Descrivere una persona: Guida per il livello A1-A2 di italiano
Quando impariamo una nuova lingua, descrivere le persone è una delle prime abilità che acquisiamo. In italiano, al livello A1-A2, possiamo iniziare a descrivere persone utilizzando aggettivi semplici e frasi di uso comune. Vediamo come fare!
Aspetto Fisico: Aggettivi Utili
Per descrivere l'aspetto fisico di una persona, usiamo aggettivi che si riferiscono a:
- Età: giovane, anziano
- Altezza: alto, basso, di media statura
- Corporatura: magro, grasso, normale, di media corporatura
- Capelli: ricci, lisci, ondulati, lunghi, corti, calvo; neri, biondi, castani, grigi, bianchi, brizzolati
- Occhi: grandi, piccoli, a mandorla; neri, marroni, azzurri, chiari, scuri
Quasi tutti questi aggettivi descrivono un aspetto del corpo; altri aggettivi descrivono un colore (per esempio azzurro, come anche nero, biondo, castano).
Esempi di Descrizione Fisica
Ascoltiamo alcuni esempi di come possiamo descrivere una persona:
Giovanna: "Beh, ora lui è un uomo anziano, è basso, grasso... calvo e... cammina con il bastone..."
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Kevin: "Cerco una Andrea alta, magra, bionda, con i capelli lunghi, due grandi occhi verdi e il naso sottile..."
Anna: "No, non è tanto alto: è di media statura. Ma è proprio carino. Ha gli occhi scuri e i capelli un po' mossi…"
Khadija: "Lui è alto... magro..."
Qualità Personali: Aggettivi Utili
Oltre all'aspetto fisico, possiamo descrivere le qualità di una persona usando aggettivi come:
- buono
- cattivo
- contento
- scontento
- educato
- simpatico
- bravo
- generoso
- intelligente
Altri aggettivi ancora esprimono una qualità: buono, cattivo, contento, scontento e tanti altri come educato, simpatico, bravo, generoso.
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Esempi di Descrizione delle Qualità
Giovanna: "È un ragazzo educato... È un bravo ragazzo e poi è generoso..."
Pavel: "È un uomo simpatico..."
Anna: "...è poi è intelligente, simpatico… devi proprio conoscerlo…"
Concordance degli Aggettivi
Gli aggettivi che abbiamo nominato escono in -o al maschile singolare: alto, basso, magro, grasso; escono in -a al femminile singolare: alta, bassa, magra, grassa; escono in -i al maschile plurale: alti, bassi, magri, grassi; escono in -e al femminile plurale: alte, basse, magre, grasse.
Come avete visto, gli aggettivi stanno sempre insieme a un nome. Se il nome è singolare, anche l’aggettivo è singolare; se il nome è plurale, l’aggettivo è plurale, se il nome è femminile, l’aggettivo è femminile: ad esempio un ragazzo biondo, una ragazza bionda, dei ragazzi biondi, delle ragazze bionde.
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Quasi tutti questi aggettivi descrivono un aspetto del corpo; altri aggettivi descrivono un colore (per esempio azzurro, come anche nero, biondo, castano).
Pavel: "Porta un cappello azzurro."
Livelli di Competenza Linguistica: A1 e A2
I livelli di conoscenza dell’italiano per stranieri sono definiti attraverso il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue, rappresentato dall’acronimo QCER.
Il QCER è un sistema descrittivo utilizzato per valutare le competenze raggiunte dagli studenti di una lingua straniera ed è un documento che fornisce una base di riferimento comune in tutta Europa che gli insegnanti possono utilizzare per sviluppare materiali didattici ed esami per l’apprendimento delle lingue moderne.
I livelli sono 6 - anche per l’italiano per stranieri - e sono utilizzati in tutta Europa.
- Livelli A1 e A2 corrispondono a un livello base di apprendimento della lingua italiana
- Livelli B1 e B2 corrispondono a un livello intermedio, in sostanza lo studente è in grado di usare la lingua italiana in modo autonomo
- Livelli C1 e C2 rappresentano il livello più avanzato di italiano e indicano una grande padronanza della lingua in situazioni complesse.
Livello A1
Gli studenti di questo livello sono in grado di comprendere e utilizzare espressioni familiari di uso quotidiano e frasi di sopravvivenza. È in grado di presentarsi e di fare domande simili (ad es. “Ciao, mi chiamo Tom, come ti chiami?”). Riesce a parlare in modo semplice e lento e a farsi capire, purché l’interlocutore sia disposto ad “aiutare”!
Livello A2
Gli studenti a partire dal livello A2 sono in grado di comprendere frasi isolate ed espressioni di uso comune relative ad ambiti di immediata rilevanza come il lavoro, la famiglia, gli acquisti. Riesce a comunicare in modo semplice su argomenti di routine e a descrivere, usando un vocabolario semplice, alcuni aspetti della sua vita quotidiana e dell’ambiente circostante.
Come Descrivere una Persona al Passato: Imperfetto
L’imperfetto poi, si può usare anche per fare una descrizione al passato. Per esempio: Era una bella giornata, faceva caldo, la gente passeggiava sulla piazza… Oppure si può usare per descrivere un’abitudine che si ripeteva nel passato, come la bella abitudine del romantico Salif, che chiamava sempre Olga e le portava i fiori:
Olga: Durante il fidanzamento era così romantico… Mi chiamava sempre, mi portava i fiori…
Qual è la differenza fra avevo e ho avuto, che invece è un passato prossimo? Ascoltiamo che cosa dice Fela:
Fela: Sai, Olga? Anche Dante ha avuto paura di un leone… proprio all’inizio del suo viaggio… Dante ha avuto paura, dice Fela: vuol dire che la paura di Dante è arrivata e se ne è andata in un certo momento del passato, non è continuata a lungo come quella di Olga.
Olga ha avuto paura dei leoni per tutto il tempo in cui è stata bambina, Dante ha avuto paura di un leone solo in un momento: all’inizio del suo viaggio, quando ha incontrato le tre bestie feroci.
Imperfetto e passato prossimo si possono usare anche insieme nello stesso discorso.
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