Coesione Familiare e Visto Turistico: Requisiti e Modalità
Il visto per motivi familiari rappresenta espressione del diritto all'unità familiare sancito in particolare dall'art.
Visto per Motivi Familiari: Un'Unica Tipologia
Con la Direttiva interministeriale dell'11 maggio 2011, i visti per motivi familiari, che prima erano di due tipi, vengono unificati in un generico ingresso per "motivi familiari". Il fatto che ora possa venir richiesta un'unica tipologia di visto non significa che il nulla osta debba essere di un solo tipo.
Coesione Familiare con Cittadino Italiano o Europeo
La categoria di familiari oggetto di tutela, nel caso della coesione familiare con cittadino italiano o europeo, è molto più ampia rispetto al ricongiungimento familiare dei cittadini extracomunitari, comprendendo:
- gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge
- nonché i discendenti diretti di età inferiore a 21 anni o a carico e quelli del coniuge
- e anche il partner con unione registrata presso un altro Stato UE
Beneficiando di una tutela generalizzata, anche se sfumata, ogni altro tipo di familiare non espressamente previsto (art. 3, d. Lgs.
Se il richiedente è un cittadino di un Paese dell'Unione Europea o di un Paese aderente all'Accordo sullo spazio economico europeo, il visto in favore del cittadino straniero è rilasciato alle condizioni di cui al D. Lgs. n.
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Ingresso del Familiare di Cittadino Italiano o Europeo
In merito all’ingresso del familiare di cittadino italiano o europeo, il Ministero degli Esteri, con messaggio del 6 agosto del 2013, diramato con successiva circolare del Ministero dell'Interno, ha eliminato il visto nazionale (ossia il visto di tipo C per gli ingressi superiori a 90 giorni) come condizione per l’ingresso in Italia dei familiari extracomunitari dei cittadini UE.
Da febbraio 2014, pertanto, il familiare di cittadino UE deve richiedere un visto di tipo C (fino a 90 gg.) di breve durata per turismo con ingressi multipli. Naturalmente, restano esclusi i cittadini extra UE che, per la nazionalità di appartenenza, sono esentati dalla richiesta di un visto turistico C di breve soggiorno per poter attraversare le frontiere UE.
Il visto è gratuito e va richiesto alla Rappresentanza Diplomatica/Consolare italiana all’estero, allegando la documentazione che certifica il legame di parentela con il cittadino UE.
Ricorso Contro il Diniego del Visto
La sostanza non cambia, perché in entrambi i casi il ricorso contro diniego del visto per motivi familiari si presenta nella medesima forma, ossia con un ricorso ex art. 702 bis e ss. Si tratta di un processo, poiché sommario, abbastanza rapido. Lo Studio Legale Internazionale Boschetti tratta da molti anni la materia e con successi comprovati.
Visto Turistico e Permesso di Soggiorno
Il visto turistico viene rilasciato dalle ambasciate italiane o dai consolati stranieri presenti in Italia ed ha durata di 3 mesi massimo. Tantissimi stranieri, una volta giunti in Italia tramite visto turistico, si chiedono se sia possibile rimanere ed ottenere un permesso di soggiorno.
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Il D.lgs 286/98 attualmente non consente di convertire il visto turistico in un permesso di soggiorno. Tuttavia, se si hanno parenti in Italia, è possibile chiedere un permesso di soggiorno per motivi familiari.
Quest’ultimo, secondo l’art. 30 del d.lgs 286/98 può essere rilasciato al cittadino straniero regolarmente soggiornante, in possesso dei requisiti per il ricongiungimento con il cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea residenti in Italia.
Come Convertire il Visto Turistico in un Permesso di Soggiorno
Sono necessari gli stessi requisiti previsti per il ricongiungimento familiare a cui si rinvia. Il permesso si richiede tramite il kit postale, in presenza di tutti i requisiti richiesti per il ricongiungimento (grado di parentela, reddito sufficiente, alloggio idoneo).
Il possesso di tali requisiti dovrà essere dimostrato dinnanzi la Questura la quale, in presenza di tutti i presupposti, acconsentirà o meno alla cd. coesione familiare.
Prolungamento del Visto Turistico
Ci si può fermare in Italia dopo la scadenza del visto turistico a patto che la permanenza sia motivata da seri motivi. Esempio: ho preso il covid e non posso tornare nel mio Paese. Oppure: ho una grave malattia/ho avuto un incidente.
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Ottenere un Contratto di Lavoro
No, non è possibile trasformare il visto turistico in un permesso per lavoro. Attualmente gli ingressi per lavoro, e quindi l’ottenimento del relativo permesso, sono regolati dal decreto flussi tramite quote che il Governo eroga ogni anno. Saltuariamente il Governo emana anche delle sanatorie dirette alla regolarizzazione di stranieri già presenti in Italia.
Come già specificato, le uniche possibilità per rimanere oltre la scadenza del visto turistico sono la presenza di eventuali parenti in Italia nonché l’esistenza di gravi motivi che impediscano il rientro nel proprio Paese. Qualora sussistono i requisiti, è possibile chiedere anche un permesso di soggiorno per protezione speciale.
Coesione Familiare: Un Ricongiungimento Diretto in Italia
La coesione familiare è “un ricongiungimento familiare effettuato direttamente in Italia”. Questo è possibile grazie all’art.30, comma 1, lett. c), Decreto legislativo n.286/98, Testo Unico sull’Immigrazione, in cui viene stabilito che il permesso di soggiorno per motivi familiari è rilasciato al familiare straniero già regolarmente soggiornante in Italia, con titolo al soggiorno per motivo diverso da quello per famiglia, in possesso di tutti i requisiti previsti per il ricongiungimento con altro cittadino straniero regolarmente soggiornante sul territorio (artt.28 e 29 T.U.
Possono richiedere la coesione gli stessi familiari indicati nell’art. 29 del Testo Unico Immigrazione (cioè gli stessi familiari che possono fare il ricongiungimento familiare). Il cittadino straniero che chiede la coesione familiare in Italia deve essere regolarmente soggiornante in Italia.
L’istituto della coesione familiare, deroga al principio generale in base al quale per il rilascio del permesso di soggiorno è necessario essere in possesso di un visto regolare d’ingresso con la stessa motivazione per cui si richiede il permesso di soggiorno.
L’eccezione si giustifica considerando che l’ingresso in Italia del familiare sia avvenuto in modo regolare, anche se ad altro titolo, e che a monte ci siano stati, quindi, dei controlli, da parte delle Rappresentanze diplomatico-consolari, circa i requisiti economici e morali necessari per entrare nel territorio dello Stato.
Sono da considerare regolarmente soggiornanti i cittadini stranieri entrati in Italia come turisti, provenienti da Paesi terzi (cioè non appartenenti all’UE) con cui l’Italia ha sottoscritto accordi bilaterali che prevedono l’esenzione del visto per motivi turistici. Tuttavia, l’art.30, comma 1, lett. c), T.U.
Deve necessariamente essere un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o un permesso di soggiorno in corso di validità di durata non inferiore ad un anno rilasciato per motivi di lavoro subordinato o di lavoro autonomo ovvero per motivi familiari, asilo/protezione sussidiaria, motivi umanitari, studio, o motivi religiosi (art.28, comma 1, T.U.
Il richiedente deve dimostrare la disponibilità di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari e di idoneità abitativa.
Requisiti per la Coesione Familiare
- La persona che richiede il permesso di soggiorno per famiglia (colui che richiede la c.d. coesione) deve già essere in possesso di un documento valido per soggiornare nel territorio italiano, almeno temporaneamente.
- Il familiare già stabilmente residente in Italia verso cui è richiesta la coesione deve dimostrare di percepire un reddito lordo minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore a 11.000 euro (per il primo familiare), aumentati di 3.500 euro lordi per ogni ulteriore familiare.
Procedura per la Coesione Familiare
Nell’ambito dei procedimenti di ricongiungimento familiare, l’art. 30 del D. Lgs. 286/98 prevede un particolare procedimento che permette ai familiari extra-UE di un cittadino extra-UE già regolarmente soggiornante ad altro titolo di richiedere ed ottenere il permesso di soggiorno per motivi familiari direttamente in Italia.
Chi ha diritto di richiederlo?
Ha diritto di richiederlo il familiare di un cittadino extra-UE che sia già residente in Italia e sia titolare di un permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno rilasciato per motivi di lavoro subordinato o autonomo, ovvero per asilo, studio, distacco ICT o per appalto, motivi religiosi o motivi familiari oppure, indipendentemente dalla durata, per investitori, Carta Blu UE e EU ICT.
Per permetterne l’ingresso, il familiare già residente in Italia deve dimostrare:
- la titolarità di un permesso di soggiorno valido
- la disponibilità di un alloggio idoneo, ottenendo il certificato di idoneità alloggiativa dal Comune in cui l’alloggio è situato
- il possesso di redditi sufficienti al mantenimento
La procedura in breve
Ecco cosa fare per richiedere un visto e permesso di soggiorno tramite il procedimento di coesione familiare:
- il familiare già residente deve aver ottenuto il permesso di soggiorno, la registrazione all’anagrafe e il certificato di idoneità alloggiativa
- il familiare deve fare ingresso in Italia con visto Schengen o comunque come turista se esente dall’obbligo di visto in base al Paese di cui è cittadino
- il familiare deve, una volta in Italia e prima della scadenza del periodo di soggiorno consentito come turista, richiedere il permesso di soggiorno tramite kit postale
- il familiare deve sottoporsi al fotosegnalamento in Questura
- il familiare deve ritirare in Questura il permesso una volta pronto
Benefici di ottenere un permesso tramite la coesione familiare
Questo procedimento è più semplice rispetto al ricongiungimento familiare e accorcia decisamente i tempi di attesa: una volta pronta tutta la documentazione è sufficiente entrare legalmente in Italia per poter richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari. Il permesso per motivi familiari è rilasciato con la stessa durata del permesso del familiare già residente in Italia.
Infine, dimostrando la presenza in Italia per almeno 5 anni, la residenza e un reddito congruo, è possibile richiedere un permesso di soggiorno per soggiornante di lungo periodo UE e, al raggiungimento di 10 anni di residenza in Italia, procedere alla richiesta di cittadinanza italiana per residenza.
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