Ricongiungimento Familiare per Stranieri in Italia: Requisiti e Procedura
L’unità familiare è un diritto fondamentale riconosciuto e tutelato dall’ordinamento italiano e che trova pieno riconoscimento anche per gli stranieri che desiderino riunirsi ai propri familiari. Il ricongiungimento familiare, è uno strumento essenziale per permettere la vita familiare, in quanto contribuisce a creare una stabilità socioculturale che facilita l’integrazione nello Stato, permettendo quindi di promuovere la coesione economica e sociale.
Chi può richiedere il ricongiungimento familiare?
Titolare del diritto al ricongiungimento familiare sono gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. Come il diritto all’unità familiare è limitato sotto il profilo soggettivo del richiedente, così allo stesso modo, esso trova dei paletti precisi per quanto riguarda il familiare da ricongiungere. In altre parole, occorre che tra l’uno e l’altro intercorra una specifica relazione di parentela, individuata dal legislatore. Il diritto al ricongiungimento, dunque, può essere esercitato solo nei confronti dei parenti più stretti, che sono indicati all’art. 29 del Testo Unico sull’Immigrazione (D. Lgs.
Familiari per cui è possibile richiedere il ricongiungimento
È possibile richiedere il ricongiungimento per i seguenti familiari:
- il coniuge non legalmente separato e di età non inferiore ai 18 anni. Al coniuge è equiparato il partner (anche dello stesso sesso) unito civilmente, purchè maggiorenne e non legalmente separato (legge 20 maggio 2016, n.76; Circolare del Ministero dell’Interno 5 agosto 2016, n.3511);
- i figli minori, anche del coniuge o nati al di fuori del matrimonio, non coniugati a condizione che l’altro genitore, qualora esistente, abbia dato il suo consenso. Il figlio deve essere minore di anni 18 all’atto di presentazione della domanda;
- i figli maggiorenni a carico qualora per ragioni oggettive non possano provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute che comporti invalidità totale;
- i genitori a carico, qualora non abbiano altri figli nel Paese di origine o di provenienza, ovvero genitori ultrasessantacinquenni, qualora gli altri figli siano impossibilitati al loro sostentamento per documentati, gravi motivi di salute.
Non è possibile quindi il ricongiungimento familiare con un fratello o una sorella.
Il ricongiungimento familiare non è consentito se il richiedente risulta già coniugato con altro coniuge residente in Italia.
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È consentito l’ingresso per ricongiungimento anche al genitore naturale del minore regolarmente soggiornante in Italia con l’altro genitore. La domanda di nulla-osta può in tal caso essere presentata per conto del minore dal genitore regolarmente soggiornante. Ai fini della sussistenza dei requisiti di reddito ed alloggio si tiene conto del possesso di questi da parte dell’altro genitore.
È consentito l’ingresso, per ricongiungimento al figlio minore regolarmente soggiornante in Italia, del genitore naturale che dimostri il possesso dei requisiti di disponibilità di alloggio e di reddito previsti dalla procedura per il ricongiungimento.
Requisiti per il visto di ricongiungimento familiare
Per l’ottenimento del visto d’ingresso è necessario che il coniuge regolarmente residente in Italia presenti la richiesta di nulla osta al ricongiungimento presso lo Sportello Unico, utilizzando l’apposita procedura informatizzata disponibile sul sito del Ministero dell’Interno. Lo Sportello Unico competente una volta ricevuta la domanda provvederà a convocare il richiedente, mediante apposito appuntamento per la presentazione e vidimazione della documentazione relativa alla disponibilità di alloggio e di reddito minimo necessari. Se il richiedente è beneficiario di protezione internazionale non deve dimostrare il possesso dei requisiti di reddito e alloggio.
Attenzione: il nulla osta non è necessario per i familiari stranieri di cittadini italiani, di cittadini dell’Unione Europea, o di uno Stato parte dell’Accordo sullo Spazio economico europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia).
Reddito minimo necessario
I parametri di reddito sono aggiornati annualmente. Il reddito necessario aumenta a seconda del numero di familiari che si intendono ricongiungere. Il reddito necessario si calcola sulla base dell’importo annuo dell´assegno sociale aumentato della metà per ogni familiare che si deve ricongiungere.
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Per il ricongiungimento di due o più figli di età inferiore a 14 anni o di due o più familiari dei titolari di protezione internazionale è sempre necessario solo un reddito non inferiore al doppio dell’assegno sociale annuo.
Esempio di calcolo del reddito necessario (anno 2021)
Per esempio, per il 2021 l’assegno sociale è pari a 5.983,64 € e per ricongiungere un familiare è necessario avere un reddito 8.975,46 €; per ricongiungere due familiari è necessario avere un reddito di 11.967,28 €, e così via.
Persino il reddito per ricongiungimento familiare non è sempre ben definito.
Procedura per richiedere il ricongiungimento familiare
Il procedimento per richiedere il ricongiungimento familiare si articola in due fasi: la prima è la richiesta di nulla osta al ricongiungimento familiare, che deve essere presentata allo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura individuata in base al luogo di residenza del richiedente.
Se la Prefettura accerta che tu abbia i requisiti rilascerà il nulla osta e potrai richiedere il visto per motivi familiari all’Ambasciata o Consolato italiano competenti per territorio.
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Nel caso in cui la Prefettura decida di rilasciare il nulla osta, il richiedente viene convocato per la firma, e in quella sede egli dovrà consegnare la marca da bollo di cui ha provveduto a inserire gli elementi identificativi nel modulo di domanda telematica.
La nostra autorità consolare è chiamata a rilasciare all’interessato il visto d’ingresso per motivi familiari.
Entro 8 giorni dall’ingresso devi anche comunicare allo Sportello Unico per l’immigrazione, presso la Prefettura competente, l’arrivo del familiare ed attendere la convocazione per ritirare la documentazione necessaria alla richiesta del permesso di soggiorno per motivi di famiglia.
Tempistiche per il rilascio del nulla osta
Il nulla osta al ricongiungimento familiare deve essere rilasciato entro 180 giorni dalla richiesta. Il nulla osta viene trasmesso dallo Sportello Unico per via telematica direttamente agli Uffici Consolari e deve essere utilizzato, ai fini del rilascio del visto per motivi familiari, entro sei mesi dalla data di emissione.
Visto di ingresso per familiare al seguito
Il visto di ingresso per familiare a seguito favorisce la coesione familiare, attraverso la possibilità per i familiari di uno straniero titolare di un visto di ingresso per lavoro subordinato relativo a contratto di durata non inferiore a un anno, o per lavoro autonomo non occasionale, ovvero per studio o per motivi religiosi, di fare ingresso in Italia direttamente insieme al proprio congiunto.
Diniego del nulla osta: cosa fare?
Se hai ricevuto il diniego o il preavviso di rigetto del nulla osta al ricongiungimento familiare è fondamentale capire quali sono i motivi del rifiuto. Può capitare di sbagliare la domanda di ricongiungimento familiare e gli errori verranno riportati nel nulla osta.
Considerazioni aggiuntive
Si ricorda che la richiesta di ricongiungimento familiare è respinta se l’Amministrazione accerta che il matrimonio o l’adozione, grazie al quale si è integrato il requisito primario della parentela, hanno avuto luogo allo scopo esclusivo di consentire all’interessato di entrare o soggiornare nel territorio dello Stato.
Visto che il nulla osta per ricongiungimento famigliare richiede tempi lunghi, il Tribunale di Roma, con ordinanza del 27 marzo 2024, ha stabilito che in certi casi è possibile richiedere il visto anche senza il nulla osta. Quindi, se da un lato l’Ambasciata anche in seguito al rilascio del nulla osta può negare il visto in seguito agli accertamenti effettuati, dall’altro il mancato ottenimento del nulla osta non preclude una decisione dell’Ambasciata sulla domanda di visto, come si desume chiaramente dall’art. 6, comma 5, d.p.r.
Ricorda sempre che la legge non prevede ogni singola situazione e, per sua natura, è aperta all’interpretazione.
Considerato l’elevato tecnicismo, la mole di burocrazia e le lungaggini che possono ritardare il rilascio del nulla osta e/o del visto per ricongiungimento familiare, appare quanto mai opportuna, se non necessaria, l’assistenza di un legale esperto in diritto dell’immigrazione, perché a conoscenza dell’iter, dei requisiti e delle formalità che riguardano l’esercizio del diritto al ricongiungimento familiare degli stranieri in Italia.
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