Come Addestrare i Piccioni Viaggiatori: Guida Completa
I piccioni viaggiatori sono noti per la loro incredibile capacità di ritrovare la strada verso casa da distanze considerevoli. Addestrare un piccione viaggiatore richiede pazienza, costanza e una conoscenza di base del comportamento di questi uccelli.
Addestramento di Base
Se non possiedi un piccione viaggiatore e/o da competizione, puoi farlo volare per vederlo ritornare. Puoi allora prendere l’uccello e portarlo in un posto a chilometri di distanza.
Familiarizzazione con l'Ambiente
Prima di iniziare l'addestramento vero e proprio, è fondamentale che il piccione si abitui al suo ambiente. Assicurati che abbia una voliera confortevole e che trascorra del tempo all'aperto per familiarizzare con i dintorni. Questo aiuterà a rafforzare il suo legame con la casa.
Primi Voli Brevi
Comincia spostandoti a un chilometro da casa per poi aumentare di volta in volta. Vai a nord, sud, est e ovest, così imparerà a tornare da tutte le direzioni. Ripeti questa operazione un paio di volte e dopo inizia ad allontanarti sempre di più. Inizia con brevi voli di pochi metri, aumentando gradualmente la distanza. Questo aiuterà il piccione a sviluppare il suo senso dell'orientamento e a prendere confidenza con il volo.
Aumentare Gradualmente le Distanze
I piccioni viaggiatori riescono a tornare da distanze notevoli, anche da 80 km, anche se alcuni uccelli con doti straordinarie sono capaci di ritornare da distanze più grandi. Lasciare volare il tuo piccione troppo presto significherà farlo volare via per non vederlo tornare mai più.
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Costanza e Pazienza
L'addestramento dei piccioni viaggiatori richiede tempo e pazienza. Non scoraggiarti se all'inizio il piccione impiega più tempo a tornare a casa. Con la pratica e la costanza, migliorerà gradualmente le sue capacità di orientamento.
Considerazioni Importanti
I piccioni viaggiatori anziani o con più esperienza potrebbero non essere adatti a questo addestramento. Potrebbero essere già stati addestrati per tornare a un altro sottotetto.
Alimentazione e Idratazione
Una corretta alimentazione e idratazione sono essenziali per la salute e le prestazioni del piccione viaggiatore. Assicurati che abbia sempre a disposizione cibo e acqua fresca, soprattutto durante le sessioni di allenamento.
Condizioni Meteorologiche
Evita di far volare il piccione in condizioni meteorologiche avverse, come pioggia forte, vento forte o nebbia. Queste condizioni possono disorientare l'uccello e rendere difficile il suo ritorno a casa.
Caratteristiche Generali dei Colombi
I colombi formano un gruppo assai omogeneo, tanto per la loro organizzazione quanto per le abitudini. Sono generalmente di media grandezza, corrispondente al peso di 300 a 400 grammi, però alcuni generi (Oena) sono grandi poco più d' un passero e alcuni (Goura) raggiungono la mole d'una tacchina.
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- Il becco è sempre piuttosto breve, sottile, debole, molle alla base, più robusto e più duro all'apice, dove termina con una punta leggermente piegata ad uncino.
- Le narici sono situate innanzi alla fronte, hanno forma di fessura e sono quasi sempre coperte da una membrana molle, più o meno rilevata.
- Il piede ha quattro dita, delle quali il posteriore è allo stesso livello delle altre e può in qualche caso servire a stringere le fronde sulle quali il colombo si arrampica.
- Le remiganti primarie sono molto robuste e, di solito, notevolmente più lunghe delle secondarie, la qual cosa contribuisce a rendere i colombi forti volatori.
La coda è quasi sempre formata di dodici timoniere, raramente di quattordici o di sedici; è per lo più breve e leggermente arrotondata, ma talvolta è lunga e degradante.
I colori dei Colombi sono generalmente modesti, almeno rispetto a quelli di altri uccelli, se si eccettuano i colombi pappagalli (Treronidae), nei quali predominano il verde e il giallo con qualche macchia rosso-scarlatta. Colorazioni metalliche si trovano frequentemente sui lati del collo, e non di rado cedono il posto a un collare in cui il bianco e il nero spiccano distintamente.
Anatomicamente i Colombiformi assomigliano molto ai Gallinacei; nello scheletro particolarmente notevoli sono l'altezza grande della carena dello sterno e la lunghezza delle ossa dell'estremità dell'ala; la mano è più lunga dell'avambraccio e questo è più lungo dell'omero.
Un carattere per il quale i Colombiformi si distinguono da tutti gli altri uccelli, consiste nel modo particolarissimo di alimentare i piccoli nei primi giorni della loro vita. Quando l'incubazione è prossima alla fine, le cellule epiteliali del gozzo dei genitori si moltiplicano eccessivamente, subiscono una forte degenerazione grassa e si distaccano in ammassi che vengono rigurgitati nell'esofago dei piccoli.
I colombi sono monogami: è difficile dire se nelle specie selvatiche le coppie si separino dopo la riproduzione, specialmente se si tratta di specie che emigrano, ma nei colombi domestici le coppie sono permanenti.
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Gli amori sono complicati: il maschio fa la ruota alla femmina con atteggiamenti caratteristici per ciascuna specie, accompagnati da piccole grida che nel piccione torraiolo e nelle razze che ne derivano costituiscono il tubare. Dopo le nozze ha luogo un volo generalmente breve. La coppia sceglie successivamente il luogo dove fare il nido; quivi il maschio chiama la femmina tubando e ve la spinge ogni volta che essa se ne allontana.
Il nido, fatto a terra, nelle anfrattuosità di rocce e di caverne o sugli alberi non ha nulla di artistico; consta di una certa quantità di ramoscelli secchi, sufficienti a tenere a posto le due uova bianche deposte dalla femmina (certe specie ne depongono uno).
L'incubazione è divisa fra i due sessi, ma il maschio si limita a sostituire la femmina durante le ore calde della giornata, generalmente dalle nove o dalle dieci fino alle sedici o alle diciassette: la durata della cova varia, a seconda della specie, dai quattordici ai diciotto giorni.
I piccoli nascono con le palpebre chiuse e quasi nudi, appena coperti di piumino; le penne spuntano e crescono rapidamente ma i giovani non si muovono dal nido fino a che non sono in grado di volare. Il loro abito è sensibilmente diverso da quello degli adulti, ma non appena lo sviluppo è terminato, s'inizia la muta, così che dopo un periodo che varia dai due ai quattro mesi, i giovani non si distinguono dai genitori.
I colombi si nutrono in massima parte di semi; alcuni sono eminentemente frugivori, altri beccano chiocciolette, vermi e larve d'insetti che cercano nel terreno. Hanno gran bisogno d'acqua, non solo per bere, ma anche per fare il bagno. Molte specie sono avide di sale.
La ricerca del pascolo conduce talune specie a compiere giornalmente escursioni a distanze notevoli. Prescindendo da simili peregrinazioni, i colombi possono essere distinti in migratori e stazionarî: appartiene a questi ultimi la maggior parte delle specie tropicali, mentre migrano a grandi distanze le specie che si riproducono nelle zone temperate fredde, come il colombaccio, la colombella e la tortora.
Le specie stazionarie non solamente conservano la loro dimora nel distretto che hanno scelto, ma conservano grande attaccamento per il luogo ove nidificano e dove sogliono pernottare. Quivi tornano giornalmente, anche da grandi distanze.
I colombi sono cosmopoliti.
Classificazione dei Colombi
I colombi si possono distinguere in due sott'ordini: Columbae propriamente dette e Didi, oggi estinti.
Le Columbae propriamente dette comprendono, secondo lo Sharpe, cinque famiglie:
- Treronidae o Colombi pappagalli
- Columbidae o Piccioni
- Peristeridae o Tortore
- Gouridae
- Didunculidae
La famiglia Pansteridae è un aggregato piuttosto artificiale di sottofamiglie, alcune delle quali potrebbero essere più opportunamente considerate come famiglie distinte. Vi appartengono infatti le tortore (v. tortora) le quali costituiscono da sole un gruppo numeroso e omogeneo: sono snelle, hanno testa piccola, lunga e graduata, tarsi piuttosto corti sebbene atti a camminare sul suolo: la loro mole varia da quella d'un grosso passero a quella d'un piccolo piccione.
La famiglia Columbidae comprende uccelli che per mole e abitudini si avvicinano maggiormente ai Piccioni propriamente detti.
Famiglia | Sottofamiglia | Caratteristiche |
---|---|---|
Treronidae | Treroninae, Ptilopodinae, Carpophaginae | Spesso di colore verde, agili tra le fronde |
Peristeridae | Zenaidinae, Melopeliinae, Mesopeliinae, Peristerinae, Geopeliinae, Phabinae, Geotrygoninae, Caloenadinae | Tortore, snelle, spesso con collare nero e bianco |
Columbidae | Ectopistes, Macropygiinae, Columbinae | Piccioni propriamente detti |
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