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Conservata Escursione Circadiana della Frequenza Cardiaca: Definizione e Importanza

A tutti noi è capitato di eseguire un tracciato ECG, con il quale, tramite degli elettrodi posizionati sul torace, viene registrata l’attività elettrica del cuore. Un modo semplice per rendersi conto della continua variazione della frequenza cardiaca è costituito dall’analisi visiva dell’andamento della frequenza cardiaca ad una registrazione Holter 24 ore: è facile notare come nelle ore notturne la frequenza cardiaca si riduce, per aumentare di nuovo al risveglio generando il cosiddetto ritmo circadiano (variabilità a lungo termine).

Il Ritmo Circadiano: Un Meccanismo Biologico Fondamentale

Il ritmo circadiano è un meccanismo biologico fondamentale che regola il funzionamento dell’organismo umano in cicli di circa 24 ore. Ogni persona possiede un orologio interno, o clock biologico, che organizza i processi vitali in funzione del ciclo luce-buio ambientale. Una buona sincronizzazione circadiana consente di mantenere equilibrio tra corpo e mente, garantendo un sonno di qualità, un’umore stabile e una performance psicofisica ottimale.

Il sistema circadiano umano è orchestrato da un “orologio principale” situato nel cervello, precisamente nel nucleo soprachiasmatico (SCN) dell’ipotalamo anteriore. Il SCN riceve segnali luminosi direttamente dalla retina attraverso una via chiamata retino-ipotalamica. La luce percepita al mattino sopprime la secrezione di melatonina da parte della ghiandola pineale, favorendo lo stato di veglia. L’orologio centrale non lavora da solo: invia segnali a una rete di orologi periferici, presenti in organi come il fegato, il cuore, il pancreas, l’intestino e i polmoni. segnali ormonali (es. Quando l’orologio centrale è in sincronia con l’ambiente esterno e gli orologi periferici rispondono correttamente, il sistema lavora in modo armonico.

Il ritmo circadiano è influenzato da una combinazione di stimoli esterni (ambientali e comportamentali) e variabili interne (genetiche, ormonali, patologiche). Il più potente sincronizzatore circadiano. L’orologio biologico può essere facilmente disturbato da stimoli dissonanti o da condizioni patologiche. Soprattutto quella emessa da smartphone, tablet, computer e LED blu.

Variabilità della Frequenza Cardiaca (HRV)

Ci sono diversi modi di misurare la HRV. Possiamo misurarla in modo più complesso e raffinato tramite tecniche di analisi spettrale. Perché, come premesso, si è visto che la perdita o la riduzione della HRV si associa a malattia.

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La variabilità della frequenza cardiaca, infatti, è espressione dell’interazione tra le due componenti del sistema nervoso autonomo: la componente vagale “inibitoria” e la componente simpatica “eccitatoria”. La continua interazione fra queste due componenti fa si che siamo in grado di scappare di fronte ad un pericolo quando prevale la componente eccitatoria che fa aumentare la frequenza cardiaca (e la pressione arteriosa) o di riposare la notte quando prevale la componente inibitoria che rallenta il battito (e abbassa la pressione arteriosa).

Non sempre però queste due componenti sono in equilibrio, in alcune patologie la componente simpatica prevale anche quando non dovrebbe come ad esempio capita in alcuni casi di ipertensione arteriosa o di scompenso cardiaco o dopo un infarto miocardico.

Fattori che Influenzano la Frequenza Cardiaca

La frequenza cardiaca, come abbiamo detto, varia in continuazione, aumenta se facciamo uno sforzo, come ad esempio salire le scale o portiamo dei pesi, ma anche se interveniamo durante una riunione o se discutiamo al telefono. All’opposto quando siamo a riposo o se dormiamo la frequenza cardiaca si riduce.

Patologie e Alterazioni della HRV

Sono molte le patologie che possono provocare un’alterazione della HRV. Fra le più eclatanti le Disautonomie, cioè quelle malattie come il Parkinson o la Tachicardia posturale inappropriata, ma per certi aspetti anche il diabete, in cui il sistema nervoso autonomo non è più in grado di regolare adeguatamente e tempestivamente la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa alle circostanze.

Disturbi del Ritmo Circadiano del Sonno

I disturbi del ritmo circadiano del sonno (CRSWD - Circadian Rhythm Sleep-Wake Disorders) rappresentano un insieme di condizioni in cui il ciclo sonno-veglia della persona è alterato rispetto ai ritmi sociali o ambientali. Il sonno si sposta cronicamente verso orari molto tardivi (es. Addormentamento molto precoce (es. In molti casi, questi disturbi non sono riconosciuti né trattati correttamente, perché erroneamente attribuiti a stress, ansia o pigrizia.

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Tra i principali disturbi del ritmo circadiano, il Dr. I disturbi del ritmo circadiano non si manifestano casualmente, ma sono il risultato dell’interazione tra fattori genetici, ambientali e comportamentali che compromettono la sincronizzazione tra l’orologio biologico interno e il mondo esterno. La luce solare è il principale sincronizzatore dell’orologio circadiano. Alcune persone sono geneticamente predisposte a uno spostamento del ritmo circadiano (i cosiddetti “gufi” o “allodole”). Mutazioni nei clock genes (es.

Il corretto funzionamento del ritmo circadiano è essenziale per mantenere l’equilibrio fisiologico tra sonno, metabolismo, funzioni cognitive e sistema immunitario. La manifestazione più evidente dei disturbi circadiani riguarda il sonno, che perde il suo ritmo regolare e rigenerante. episodi di micro-sonno o colpi di sonno in situazioni a rischio (es.

Il ritmo circadiano è strettamente correlato con le funzioni cognitive superiori (memoria, attenzione, elaborazione delle informazioni) e con il sistema limbico, che regola le emozioni. Una desincronizzazione persistente può indebolire le difese immunitarie, aumentando la suscettibilità a infezioni, infiammazioni croniche e, in alcuni studi, favorendo la progressione tumorale (es.

Negli ultimi anni, la letteratura scientifica ha confermato un legame sempre più stretto tra disequilibrio circadiano e salute mentale, al punto che la regolazione del ritmo sonno-veglia è oggi considerata un fattore terapeutico strategico in psichiatria. Associato a una carenza di luce solare nelle stagioni fredde, con sintomi di letargia, anedonia, ipersonnia e aumento dell’appetito. I cicli di sonno irregolare possono scatenare fasi maniacali o depressive. Queste difficoltà si manifestano già nei soggetti con ritmi sonno-veglia irregolari, anche se dormono un numero di ore apparentemente sufficiente.

Diagnosi e Trattamento dei Disturbi del Ritmo Circadiano

Diagnosticare correttamente un disturbo del ritmo circadiano richiede un approccio clinico integrato, che tenga conto non solo dei sintomi riportati dal paziente, ma anche dell’osservazione oggettiva dei suoi ritmi biologici reali nel tempo. L’attigrafo è un dispositivo simile a un orologio da polso che registra in modo continuo il movimento corporeo e la luce ambientale per almeno 7-14 giorni. Nei centri altamente specializzati si può ricorrere al test del DLMO (Dim Light Melatonin Onset), che misura l’orario in cui inizia la secrezione endogena di melatonina in condizioni di luce attenuata.

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Il trattamento dei disturbi del ritmo circadiano ha come obiettivo principale riallineare l’orologio biologico interno con l’ambiente esterno. La strategia terapeutica viene definita sulla base della forma clinica, della gravità del disallineamento e dello stile di vita del paziente. È l’agente più utilizzato nel trattamento dei disturbi circadiani. È preferibile utilizzare formulazioni a rilascio immediato, con dosaggi generalmente tra 0,5 mg e 3 mg. In ambito di ricerca sono in fase di studio nuove molecole (es. La fototerapia a luce intensa è uno dei pilastri terapeutici dei disturbi circadiani.

Per molti disturbi circadiani lievi o iniziali, modificare le abitudini quotidiane può già produrre miglioramenti significativi. Questi rimedi non sostituiscono la terapia specialistica, ma sono un valido supporto quotidiano per chi desidera rafforzare il proprio ritmo circadiano in modo naturale. Chi lavora a turni irregolari o viaggia spesso tra fusi orari è particolarmente esposto ai disturbi del ritmo circadiano. Per viaggi verso est (es. Per viaggi verso ovest (es.

Domande Frequenti

Sì, se assunta nel momento corretto e sotto supervisione medica. Assolutamente sì. Dipende dalla causa. Sì, soprattutto nei soggetti predisposti.

Il Ruolo della Cronobiologia

Nel corso degli anni la cronobiologia, branca della biologia che studia i fenomeni periodici (ciclici) negli organismi viventi e il loro adattamento ai ritmi biologici, ha manifestato un enorme sviluppo. Tanto che nel 2017 il Nobel per la Medicina è stato assegnato a tre genetisti cronobiologici - Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W.

La sua secrezione è strettamente legata alla luce: infatti, lo stimolo luminoso viene trasmesso all’epifisi che inibisce la produzione di melatonina. Tra le 9 e le 12 il cortisolo raggiunge il suo picco e la temperatura corporea tende a risalire. Questo fenomeno riguarda sia gli adulti sia i bambini. Anche il sistema cardiovascolare è strettamente influenzato dal nostro orologio biologico. Un’alterazione del normale ritmo sonno-veglia può determinare di conseguenza una alterata produzione di cortisolo, portando quindi ad un aumento della frequenza cardiaca.

Tipi di Disturbi del Ritmo Circadiano

  • Disordine in ritardo di fase di sonno (DSP o sindrome della fase del sonno ritardata): i pazienti si coricano e si svegliano tardi.
  • Disordine avanzato di fase di sonno (ASP o sindrome da fase di sonno anticipata): più comune nei soggetti più anziani.
  • Ritmo irregolare di sonno-risveglio: comprende un ciclo irregolare di sonno, associato spesso a numerosi sonnellini diurni.
  • Tipo non sincronizzato: molto meno comune, questa sindrome è caratterizzata da un ritmo sonno-veglia caotico. Il ciclo sonno-veglia rimane generalmente costante di lunghezza, ma è superiore alle 24 ore, determinando un ritardo dei tempi di sonno e veglia da una a due ore ogni giorno.
  • Disordine del lavoro a turni (sindrome del turnista): è secondario all’alterazione del normale ritmo da parte dei turni di lavoro.

Il trattamento dei disturbi del ritmo circadiano richiede una corretta valutazione del ritmo circadiano del soggetto. Fondamentale è seguire una corretta igiene del sonno. Nel disturbo del jet-lag i viaggiatori dovrebbero spostare gradualmente il ciclo di sonno-veglia prima di viaggiare per cercare di avvicinarsi all’orario della loro destinazione.

Per stimare il proprio ritmo circadiano esistono alcuni test che valutano sia le variazioni della temperatura corporea sia il dosaggio della melatonina (ematica, urinaria o salivare). Si ottiene così una curva della concentrazione salivare della melatonina serale da cui è possibile calcolare il “dim-light melatonin onset” (DLMO).

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