I Fantastici Viaggi di Gulliver: Un'Avventura per Ragazzi
"I Fantastici Viaggi di Gulliver" è un racconto d'avventure esotico-fantasiose per ragazzi e assolutamente nulla più. L'adulto sempre infantile può finalmente esserlo senza doppi significati o doppie letture. In questo adattamento indirizzato principalmente a un pubblico preadolescenziale, c'è molto poco di "I viaggi di Gulliver". Non solo è affrontata solo la prima e più famosa parte, quella dei lillipuziani (con un vago accenno all'isola dei giganti), ma scompare anche qualsiasi velleità di critica sociale alla società attuale dietro la metafora di Lilliput.
La Trama
Lemuel Gulliver lavora negli uffici di un grande giornale come fattorino della posta. Ogni giorno gira con il carrello pieno di pacchi e lettere da consegnare a redattori e direttori. La sua vita senza entusiasmo, senza aspirazione e senza fiducia in se stesso lo condanna a quel posto da undici anni senza possibilità di promozione e a sognare di uscire con la caporedattrice della sezione Viaggi, a cui non osa nemmeno rivolgere la parola.
Una buona e fortuita occasione però farà sì che gli venga data la possibilità di riscattarsi ai suoi occhi redigendo un reportage dal triangolo delle Bermuda. Durante il viaggio un gorgo al contrario lo catapulterà su di un'isola abitata da omini piccoli come un action figure e laboriosi come formiche.
Dopo che Gulliver ottiene con l'inganno l'incarico di scrivere un pezzo sul triangolo delle Bermuda, si reca sul posto, dove viene trasportato in una terra sconosciuta, Lilliput. In questo fantastico nuovo mondo, Gulliver diventa finalmente una personalità importante, aumentando sia in dimensioni che in ego, soprattutto dopo che inizia a descrivere racconti mirabolanti, prendendosi il merito delle maggiori invenzioni del suo mondo e collocandosi al centro degli eventi storici più rilevanti.
La posizione di Gulliver migliora ulteriormente quando conduce i suoi nuovi amici in una coraggiosa battaglia contro i loro storici nemici.
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Gulliver a Lilliput
In un primo momento Gulliver, visto come un gigante, viene creduto una bestia e rinchiuso in una grotta, dove conosce Orazio (Jason Segel), imprigionato perché colpevole di aver corteggiato la principessa Mary (Emily Blunt), fidanzata del generale Edoardo (Chris O'Dowd). Poi, dopo aver salvato il re e sua figlia da un attacco dei nemici Blefuschiani, Lemuel diventa agli occhi di tutti un eroe.
Non perde però il vizio di mentire: dice ai lilliputziani che è stato presidente degli Stati Uniti e che ha vissuto delle grandi esperienze che poi sono state riprese dal cinema come, per esempio, Guerre stellari.
La popolarità di Gulliver, tuttavia, non va a genio proprio a tutti. Tra questi il generale Edoardo, spodestato del suo ruolo, decide di architettare la sua vendetta permettendo ai Blefuschiani di sferrare un nuovo attacco indebolendo la difesa. Ma il gigante riesce anche questa volta a debellare i nemici, diventando ancora di più un paladino idolatrato da tutti.
Analisi del Film
“I fantastici viaggi di Gulliver” non ha mai avuto la pretesa di essere l’adattamento del celeberrimo romanzo di Swift, tantomeno quella di fare un’analisi socio-politica del periodo come, invece, aveva fatto lo scrittore inglese. Pieno di allegria e sarcasmo. La trama è semplice, ma non può che essere altrimenti. Potrà apparire vuoto di contenuti, ma in realtà nasconde una buona produzione.
Il film è basato sul romanzo dal titolo I viaggi di Gulliver, scritto da Jonathan Swift (1726). Taylor Lautner era stato scelto per il ruolo di Orazio, ma è stato poi ritenuto troppo giovane ed è stato rimpiazzato con Jason Segel.
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Tra le molte cose Gulliver millanta di essere il presidente del suo paese, racconta la sua vita attingendo pesantemente e senza senso dalla storia del cinema ("Ehi! Ma tu non sei morto!" sbotta uno dei lillipuziani davanti alla scena finale di Titanic raccontata come fosse la vera vita del gigante) e spaccia per propri i riff di chitarra dei Guns n' Roses.
Nel Lemuel Gulliver di questo adattamento c'è infatti un Bignami di tutti gli elementi più superficialmente e immediatamente divertenti di quella figura che in quasi 10 anni Jack Black ha costruito per sè.
Ma è nel rapporto tra grandezze che I fantastici viaggi di Gulliver sembra cercare di osare un po' di più. A partire dai titoli di testa girati con un effetto ottico che fa sembrare le vere immagini di New York piccole miniature, fino al 3D (aggiunto in postproduzione e non realizzato in fase di ripresa) usato per rendere l'idea della distanza tra i lillipuziani e Gulliver quando si guardano dall'alto verso il basso o viceversa, il film cerca in ogni modo di suggestionare enfatizzando il contrasto piccolo/grande.
Gli effetti speciali sono piuttosto coinvolgenti e viene sottolineata l’importanza di credere nelle proprie possibilità.
Il Cast
Il cast presenta star di nazionalità statunitense, scozzese e britannica. Al fianco del mattatore Black, troviamo Emily Blunt nel ruolo della principessa e Amanda Peet in quello della ragazza di cui il protagonista è invaghito, nonché capo dell’ufficio dove il giovane lavora. Billy Connolly e Catherine Tate sono il Re e la Regina, mentre T.J. Miller interpreta Dan.
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Attore | Personaggio |
---|---|
Jack Black | Lemuel Gulliver |
Billy Connolly | Re Teodoro |
Catherine Tate | Regina Isabella |
Emily Blunt | Principessa Mary |
Jason Segel | Orazio |
Amanda Peet | Darcy Silverman |
T.J. Miller | Dan |
Considerazioni Finali
Di fantastico vi è ben poco in questa trasposizione (molto libera) del romanzo firmato da Jonathan Swift. Gulliver è un personaggio troppo «grosso» per essere trattato con approssimazione.
Divertente film con un Jack Black al suo meglio che giganteggia dall’inizio alla fine. Dei viaggi di Gulliver del romanzo di Swift c'è veramente poco o nulla, il fatto che sia espressamente un film per bambini non è una scusante, anche Il discorso del Re può essere visto dai bambini eppure è un gran...
Premettendo che il film è destinato ad un target pre-adolescenziale, il racconto è carino, molto divertente per le diverse macchiette e per la simpatia del protagonista.
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