Caserta: Guida Turistica alla Scoperta delle Meraviglie
Caserta, situata nel cuore della Campania, è una meta che vi conquisterà con la sua bellezza senza tempo e il suo fascino unico. Offre un’esperienza completa tra storia, cultura e natura. Scoprirete un mix perfetto di meraviglie architettoniche, paesaggi incantevoli e delizie culinarie. Caserta è da sempre una città dal turismo mordi e fuggi, legato alla visita della celebre Reggia, ma per essere apprezzata a tutto tondo merita una sosta attenta e prolungata, perché è la classica città che finisce per stupire.
La Maestosa Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta è un capolavoro architettonico del XVIII secolo progettato da Luigi Vanvitelli. Questo maestoso palazzo reale, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è una tappa imperdibile per chi visita Caserta. Comparsa in Guerre stellari e Mission: Impossibile III, in Angeli e demoni e in numerose pellicole italiane, la Reggia di Caserta è tutto questo e anche di più. Se è la prima volta che la visitate, vi apparirà molto più estesa, ricca e stupefacente di quanto avreste potuto immaginare. Se l’avete già vista, bisserete l’esperienza confermando il ricordo di quell’immensità solenne, di quel virtuosismo audace. In entrambi i casi, concedete alla Reggia una giornata intera.
Gli Interni della Reggia
Varcato il vestibolo della Reggia, sarete pronti ad accedere agli Appartamenti Reali. La vostra visita inizierà nel più trionfale dei modi: lo Scalone d’Onore, dove i musicisti si esibivano in concerto per accogliere la famiglia reale, vi catapulterà in un universo di sfarzo tanto sontuoso da apparire sfacciato. La decorazione dello scalone è un piccolo compendio di simbologia: le statue dei due leoni rappresentano la forza della ragione contrapposta a quella delle armi, mentre le tre statue sul fondo evocano la Maestà regia, il Merito e la Verità, le tre virtù che caratterizzano ogni sovrano che si rispetti.
La volta dello scalone, affrescata da Girolamo Starace Franchis, rappresenta la Reggia di Apollo e con le sue tinte vivaci fa pregustare ai visitatori l’altissimo livello artistico e tecnico di ciò che li aspetta. Le due ipnotiche rampe di scale danno accesso al primo piano, dove comincia la vera gioia per gli occhi. Si comincia con la Sala degli Alabardieri e la Sala delle Guardie del Corpo, e si prosegue con uno spazio dedicato a un grande del passato, la Sala di Alessandro, chiamata anche ‘del baciamano’ per l’affresco di Mariano Rossi che raffigura il matrimonio tra Alessandro Magno e Rossane.
Il Parco e il Giardino Inglese
Con oltre 1.200 stanze riccamente decorate, offre un viaggio nel lusso e nella storia della nobiltà borbonica. I giardini reali, estesi su 120 ettari, sono un’attrazione altrettanto affascinante. Non dimenticate di esplorare il Giardino Inglese, un’oasi di piante rare e laghetti.
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Nel cuore della Reggia di Caserta, il Giardino Inglese offre un’esperienza unica. Diverso dai giardini barocchi, questo spazio verde è stato progettato per riflettere la natura in modo più spontaneo e romantico. Potrete passeggiare tra piante esotiche e rare, laghetti tranquilli e rovine artificiali che creano un’atmosfera suggestiva. Ogni angolo di questo giardino racconta una storia e invita alla contemplazione. Consigliamo di visitarlo durante la primavera, quando la flora è in piena fioritura. Portate con voi un libro o una macchina fotografica per godere appieno di questo luogo incantevole.
Al fondo della galleria, che attraversa il Palazzo, ha inizio la principale attrattiva della Reggia, un Parco lungo 3 km con un susseguirsi di prati, vasche e fontane scenografiche, ornate da sculture che esaltano la natura tramite i miti. Le idee di Luigi Vanvitelli, non ancora compiute alla sua morte, furono eseguite con qualche variante dal figlio Carlo. Tramite il viale centrale si giunge prima alla “Fontana Margherita” e poi al ponte d’Ercole dove inizia la grande “via d’acqua”.
La prima fontana che s’incontra è quella detta dei “Delfini” perché l’acqua fuoriesce dalle bocche di tre grossi pesci scolpiti in pietra. Si incontrano, quindi, sette vasche degradanti che formano altrettante cascate e la fontana di “Cerere”, simbolo della feracità della Sicilia, con le statue della dea e dei due fiumi dell’isola. L’ultima fontana mette in scena la storia di “Venere e Adone”. Nel bacino sottostante la cascata del monte Briano, detto “il bagno di Diana”, due importanti gruppi marmorei raffigurano Atteone nel momento in cui, tramutato in cervo, sta per essere sbranato dai suoi stessi cani e Diana, circondata dalle ninfe, sorpresa mentre esce dal bagno. A destra della Grande Cascata, fu progettato il “Giardino Inglese” per la regina Maria Carolina d’Austria. Il botanico inglese Andrea Graefer creò sentieri intricati, sfruttando la conformazione accidentata del terreno.
Il giardino offre una serie di luoghi: il criptoportico, con le statue provenienti dagli scavi di Pompei e dalla collezione Farnese; il piccolo laghetto del bagno di Venere, con le finte rovine pompeiane; il casino all’inglese, fabbricato a due piani, con basamento e pilastri dorici che sostengono un cornicione ornato da medaglioni, che fu l’abitazione di Graefer.
Il bellissimo parco, che si estende su una superficie di circa 120 ettari, è ricco di fontane e statue. Le bici si possono noleggiare all’interno del parco e l’avventura vi porterà nei meandri del verde campano. Una passeggiata adatta a tutti che prevede solo due punti critici: uno accanto alla cascata dei Delfini del napoletano Gaetano Salomone, l’altro nei pressi della fontana di Eolo. Giunti in cima alla salita si potrà godere del confortevole ristoro offerto dal Giardino inglese che può essere visitato solo a piedi.
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L'Acquedotto Carolino
L’Acquedotto Carolino è un’opera ingegneristica straordinaria del XVIII secolo, progettata per portare acqua alla Reggia di Caserta e ai suoi giardini. Questo imponente acquedotto si estende per circa 38 chilometri e attraversa scenari naturali mozzafiato, inclusa la splendida Valle di Maddaloni. Camminare lungo il percorso dell’acquedotto offre l’opportunità di apprezzare non solo la sua rilevanza storica e tecnologica, ma anche la bellezza dei paesaggi circostanti. Consigliamo di esplorare questo sito in una giornata di sole per godere appieno delle viste panoramiche. È una tappa ideale per chi ama la storia e la natura.
L’Acquedotto Carolino è una vera opera di ingegneria idraulica voluta da Carlo di Borbone per portare l’acqua dalle sorgenti del Taburno fino alla Reggia di Caserta. L’acquedotto ideato da Luigi Vanvitelli (lo stesso che progetto anche la Reggia di Caserta) è stato costruito sul modello degli antichi acquedotti romani ed è lungo 38 km per la maggior parte interrati, mentre in altri punti si trovano dei ponti-canale. La parte più famosa dell’acquedotto è quella che attraversa Valle di Maddaloni dove si può ammirare un ponte lungo circa 529 metri composto da tre ordini di arcate che poggiano su 44 piloni a pianta quadrata. Nel 1997 è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed ad oggi lo si può ancora ammirare in tutta la sua grandiosità ai piedi della Valle di Maddaloni.
Casertavecchia: Un Tuffo nel Medioevo
Casertavecchia è un affascinante borgo medievale situato a pochi chilometri da Caserta, arroccato su una collina che offre viste spettacolari sulla valle circostante. Frazione di Caserta, dalla quale dista una decina di chilometri, secondo un documento dell’861, Casertavecchia si chiamava Casa Hirta ed era un ‘villaggio posto in alto’ di origini longobarde. Quando gli abitanti delle circostanti zone di pianura cominciarono a rifugiarsi qui, per sfuggire alle incursioni saracene, divenne Caserta e crebbe di importanza; almeno fino alla costruzione della Reggia, quando cominciò a espandersi la città ‘nuova’, dove a metà dell’Ottocento fu trasferita la diocesi, e la Caserta originale si fece ‘vecchia’.
Nel 1971 Pasolini ambientò qui parti del suo Decameron, incantato dalla seducente bellezza della parte vecchia di Caserta, quella più visceralmente medievale. Non fatevela sfuggire nemmeno voi. Questo antico villaggio sembra essersi fermato nel tempo, con le sue strette stradine acciottolate, le case in pietra e l’imponente Cattedrale di San Michele Arcangelo, un esempio magnifico di architettura romanica. Passeggiare per Casertavecchia è un viaggio nella storia, dove ogni angolo racconta storie di tempi passati. Fermatevi in uno dei caffè locali per gustare un caffè o un pasto tradizionale, immersi in un’atmosfera d’altri tempi. Consigliamo di visitarlo durante le stagioni più fresche per evitare le folle e godere di una passeggiata più piacevole.
Il Duomo di Casertavecchia
A 400 m di altitudine, alle pendici dei Monti Tifatini, il borgo è un labirintico intreccio di case e palazzi antichi, sovrastati dallo splendido campanile del Duomo e da ciò che resta del castello. Inaugurato nel 1153, dopo 40 anni di lavori, e restaurato nel Seicento (allorché furono coperti gli affreschi, sostituiti con stucchi, a loro volta rimossi nel restauro del 1926 che ripristinò l’aspetto romanico), il Duomo di Casertavecchia sfoggia al suo interno 18 colonne corinzie di spoglio e molte sculture, oltre a due meravigliosi amboni secenteschi.
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Il suo aspetto romanico, misto a elementi arabo-normanni, domina visivamente il borgo. La facciata in tufo è a doppio spiovente, con sculture zoomorfe che decorano le architravi, e sul timpano reca sei colonne con archi a ogiva. Il Duomo della città, consacrato a San Michele Arcangelo, risale al 1113 e si presenta in stile romanico con un maestoso campanile alto 32 metri. Vicino al Duomo si trova anche la Chiesa dell’Annunziata, risalente alla fine del 1300 e costruita in stile gotico con interni meravigliosamente affrescati. Meritano una visita anche i resti del castello di Casertavecchia che risale all’879 e che fu utilizzato come fortezza difensiva fino al 1500.
Il Belvedere di San Leucio
Il Belvedere di San Leucio è un complesso monumentale di grande interesse storico e culturale situato nei pressi di Caserta. Questa frazione di Caserta, 3,5 km a nordovest del centro, fu fatta costruire da Ferdinando IV di Borbone come luogo dove occasionalmente ritirarsi dalla complicata vita di corte. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, questo sito ospitava una delle prime fabbriche di seta d’Europa, fondata nel XVIII secolo dai Borbone.
Visitare San Leucio significa immergersi nella storia dell’industria tessile, con la possibilità di esplorare le antiche macchine per la tessitura e conoscere le tecniche di produzione della seta. Consigliamo di partecipare a una visita guidata per approfondire la storia unica di questo luogo e scoprire dettagli affascinanti sulla vita degli operai e sulla società utopica che i Borbone avevano immaginato.
La Real Colonia di San Leucio
Il lutto per la morte per vaiolo del primogenito lo portò a espandere il progetto iniziale con la fondazione della Real Colonia di San Leucio, che rispettava criteri urbanistici rigorosi: le abitazioni erano tutte dotate di acqua corrente e servizi igienici, e gli abitanti erano impegnati nella produzione della seta. La colonia era inoltre governata da uno statuto speciale, il Codice delle Leggi Leuciane, basato su merito, uguaglianza e rispetto. Alla sua fondazione ne facevano parte 17 famiglie, per un totale di 214 abitanti, che con il tempo aumentarono. Ogni lavoratore aveva diritto a una casa e a usufruire dell’istruzione gratuita per i figli: secondo alcuni fu il primo esperimento di socialismo reale.
Il re aveva in progetto di espandere la Colonia di San Leucio con la fondazione di Ferdinandopoli, ma l’utopia si interruppe alla fine del Settecento, con la Restaurazione, e Ferdinandopoli non fu mai completata (sarebbe dovuta diventare una città a pianta circolare, con al centro Piazza della Seta). Solo nel 1778, re Carlo di Borbone si decise di sfruttare il complesso per ospitare una comunità di artigiani e tessitori nota come Real Colonia di San Leucio. In questa comunità ragazzi orfani o uomini poveri venivano accolti, istruiti e formati per diventare lavoratori tessili. Qui vivevano lavoratori che venivano istruiti, equamente retribuiti e ricevevano giuste cure: per oltre due secoli questo luogo è stato un modello sociale invidiato da tutto il mondo.
Nel 1997 il complesso di San Leucio entrò a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ed oggi qui si trovano ancora due quartieri operai, il palazzo del Belvedere con un incantevole giardino in cui passeggiare, che spesso diventa luogo ideale per concerti ed eventi culturali. La seta prodotta qui ha raggiunto una popolarità unica al mondo, arrivando ad arredare anche importanti edifici, come la Casa Bianca, Buckingham Palace e il Quirinale.
Il Parco Naturale di San Silvestro
Il Parco Naturale di San Silvestro è un’oasi di serenità situata a breve distanza dalla Reggia di Caserta. Questo parco offre un rifugio perfetto per chi cerca un contatto autentico con la natura. I suoi sentieri escursionistici si snodano attraverso boschi rigogliosi, antiche cave e affascinanti resti archeologici, rendendolo ideale per una giornata all’aria aperta. Consigliamo di portare scarpe comode e binocoli per birdwatching. Il parco è perfetto anche per un picnic all’aperto, circondati dalla bellezza paesaggistica. Visitare San Silvestro è un’opportunità per rilassarsi e rigenerarsi, lontano dal caos urbano. Antica riserva di caccia dei Borbone, il Bosco di San Silvestro dal 1993 è un’oasi del WWF che si estende per circa 76 ettari dove si possono osservare specie di flora e di fauna mediterranea. Percorsi tematici guidati permettono di scoprire questa bellissima oasi protetta, dove in estate si può ammirare anche il fenomeno della bioluminescenza grazie alle numerose lucciole presenti nel giardino.
Il Teatro Comunale di Caserta
Il Teatro Comunale di Caserta è un gioiello culturale che arricchisce l’offerta artistica della città. Situato nel centro storico, questo teatro è il cuore pulsante della vita culturale casertana. Con una programmazione che spazia dalla prosa all’opera, dai concerti di musica classica alle rappresentazioni moderne, offre qualcosa per ogni appassionato di teatro. Gli interni eleganti e l’acustica eccellente rendono ogni spettacolo un’esperienza indimenticabile. Assistere a una rappresentazione al Teatro Comunale significa immergersi nella cultura locale e vivere momenti di pura emozione artistica. Consigliamo di acquistare i biglietti in anticipo, soprattutto per gli eventi più popolari.
I Mercati Locali
I mercati locali di Caserta offrono un’esperienza autentica per chi desidera immergersi nella cultura e nelle tradizioni della città. Il mercato settimanale è un tripudio di colori e profumi, dove si può trovare di tutto: dai prodotti freschi della terra, come frutta e verdura stagionale, ai formaggi tipici, con la celebre mozzarella di bufala in primo piano. Questo è il luogo ideale per assaporare specialità gastronomiche come salumi e dolci tipici, e per interagire con i venditori, sempre pronti a condividere consigli e ricette.
Le Antiche Cave di Tufo
Le antiche cave di tufo nei dintorni di Caserta offrono uno sguardo affascinante sulla storia geologica e culturale della regione. Queste cave, originariamente utilizzate per l’estrazione del tufo, materiale fondamentale per l’edilizia locale, sono oggi un luogo di grande interesse storico e naturale. Alcune di esse sono state trasformate in suggestivi spazi per eventi culturali, mentre altre ospitano cantine sotterranee dove è possibile degustare vini locali. Esplorare queste cavità è un viaggio nel tempo, dove le pareti raccontano storie di secoli di attività estrattiva.
La Strada del Vino del Sannio
La Strada del Vino del Sannio è un percorso enogastronomico che si snoda attraverso le colline del Beneventano, a circa un’ora di macchina da Caserta. Questo itinerario è un paradiso per gli amanti del vino, offrendo la possibilità di scoprire alcuni dei migliori vini della Campania, come il celebre Aglianico e la fresca Falanghina. Lungo la strada, troverete cantine storiche che aprono le loro porte ai visitatori per tour e degustazioni. Queste visite guidate vi permetteranno di conoscere da vicino le tecniche di vinificazione tradizionali e modernamente innovative, spesso tramandate da generazioni. Consigliamo di programmare una giornata intera per vivere appieno questa esperienza, che combina il piacere del vino con la bellezza della natura campana. È un viaggio nel gusto che arricchirà il vostro soggiorno.
Gita a Napoli
Una gita a Napoli da Sorrento è un’opportunità per esplorare una delle città più vibranti e storiche d’Italia. Napoli è un caleidoscopio di colori, suoni e sapori, dove la tradizione incontra la modernità in un continuo dialogo culturale. Passeggiando per il centro storico, riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, potrete scoprire tesori architettonici come il Duomo di Napoli e il Monastero di Santa Chiara. La città è famosa anche per la sua ricca tradizione culinaria: non perdete l’occasione di gustare una vera pizza napoletana o un caffè espresso in uno dei tanti bar storici. Il Museo Archeologico Nazionale custodisce una delle più importanti collezioni di arte classica al mondo. Una visita al vivace mercato di Spaccanapoli vi farà immergere nella vita locale.
Napoli Wine Tours
Napoli Wine Tours vi offre quest’esperienza imperdibile. Sarete guidati attraverso un vigneto incredibilmente panoramico ai piedi del Vesuvio mentre vi godete una vista mozzafiato sia del porto di Napoli che di Pompei da un lato, e del vulcano dal lato opposto. Su richiesta, senza alcun costo aggiuntivo, sarà possibile estendere la visita in vigna ad un’area esclusiva strettamente collegata all’eruzione che distrusse Pompei nel 79 d.C. Il tour inizia con una passeggiata guidata tra i vigneti guidata da un sommelier NWT dedicato della Scuola Europea dei Sommelier e termina con un pranzo privato di degustazione di vini in cui verranno insegnate le tecniche di ispezione del vino e di abbinamento cibo-vino e verranno discussi argomenti avanzati su richiesta.
Avellino e i Feudi di San Gregorio
Avellino, situata tra le colline dell’Irpinia, è una destinazione che offre un mix di natura, storia e tradizioni culinarie. Questo capoluogo è circondato da paesaggi verdi e freschi, ideali per gli amanti delle escursioni e della natura. Il centro cittadino vanta una serie di attrazioni storiche, tra cui la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Castello di Avellino, che raccontano la storia antica della città. Un’altra tappa obbligata è il Santuario di Montevergine, situato su una collina vicina, che offre una vista panoramica mozzafiato e un’atmosfera di spiritualità. Avellino è famosa anche per la sua produzione vinicola, con vini pregiati come il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo.
Feudi di San Gregorio nasce nel 1986. Considerato il marchio simbolo del rinascimento enologico del meridione d’Italia e di una cultura del bere volta a riscoprire l’identità dei sapori mediterranei. Valorizzano i vitigni del Sud Italia come l’Aglianico, il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo, investendo nella terra e nella tradizione secolare della viticoltura irpina. La cantina è un polo turistico di eccellenza che attira appassionati da tutto il mondo, grazie anche alle numerose proposte rivolte all’enoturismo, che includono diversi percorsi di visita in vigna e in cantina seguiti da degustazioni dei vini di loro produzione.
La Costiera Amalfitana e le sue Cantine
La Costiera Amalfitana, a meno di due ore da Caserta, è famosa per i suoi panorami spettacolari e le sue straordinarie cantine. Questo tratto di costa, rinomato per la sua bellezza naturale e il suo patrimonio culturale, offre un’esperienza unica per gli amanti del vino. Qui, tra i vigneti terrazzati che si affacciano sul Mar Tirreno, potrete scoprire vini locali come il Furore Bianco e il Ravello Rosso. Molte cantine della zona offrono tour enologici che permettono di esplorare i vigneti, conoscere le tecniche di vinificazione e degustare deliziosi vini accompagnati da specialità locali. Consigliamo di pianificare una giornata per esplorare le cantine e i pittoreschi borghi della costa, come Amalfi e Positano, per vivere un viaggio che unisce sapori autentici e bellezze naturali impareggiabili. La Costiera Amalfitana è un vero e proprio paradiso per i sensi.
Ristoranti da Non Perdere a Caserta
Caserta è nota per la sua eccellente cucina, e ci sono diversi ristoranti che non potete perdere durante la vostra visita.
- Ristorante Le Colonne Marziale: una tappa obbligata per gli amanti della buona tavola. Qui, la chef stellata Rosanna Marziale reinterpreta i piatti della tradizione campana con creatività e maestria.
- Trattoria Antica Hostaria Massa: per un’esperienza più informale ma altrettanto deliziosa, questa trattoria offre piatti caserecci in un’atmosfera accogliente e familiare.
Ogni ristorante offre un’esperienza culinaria unica, che vi permetterà di assaporare i veri sapori della Campania. Consigliamo di prenotare in anticipo, soprattutto nei fine settimana, per assicurarvi un tavolo in questi rinomati locali.
Caserta è composta da centro cittadino non troppo grande che si gira comodamente a piedi, ed è una città ricca di storia, monumenti e chiese. Nota in tutto il mondo per la Reggia Borbonica, Caserta è una città dalla storia antica che custodisce un patrimonio storico, artistico e architettonico davvero prezioso.
Informazioni Utili per la Visita alla Reggia di Caserta
La visita guidata alla Reggia di Caserta ha una durata variabile da un’ora e mezza alle tre ore. Il costo del biglietto d’ingresso alla reggia di Caserta è variabile a seconda della fascia d’età e dell’orario d’ingresso. Sono previste gratuità per alcune categorie di visitatori.
Altre Attività e Luoghi d'Interesse nei Dintorni di Caserta
- Anfiteatro Campano e Museo dei Gladiatori
L’Anfiteatro Campano è un affascinante anfiteatro romano edificato dall’imperatore Augusto che si presenta come il secondo anfiteatro più grande al mondo dopo il Colosseo. Originariamente la struttura annoverava anche una scuola per gladiatori, dalla quale nel 73 a.C., partì la famosa rivolta guidata da Spartacus. Purtroppo nel corso dei secoli l’anfiteatro fu colpito da devastazioni e saccheggi da parte dei barbari e dei saraceni.
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