Cile: Guida Turistica Fai da Te
Deserti rocciosi, lagune altiplaniche che riflettono cieli di un blu impossibile, bianche e abbaglianti distese saline… Il Cile e i suoi paesaggi hanno conquistato con la loro bellezza aliena, entrando di diritto tra i viaggi preferiti di sempre. Questa guida è la somma delle esperienze e dei consigli per visitare il Cile in 10 giorni. Pronto a partire?
Cosa Vedere nel Cile in 10 Giorni o Due Settimane
Questa guida è la somma delle nostre esperienze e dei nostri consigli per visitare il Cile in 10 giorni. Il Cile è un paese enorme, o meglio, un paese lunghissimo: misura infatti oltre 4.000 km, e questo significa che da una regione all’altra il clima cambia notevolmente, così come cambiano i paesaggi e l’ecosistema. L’itinerario di 10 giorni in Cile si concentra sul nord del paese, da Santiago al Parque Nacional Lauca, passando per i panorami lunari del deserto di Atacama.
Quando abbiamo scelto il Cile settentrionale come destinazione, le persone con cui parlavamo restavano un po’ spiazzate. Approfittiamone quindi per un ripasso di geografia. Il Cile si trova lungo la costa occidentale dell’America del Sud ed è attraversato dalla cordigliera delle Ande, con montagne che superano un’altitudine di 6.000 metri. La lingua ufficiale è lo spagnolo, mentre la sua capitale è Santiago del Cile. Altri luoghi da visitare in Cile molto conosciuti sono la Patagonia e l’Isola di Pasqua.
In questa guida troverai un itinerario per 10 o 15 giorni nel Cile del nord, da adattare a seconda del tempo che avrai a disposizione. Zaino in spalla, siamo pronti a partire!
Indice
- Giorno 1: Dal centro di Santiago del Cile alla casa di Neruda
- Giorno 2: Dal Barrio Lastarria al Cerro San Cristóbal di Santiago
- Giorno 3: Valparaíso
- Giorno 4: Arrivo a San Pedro de Atacama e Valle de la Luna
- Giorno 5: Lagunas Escondidas de Baltinache e tour astronomico
- Giorno 6: Tropico del Capricorno, Lagunas Altiplanicas e Piedras Rojas
- Giorno 7: Dai geyser del Tatio al Pueblo de Machuca
- Giorno 8: Valle del Arcoíris, Yerbas Buenas e Museo del Meteorito
- Giorno 9: Arica
- Giorno 10: Parque Nacional Lauca
- Giorno 11: Arica e San Miguel de Azapa
- Quando andare in Cile: il periodo migliore per visitarlo
- Quanto costa fare un viaggio in Cile
- Come arrivare e come muoversi in Cile
- Viaggiare in Cile: i documenti necessari
- Cosa mangiare in Cile: i piatti tipici
- Il Cile è sicuro? Consigli e assicurazione di viaggio
Giorno 1: Dal Centro di Santiago del Cile alla Casa di Neruda, la Chascona
Atterriamo a Santiago del Cile intorno alle 7:30 di mattina dopo quasi 15 ore di volo da Parigi. È una bellissima giornata invernale, e nonostante la temperatura frizzante non vediamo l’ora di dare inizio ufficialmente al nostro viaggio. Per raggiungere il nostro hotel nel quartiere Bellavista decidiamo di prendere un taxi. Ti verrà consegnato un foglietto con il prezzo che andrai a pagare per raggiungere quella precisa destinazione. In meno di mezz’ora raggiungiamo il Casa Bellavista Hotel, che sarà la nostra base per le prossime tre notti. Abbiamo deciso infatti di dedicare due giorni a Santiago del Cile e uno a Valparaíso, prima di partire per gli aridi paesaggi del deserto di Atacama.
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Lasciamo i bagagli e usciamo nel sole accecante di Santiago. Un po’ intontiti dal jet lag decidiamo di dedicare la giornata al centro città, andando a scoprire i monumenti e le cose più importanti da vedere a Santiago del Cile. L’idea è anche quella di approfittarne per comprare una scheda SIM in uno dei negozi di telefonia del centro.
SIM per il Cile - Info Utili
- All’aeroporto di Santiago non si vendono SIM cilene, nemmeno a uso turistico;
- Sarà sufficiente recarsi in uno dei negozi di telefonia Movistar e chiedere delle SIM a uso turistico;
- L’operatore più diffuso è Movistar: le nostre SIM sono costate 4,99€ l’una per 40 giga di traffico.
- Per soggiorni superiori a 30 giorni occorre registrare i dispositivi con SIM cilene tramite un apposito modulo che vi verrà fornito al momento dell’acquisto della SIM: è una procedura di sicurezza attuata dal governo cileno;
- Se il tuo smartphone supporta la tecnologia e-SIM, puoi sempre attivarne una per il tuo viaggio in Cile, ma avrà un costo decisamente superiore.
Centro di Santiago del Cile
Per raggiungere Plaza de Armas camminiamo fino alla stazione della metro di Salvador, dove acquistiamo le nostre BIP card (una sorta di biglietto ricaricabile per i mezzi pubblici) e ci carichiamo sopra l’equivalente di circa 5€ in pesos cileni.
Metropolitana di Santiago del Cile - Info Utili
- La BIP card è indispensabile per l’utilizzo dei mezzi pubblici a Santiago e costa $ 1500 CLP (circa 1,50€);
- Il costo dei biglietti varia da $ 610 CLP (circa 0,60€) a $ 750 CLP (circa 0,75€) in base all’orario in cui si viaggia, se è ora di punta o meno;
- Per acquistare o ricaricare una BIP card è richiesto l’utilizzo di contanti.
In poche fermate arriviamo a Plaza de Armas e qui scopriamo subito che i negozi di telefonia (e non solo quelli), essendo domenica, sono tutti chiusi. Poco male, iniziamo a girare tra le vie del centro e scopriamo la Catedral Metropolitana, Plaza de la Constitución, il monumento a Salvador Allende e il Palacio de la Moneda. Quest’ultimo è la sede del presidente cileno, l’edificio dove Salvador Allende si tolse la vita per non cadere nelle mani dei golpisti durante il colpo di stato militare del 1973.
Barrio Bellavista
Seppur storicamente interessante, il centro della capitale del Cile non ci colpisce in modo particolare. Nel primo pomeriggio torniamo verso il barrio Bellavista, dove mangiamo un hamburger da Uncle Fletch, che ti consigliamo anche per l’ottima selezione di birre artigianali cilene. Dopo pranzo passeggiamo un po’ per il quartiere, passando il tempo a fotografare murales e scoprendo localini colorati dove vorremmo mangiare nei giorni successivi. In lontananza si intravedono le Ande innevate, che risplendono alla luce abbagliante del sole invernale.
La Chascona
L’ultima tappa della giornata, sempre a Bellavista, è una delle tre case di Pablo Neruda, la Chascona (le altre due si trovano a Valparaíso e a Isla Negra). La visita merita tantissimo e l’abitazione in sé è incredibilmente originale, con gli ambienti resi unici dalla passione di Neruda per il collezionismo e il design.
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La Chascona - Info Utili
- Biglietti di ingresso: $ 9.500 CLP (circa 9,50€);
- Orari: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00;
- Orari estivi di gennaio e febbraio: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00;
- Audioguide incluse (anche in italiano)
Chiudiamo la giornata facendo due passi a Patio Bellavista, un luogo abbastanza turistico e trash ma perfetto se cerchi un po’ di movida o locali aperti nelle sere invernali cilene.
Giorno 2: Dal Barrio Lastarria al Cerro San Cristóbal di Santiago
La mattina del secondo giorno ci svegliamo dopo 13 ore di sonno, che ci permettono di lasciarci alle spalle il jet lag. Iniziamo con una robusta colazione in hotel a base di toast, omelette, caffè e succhi, tutto preparato sul momento dallo staff che parla solo spagnolo. Pieni di energie (almeno sulla carta) riprendiamo la metro per Plaza de Armas con l’obiettivo di acquistare una SIM cilena.
Sbrigata la missione in pochi minuti, possiamo ricominciare la nostra esplorazione di Santiago del Cile. Iniziamo dal Barrio Lastarria, il quartiere bohémien della capitale. Qui ci sentiamo subito a nostro agio e ci mettiamo a passeggiare tra le bancarelle di artigianato, i ristoranti hipster e la street art disseminata un po’ ovunque. La nostra attenzione viene catturata dalla rossa facciata della Parroquia de la Veracruz, che all’interno scopriamo completamente carbonizzata. Questa chiesa cattolica è stata data alle fiamme durante le proteste del 2019 e ne porta i segni visibili.
Barrio Lastarria e Cerro Santa Lucía
La prossima tappa è il Centro Cultural Gabriela Mistral, dedicato alle arti e alla musica. Raggiungiamo poi il Cerro Santa Lucía, una collina alta 629 metri che ospita un parco e diversi monumenti. Questo piccolo cuore verde è una vera oasi di pace nel centro di Santiago del Cile e offre una bellissima vista sullo skyline cittadino, abbracciato dalla cordigliera delle Ande. Si è fatta ormai l’ora di pranzo e decidiamo di viziarci un po’. Proprio a Lastarria, infatti, si trova uno dei ristoranti più popolari della capitale, Bocanáriz. La formula pranzo a soli $ 13.500 CLP (circa 13,50€) ci permette di gustare tapas di pesce, un risotto con pere e queso azul e un dessert di selva nera scomposta, il tutto accompagnato da un calice di Carménère cileno.
Cerro San Cristóbal
Nel pomeriggio decidiamo di salire sul Cerro San Cristóbal, il punto panoramico più famoso di Santiago del Cile. Si tratta di una collina alta 850 metri, raggiungibile in funicolare da Bellavista. Da quassù il panorama è davvero incredibile: lo sguardo può spaziare a 360° sulla città e sui suoi grattacieli, come la vertiginosa Gran Torre Santiago. Il punto d’osservazione più frequentato è la Teraza Bellavista, vicino all’arrivo della funicolare. Qui alcuni chioschi vendono il popolare mote con huesillo cileno, una sorta di mangia e bevi con pesche essiccate e grano cotto. In cima al Cerro San Cristóbal svetta la statua della Virgen de la Inmaculada Concepción, alta 14 metri e visibile praticamente da ogni punto di Santiago.
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Cerro San Cristóbal - Info Utili
- La collina è raggiungibile a piedi lungo una strada ripida e tortuosa in 45-60 minuti.
- In alternativa si può salire con la funicolare dalla stazione Pío Nono (biglietti A/R $ 2.250 CLP) o con la cabinovia (teleférico) dalla stazione Oasis (biglietti A/R da $ 3.850 a 4.620 CLP).
- Cerro San Cristóbal ospita diverse altre attrazioni, come il giardino botanico Jardín Mapulemu, i Jardín Japonés e un parco avventura.
- Orari e biglietti funicolare
- Orari e biglietti cabinovia
Ridiscesi da Cerro San Cristóbal, in serata facciamo di nuovo tappa al Patio Bellavista. Qui veniamo attirati dall’atmosfera trash di Tonny Pizzeria e dal format delle sue “pizze individuali”.
Giorno 3: Valparaíso
“Valpo”, la chiamano affettuosamente i suoi abitanti. Tra le cose da vedere in Cile non può mancare la colorata e caotica Valparaíso, città costiera a 120 km dalla capitale. Per raggiungerla prendiamo un autobus da Santiago, che in meno di due ore ci conduce a destinazione. Da sempre Valparaíso richiama a sé artisti e scrittori, affascinati dall’atmosfera decadente della città, schiacciata tra il porto e le sue 45 colline (chiamate cerros), su cui si arrampicano case e funicolari. Solo 16 dei 30 ascensores di Valparaíso sono oggi ancora in funzione.
Per capire meglio la città e la sua storia decidiamo di affidarci a un free walking tour di Valparaíso… ma non prima di aver addentato una succulenta empanada di Empanadas Delicias Expressas. La nostra guida si chiama María ed è una giovane artista innamorata della sua città. Il tour parte dalla centrale Plaza Sotomayor e dalla zona del porto, per poi spostarsi sulle colline Cerro Alegre e Cerro Concepción, uno spettacolare concentrato di street art. Con l’Ascensor El Peral saliamo fino all’elegante Palacio Baburizza e al Paseo Yugoslavo, per poi raggiungere a piedi il Paseo Gálvez, dove veniamo investiti da un’ondata di colori e disegni.
Lungo la strada succedono un paio di cose magiche. Prima María bussa alla porta di una casa dove una signora prepara i tipici alfajores, biscotti farciti con dulce de leche. Poi incontriamo il writer mascherato Danny Reveco, un artista locale che nelle sue opere denuncia la corruzione e i contrasti sociali del Cile. Ci inoltriamo tra vicoli, scale e spettacolari murales di Cerro Alegre e Cerro Concepción. Camminiamo lungo il Paseo Gervasoni, ammiriamo la vista dalla finestra dell’hotel omonimo, fotografiamo le case colorate di Paseo Atkinson e saliamo la Escalera Piano.
Prenota il tuo tour guidato di Valparaíso
Per circa due ore María ci conduce tra botteghe di artigianato e murales dei suoi artisti preferiti, raccontandoci storie di vita quotidiana in una città bellissima e problematica come Valparaíso. Il tour si conclude di fronte all’Ascensor Reina Victoria, da dove la vista spazia sulle colline alle nostre spalle e il mare luccicante di fronte.
Valparaíso - Info Utili
- Diverse compagnie di autobus collegano Santiago del Cile a Valparaíso, ad esempio Condor e Tur Bus.
- La cosa più semplice è raggiungere la stazione Terminal Pajaritos di Santiago e acquistare il biglietto per la prossima corsa a uno dei box presenti. Sono previste partenze ogni 15 minuti circa e il viaggio dura tra 1 ora e 40 minuti e 2 ore. Una corsa A/R costa sui $ 5.000 CLP a persona.
- Una volta arrivati al Terminal Rodoviário Valparaíso, il centro della città dista 2,6 km a piedi. Consigliamo di prendere un taxi per Plaza Sotomayor subito fuori dalla stazione (al ritorno, c’è sempre qualche taxi che staziona intorno a Plaza Sotomayor).
- Valparaíso ha fama di essere una città poco sicura, per via dei frequenti borseggi e aggressioni a danno dei turisti. Alcune zone, come il porto e la stazione, sono un po’ degradate ed è bene fare attenzione ai propri effetti personali. Unirsi a un tour guidato è una buona idea per esplorare la città in totale tranquillità.
È ormai pomeriggio inoltrato e decidiamo di rientrare a Santiago. Trascorriamo la nostra ultima serata nella capitale in un posto speciale: l’Oculto Beergarden, un cortile segreto a cui si accede da una porta contrassegnata con una “O”. Varcata la soglia, una vasta selezione di birre cilene, cucina internazionale e atmosfera cool completano l’incantesimo.
Giorno 4: Arrivo a San Pedro de Atacama e Valle de la Luna
Il quarto giorno inizia all’alba, direzione aeroporto. Qui ci aspetta un volo per Calama con la compagnia LATAM. Non che ci sia molta scelta: le compagnie che effettuano voli interni in Cile sono solo due, LATAM e Sky. Il volo dura poco più di due ore e arriviamo a Calama (2.299 metri di altezza) con la convinzione di essere atterrati su Marte. Da qui prendiamo un transfer per San Pedro de Atacama, nel bel mezzo dell’omonimo deserto, dove passeremo le successive quattro notti.
Il deserto di Atacama è uno dei luoghi più aridi e inospitali della terra, e si estende tra Cile e Perù per oltre 105.000 km quadrati. Come tutti i deserti è caratterizzato da una forte escursione termica: durante la nostra permanenza avevamo circa 5 gradi di notte e 20-25 di giorno. Il primo impatto con San Pedro, un’oasi verde a 2.500 metri nel deserto, è folgorante. Ci innamoriamo subito delle sue stradine polverose, del cielo blu cobalto e dell’atmosfera incredibilmente rilassata. San Pedro è piccola piccola: consiste di una via principale, una piazzetta e qualche vicolo secondario. Ma per noi, per quei cinque giorni, sarà un po’ il centro del mondo.
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