Consolato Bosnia Erzegovina Roma: Orari, Indirizzo e Servizi
Benvenuti nella pagina dei servizi consolari per la Bosnia Erzegovina, con tutte le informazioni per l’ottenimento dei visti e le procedure per la legalizzazione dei documenti.
Informazioni Generali sulla Bosnia Erzegovina
La Bosnia Erzegovina è una repubblica federale, composta da due entità: la Federazione di Bosnia ed Erzegovina e la Republika Srpska. Un paese affascinante con una storia ricca e complessa e una cultura diversificata, che si sta affermando come destinazione di viaggio sempre più popolare.
Una scelta particolarmente attrattiva per gli investitori stranieri che godono di incentivi fiscali e fondi di sostegno governativi. Il governo bosniaco attualmente sta lavorando per l’adesione all’Unione Europea implementando riforme per raggiungere questo obiettivo.
Queste politiche rendono la Bosnia Erzegovina una scelta attraente sia per i viaggiatori che cercano nuove esperienze culturali sia per gli imprenditori alla ricerca di nuove opportunità di mercato.
Visti e Passaporti
Per i cittadini italiani che desiderano recarsi in Bosnia Erzegovina per soggiorni fino a 90 giorni, non è necessario il visto d’ingresso. È consentito attraversare la frontiera con un documento di riconoscimento passaporto o carta d’identità valida per l’espatrio, a condizione che abbiano una scadenza non inferiore a tre mesi dalla data di arrivo prevista.
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Per soggiorni a lungo termine, oltre i tre mesi, è obbligatorio richiedere un visto d’ingresso prima dell’ingresso nel paese. Una volta ottenuto il visto, è necessario procedere con la richiesta di permesso di soggiorno presso l’Ufficio stranieri del Ministero della Sicurezza.
Per soggiorni fino a 90 giorni entro un periodo massimo di sei mesi, il visto non è necessario per i cittadini dell’Unione Europea, italiani inclusi. In ogni caso tutti i visitatori stranieri devono registrarsi presso l’Ufficio Stranieri del Ministero della Sicurezza entro 48 ore dall’arrivo. Talune volte questa registrazione viene controllata al momento della partenza dal paese.
Per maggiori dettagli su come ottenere un visto per visitare il paese, inclusi i requisiti necessari, le procedure da seguire e i tempi di elaborazione si invita a visitare la pagina dei visti della Bosnia Erzegovina.
Legalizzazione Documenti e Apostille
La Bosnia Erzegovina ha aderito alla Convenzione de L’Aja del 5 ottobre 1961, che semplifica il processo di legalizzazione dei documenti pubblici attraverso l’apposizione dell’Apostille. Questo facilita notevolmente gli scambi commerciali e le visite turistiche, riducendo la burocrazia per la validazione dei documenti.
La Bosnia Erzegovina è membro della Convenzione dell’Aia del 1961 che abolisce la legalizzazione consolare di atti pubblici. Per legalizzare i documenti è possibile perciò seguire la procedura semplificata dell’Apostille che non prevede più il passaggio in Consolato.
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I documenti da legalizzare per l’uso in Bosnia Erzegovina se redatti in italiano devono essere tradotti in una delle lingue ufficiali del paese: bosniaco, serbo o croato, e la traduzione deve essere effettuata da un traduttore giurato. Un servizio che ZamaService può fornire su richiesta con i propri traduttori, esperti professionisti madrelingua. La traduzione deve essere quindi apostillata.
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