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Comacchio: Cosa Vedere e Fare nella "Piccola Venezia"

Comacchio, soprannominata "la piccola Venezia", è una città lagunare che incanta per la sua autenticità e il rispetto della propria storia e dell'ambiente circostante. Un nitore diffuso ricorda la vicinanza con il mare, la cui luce inonda gli spazi urbani, potenziata dalle superfici quiete dei canali. Visitare Comacchio, il territorio delle sue Valli e dintorni, permette di andare alla scoperta di un intrigante insieme di “terre d’acqua” e di importanti testimonianze storiche, di cui lo storico borgo ferrarese è la perla più preziosa da scoprire!

Quando Visitare Comacchio

Il periodo migliore per visitare Comacchio va da aprile a metà ottobre. In particolare, per chi ama i sapori marinari, i primi due weekend di ottobre sono dedicati alla sagra dell'anguilla con degustazioni e spettacoli di strada.

Cosa Vedere a Comacchio: Un Itinerario nel Cuore della Città

La città di Comacchio ha dimensioni molto raccolte, ma lungo i suoi vicoli e i suoi numerosi canali nasconde una moltitudine di cose da vedere. Mezza giornata sarà risicata per vedere tutto, meglio dedicargli una giornata intera. E così percorrendo i suoi vecchi ponti e le sue belle vie vedrai una moltitudine di palazzi storici, chiese, musei e scorci suggestivi.

Il Simbolo di Comacchio: Il Trepponti

Dal Ponte degli Sbirri si gode la vista più bella: da una parte l’Antico Ospedale degli Infermi dall’altra l’ottocentesco Palazzo Bellini e il celebre Trepponti, simbolo di Comacchio. Fra i ponti più particolari e iconici di Comacchio, c’è sicuramente il Treponti. Realizzato per volere del cardinale Giovan Battista Pallotta su progetto di Luca Danese, fu denominato inizialmente come Ponte Pentarco, per avere la volta portante sostenuta da cinque arcate di diversa grandezza. Al di sotto della struttura in laterizi e pietra d’Istria, scorrono ancora oggi cinque canali: il canale Pallotta, esterno alla città, il canale di S. Agostino sud, la Fossa di S. Pietro e i canali di Borgo e della Pescheria, che immettono nel centro storico.

Il Ponte degli Sbirri

Costruito fra il 1631 e 1635 per volontà del Cardinale Pallotta dallo stesso architetto Luca Danese, il Ponte degli Sbirri deve il suo appellativo alle vicine carceri. Lo trovate ubicato alla fine del Canale della Pescheria, quasi a “sfidare” la bellezza del dirimpettaio “Treponti”. Con le sue arcate in mattoni e la superficie in pietra d’Istria, il Ponte degli sbirri si sviluppa su tre arcate, che sovrappassano il canale del Vescovo, e due altri canali che si protendono, l’una verso il Canale della Pescheria e l’altra verso il Canale del Vecchio Ospedale. Uno vero e proprio “snodo idraulico cittadino” contornato dagli edifici e i monumenti più belli della città di Comacchio: il Museo del Delta Antico, ospitato nel settecentesco Ospedale degli Infermi, la Pescheria e il Palazzo Bellini.

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Altri Ponti da Non Perdere

  • Ponte di San Pietro: E’ uno dei ponti più antichi e meglio conservati fra quelli che potrete vedere sui canali di Comacchio. Realizzato in laterizio prende il nome dell’antico e splendido Quartiere di San Pietro. Sulle sue due sponde si snodano le casette colorate più belle di Comacchio.
  • Ponte dei Sisti: Realizzato in mattoni e ad arcata unica nel XVIII secolo, collega fra di loro la via Agatopisto e la via Buonafede.
  • Ponti del Carmine: Lungo questo Canale è possibile ammirare tre ponti, Il Ponte del Teatro, Il Ponte del Carmine, opposto all’omonima chiesa e il Ponte Pizzetti rasente alla Chiesa del Carmine.

Il Santuario di Santa Maria in Aula Regia

Il santuario di Santa Maria in Aula Regia, conosciuto anche come Madonna del Popolo, domina la parte più occidentale del centro storico di Comacchio. È da qui che parte l’itinerario tra tutte le attrazioni da vedere in città. Questa chiesa era già esistente nel X secolo ed era affiancata da un importante monastero. La sua facciata simmetrica è in parte coperta dal porticato che si congiunge alla parte destra e procede in direzione del centro storico.

Il Loggiato dei Cappuccini

Dal Porticato dei Cappuccini, che conduce al Santuario di Santa Maria in Aula Regia si accede all'antica Manifattura dei Marinati. Dal santuario di Santa Maria in Aula Regia prendi il lungo porticato che procede in direzione del centro. Questo si chiama loggiato dei Cappuccini e la sua costruzione risale al 1647. Purtroppo a distanza di 23 anni fu colpito da un devastante terremoto che ne distrusse una parte. Tra il 1676 e il 1686 venne ripristinato e poi fu restaurato nel 1818.

La Manifattura dei Marinati

Da un'apertura nel loggiato dei Cappuccini potrai scorgere la manifattura dei Marinati, oggi parzialmente trasformata in un museo. Questo rappresenta una vivida testimonianza di archeologia industriale e del commercio e della lavorazione dei pesci di valle, tipica di Comacchio. All'antica Manifattura dei Marinati, perfettamente ristrutturata e tornata in funzione, dove è possibile visitare la “Sala dei fuochi”, con 12 camini per la cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura. Visitando il museo potrai vedere le diverse sale, ognuna dedicata a un tema specifico. Molto bella è la sala degli Aceti, al termine della visita, dove troverai gigantesche botti piene di aceto, utilizzate per la salamoia.

Edifici Storici di Rilevo

Edifici storici di rilievo sono poi l'antica Cattedrale di San Cassiano, la Loggia del Grano e la Torre dell’Orologio.

  • Basilica di San Cassiano: Lungo la strada che continua in direzione del centro ti troverai davanti alla basilica di San Cassiano, il duomo cittadino dedicato al patrono di Comacchio. Siamo in piazza XX settembre e in questo luogo sorgeva anticamente una cattedrale romanica, costruita nel 708 e poi demolita nel 1694.
  • Loggia del Grano: Sulla parte finale di corso Mazzini vedrai anche un piccolo palazzetto in mattoni, con grandi archi sui tre lati (due su ogni lato lungo e uno sul lato corto). Questa è la loggia del Grano, una delle prime opere della rinnovazione seicentesca del centro di Comacchio.
  • Torre dell’Orologio: Al fianco della loggia del Grano si erge la torre dell’Orologio di Comacchio, anche nota come torre Civica. Le sue origini sono più recenti, risale infatti al 1825.

Il Museo Delta Antico: Un Viaggio nella Storia del Territorio

Per chi ama l’archeologia, imperdibile il Museo Delta Antico, che trova spazio nell'imponente architettura neoclassica del Settecentesco Ospedale degli Infermi (1771/1784), e contiene un ricco patrimonio di beni archeologici provenienti dal territorio, dalle prime testimonianze di epoca protostorica sino al medioevo. Nel museo è stato trasferito, con un nuovo suggestivo allestimento, il prezioso carico della nave romana di Comacchio, un'autentica Pompei del mare che è uno spaccato del mondo globalizzato dell'impero romano.

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Il Museo, ospitato nel Settecentesco Ospedale degli Infermi, offre a ciascun visitatore la “chiave” per leggere l’evoluzione storica del territorio dell’antico delta del Po e il ruolo di Comacchio in tale contesto. Al suo interno sono esposti circa 2000 reperti archeologici, un vero e proprio viaggio nel tempo, che va dall’epoca protostorica sino al Medioevo del comacchiese.

Le Sezioni del Museo

Gli ambienti museali, ampi e molto luminosi, si articolano su due piani e ricomprendono 4 sezioni tematiche in cui viene “raccontata la storia di acqua e di terra di Comacchio e dintorni”, attraverso i reperti esposti:

  • La sezione dedicata alle Trasformazioni del Territorio
  • La sezione dell’Età del bronzo finale e prima di Spina
  • La sezione dell’Età arcaica e classica collegata all’antica città etrusca di Spina
  • La sezione dedicata all’ Età romana e i reperti riconducibili al ritrovamento, nel 1981, della nave romana con l’intero suo carico a Comacchio
  • La sezione dell’Età altomedievale a Comacchio e dintorni

La Nave Romana di Comacchio

I reperti e il carico della nave romana È sicuramente la sezione più intrigante e completa dell’esposizione museale. Rinvenuta pressoché intatta nel 1981, la nave romana, presumibilmente, fece naufragio vicino Comacchio tra 19 e il 12 a.C. I sedimenti presenti sul fondo del delta del Po hanno permesso la conservazione e il rinvenimento del carico trasportato, dando così modo agli archeologi di ricostruire fedelmente le consuetudini di quel periodo storico.

Le Valli di Comacchio: Un Paradiso Naturalistico

Nel tardo pomeriggio, quando il tramonto si colora di effetti straordinari, il sito naturalistico delle Valli di Comacchio, a sud del centro storico, presenta un ambiente di grande fascino. Le Valli di Comacchio, per la loro particolare biodiversità all’interno del Parco del Delta del Po, sono state inserite fra i Siti d’Interesse Comunitario e le Zona di Protezione Speciale. Trattandosi di una delle zone umide più grandi ed importanti dell’intera Europa, le Valli di Comacchio sono state inserite anche fra le Zone Umide di importanza internazionale, secondo i dettami della Convenzione di Ramsar.

Escursioni nelle Valli

Un percorso storico in motonave consente di cogliere i tempi della valle attraverso i casoni e le tabarre, i lavorieri (le trappole per la "cattura" del pesce) gli attrezzi del mestiere, e una vegetazione incredibile. Di particolare attrattiva sono le attività di birdwatching.

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La Gastronomia di Comacchio: Sapori di Mare e di Valle

Sulla tavola imbandita trionfa l'anguilla cucinata in mille modi. Gustosissimi gli antipasti a base di capesante, canocchie, vongole; tra i primi piatti, i risotti di mare e gli spaghetti ai crostacei. Vengono infine le squisite grigliate con anguilla accompagnata dalla polenta, insieme a sogliole, cefali, rombi, orate e seppie ripiene.

Nei Dintorni di Comacchio: La Casa Museo Remo Brindisi

Per gli amanti dell'arte da non perdere nel vicino Lido di Spina la Casa Museo d'Arte Contemporanea 'Remo Brindisi', realizzata negli anni tra il 1971 ed il 1973, su progetto dell'architetto-designer Nanda Vigo che si ispirò al movimento della Bauhaus. All'interno si possono ammirare opere di Modigliani, Picasso, Fontana, Dalì, De Chirico, De Pisis, Morandi, Chagall, Boccioni, Guttuso.

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