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Venezia: Guida Completa alla Città dei Canali

Prima o poi arriva per tutti nella vita il momento della gita a Venezia. Venezia va vista, e su questo tutti sono d’accordo. Tante città hanno cercato di appropriarsi del suo nome in virtù di una qualche somiglianza - la Venezia del nord, la Venezia dell’Asia, la piccola Venezia - ma non sono neanche lontamente paragonabili. Diffidate dalle imitazioni: di Venezia ce n’è una sola.

È impossibile ripetere la fortuita e fortunata concatenazione di eventi storici e di peculiarità del territorio che hanno portato al miracolo Venezia: una città strappata alle acque del mare e della laguna, costruita grazie a ingegno e determinazione, nata come rifugio contro le invasioni barbariche e diventata una potenza che ha dominato l’Adriatico e l’Egeo e si è spinta fino in Asia. Amatela per quello che è, con i suoi contrasti, la sua lotta per la sopravvivenza, le sfide dell’overtourism e i suoi prezzi elevatissimi. Sono disagi con cui i veneziani hanno quotidianamente a che fare, ma che affrontano senza timori pur di vivere in una delle città più belle al mondo.

La nostra guida di Venezia vuole farvela scoprire come non pensavate di poterla vedere. Contiene consigli e idee per godersi una vacanza senza stress, la lista di attrazioni adatte a una visita in giornata e quelle per chi ha più tempo a disposizione, le isole più belle dove prolungare l’incanto del centro storico, le spiagge più vicine al centro, le zone migliori dove dormire per chi vuole stare nel cuore della città e quelle migliori per chi cerca un angolo di quiete.

Vi daremo tante informazioni utili per portare a casa una quantità di ricordi meravigliosi, impossibili da collezionare altrove. Perché, ricordatelo, Venezia esiste solo a Venezia.

Quando Andare a Venezia

Essendo una città d’arte, ricchissima di musei e di eventi, Venezia si può visitare durante tutto l’anno. I periodi migliori per visitare Venezia sono però la primavera (ponti esclusi) e i mesi a cavallo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.

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L’estate coincide con il periodo di maggior afflusso turistico, nonostante il caldo afoso e le zanzare rendano il soggiorno in città meno piacevole; i vantaggi di visitare Venezia in questa stagione sono le giornate più lunghe e la possibilità di unire alle visite culturali un po’ di relax al mare.

L’inverno è la stagione meno consigliata perché il rischio di acqua alta è maggiore, inoltre le nebbie sono piuttosto frequenti. Sono splendide occasioni per vivere esperienze uniche, ma è meglio evitarli se non amate la confusione.

Biglietto di Ingresso 2024

In coincidenza con le giornate di maggior afflusso turistico, ossia le feste, i ponti e i weekend d’estate del 2024 sarà necessario acquistare un biglietto di ingresso, ufficialmente chiamato “contributo di accesso“, al costo di 5 Eur a persona. Potete vedere tutte le informazioni, le esenzioni e le date in cui è richiesto il biglietto, nella pagina dedicata al Contributo di accesso a Venezia.

Cosa Vedere a Venezia

Famose in tutto il mondo, le attrazioni top di Venezia sono concentrate lungo l’itinerario a piedi che dalla stazione porta a Piazza San Marco.

La prima che vi si presenterà davanti agli occhi uscendo dalla stazione ferroviaria è il Canal Grande, la via d’acqua che taglia in due il centro di Venezia e su cui si affacciano i palazzi più belli della città. Un tempo dimore signorili, questi edifici storici oggi ospitano musei prestigiosi e di hotel di lusso.

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Il Canal Grande è attraversato da quattro ponti. Uno di questi è l’iconico Ponte di Rialto, uno dei simboli della città: questo maestoso ponte in pietra coperto, riccamente ornato, è bellissimo da ammirare nel suo insieme ed è anche una location da sogno per foto con sfondo sul Canal Grande.

Superata questa meraviglia, non dovrete attendere molto per vederne un’altra: vi attendono le elaborate guglie e le decorazioni in stile bizantino di una delle chiese più belle al mondo, la splendida Basilica di San Marco. Due passi più in là si erge orgoglioso Palazzo Ducale, o Palazzo dei Dogi, la storica sede della Repubblica Serenissima.

Il tour classico si conclude al Ponte dei Sospiri, il bellissimo ponte coperto che unisce Palazzo Ducale alle prigioni di Venezia: così bello che nonostante la sua tetra funzione è diventato un emblema di romanticismo in tutto il mondo. Con un po’ di tempo in più è d’obbligo visitare Murano e Burano, le isole della laguna veneziana famose per le tradizioni del vetro e del merletto.

Anche se le cose da vedere a Venezia sono tantissime, fate in modo che vi resti il tempo per una gita in gondola. Solcare i canali con questa elegantissima barca tradizionale, usata in passato da nobili e intellettuali, è un’esperienza magica: il modo migliore per apprezzare in pieno l’unicità di una città costruita interamente sull’acqua.

Come Arrivare a Venezia

Il modo più veloce, e spesso più economico, per arrivare a Venezia è prendere un volo low cost.

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L’aeroporto di Venezia Marco Polo è uno dei tre più importanti aeroporti italiani (assieme a Roma e Milano) ed è collegato con voli diretti a oltre 70 destinazioni italiane, europee e persino extraeuropee. Il terminal passeggeri dista solo 13 km dal centro città, raggiungibile in autobus, taxi d’acqua privato o con i vaporetti della linea Alilaguna.

Un altro mezzo molto comodo per raggiungere Venezia è il treno. Posta all’inizio di alcune tra le più importanti linee ferroviarie nazionali ed internazionali, la stazione di Venezia Santa Lucia è servita da una grandissima quantità di treni regionali, Intercity e alta velocità con cui si può facilmente viaggiare in ogni direzione.

Anche arrivare in auto è molto facile perché Venezia si trova al centro di uno snodo autostradale cruciale del Nord-est, ma data la particolare configurazione della città i mezzi di terra non possono circolare nel centro città. Questo significa che dovrete lasciare la macchina in uno dei parcheggi all’ingresso del centro storico, costosissimi e quasi sempre tutti esauriti, oppure nei vicini parcheggi della zona di Mestre (in questo caso dovrete raggiungere il centro in treno o in autobus). In entrambi i casi è fortemente consigliato prenotare il parcheggio in anticipo.

Dove Dormire a Venezia

Dormire nel centro storico di Venezia è la scelta consigliata a chi vuole vivere in pieno la magia di questa città unica al mondo: potrete trovare hotel, b&b e appartamenti di ogni categoria in tutti i sestiere (quartieri del centro). Le camere con vista sul Canal Grande o nelle immediate vicinanze di San Marco o del Ponte di Rialto sono le più richieste e di conseguenza le più care; se cercate un alloggio economico le zone migliori per voi sono Dorsoduro o a Castello.

Se arrivate in treno e volete un hotel vicino alla stazione cercate a Cannaregio (occhio però, è un quartiere molto grande!) o a Santa Croce. Se invece viaggiate in auto potete cercare il vostro hotel nelle vicinanze di Piazzale Roma, il punto limite oltre il quale le macchina non possono proseguire.

Dormire nelle isole è un’esperienza completamente diversa, ideale per chi vivere una Venezia più autentica, lontana dal turismo di massa. Gli hotel di Venezia Mestre, sulla terraferma, si rivolgono principalmente a una clientela business e sono sconsigliati alle coppie in fuga romantica. Suppliscono alla mancanza di charme con un buon rapporto qualità/prezzo e la comodità di poter arrivare in auto.

Come Spostarsi a Venezia

Una volta arrivati nel centro di Venezia potrete spostarvi unicamente a piedi o in barca. Anche se siete convinti sostenitori del camminare, è molto probabile che dopo qualche ora di su e giù dai ponti cederete alla tentazione del vaporetto, l’autobus su acqua di Venezia. I vaporetti permettono di raggiungere anche le isole.

Il biglietto dei vaporetti non è economico, pertanto valutate l’acquisto di una city card che comprenda l’uso gratuito dei mezzi pubblici. Per maggiore comodità o per muovervi più rapidamente potete servirvi dei taxi d’acqua, che però sono ancor più costosi dei vaporetti.

I traghetti gondola sono gondole speciali che effettuano unicamente la traversata del Canal Grande: molto usate dai veneziani e poco dai turisti, sono un mezzo rapido ed economico per spostarsi da una sponda all’altra del canale.

Turismo a Venezia: Dati e Riflessioni

Croce e delizia, contributo fondamentale o economia mordi e fuggi: il rapporto tra Venezia e il turismo è da anni intricato e complesso. Ciò che è certo però, è che il totale dei turisti a Venezia negli anni è in continua crescita. Prima di vedere però quantitativamente com’è cresciuto il turismo in questi anni, è utile disegnare le caratteristiche della città.

Venezia, intesa come isola, è una città con poco più di 50 mila abitanti che, in era pre-covid, vedeva quotidianamente riversarsi nelle sue calli e nei suoi canali più di 35 mila turisti al giorno. Ne è controprova un’analisi fatta da OCIO, un progetto volto proprio ad analizzare la questione abitativa nella Venezia insulare. Il rapporto tra Venezia e il turismo però, non nasce ora ma ha una lunga storia. Quello che oggi è un tema divisivo ma di fondamentale importanza per il futuro della città, un tempo, e parliamo di inizio Novecento, era visto come un’opportunità unica a livello europeo.

La data da cui partire è il 1906, anno in cui è stata fondata la Compagnia alberghi Lido, divenuta poi Compagnia italiana grandi alberghi (CIGA). Il primo grande albergo al Lido è stato costruito nel 1909 ed è il famoso Hotel Excelsior. Una premessa che ci aiuta a capire come anche ad inizio Novecento Venezia era la più importante località turistica italiana. I dati disponibili, per quanto riguarda il movimento turistico a Venezia, arrivano dal Servizio statistica e ricerca del Comune di Venezia che mette in luce come nel 1952 le presenze turistiche in città erano un milione e 200mila. Numeri che, come vedremo in seguito, sono ben distanti dal crescente afflusso turistico degli ultimi anni.

Secondo il prof. Zannini “la classe politico-imprenditoriale che resse la città nel trentennio 1915-1945 dimostrò una consapevolezza del ruolo del turismo all’epoca praticamente sconosciuta alle classi imprenditoriali italiane”. Ne è riprova il fatto che nel dopoguerra la “ricostruzione” veneziana riguardò principalmente due alberghi. “Tra 1946 e 1948 - si legge sempre nel saggio del prof.Zannini - apparve, a fianco del Palazzo Ducale oltre il Ponte della Paglia, al posto di alcune vecchie case, il cosiddetto “Danielino”, appendice con facciata in travertino del vicino hotel di lusso Danieli.

Secondo il professore dell’università di Udine, il flusso turistico a Venezia ha vissuto due fasi nettamente diverse. “La prima fase durò fino agli anni Ottanta, coincise con il grande sviluppo del turismo di massa internazionale, di cui Venezia rappresentò una delle mete principali”. Il saggio però mette in luce come la creazione di queste due grandi infrastrutture avesse messo in evidenza dei limiti di un sistema ricettivo non ancora pronto per i grandi numeri. Un’ulteriore conferma del passaggio da un turismo d’élite a un turismo di massa arriva anche dal tempo medio di permanenza. Nel 1949 era di tre notti, negli anni Settanta di 2 notti e nel 2012 di 2,26.

Il profilo tipo del visitatore di Venezia è da sempre tema di dibattito. È un turista straniero che si vole godere una città unica o è un turista “mordi e fuggi” sceso da una nave da crociera solo per vedere la bellezza con uno sguardo effimero ma senza viverla a fondo? Per quanto riguarda le presenze, cioè il numero di notti trascorse dai clienti nelle strutture ricettive vediamo che negli anni la percentuale di persone non italiane ha sempre superato l’82%.

Queste percentuali sono del tutto similari anche se invece di prendere in considerazione le notti, si analizzano solamente gli arrivi. Quando parliamo di arrivi intendiamo il numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi (alberghieri o complementari). Il turista medio quindi, proviene da fuori Italia e nella quasi totalità dei casi vorrebbe tornare a Venezia. “Dalla fine di gennaio 2012 fino a gennaio 2013 - si legge nel documento Cafoscarino - sono stati somministrati 2.606 questionari a un campione di visitatori del centro storico di Venezia. Ne è emerso uno spaccato in cui il 56% ha deciso di arrivare a Venezia in coppia, mentre il 15% ha dichiarato di viaggiare con la famiglia.

Per cercare di delineare un ritratto più fedele ed aggiornato del turista che visita Venezia, possiamo rifarci all’annuario che il Comune pubblica nel proprio sito. Secondo l’ultimo documento disponibile, che è l’Annuario del Turismo 2019, emerge che l'82% degli intervistati risiede in uno stato estero e il restante 18% risiede in Italia. Quest'ultimo dato lo approfondiremo in seguito ma già da questa indagine si rileva che il 23,1% risiede in Lombardia e a seguire il 17,4% in Veneto. Il mezzo di trasporto maggiormente utilizzato per arrivare a Venezia è l'aereo, nel 53% dei casi.

Anche per quanto riguarda la spesa media i dati non sono discordanti rispetto all’analisi Cafoscarina, essendo questa sui 200 euro a testa al giorno. Il campione preso in esame dal Comune, attraverso la survey che ha utilizzato il database di VeneziaUnica per la rilevazione online, è stato di circa cinque mila turisti che hanno risposto (4.843) su un totale di domande inviate però ben maggiore (73.942). Solamente nel 2020, come abbiamo già visto, c’è stato un calo del turismo nazionale verso Venezia, anche se in termini di percentuali sappiamo che è cresciuto rispetto a quello estero. Questo è, per forza di cose, dovuto alla pandemia con i rispettivi blocchi dei voli prima e le quotidiane difficoltà dovute alle direttive regionali e nazionali poi.

Per quanto riguarda invece le presenze straniere a Venezia, vediamo come i maggiori turisti veneziani siano sempre tedeschi, francesi, inglesi ed americani (inteso in senso non strettamente letterale ma persone provenienti dagli Stati Uniti). Ma quanti turisti può sostenere Venezia ogni giorno? La domanda non è di facile risposta. Esiste una simulazione, datata 2018, in cui il professore di Economia del turismo di Ca' Foscari, Jan Van Der Borg, ha calcolato la presenza massima di turisti su 52mila presenze al giorno.

Il tema del turismo sostenibile in una città fragile come Venezia non può essere affrontato in modo superficiale perché è esso stesso cruciale per la vita della città, con tutto il suo patrimonio storico, artistico ed architettonico, e dei suoi residenti. Quest'analisi è sicuramente parziale e non prende in considerazione un altro degli aspetti cruciali quando si parla di sostenibilità e turismo: la questione delle Grandi Navi a Venezia (tema che abbiamo già affrontato in passato sia dal punto di vista dei costi/benefici, sia dal punto di vista di eventuali alternative al passaggio all'interno della città).

Venezia è la gemma preziosa del turismo mondiale. La città che potremmo definire un sogno sull’acqua racconta e sprigiona in ogni angolo un fascino che non ha paragoni. A differenza di molte altre città italiane, la nascita di Venezia ha una data precisa: il 25 marzo 421 d.C., giorno in cui tre consoli padovani, inviati alla ricerca di un luogo dove sviluppare un porto commerciale sicuro e protetto, posero la prima pietra di quella che poi diventò san Giacomo di Rialto. Nel 700 venne istituito il ducato di Venezia con a capo, come primi regnanti, 2 dogi veneziani. Il capoluogo veneto diventò successivamente repubblica di Venezia, ma quando raggiunse la massima potenza e creò diverse basi nel Mediterraneo fu definito anche impero veneziano, in epoca rinascimentale.

La fine della repubblica di Venezia giunse per mano di Napoleone. Seguì il dominio austriaco e poi l’ingresso nel Regno d’Italia. Ma com’è stata costruita Venezia? Non c’è Venezia senza ponti, e in particolare il Ponte di Rialto, che domina il Canal Grande.

Esperienze Uniche a Venezia

Venezia offre l’imbarazzo della scelta tra le attività per tutta la famiglia. La prima proposta è quella di partecipare al celeberrimo Carnevale di Venezia, uno dei più amati al mondo, che trasforma la città in un ballo mascherato. Un’esperienza classica è il giro in gondola, il modo più romantico per visitarla come da tradizione.

Il Bacaro tour entusiasmerà chi ama bere bene: è il mitico “andar par ombre”, ovvero fare un percorso tra i bacari, le osterie tipiche veneziane per fare quattro chiacchiere. Frutto di storiche contaminazioni e di una certa povertà della vita quotidiana, la cucina tradizionale veneziana offre piatti semplici in cui il pesce trionfa, ma dal sapore che a volte lega il dolce al salato, l'agro al piccante. Cosa mangiare a Venezia? Cosa vi manca per godervi Venezia senza brutte sorprese?

Anche chi non ha ancora messo piede a Venezia conosce i luoghi che rendono celebre la Serenissima in tutto il mondo: Piazza San Marco, il ponte di Rialto, il Canal Grande. Ci sono intere zone della città storica tutte da esplorare, lontano dai luoghi obbligati della tradizione, dove ogni angolo nasconde meraviglie. Il miglior modo per conoscere l'anima nascosta di Venezia, infatti, è perdersi in calli e campi, esplorare la città con lentezza, meglio se a bordo di un'imbarcazione tradizionale o a piedi, e guardarla con gli occhi di chi ci vive, magari entrando in una delle tante botteghe artigiane per scoprire le storie dell'autentico Made in Venice, come gondole, vetri, perle, merletti, dolci tipici e tessuti.

Potrete andare alla scoperta di queste piccole isole con tranquille passeggiate nei borghi, visitare musei insoliti e percorrere itinerari archeologici che raccontano delle origini della Serenissima e della sua antica storia, oppure fare brevi escursioni in bicicletta ideali anche per le famiglie con bambini. La Venezia di terraferma - Mestre e Forte Marghera - può riservare bellissime scoperte, come i boschi e i parchi verdi visitabili con itinerari di trekking urbano, vie ciclabili e ippovie.

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