Viaggio Segreto: Un'Esplorazione nei Labirinti della Memoria e delle Anime Ferite
Viaggio Segreto, diretto da Roberto Andò, è un film che esplora i labirinti della memoria e delle anime ferite.
Trama e Personaggi
Leo fa lo psicanalista, sua sorella Ale la modella. Abitano a Roma nello stesso palazzo ed entrano l'uno nella vita dell'altro con la stessa facilità con cui penetrano nei rispettivi appartamenti. Ne possiedono la chiave.
La notizia che la loro villa d'infanzia, in Sicilia, è stata messa in vendita s'intreccia alla decisione di Ale di sposare Harold, un artista serbo che ha perso la testa per lei, al punto che vorrebbe regalarle la casa dove è nata. È per impedire che questo avvenga che Leo intraprende un viaggio segreto a Siracusa, per riacquistare la proprietà ed evitare che il delitto che ha segnato la loro infanzia torni a insidiare la memoria della sorella.
- Leo: Psicanalista tormentato, interpretato da Alessio Boni. Si rifugia nei ricordi dei pazienti per non pensare ai suoi.
- Ale: Sorella di Leo, interpretata da Valeria Solarino. È sfuggente e silenziosa, incapace di affrontare la realtà e di trovare la sua strada affettiva.
- Harold: Artista di origine serba, interpretato da Emir Kusturica. È l'uomo che potrebbe cambiare la vita di Ale.
Li unisce un trauma incancellabile, un delitto avvenuto nella casa dell'infanzia: una mamma uccisa, un padre condannato e uscito di galera. Per anni, Leo ha protetto la fragile psiche di Ale, arginando ogni ritorno del rimosso, legandosi a lei con un amore complice e morboso, mentre si faceva invadere dai ricordi dei suoi pazienti per seppellire i propri.
Nella casa della sua infanzia, una villa barocca corrosa dal tempo, la memoria di Leo viaggia e ripercorre i giorni vissuti in quelle stanze, quando lui e la sorellina spiavano da dietro le tende gli amplessi dei genitori: una madre instabile e passionale, un padre - noto magistrato - totalmente succube del fascino e della follia di sua moglie. Fino al tragico giorno in cui la madre venne uccisa da un colpo di fucile, e la polizia accusò il padre del delitto, troncando l’infanzia di Ale e Leo.
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Adattamento dal Romanzo e Temi Chiave
In Viaggio Segreto, Roberto Andò sposta l'azione dall'Irlanda, dove è ambientato il romanzo di partenza "Ricostruzioni" di Josephine Hart, alla Sicilia, sua terra d'origine, per narrare ancora, come già nel precedente "Sotto Falso Nome", di esistenze (ri)costruite sotto il segno di un lutto e di relazioni famigliari condannate da un pesante non detto.
Del romanzo Ricostruzioni di Josephine Hart nel film Viaggio Segreto Roberto Andò smonta pressoché tutto, tanto che ci si chiede se non è stato fin troppo corretto a denunciare la fonte della sua ispirazione.
La dialettica che nel film di Roberto Andò Viaggio segreto si snoda tra Roma e la Sicilia, nel romanzo di Josephine Hart Ricostruzioni si svolgeva tra Londra e l'Irlanda. Molto muta dal romanzo al film.
L'inconscio si difende e fa sì che, dopo il trauma, ricostruiamo il nostro passato in una maniera che renda possibile il proseguimento della nostra vita: la verità non sempre è salvifica e dirci una bugia può strapparci al pericolo. È questo il nucleo più interessante del film, che Andò altera in modo impercettibile ma profondo, preferendo mettere in scena un altro assunto, e cioè che la menzogna può essere ben più intrigante (e cinematografica) della verità.
Il Cast
Alessio Boni e Valeria Solarino interpretano i due protagonisti "spezzati", persino nei nomi, mentre Donatella Finocchiaro nella parte dell'agente immobiliare e Emir Kusturica in quella di Harold inscenano la possibilità per i fratelli di un'apertura, al di là del (doppio) legame che li inchioda.
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Cast Principale
Attore | Ruolo |
---|---|
Alessio Boni | Leo Ferri |
Valeria Solarino | Ale Ferri |
Donatella Finocchiaro | Anna Olivieri |
Emir Kusturica | Harold |
Roberto Herlitzka | Padre Angelo |
Critiche
Alcune critiche hanno evidenziato come la regia enfatizzi l’artificiosità di questo mondo irreale e sospeso nel tempo, costruito così ad arte da perdere qualunque verità e attrattiva. Il ritmo è estenuante, tra andirivieni temporali, stanze vuote, frasi pronunciate a metà, lunghissime sequenze in cui non accade nulla, corpi nudi “piazzati” praticamente in ogni scena.
Altre critiche sottolineano come Andò ricorra paradossalmente a 'troppa' qualità, 'troppa' laboriosità, 'troppo' incantamento. In un film che gronda letteratura persino negli intensi flash erotici, gli attori finiscono per essere sovraesposti.
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