Visitare la Corea del Nord: Un'Esperienza Unica
La Corea del Nord è sempre stata una meta affascinante e desiderata da molti viaggiatori avventurosi. Tuttavia, organizzare un viaggio in questo paese non è semplice e richiede una preparazione accurata. Prima di partire, è fondamentale informarsi su tutti gli aspetti del viaggio, dai documenti necessari alle regole di comportamento da seguire.
Considerazioni Preliminari
Andare in viaggio in Corea del Nord non significa supportare il regime nordcoreano. Se dovessimo viaggiare solo in posti di cui approvo il governo allora non dovrei andare da nessuna parte. Non dovrei andare negli Stati Uniti, perché non concordo con la linea di governo di Trump. La stessa cosa varrebbe in Russia o in Cina, dove sono stata e, se capiterà, tornerò. Ho viaggiato per il Myanmar per venti giorni e non per questo ho supportato i militari che uccidono i rifugiati rohingya. Quindi no, non sono una sostenitrice del governo totalitario e dittatoriale della famiglia Kim, sono solo una viaggiatrice curiosa.
Organizzazione del Viaggio
Un viaggio in Corea del Nord non può essere organizzato autonomamente online. Non è possibile prenotare voli per Pyongyang o alberghi in Corea del Nord direttamente. Per questo motivo, è necessario affidarsi a un tour operator specializzato che si occuperà di tutti gli aspetti logistici del viaggio.
Ci sono poche compagnie specializzate in viaggi in Corea del Nord. È consigliabile contattare diversi tour operator e scegliere in base a professionalità, velocità di risposta, disponibilità, reputazione e prezzo. Il viaggio in Corea del Nord è un viaggio molto serio e molto costoso, quindi valutate bene tutto.
Elliott, il ragazzo che mi ha seguita, è stato sempre super esaustivo e gentilissimo. L’organizzazione è stata impeccabile, dall’inizio alla fine, loro hanno curato ogni dettaglio, io ho dovuto soltanto provvedere al mio volo a/r per Pechino. In DPRK loro si appoggiano a un’agenzia locale che organizza il tutto.
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Non amando i viaggi organizzati dagli altri (tantomeno dai tour operator) ho deciso di spendere di più e viaggiare da sola. Chiaramente con da sola intendo non facendo parte di un gruppo composto da altri viaggiatori, ma ho optato per un tour privato, in modo da essere padrona del mio tempo, senza dover aspettare nessuno. Sicuramente una scelta coraggiosa, in quanto sono stata l’unica occidentale a viaggiare con due guide e un’autista nordcoreani per una settimana.
Visto e Assicurazione
Ottenere il visto d’ingresso in Corea del Nord non è difficile, a meno che non si vada nel paese per altri scopi se non per il semplice turismo. Ai giornalisti, per esempio, è vietato l’ingresso. I fotografi (o chi lavora nei media) devono far presente la loro professione al tour operator che valuterà poi il caso. Essere stati in Corea del sud o in altri paesi non propriamente amici della DPRK (come USA o Giappone) non compromette l’ingresso in Corea del Nord.
È obbligatorio comprare un’assicurazione medica che vi copra durante tutto il soggiorno, o meglio, che vi permetta di essere rimpatriati in caso di malattia grave o infortunio. In Corea del Nord le strutture ospedaliere sono piuttosto spartane e quelle più attrezzate non sono accessibili ai turisti, ma solo ai locali. Molte agenzie infatti nel loro “orientation pack”, cioè una sorta di memorandum dove spiegano le cose da fare e da non fare nel paese, sottolineano di prestare particolare attenzione a non farsi male per non dover ricorrere a cure mediche in loco.
Trasporto e Valuta
L’unico modo per entrare in Corea del Nord è con voli da Pechino, Shenyang, Shanghai o Vladivostock, quindi bisognerà fare richiesta anche per il visto cinese (o russo nel caso di Vladivostock). Tutti raccomandano il visto due ingressi, piuttosto che quello all’arrivo (72 ore o 144 ore), perché sarete più tranquilli avendo già un visto sul vostro passaporto e non dovrete fare domanda in aeroporto, fare la fila (spesso interminabile), non dovrete sottostare agli orari degli uffici aeroportuali eccetera.
Si vola su Pechino e lì incontrerete il corrispondente del vostro tour operator (nel mio caso il mitico Elliott) che vi consegnerà il visto per entrare in Corea del Nord e da lì prenderete il vostro volo Air Koryo (la compagnia aerea nordcoreana). La Air Koryo è stata eletta compagnia peggiore con cui volare e “1 star airline” dal sito Skytrax, ma sinceramente a me non è sembrata così orribile.
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Oltre che con l’aereo si può entrare nel paese anche con il treno che passa l’unico punto attraversabile del confine con la Cina nella città di Dandong.
Dicevano che ai turisti è vietato usare la moneta locale, il won nordcoreano, ma non è esattamente così, perché mi sono stati dati in resto dei won e li ho usati a mia volta. Non si possono certamente prelevare (non esisto bancomat in DPRK) né si possono cambiare. Si accettano euro, dollari americani e renminbi cinesi sia in forma di monete sia di banconote, che però devono essere di piccolo taglio (sarà più facile fare acquisti), nuove, non danneggiate, né scritte a penna o macchiate. In caso di acquisti il resto sarà sempre dato in euro, dollari americani o renminbi cinesi (raramente in won), in base alla disponibilità e può succedere che venga dato in diverse valute insieme.
Comunicazioni e Comportamento
Le comunicazioni in Corea del Nord sono assolutamente ristrette e controllate. Il roaming del cellulare non funziona in DPRK, perché il network è diverso. Si può acquistare una sim card al costo di €250 per effettuare chiamate e telefonare all’estero costa circa €8 al minuto. Tutte le telefonate sono comunque assolutamente controllate. Non c’è wifi e internet è a solo uso dei militari e dei politici. Gli abitanti nordcoreani che dispongono di smartphone (non tutti) usano i dati 3g.
Non c’è un modo preciso di vestirsi durante il viaggio, ma si richiede di vestire in modo presentabile in ogni momento della permanenza. I vestiti strappati, succinti, le scarpe aperte o comunque un abbigliamento eccentrico non sono accettati. Attenzione a non indossare loghi, frasi ricollegabili alla politica o slogan e nemmeno decorazioni raffiguranti la bandiera americana.
La visita al Kumsusan Palace of the Sun è l’unico luogo che richiede un dress code formale, nonché uno dei vari siti dove è richiesto obbligatoriamente di inchinarsi. Per gli uomini camicia, pantaloni, scarpe chiuse e, se possibile, la cravatta. Per le donne un abito o una gonna (ma anche pantaloni), una camicia e scarpe chiuse. Assolutamente vietati i jeans, le magliette, i calzoncini, le scarpe aperte o da ginnastica.
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È severamente vietato introdurre nel paese qualsiasi pubblicazione (cartacea o digitale) riguardante la Corea del Nord o del Sud, incluse le guide di viaggio o le mappe del paese, qualsiasi testo scritto in coreano, la Bibbia o qualsiasi materiale religioso, pornografico o politico. Se si maneggiano quotidiani è vietato buttarli nel secchio, rovinarli e se sulla prima pagina è presente la foto di un leader è vietato piegarlo in coincidenza della foto per non creare una piega sul volto del leader stesso.
Quando interagite con i locali (per lo più saranno le vostre guide) evitate di parlare di politica, religione o qualunque argomento possa mettere in cattiva luce la Corea del Nord. Saranno tutti molto interessati a sapere della vita nel vostro paese, dal momento che ai nordcoreani è vietato viaggiare al di fuori del paese vorranno sapere di tutto. Io ammetto di aver fatto parecchie domande scomode, perché volevo sapere davvero il più possibile, creando a volte un lieve irrigidimento da parte delle guide, che a volte non hanno risposto oppure risposto in modo diplomatico.
Sarete costantemente scortati per tutta la durata della vostra permanenza sul territorio nordcoreano. L’unico momento in cui sarete soli è nella vostra camera d’albergo. Non è permesso uscire dall’albergo da soli in nessun momento. In giro sarete costantemente tenuti d’occhio dalle vostre guide. Ho chiesto il perché di questo e mi è stato risposto che altrimenti un turista non sarebbe in grado di andare in giro, comunicare e visitare la città.
La violazione delle regole comporterà provvedimenti seri tra cui multe, l’espulsione del paese e il più delle volte la carcerazione o la pena capitale. Nel 2016 uno studente americano, Otto Warmbier, venne arrestato e costretto a 15 anni di lavori forzati per aver rubato un poster di propaganda dal muro del suo albergo. Venne rilasciato 17 mesi dopo in stato di coma e morì pochi giorni dopo il suo rientro negli Stati Uniti.
Musei e monumenti vengono sempre illustrati da una guida apposita, che spesso parla solo coreano e quindi la vostra guida dovrà tradurre tutto. Anche le didascalie sono in coreano. La guida spiega per bene tutta la storia e i vari dettagli La mia teoria su questo incredibile controllo anche nei musei è che secondo me hanno paura si fraintendano delle informazioni cruciali o che il paese possa essere messo in cattiva luce. Insomma non lasciano spazio a interpretazioni.
Cosa Vedere a Pyongyang e Dintorni
Pyongyang è una metropoli con ampi viali e architetture staliniste. Alcuni dei luoghi più importanti da visitare includono:
- Piazza Kim Il Sung: Il cuore pulsante della nazione, dove si tengono parate militari e celebrazioni importanti.
- Torre Juche: Un monumento dedicato all'ideologia Juche, con una vista panoramica sulla città.
- Monumento a Kim Il Sung e Kim Jong Il a Mansu Hill: Per cui è richiesto l’inchino alle Grandi Statue.
- Arco di Trionfo: Che sorge nel punto in cui Kim Il Sung parlò per la prima volta ai coreani dopo la fine dell’occupazione giapponese del 1945.
- Museo della Guerra Vittoriosa per la Liberazione della Madrepatria: Che mostra nel dettaglio lo svolgimento della guerra di Corea (1950/1953).
- West Sea Barrage: Imponente diga lunga ben 8 km che si staglia in mezzo al mare dell'ovest, costruita dal popolo coreano con uno sforzo titanico.
Fuori Pyongyang, si possono visitare:
- Panmunjon: Nella zona demilitarizzata che segna il confine con la Corea del Sud.
- Kaesong: Una città pittoresca con architettura tradizionale e il Koryo Museum.
- Monti Myohyang: Un'area montuosa con templi buddisti e l'International Friendship Exhibition.
Consigli Aggiuntivi
- Prepararsi mentalmente a un'esperienza diversa da qualsiasi altra.
- Rispettare le regole e le tradizioni locali.
- Essere consapevoli del controllo costante da parte delle guide.
- Mantenere un atteggiamento aperto e curioso verso la cultura nordcoreana.
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