Il Viaggio delle Ragazze: Una Commedia Esilarante sull'Amicizia e il Black Girl Magic
Il Viaggio delle Ragazze è una commedia del 2017 diretta da Malcolm D. Lee che celebra l'amicizia femminile e la cultura afroamericana. Il film racconta la storia di quattro amiche che si ritrovano per un viaggio indimenticabile a New Orleans.
La Trama: Un Viaggio per Ritrovarsi
Ryan Pierce (Regina Hall), una guru del lifestyle che aspira a diventare la prossima Oprah, desidera riallacciare i rapporti con le sue amiche del college. Ryan, Sasha, Dina e Lisa decidono di fare un viaggio per ritrovarsi insieme dopo essersi perse di vista per parecchio tempo. Le quattro amiche sulla trentina, ex regine del dance floor ai tempi dell'università, partono per New Orleans, dove si tiene il festival Essence, dedicato alla musica e alla cultura afro-americana.
Così, tra bar e concerti, le amiche si ritrovano a ballare, bere, ridere, prendersi in giro e litigare come ai vecchi tempi, facendo rinascere il gruppo da loro chiamato Flossy Posse. Il folle viaggio, dunque, sembra riaccendere gli assopiti spiriti, facendo emergere il lato selvaggio di ognuna di loro.
Appena arrivate a New Orleans, Sasha riceve una foto di Stewart (Mike Colter), il marito di Ryan, che bacia un'altra donna. Ma Dina non sopporta che Stewart la passi liscia e lo fronteggia minacciandolo con una bottiglia rotta. A seguito della bagarre, le Flossy Posse vengono cacciate via dall'albergo e sono costrette ad alloggiare in un motel a una stella.
Un'Ode all'Amicizia e all'Empowerment Femminile
Il Viaggio delle Ragazze è anche un'ode all'amicizia e alla fiducia in se stessi che non smette di ricordare l'importanza di saper ascoltare la propria voce interiore. È un film sul Black Girl Magic, si diceva, ma anche sull'amicizia e sull'empowerment, che non manca di trasmettere un messaggio sull'importanza di rimanere fedeli a se stessi.
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Il viaggio delle ragazze, però, è anche un'ode all'amicizia e alla fiducia in se stessi che non smette di ricordare l'importanza di saper ascoltare la propria voce interiore.
Il Tocco di Malcolm D. Lee
Per chi non dovesse conoscere Malcolm D. Lee, basterebbe dire che è il cugino più piccolo di Spike Lee e che nel 2016 riportò sullo schermo Ice Cube in La bottega del barbiere 3 ben dodici anni dopo l'uscita del secondo capitolo della saga di Calvin Palmer. Anche se, probabilmente, i suoi film più famosi sono Scary Movie 5 e Undercover Brother, commedia d'azione in cui il regista del Queens parodiava la blaxploitation. È stato proprio l'illustre cugino a persuadere Malcolm a fare film "neri".
A quell'epoca il più giovane Lee aveva 19 anni mentre Spike era già diventato celebre con titoli come Lola Darling, Aule turbolente e Fa' la cosa giusta. Ma a differenza del cinema impegnato del cugino, Malcolm D. Al di là delle Barriere di Denzel Washington, di Moonlight di Barry Jenkins, di Precious di Lee Daniels e oltre Selma - La strada per la libertà di Ava DuVernay c'è un altro cinema "nero" che volge lo sguardo al mondo afroamericano senza tinte drammatiche, e Il viaggio delle ragazze ne è forse l'esempio più lampante.
Il cugino piccolo di Spike Lee, Malcolm D. Lee, regista di Scary Movie 5 e Undercover Brother, si è ormai ritagliato il suo spazio come autore di un cinema "nero" meno impegnato di quello del suo parente famoso ma anche rispetto al cinema afro-americano descritto sui toni melodrammatici di Barriere, Moonlight o Selma. È stato proprio l'illustre cugino a persuadere Malcolm a fare film "neri".
Ambientazione e Atmosfera
Ambientato nella Big Easy, il film di Malcolm D. Lee è un'ode al Black Girl Magic a partire dallo sfondo scelto per l'evolversi degli eventi: l'Essence fest, un festival annuale - reale - creato dal magazine Essence che si rivolge principalmente alle donne afroamericane. Lui, che finora aveva raccontato storie di uomini (di colore), stavolta confeziona una buddy comedy tutta al femminile. Infatti la nuova fiammante commedia di Lee scorre a ritmo della musica (nera) dell'epoca.
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Da "I'm Every Woman" di Chaka Khan che Whitney Houston fece sua nel 1992 e che dà il via al viaggio delle ragazze, a "She's a Bitch" di Missy Elliott, passando per" Ascension" (Don't Ever Wonder) di Maxwell, e "Bling Bling" di BG, il tappeto sonoro fornisce una nota nostalgica alla reunion delle Flossy Posse in quel di New Orleans. Niente è lasciato al caso, neanche le apparizioni come invitati dell'Essence di P. Diddy e Mariah Carey, che hanno iniziato le loro carriere proprio negli anni Novanta. La stessa Queen Latifah, che per chi non lo sapesse è considerata una delle femministe pioniere dell'hip-hop, a quei tempi sfornava dischi dopo aver debuttato nel 1989, all'età di diciannove anni, con l'album "All Hail the Queen".
Sulle note della musica originale di David Newman, compositore di colonne sonore nominato agli Oscar per Anastasia, il racconto dello sfrenato weekend tra amiche ad ogni modo scorre piacevolmente in una New Orleans nostalgica degli anni '90. Le apparizioni al festival del rapper P. Diddy e di Mariah Carey si alternano a canzoni storiche della musica nera di quegli anni, come "I'm every woman" di Chaka Khan del 1992 che dà il via al viaggio delle ragazze. Malcolm D. Lee riesce a ricreare l'ambientazione afro-americana dell'epoca in un film che diventa, dunque, la celebrazione del Black Girl Magic.
Autenticità e Divertimento
Realmente girato durante il festival Essence e ispirato alle vere storie di qualsiasi gruppo di ragazze, Il viaggio delle ragazze guadagna in autenticità ciò che perde in originalità. Dopo aver raccontato tante storie di uomini di colore, Malcolm D. Lee riesce a penetrare nelle logiche e dinamiche della psicologia femminile attraverso quattro donne presentate da una prospettiva raramente esplorata al cinema.
Per di più le ragazze sono afro-americane, parlano uno slang improntato alla cultura popolare del RnB e del rap, scherzano costantemente sul sesso quanto i loro partner. Divertente, probabilmente trash, sicuramente oltre ogni limite.
Chi l'ha detto che le donne non sanno divertirsi come gli uomini? I ritratti delle quattro eroine dunque scavalcano la questione di genere, ma rimangono imbrigliati in una rappresentazione stereotipata da commedia che mira più che altro al divertimento.
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Sfrenato quanto Una notte da leoni di Todd Phillips, Il viaggio delle ragazze osa andare oltre - laddove altri prima si erano fermati per pudore - e si distingue dalle altri varianti al femminile del buddy movie quali Le amiche della sposa, The Wedding Party, Bad Moms e, tra gli altri, Rough Night, perché più divertente e allo stesso tempo più autentico. Tant'è vero che l'equipe creativo è formato per due terzi da donne che hanno basato la sceneggiatura sulle proprie esperienze personali e delle loro amiche.
La fiammante commedia per adulti senza tabú nata dall'idea del produttore Will Packer, dunque, è il primo film prodotto, scritto, realizzato e interpretato da afro-americani ad aver superato i cento milioni di dollari al botteghino negli Stati Uniti.