendere il treno delle Fal anche se arrivano con autobus che rispettano l’ambiente. È stato istituito il divieto di accesso in città per i bus turistici nei giorni 7,8,14,15,21,22,28,29 dicembre 2024, 4 e 5 gennaio 2025, e l’obbligo di recarsi nell’area del Terminal Intermodale di Serra Rifusa per effettuare la fermata per la discesa e la salita dei passeggeri e di prendere il treno FAL per raggiungere il centro città ad un costo di 1,30 euro a persona a tratta.
Il divieto di accesso non riguarda solo il centro storico della città, ma tutto il centro abitato ivi comprese le zone periferiche. Mentre i treni della ferrovia metropolitana delle altre città d’Italia sono treni veloci con molti vagoni che garantiscono collegamenti rapidi dalle zone urbane periferiche a quelle centrali a frequenza oraria di 3-5 minuti dalle 5:30 alle 00:30, i treni Fal sono treni lenti con pochi vagoni e servizi a cadenza oraria di 30 minuti dalle 10:00 alle 22:00.
Questo crea forti disagi per i turisti e per le agenzie di viaggio che costruiscono programmi di viaggio con orari stabiliti. Il gruppo che arriva alle 9:00 del mattino alla stazione Fal di Serra Rifusa deve aspettare un’ora per prendere il treno. Quello che si ferma a cena nei Sassi dopo le 22:00 dovrà tornare a piedi per riprendere l’autobus. Il gruppo che deve andare in hotel per effettuare la registrazione deve prendere il treno con i bagagli, scendere alla fermata più vicina all’hotel e proseguire a piedi con grossi disagi e perdite di tempo che rischiano di far saltare il programma di viaggio e i servizi già prenotati, come il servizio guida, gli ingressi ai siti museali, il pranzo in ristorante o in agriturismo fuori città.
Da qui la richiesta sollevata da tutti gli operatori turistici di sospendere l’ordinanza dirigenziale. I mezzi di trasporto pubblico non dovrebbero creare disagi che rischiano di danneggiare l’immagine della città. Tutto ciò evidenza una preoccupante improvvisazione e una mancanza di visione strategica e di pianificazione preventiva.
Fonti Statistiche sul Turismo
Diverse istituzioni forniscono dati e statistiche sul turismo in Italia e a livello internazionale:
- Ministero del Turismo
- ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
- Banca d’Italia
- Eurostat
- EU Tourism Dashboard
- UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo)
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