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CAI Sicilia: Escursioni e Livelli di Difficoltà

Il Club Alpino Italiano (CAI) è un'associazione senza scopo di lucro che promuove l'alpinismo, l'escursionismo, la speleologia e l'ambiente montano in Italia.

Il CAI organizza escursioni e attività outdoor per tutti i livelli di difficoltà, dalle passeggiate facili per i principianti agli itinerari alpinistici per gli esperti. Tra le attività proposte troviamo escursioni con le ciaspole, sci alpino, torrentismo e mountain bike. Inoltre, il CAI promuove anche l’uso della montagna come strumento di terapia, con attività specifiche rivolte a persone con disabilità o bisogni speciali.

La sezione di Messina è una delle tante sezioni del CAI presenti in tutta Italia e opera nella provincia di Messina per promuovere la conoscenza e la valorizzazione del territorio montano della zona. La sezione di Messina collabora anche con le scuole locali per offrire attività ed esperienze outdoor ai giovani, promuovendo così l’importanza dell’ambiente montano e dell’attività fisica all’aria aperta. La sezione organizza regolarmente incontri culturali, mostre e proiezioni in sede, per promuovere la conoscenza e la valorizzazione del territorio montano della zona.

Il programma annuale del CAI sezione di Messina include una serie di escursioni e camminate organizzate in diverse località.

Puntuale come ogni anno il Club Alpino Italiano (CAI) Sezione di Erice presenta il programma delle escursioni, un’iniziativa che invita tutti i soci appassionati di trekking e natura a scoprire la bellezza dei paesaggi trapanesi e siciliani. Il programma, studiato nei minimi dettagli sotto la direzione di Rocco Chinnici e con la collaborazione dei numerosi direttori di escursione, offre una varietà di itinerari che si adattano a diversi livelli di esperienza, rendendo accessibile il meraviglioso patrimonio naturale e culturale che abbiamo nella nostra regione.

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Le escursioni si svolgeranno durante tutte le stagioni, permettendo di apprezzare le peculiarità del territorio in ogni periodo dell’anno.

Dal 1994 la Sezione di Catania organizza per i Soci CAI diversi trekking nel territorio siciliano. Il primo ad essere proposto è stato il Trekking dell’Etna (TdE) e successivamente il Trekking alle Isole Eolie e alle Isole Egadi. Ad oggi numerosi escursionisti, più di 2500, hanno compiuto i singoli trekking, riscontrando la perfetta organizzazione e contestualmente apprezzando le peculiarità dei luoghi visitati.

Trekking dell’Etna

Consiste nel percorrere itinerari, di varia difficoltà, vivendone e osservandone tutti gli aspetti principali, tutte le variazioni ambientali, geologiche e naturalistiche.

Trekking le Isole di Eolo

Le Isole hanno una storia antica. Al centro del Mediterraneo, tutto il naviglio etrusco, cartaginese, greco e poi romano, non poteva evitarne uno scalo. Grande e primitivo emporio commerciale, le eolie permisero ai loro abitanti, abili artigiani e mercanti, di integrarsi nel mondo economico antico. Il piccolo arcipelago è formato da sette isole maggiori, tutte abitate, e da alcuni isolotti. Di origine vulcanica, rappresentano un habitat ancora ottimale in un mare limpido e pescoso.

I Monti Iblei

I monti Iblei sono una catena collinare localizzata nella parte sud-orientale della Sicilia. Il monte Lauro è la cima più alta con i suoi 986 mt. Dai Monti Iblei hanno origine i fiumi: Irminio (che divide l’altopiano in direzione nord-sud scorrendo tra Modica e Siracusa), il Birillo, l’Ippari, il Tellaro, l’Anapo, il fiume di Siracusa, ed il Cassibile. Le città appartenenti al territorio degli Iblei sono: Modica, Ragusa, Comiso, Vittoria, Chiaramonte Gulfi, Scicli, Avola, Ispica, Palazzolo, Noto, Vizzini, Licodia Eubea, Mineo, Sortino, Buccheri e Buscami.

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Il complesso montuoso è costituito da massiccio calcareo. Il nome deriva dal Re siculo Hyblon, che regnava in questi luoghi e che concesse una porzione di territorio ai greci, per erigere Megera Iblea. Lo scorrere dei fiumi ha eroso l’altopiano, formando numerosi canyon profondi. La roccia è di tipo calcareo bianco conchiglifero. Nelle zone costiere, nei pressi del mare, si trova la pietra arenaria, che nel sud-est della Sicilia viene denominata “giuggiulena”, perché facile a sgretolarsi, e quindi simile a un dolce di origine araba.

Alcune aree dei Monti Iblei presentano anche rocce di origine vulcanica, come nei pressi di Monte Lauro, facente parte di un complesso vulcanico sottomarino, forse alcuni milioni di anni fa.

Tra il VI ed il VII secolo d.C. gruppi di abitanti delle coste della Sicilia, forse minacciati da saccheggi o spinti dalla crisi, decisero di trasferirsi sui Monti Iblei e ingrandirono antichissime tombe scavate nella roccia, sin dall’Età del bronzo, per trasformarle in villaggi rupestri con appartamenti e chiesette: i villaggi bizantini. Uno di questi luoghi “Pantalica”, frammento dell’Altopiano Ibleo, isolato da profonde forre che, per il suo aspetto facilmente difendibile, è stato sempre scelto come rifugio. Sin dal XIII secolo a.C. si stabilirono qui popolazioni indigene all’arrivo di nuovi immigrati italici (Siculi, Ausoni e Morgeti) e qui rimasero isolati anche i Siculi quando i Greci, a partire dal VII secolo a.C., fondarono le colonie in Sicilia e occuparono le aree costiere.

Nel 480 a.C. i Siracusani costruirono un acquedotto, tutt’oggi perfettamente funzionante, che capta acqua dal fiume Calcinara e la trasporta fino a Siracusa, mentre nei primi anni del 1900 si decise di far passare per la Valle dell’Anapo la ferrovia a scartamento ridotto che doveva collegare i centri urbani iblei con Siracusa.

Tipico in quest’area della Sicilia, è caratterizzato dall’andamento dolce dei rilievi, delle vallate nette che interrompono l’altopiano, e dall’estrema varietà di sottotipi: la parte centrale e la zona litoranea. Nella parte centrale boschi interrompono la maglia regolare dei muri a secco tipici di tutta la punta sud-orientale della Sicilia. L’area litoranea invece, più antropizzata, alterna alle colline terrazzate semicoperte da macchia mediterranea, l’altopiano a campi chiusi con enormi distese di ulivi e carrubi, vigneti e agrumeti.

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Esempio di Programma di Trekking (Monti Iblei)

Di seguito un esempio di programma di trekking nei Monti Iblei, per dare un'idea delle attività e dei livelli di difficoltà:

1° Giorno: Benvenuti in Sicilia - Arrivo in mattinata dei partecipanti alla stazione FS o all’aeroporto di Catania. Transfer a Scicli. Visita al Centro Storico. Seguirà transfer a Modica per sistemazioni in B&B situati nel centro storico della città. A seguire possibilità di visita della città.

2° Giorno: Cava Misericordia e Ragusa Ibla - Prima colazione e transfert a Ragusa Ibla per escursione: Ragusa Ibla / fiume S. Leonardo / Cava MISERICORDIA / Ragusa Ibla. Visita di Ragusa Ibla prima del rientro a Modica per la cena e il pernottamento. - Lunghezza del percorso: circa 12 km; - Tempi di percorrenza: circa 6 ore soste comprese.

3° Giorno: Cava d’Ispica - Prima colazione. Trasferimento per escursione lungo il canyon di CAVA D’ISPICA, ricco di insediamenti di varie epoche: località Masebbi, Pernamazzone / Castello Sicano / Necropoli di Calicantone / Rifugio Scirocco / Mulino di Cavallo d’Ispica con possibilità di visita guidata ad un antico Mulino ad acqua a gestione familiare. Transfer per rientro a Modica per cena e pernottamento. Al rifugio Scirocco Aperitrek con prodotti tipici del territorio. - Lunghezza del percorso: circa 8 km; - Tempi di percorrenza: circa 6 ore soste comprese.

4° Giorno: Costa di Carro, castello di Donnafugata - Prima colazione. Transfer a Cava d’Aliga per escursione Cava d’Aliga / Costa di Carro / Sampieri. A seguire trasferimento al Castello di Donnafugata per visita al Castello ed al bellissimo giardino storico con labirinto in muratura. Rientro a Modica per cena e pernottamento. - Lunghezza del percorso: circa 9 km; - Tempi di percorrenza: circa 4 ore soste comprese.

5° Giorno: Cavagrande del Cassibile e Noto la Capitale del Barocco Siciliano - Prima colazione. Trasferimento a Località Carrubella per escursione a Cavagrande del Cassibile. Carrubella, Centrale Enel, Urvu Tunnu, Carrubella. Successivamente transfer a Noto Capitale del Barocco Siciliano; visita del borgo e dei monumenti più importanti. Seguirà transfer a Lido di Noto per sistemazione in Hotel situato in prossimità del mare. Cena e pernottamento a marina di Noto. - Lunghezza del percorso: circa 8 km; - Tempi di percorrenza: circa 6 ore soste comprese.

6° Giorno: Riserva di Vendicari e Marzamemi - Prima colazione. Trasferimento a località Eloro per escursione (traversata) dentro la RISERVA Regionale Orientata DI VENDICARI. Osservazione avifauna nei pressi del pantano Grande e pantano Roveto e possibilità di bagni al mare. Transfert a Marzamemi per visita al piccolo e caratteristico centro storico. Seguirà transfer per rientro a Lido di Noto. Cena e pernottamento. - Lunghezza del percorso: circa 10 km; - Tempi di percorrenza: circa 6 ore soste comprese.

7° Giorno: Riserva di Pantalica - Prima colazione. Transfert a Sortino per escursione nella Riserva Naturale (Necropoli) di PANTALICA, tra i Fiumi Anapo e Calcinara. Successivamente trasferimento a Lido di Noto per la cena e il pernottamento. - Lunghezza del percorso: circa 12 km; - Tempi di percorrenza: circa 6 ore soste comprese con possibilità di bagni nei fiumi.

8° Giorno: Siracusa e partenza - Prima colazione. Transfer a Siracusa per visita all’area archeologica. Pranzo libero. Seguirà nel tardo pomeriggio il trasferimento alla stazione FS o all’aeroporto di Catania per partenza.

Dopo il volo areo da Torino a Catania è stata la meta ed il piacevole soggiorno per una settimana verde di 52 soci del CAI di Susa. Un elegante Hotel Santa Tecla di Acireale ci ha accolto ed ospitato per quattro giorni con la sua struttura imponente, in un ambiente accogliente e con camere e ristorante vista mare, una piscina, una cucina di tutto rispetto con piatti mediterranei.

Per entrare nella giusta atmosfera con l’ausilio tecnico e didattico di due guide vulcanoliche, la settimana è iniziata con un’escursione di 6 Km. sull’Etna sud con un clima invernale e nuvoloso che non ci ha permesso di vedere la punta del vulcano.

Ben diversa è stata la seconda giornata soleggiata con la scoperta della Valle dell’Alcantara, attraversando zone coltivate e boschi, costeggiando il fiume per scendere sulla riva in prossimità delle famose gole profonde e camminare nelle acque non particolarmente calde.

Nel pomeriggio dopo un breve tragitto in bus fino a Francavilla di Sicilia abbiamo raggiunto il breve sentiero delle Gurne ammirando i laghetti e le sue incantevoli attrazioni storiche.

L’escursione “Etna Versante Nord” ci ha impegnato il quarto giorno con un trekking di media difficoltà della durata di circa 6/7 ore e di Km.15 circa alla scoperta delle fratture eruttive e le bocche dei suoi crateri, il rifugio Timparossa e la visita della Grotta dei Lamponi.

Quinto giorno: Siracusa, città Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, una delle colonie greche più antiche ed importanti del Mediterraneo ci ha ammaliato visitando il sito archeologico, l’orecchio di Dionisio (dove per sentire l’eco abbiamo cantato la Montanara ed il Signore delle Cime), la cavea del teatro greco o dell’anfiteatro romano.

Nel pomeriggio visita guidata del mercato e del centro nonché del quartiere Isola di Ortigia, il, più antico della città, al centro del quale si trova il Duomo barocco, ricavato dentro un tempio greco.

Il sesto giorno ci siamo trasferiti a Noto presso il Gran Hotel Sofia.

Prima tappa la Riserva di Vindicari, una delle riserve più rappresentative d’Europa con la sua tipica macchia mediterranea e con centinaia di specie di uccelli che la scelgono ogni anno come zona di riproduzione prima della trasmigrazione in Africa.

Con un breve tragitto in bus ecco Maramemi, meraviglioso borgo marinaro di Pachino. Di rilievo il Palazzo del Principe di Villadorata e la Chiesa della Tonnara con i suoi numerosi locali commerciali ricchi delle specialità siciliane, molto apprezzate dai nostri soci.

Il giorno dopo escursione nella bellissima cornice della Riserva Naturale Cavagrande del Cassibile della lunghezza di circa km.

Le escursioni proposte dal CAI variano notevolmente in termini di difficoltà, per venire incontro alle esigenze di tutti i soci. Alcune escursioni richiedono una buona preparazione fisica e l'utilizzo di attrezzatura specifica, mentre altre sono adatte anche a chi si avvicina per la prima volta al mondo dell'escursionismo.

Esempi di Escursioni e Difficoltà:

  • MONTE PELLEGRINO (m 600): Tipo escursione (EEA)*; Dislivello: m 600; Lunghezza del percorso: km 7; Tempo di percorrenza: ore 6; *pendio roccioso in salita e in discesa con passaggi di I e II grado UIAA, obbligo di scarponi, casco, imbrago completo di longe, discensore ed un cordino. Escursione riservata ai soci e adatta a chi è abituato a muoversi in ambiente impervio, non soffra di vertigini ed abbia dimestichezza con l’utilizzo di attrezzatura da arrampicata.
  • PIZZO GALLINARO (m 1233): Intersezionale con la Sottosez. S. Stefano Quisquina.
  • MONTE DELLA FIERA (m 971): Intersezionale col Cai di Caccamo.
  • COZZO GIAMMERI (m 837) e PIZZO DEL VENTO (m 859): Intersezionale col Cai di Caccamo.
  • PIZZO SELVA A MARE (m 874):
  • MONTE CERVI (1794):
  • TORRE DEL BOSCO (m 957):
  • MONTE PALMETO (m 645):
  • MONTE PECORARO (m 910):
  • PIZZO DELL’UOMO E PIZZO NEVIERA (m 958):
  • MONTE CUCCITELLO (m 603): Brindisi di fine anno.

È importante valutare attentamente il proprio livello di preparazione fisica e tecnica prima di affrontare un'escursione, e informarsi sulle caratteristiche del percorso e sulle condizioni ambientali.

Per la partecipazione ad alcune escursioni, è richiesta l'iscrizione al CAI e il versamento di una quota associativa. Informazioni dettagliate sui costi e sulle modalità di iscrizione sono disponibili sul sito web del CAI o presso le sezioni locali.

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