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Cracovia: Cosa Vedere per i Giovani

Cracovia è una città che deve sicuramente alla storia il suo primato turistico senza tuttavia mai dare l’impressione di essere un museo a cielo aperto. È in quest’ambivalenza uno dei segreti di Cracovia. L’altro, si fa per dire, è la presenza di tantissimi studenti.

Non a caso, pur avendo perso lo status di capitale a vantaggio di Varsavia, Cracovia rivendica giustamente a sé il ruolo di capitale culturale della Polonia. La città, infatti, è un importante polo universitario, in Europa centrale secondo per prestigio solo all’università di Praga. Culturale ma anche spirituale, considerando il lungo arcivescovato di Karol Wojtyla in città.

Come è noto i vent’anni da vescovo a Cracovia sono stati decisivi per Giovanni Paolo II: non solo per la nomina a pontefice, ma anche -soprattutto- per il ruolo svolto nell’accellerazione della crisi del regime comunista polacco. A parte questi aspetti, il successo turistico della città si spiega anche col fatto che i maggiori punti d’interesse si trovano in uno spazio tutto sommato ristretto. Insomma, Cracovia è ricca di storia, arte, cultura e perdipiù facile da girare.

Principali Attrazioni Turistiche

Di seguito, vediamo insieme le principali attrazioni turistiche.

Rynek Glowny

Rynek Glowny è il punto di partenza obbligato di una vacanza a Cracovia. Siamo nel cuore di Stare Maisto, la parte vecchia della città, quella, per intenderci, dove sono concentrate molte delle principali attrazioni turistiche. Inevitabile, quindi, prendere questa stupenda piazza medievale come base di qualsiasi tour cittadino.

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Essa stessa, del resto, merita sia da un punto di vista architettonico, circondata com'è dai palazzi dell'antica borghesia e aristocrazia locale, che da un punto di vista storico. Al centro della piazza c'è la statua di Adam Mickievicz una delle figure più importanti della letteratura polacca del XIX secolo.

Sukiennice (Palazzo dei Tessuti)

Molto bello anche il Sukiennice, l'antico Palazzo dei Tessuti. Oltre alla caffetteria Naworolsky, il porticato dell'antico Palazzo dei Tessuti di Cracovia è un susseguirsi di attività commerciali in linea con la vocazione mercatale della piazza e del palazzo stesso.

Qui, infatti, in passato si commerciavano stoffe, tessuti e il sale proveniente dalla vicina miniera di Wieliczka (a circa 12 km. da Cracovia). Per chi non lo sapesse, infatti, l'attività estrattiva di sale e la sua successiva commercializzazione hanno rappresentato per secoli il core business di Cracovia, assicurandole un ritorno economico notevole di cui v'è ancora traccia nell'architettura degli edifici del centro storico.

Oggi, invece, al primo piano del palazzo c'è una pinacoteca (Galeria Sztuki Polskiej XIX wieku lunedì chiusa) con dipinti e sculture dell'arte polacca dell'Ottocento.

Sotto la Piazza del Mercato (Rynek Glowny)

Sotto la Piazza del Mercato (Rynek Glowny), a otto metri di profondità, da qualche anno è stato allestito un museo che ripercorre oltre mille anni di storia di Cracovia, dalla sua fondazione nel IV secolo fino al Medioevo. Il lavoro archeologico cominciato nel 2005 avrebbe dovuto durare sei mesi, e invece si è protratto per oltre cinque anni portando alla luce una quantità di reperti tale da consentire una ricostruzione storica sufficientemente rigorosa sul passato medievale della città.

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Cracovia, infatti, giocava un ruolo da protagonista nell’ambito della famosa Lega Anseatica (Hansa), complesso accordo commerciale tra città tedesche, presto esteso anche a città di altri paesi del Mar Baltico e dell’Europa Settentrionale.

Torre del Municipio (Wieża Ratuszowa)

Dopo aver girato in lungo e in largo Rynek Glowny, compreso il museo sotterraneo, all’appello non può mancare la Torre del Municipio (Wieża Ratuszowa). Alta 70 metri circa, questa torre, un tempo parte integrante del municipio di Cracovia, svetta solitaria sul versante occidentale della piazza.

Al piano superiore vi aspetta una suggestiva vista della città, ed è anche il motivo principale per cui val la pena visitarla. Insomma, la Torre del Municipio (aperta ogni giorno da aprile a ottobre dalle 10.30 alle 18.00) è un piacevole sfizio che, per giunta, non presenta particolari controindicazioni.

Collegium Maius

Avete mai sentito parlare del Globo Jagiellone? Probabilmente no, eppure si tratta di un oggetto di grande interesse storico. È il primo globo al mondo in cui è stata raffigurata l’America e risale al XVI secolo.

Il Globo Jagiellone è solo uno dei tanti reperti presenti nel Collegium Maius, il Museo dell’Università Jagellonica. In apertura abbiamo ricordato l’importanza dell’ateneo di Cracovia in cui hanno studiato, tra gli altri, personalità del calibro di Niccolò Copernico e Giovanni Paolo II. Insomma un’università di grande prestigio come si evince pure dal porticato da cui si accede alla Libreria Universitaria.

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La volta di cristallo, soluzione architettonica frequente nel tardo gotico, conferisce un’aura quasi sacra a tutto l’ambiente, in cui tutt’ora, a distanza di secoli, si riunisce periodicamente il Senato Accademico.

Basilica dei Francescani (Kosciol Franciszkanow)

Non fatevi ingannare dall’aspetto austero della facciata. Il punto forte della Basilica dei Francescani (Kosciol Franciszkanow) di Cracovia sono sicuramente gli interni. Interni finemente decorati dall’artista Stanisław Wyspiański cui si devono sia le vetrate policrome del coro e del transetto che, soprattutto, la vetrata istoriata appena dopo l’ingresso.

Quest’ultima rappresenta la “Creazione del Mondo” con la raffigurazione di Dio intento nell’estrazione dell’Universo dal caos. Nel chiostro della basilica, invece, c’è una collezione di ritratti dei vescovi di Cracovia, tra cui svetta, ça va sans dire, l’immagine di Karol Józef Wojtyła che poi divenne, come sappiamo, Papa Giovanni Paolo II. La Basilica dei Francescani è aperta tutti i giorni.

Basilica di Santa Maria (Kościol Mariacki)

La Basilica di Santa Maria (Kościol Mariacki) è senza dubbio uno dei pezzi forti di una visita a Cracovia. La chiesa, risalente alla fine del ‘200, nel corso dei secoli ha subito diverse ristrutturazioni che ne hanno stravolto l’impianto originario. Da qui la miscellanea di stili, dal romanico, al gotico fino al barocco che chi ha un minimo di sensibilità artistica non tarderà a riconoscere.

L’opera di maggior rilievo è l’altare realizzato nel corso del XV secolo dall’artista tedesco Veit Stoss. Di Stoss anche il Cristo Crocefisso nella navata meridionale, mentre quasi tutte le vetrate sono state realizzate alla fine del XIX secolo da quel Stanisław Wyspiański di cui abbiamo parlato in precedenza a proposito della Basilica dei Francescani.

Da non perdere la salita sulla maggiore delle due torri della chiesa. Alta 54 metri, questa torre regala una spettacolare vista di Cracovia, ma non è tanto questo il motivo per cui è famosa. Ad essa, infatti, è legata la leggenda dell’Hejnał Mariacki, la chiamata a raccolta con cui il custode dell’edificio avvisava gli abitanti di Cracovia sull’arrivo di forze ostili in città.

Nel 1240, durante l’invasione dei tartari, l’avviso risultò però fatale. Il custode venne infatti trafitto da una lancia a metà dell’esecuzione del pezzo di tromba. L’altare di Veitt Stoss è visitabile a partire dalle 11.50. *L’ultimo giovedì di ogni mese, l’ingresso alla Basilica è fino alle 16:30.

Planty

Non bastasse il primato della piazza più grande d’Europa (Rynek Glowny), Cracovia vanta anche quello del parco più esteso. Planty, questo il nome del giardino pubblico, si estende per 21 ettari ed è lungo circa 4 chilometri. In pratica, tutto il fossato medievale attorno la città vecchia (Stare Maisto) nel XIX secolo è stato prima bonificato e poi progressivamente riempito con migliaia di piante, panchine, laghetti e sculture celebrative delle personalità storicamente più in vista della città.

La presenza di un’area verde così grande a ridosso del centro storico contribuisce notevolmente alla qualità della vita degli abitanti di Cracovia e, di riflesso, anche alle sue fortune turistiche. Qui, infatti, dopo aver girato in lungo e in largo la città i turisti trovano facile rifugio per un po’ di relax rigenerante.

Colle del Wavel

Dopo Stare Maisto, il colle del Wavel è l’altra tappa obbligata di una visita a Cracovia. Su questa collina, a poco più di 200 metri sul livello del mare, ci sono diversi edifici di grande interesse storico e religioso. I più importanti sono senza dubbio la Cattedrale di San Stanislao e il Palazzo Reale.

Cattedrale di San Stanislao

La Cattedrale è la chiesa più importante di tutta la Polonia. L’edificio originario risale all’anno mille, ma di quella costruzione non rimane quasi traccia. Nel ‘200, ‘300 e ‘400 la chiesa è stata oggetto di diverse ristrutturazioni che spiegano la mescolanza di stili che caratterizza l’edificio.

Oltre alle reliquie del santo patrono, nella chiesa sono sepolti diverse generazioni di sovrani polacchi che qui ricevevano l’incoronazione per mano del vescovo. Sempre qui, non senza qualche strasico polemico per la mancata tumulazione di Giovanni Paolo II (a cui, tuttavia, è dedicata un’ala del Museo della Cattedrale), è sepolto invece il Presidente della Repubblica Lech Kaczynski, tragicamente scomparso nel 2010 in un incidente aereo.

Tra le tantissime cose da vedere meritano una menzione speciale la Cappella di Santa Sofia, celebre per gli affreschi bizantini e la tomba di marmo del re polacco Casimiro Jagellone (opera dello scultore Veit Stoss); la Cappella di Sigismondo, realizzata nel ‘500 dall’architetto e scultore fiorentino Bartolomeo Berecci; e infine la Cappella dei Waza che spicca invece per le decorazioni barocche.

Insomma sono gotico, bizantino, rinascimentale e barocco a disegnare la Cattedrale di Cracovia, di cui merita assolutamente una visita anche la Torre di Sigismondo.

Palazzo Reale

Come abbiamo ricordato in precedenza, assieme alla Cattedrale, il Palazzo Reale è un’altra tappa imperdibile di Cracovia. In questa dimora, per oltre cinque secoli, hanno vissuto i sovrani polacchi fino alla decisione di Re Sigismondo III Vasa di trasferire nel 1596 la corte a Varsavia.

A quella decisione seguirono secoli di declino che però gli abitanti di Cracovia non hanno mai accettato passivamente. Anzi, dopo la Prima Guerra Mondiale, venne indetta una sottoscrizione popolare per ricavare i fondi necessari a trasformare la struttura in museo. La somma raccolta superò di gran lunga la cifra richiesta, a dimostrazione dell’attaccamento della città ai suoi simboli.

Anche il museo, però, ebbe vita travagliata. Durante l’occupazione tedesca che sancì, di fatto, l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il Castello venne trasformato in comando generale dell’esercito nazista e perciò bisognò attendere la fine delle ostilità perché l’edificio tornasse alla sua vocazione culturale.

Tante le cose da vedere: su tutte la collezione di arazzi di seta francesi del XVI secolo, come pure merita il Tesoro della Corona, il cui reperto più importante è lo Szcerbiec, la spada utilizzata durante le cerimonie di incoronazione dei re polacchi. Il Castello del Wavel è aperto tutti i giorni.

Sinagoga Remuh e Cimitero Ebraico Antico

La Sinagoga Remuh è l’unica delle 7 presenti nell’antico quartiere Kazimierz dove ancora si tengono funzioni religiose ufficiali. Da qui l’importanza storica di questo piccolo tempio, famoso per esser intitolato a Iserles Remuh, rabbino della comunità ebraica di Cracovia venerato al pari di un santo dagli ebrei ortodossi di tutto il mondo. Questi ultimi si recano in processione presso la sua tomba che si trova nell’adiacente Cimitero Ebraico Antico.

Si tratta di un piccolo cimitero dismesso fin dal XIX secolo e che però, durante l’occupazione tedesca della città era stato spregiativamente sepolto sotto cumuli di terra e detriti. Negli anni ’50 del secolo scorso, a pochi anni dalla tragedia dell’Olocausto, il cimitero è venuto nuovamente alla luce.

Oltre settecento lapidi, tra cui appunto quella del rabbino Ramuh, a ricordo di una comunità che nel periodo di massimo splendore superava le 60.000 unità e che oggi invece conta poche centinaia di elementi. Ciononostante, il quartiere Kazimierz vive da anni un’intensa fase di rinascita non solo spirituale, ma anche commerciale e turistica.

Kazimierz: Il Quartiere Ebraico

Alle numerose tracce della cultura ebraica si sono infatti aggiunte molte attività commerciali e ricreative che hanno contribuito a svecchiare notevolmente l’immagine del quartiere. Il merito, va detto, è anche del cinema. A Kazimierz, infatti, Steven Spielberg girò nel 1993, Schindler’s List, film ispirato alla vicenda di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che durante la seconda guerra mondiale salvò oltre 1000 ebrei dalla deportazione col pretesto di assumerli nella sua fabbrica di oggetti smaltati.

Kazimierz è il quartiere ebraico di Cracovia. Si trova poco a sud rispetto a Stare Miasto ed è in parte abbracciato dal fiume Vistola. Anche in questo caso, potrete muovervi tranquillamente a piedi, il quartiere dista meno di 20 min a piedi da Stare Miasto.

In realtà sia Stare Miasto che Kazimierz hanno una movida simile, in quanto entrambi offrono una grandissima varietà di locali. Ma la differenza principale è che questo quartiere è meno turistico rispetto alla Città Vecchia. Sarà quindi più facile imbattersi in locals, soprattutto giovani, grazie anche alle tante comunità artistiche ed alternative che hanno sede qui. Per il resto, potrete trovare ristorantini, locali di musica dal vivo, pub e bar.

I locali cult della zona sono i rinomati Propaganda e Absynt Cafe & Bar. Per coloro che tendono maggiormente verso locali di musica alternativa e dal vivo, consigliamo ZOO Klub e Pub Pod Ziemią | Rock Pub. Per una serata più tranquilla consigliamo Nowy Kraftowy, per un aperitivo o una cena romantica SIX RoofTop.

Nowa Huta

Se desiderate approfondire i valori del Socialismo reale la visita di Nowa Huta, sobborgo di Cracovia, è un’esperienza fondamentale sotto molteplici aspetti. Innanzitutto da un punto di vista storico-politico, dal momento che Nowa Huta (trad. “Capanna Nuova“) venne edificata dal governo comunista in risposta all’eccessivo intellettualismo di Cracovia. Il regime intendeva cioè dare un segnale alla borghesia cracoviense costruendo un quartiere proletario in cui acciaieria e abitazioni fossero perfettamente integrate.

Tuttavia questa pretesa dovette fare i conti col radicato cattolicesimo degli operai che presto cominciarono a reclamare una chiesa per le proprie esigenze spirituali. L’Arca del Signore (Arka Pana), la prima chiesa di questa città socialista modello, vide la luce al termine di un lungo tira e molla tra operai e governo comunista polacco. Tra gli artefici della mediazione anche Karol Wojtyla, all’epoca arcivescovo di Cracovia.

Fu Wojtyla, infatti, a inaugurare l’edificio nel 1977 ricompensando gli abitanti di Nowa Huta di anni di lotte sociali costate vittime e sanguinose repressioni. Dunque, storia, politica, religione ma anche architettura. A Nowa Huta, infatti, l’edilizia popolare ha vissuto 2 diverse stagioni.

Una prima, quella del ventennio ’50-’60, in cui le ambizioni del regime sono evidenti: i vialoni e i palazzi attorno la Piazza Centrale (Plac Centralny) tradiscono la smania di grandezza del governo comunista polacco. La seconda, invece, riferibile al ventennio ’70-’80, è emblematica del progressivo decadimento del regime: la fattura dei condomini si fa via via più scadente obbedendo esclusivamente alla necessità di garantire un tetto purchessìa alla popolazione in crescita.

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Cosa Fare la Sera a Cracovia

Cracovia è una destinazione apprezzata anche da tantissimi giovani grazie alla vivace vita notturna a costi davvero accessibili. Qui uno shot costa circa €1,00, una birra a partire da €2,00, un cocktail da €5,00. Ma non solo: molti locali con musica hanno ingresso gratuito. Quando hanno un biglietto d'ingresso, invece, non è mai troppo alto, in media tra i 10,00 PLN (€2,30) e i 20,00 PLN (€4,60).

I quartieri di riferimento della movida sono Stare Miasto e Kazimierz. Sono, rispettivamente, la Old Town, ovvero il centro storico che si sviluppa intorno alla meravigliosa piazza Rynek Główny, e il quartiere ebraico, un tempo il cuore pulsante della comunità ebraica della città. Qui potrete trovare locali di ogni tipo, da quelli con musica dal vivo alle discoteche, dai pub ai locali specializzati solamente in shottini, fino a particolari ed eleganti cocktail bar.

A Cracovia si tende a cenare decisamente presto e pertanto anche la movida inizia presto. No, Cracovia è una città decisamente sicura, sia di giorno che di notte.

Stare Miasto: Il Centro Storico

Stare Miasto è la Città Vecchia di Cracovia. Si tratta anche di uno dei quartieri migliori dove alloggiare. Soggiornando qui sarete al centro di tutto: delle attrazioni, delle attività da fare e della movida, potrete così muovervi tranquillamente a piedi.

Qui il cuore pulsante del quartiere è Rynek Główny, la grande piazza medievale di Cracovia. Nella piazza e nelle viette intorno potrete trovare ristoranti dove assaggiare la cucina tipica, cocktail bar, pub, locali con musica dal vivo e anche discoteche! Il divertimento di certo non manca e troverete polacchi e turisti di qualsiasi età.

I locali cult della zona sono i rinomati Frantic Club e Prozak 2.0. Per coloro che tendono maggiormente verso locali di musica alternativa e dal vivo, consigliamo Klub Re e Piec Art. Per una serata più tranquilla consigliamo House of Beer, per un aperitivo o una cena romantica Restauracja The Piano Rouge. Se andate già a ora di cena, optate per Stalowe Magnolie che propone anche musica dal vivo.

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