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Esplorando Labin e Rabac: Informazioni Turistiche e Tesori Nascosti

L’Istria è una regione piccola, divisa tra Slovenia e Croazia, ma è densa di luoghi da scoprire. Ed è perfetta per una fuga alla ricerca di un po’ di relax. In particolare, il territorio di Labin è delimitato a ovest dal fiume Arsa e dal canale marittimo nel quale trova sbocco e dalla baia del Quarnero, verso nord si trova il fiordo di Plomin/Fianona che prosegue nella valle di Rasa/Arsa.

Come Arrivare

Una ripida strada di porfido è la migliore indicazione verso il centro storico di Labin/Albona, di cui si riconosce il profilo del campanile e delle case del centro storico arroccate sul colle già da lontano, percorrendo in auto la strada lungo la costa orientale da est a ovest.

Se per salire a Labin, alla rotonda si gira a destra verso la strada con il porfido, per scendere sulla costa a Rabac è sufficiente seguire le indicazioni e, alla rotonda, prendere la seconda uscita che conduce verso il mare.

E' raggiungibile in auto o in autobus seguendo l'autostrada da Venezia, Udine o Trieste e da Trieste si attraversano 10 km circa di Slovenia, attraversando il confine a Rabuiese e da Buzet in Croazia.

Chi viaggia in treno deve fare scalo a Rijeka e proseguire in autobus fino a Rabac.

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Labin: Un Borgo Medievale Ricco di Storia

Sulla collina che domina Rabac, sorge Labin, borgo medievale il cui antico nome di Albona risale al 285 d.C. Questo posto è perfetto per perdersi tra i vicoli e le scalinate adornate di fiori, percorrendo senza fretta le lisce e bianche pietre e ammirando le case intonacate con colori pastello.

Labin è la cittadina Istriana con il maggior numero di palazzi barocchi e il paese natale di Matija Flacius Illyricus, protestante e braccio destro di Martin Lutero.

Già stato qui? Ricordi di qualche posticino?

Dal bivio per Rabac, si sale verso il centro incontrando a metà salita la chiesa della Beata Vergine della Consolazione con loggia con colonne rotonde in pietra calcarea: il pavimento della loggia ospita le pietre tombali di cittadini del secolo scorso e la chiesa è abbellita da un timpano triangolare con iscrizione dell'anno 1537.

Dalla piazza si sale al Torrione Veneto e da qui si entra attraverso la Porta della città chiamata anche Porta San Fior ricostruita nel 1687 in forma barocca.

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Superata la porta percorrendo un selciato lucidato da secoli di uso si arriva a una piazzetta interna circondata da edifici veneti.

Alla Porta si appoggia il Palazzo Pretorio trasformato in Tribunale e davanti alla piazzetta un palazzo ospita un altorilievo zoomorfo che ricorda una scimmia.

Nella piazza interna si trova un palazzo in stile classico di colore giallo con torre quadrata che era il vecchio Teatro Comunale , attivo tutt'oggi e sopra il teatro si può ammirare la Torre dell'Orologio con lo stemma della città e gli stemmi del Venier e della famiglia Manolesso (destra).

Dalla piazzetta partono tre strade . La prima porta a Palazzo Francovich, con entrata da arco, balcone in pietra sopra una bifora che fu la prima sede dei podestà di Venezia. Il Palazzo è stato trasformato in museo memoriale dedicato a Mattia Flaccio Illirico.

Proseguendo si raggiungono un edificio basso che si dice ospitasse il vecchio ospedale, casa Negri del XVI secolo, con portale ad arco e stemma della casata, Palazzo Manzini del XVII secolo con entrata monumentale e di fronte a casa Manzini si trovano i resti della chiesa di Santa Maria del Carmine edificata nel 1615.

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Da qui si gode di una vista spettacolare sull'Istria fino a Premantura e sotto la fortezza si apre una via di fuga chiamata Porta San Biagio.

Dalla via vicina a Porta San Fior si arriva in cima alla collina, incontrando Palazzo Scampicchio del XV secolo con portale in pietra bugnata, i salgono i gradoni e si arriva alla casa Parrocchiale e al Duomo dedicato alla Natività della Beata Vergine Maria eretta sulle rovine di una cappella del XI.

Podlabin e Rasa: Città Minerarie con Storia

Podlabin venne costruita nella seconda metà del 1930 durante una fase di espansione della Compagnia Mineraria Rasa: la produzione minerari aumentò richiedendo un sempre maggior numero di manodopera e la necessità di procurare alloggi ai minatori portò alla costruzione di case prima a Rasa (1936 - 1940) e poi a Podlabin (1939-1942).

Costruita su progetto dell'architetto Eugenio Montuori la nuova città venne inaugurata nel 1940 e sorse su una superficie quasi piatta posta a circa 220 m sul livello del mare: ai suoi piedi si trova il centro storico di Labin, che dista circa 5 km.

La pianta è estremamente semplificata, simile quella di un accampamento Romano con strade intersecate ad angolo retto che dovevano ricreare un illusione di armonia e ordine e all'interno di questa rete di strade trovano posto due tipi di case orientate da nord a sud per impedire alla bora di danneggiarne le facciate - si tratta di edifici a due piani chiamati "kazarmoni" e case più piccole a un solo piano chiamate "kazakape", con piazza cittadina nella parte sudoccidentale.

In un'area completamente separata dal resto della città, vennero costruite altre 20 case a un piano chiamate "vilete": questi tipi di costruzione erano un diretto riflesso della divisione gerarchica che vigeva tra i lavoratori della miniera, minatori e personale di supporto, supervisori e impiegati, tecnici ed ingegneri.

La piazza cittadina che si trova all'incrocio delle due strade principali ha una forma rettangolare: una parte della piazza veniva utilizzata per il mercato, riunioni di gruppo e manifestazioni, mentre lo spazio più piccolo aveva scopi religiosi e ospita ancora oggi la chiesa con la sua alta torre campanaria.

Rasa è il paese più giovane del territorio di Labin e ha una storia simile a Podlabin: vene infatti costruita per le esigenze dei minatori delle vicine miniere di carbone, su progetto dell'architetto Gustavo Pulitzer Finali.

Altri Borghi e Località nei Dintorni di Labin

  • Krapan: Si trova sulla strada che da Labin porta a Pola, lungo la valle del torrente Krapan, bonificata negli anni trenta e trasformata in un'area coltivabile che prese il nome di Valle di Arsia e sulla quale affacciano diversi paesi, alcuni formati solo da poche case.
  • Sumber: Sumber è un paesino che si trova sulle dorsali carsiche della Valle d'Arsa e il suo nome, Sumberg deriva dai nobili Schomberg vassalli dei conti di Gorizia che dal 1367 ottenne questo territorio in feudo.
  • Nedescina: Nedescina è un antico borgo che si trova tra campi e boschi ed è un paese agricolo attraversato da un bel vale alberato nel quale viene organizzata ogni anno una grande festa del bestiame (16 ottobre).
  • Sveti Marina: Al bivio di Prklog comincia la strada costiera che arriva fino a Crna Punta: una discesa piena di curve porta a Sv.Marina circondata da colline di sempreverdi e olive.
  • Martinski: Martinski confina a nord con la Draga e a ovest con il fiume Rasa e a est con Dubrova, è un territorio ondulato con doline e un altopiano che si trova a 300 m sul livello del mare dove si trovano campi e pascoli circondati da boschi e cave di pietra calcarea.
  • Vinez: Vinez è uno dei tanti paesi che gravitavano intorno al comprensorio industriale e carbonifero sviluppatosi ai piedi del colle su cui sorge Labin.
  • Krsan: Krsan è un bel villaggio Medievale che andrebbe ristrutturato e valorizzato, da visitare a partire dal suo misterioso castello.
  • Sumber: Sumber vicino al fiume Rasa è da visitare soprattutto per le rovine del suo splendido castello risalente al quattordicesimo secolo.

Rabac: La Perla del Quarnero

Rabac più che un villaggio è un’enorme località di villeggiatura. Non aspettare di trovarti un centro storico comunemente inteso: non c’è.

Resa famosa dallo scrittore di viaggi Richard Francis Burton che nel 1876 soggiornò qui e scrisse il libro “Coste istriane”, Rabac rimase a lungo soltanto un porto di pescatori, mentre il turismo borghese ed elitario si concentrava ad Abbazia.

Negli anni Sessanta, in epoca socialista, la località fu scoperta e le case furono costruite lungo tutto il versante della collina. Oggi numerosi nuovi appartamenti che hanno cercato di mantenere il vecchio stile architettonico, pur adeguandolo ai tempi, e un lunghissimo lungomare si affaccia sul porticciolo ad ovest e prosegue con chilometri di spiagge e spiaggette verso est.

Gli abitanti di Rabac, abili pescatori, marinai e proprietari di navi a vela assistettero alla costruzione del primo grande hotel chiamato Trieste nel 1925: - oggi questo hotel si chiama Primorje, ma non fu sufficiente e nel tentativo di soddisfare le esigenze in crescita del turismo, cominciarono a crescere le case private.

Negli anni 60 il turismo subisce un'altra impennata e Rabac diventa la perla della baia del Quarnero con hotel, campeggi, e nuove case private per accogliere tutti i visitatori interessati a questo tratto di Adriatico.

Rabac si trova nella parte orientale della penisola Istriana, in una zona straordinariamente ricca di vegetazione, ai piedi dell'antica città di Labin.

Rabac è un paese attivo e vivo tutto l'anno, non solo in estate ed è attrezzato in modo da rendere qualsiasi soggiorno, lungo o breve, il più confortevole possibile.

Rabac non è una tipica cittadina Istriana, ma la sua posizione ai piedi di alte colline e le sue spiagge, strette e allungate collegate tra loro da una lunghissima passeggiata ricordano molto le città della Dalmazia.

Spiagge di Rabac

Tutte le spiagge sono attrezzate, ma esistono anche spazi liberi, sua in riva al mare sia nella pineta. Trovare un angolo libero non sarà un’impresa semplice: Rabac è presa d’assalto a causa del suo mare tremendamente invitante è particolarmente trasparente.

Ad un certo punto la strada da asfaltata diventa un ampio sentiero in terra battuta su cui si percorre l’ultimo tratto di costa, che diventa sempre più rocciosa. Se non volete rassegnarvi a trovare uno spazio libero nella parte più affollata, avete un’unica alternativa, ma dovrete camminare un paio di chilometri.

Passo dopo passo ci si allontana dalla riva costellata di ombrelloni e di residence per immergersi in una pineta. Proseguendo ancora, il sentiero termina in un’insenatura. Una scalinata di pietra scende ripida fino a una deliziosa spiaggetta di ghiaia. Da qualche anno è attrezzata con lettini e ombrelloni e c’è il piccolo beach bar Four Elements che serve qualche semplice bibita, come caffè freddo, acqua, coca cola e birra, mentre il pranzo dovete portarvelo al sacco, anche se potrebbe arrivare il venditore ambulante di ciambelle.

Dal 2002 le spiagge di Rabac che si estendono non solo nella baia Maslina, ma lungo i due promontori che la circondano, hanno ricevuto il riconoscimento della Bandiera Blu , un riconoscimento internazionale legato ad un programma mirato a promuovere la consapevolezza e l'educazione ambientale, la protezione delle coste e dell'ecosistema marino.

Le spiagge di Rabac sono collegate da una lunga passeggiata costiera percorribile a piedi, in bicicletta o con trenino turistico.

  • Spiaggia Sant’Andrea: ai piedi della passeggiata e vicina al centro questa spiaggia è rocciosa, con terrazze attrezzate ed è vicina agli hotel Sanfior, Pollux e Marina.

Alternative "Selvagge" Vicino a Rabac

Se Rabac per i vostri gusti è troppo turistica e non avete voglia di spostarvi troppo da questa zona della costa, c’è un’alternativa “selvaggia” a pochi chilometri da Labin. Dopo una quindicina di chilometri di strada, arriverete su questa penisola, che ospita diverse case vacanza, immerse nel silenzio di una zona semisconosciuta al turismo internazionale.

Sul versante ovest i bagnanti si stendono su alcune piastre di cemento sospese sull’acqua. Sul versante est della penisola, invece, ci sono alcune rocce bianche e una pineta in cui ripararsi dal sole.

Se dopo un po’ vi sentite troppo soli, potete fare un salto a Sveta Marina, facilmente raggiungibile risalendo la penisola di Duga Luka e andando verso ovest alla rotonda di Labin.

Attività e Manifestazioni

Anche il programma sportivo è ricco di eventi tra cui la gara ciclistica Terra Albona: non si tratta di una vera e propria gara quanto di una scusa per stare in compagnia, divertirsi e praticare uno sport all'aria aperta che consenta di conoscere il territorio di Labin.

Tra le manifestazioni sportive vengono organizzate camminate a partire dal mese di aprile, la Voga Teleferika una gara in barca con partenza dal porto di Rabac, regate a diversi livelli, gare di MTB (Valamar Terra Magica, a maggio) e gare di fondo e mezzofondo a partire dal mese di luglio, oltre ad un torneo di bowling annuale (Memorial tournament "Josip Ružić", agosto) e all'arrampicata a Skitaca che si tiene il 15 agosto di ogni anno a partire dalla piazza principale di Labin.

Da non perdere anche il Carnevale estivo di Rabac con sfilata che parte dalla spiaggia Maslinica (giugno), la fiera dei prodotti Organici nel porto di Rabac (luglio), le serate dedicate alla Salsa, i concerti dei tradizionali Cori a cappella...

Gli amanti della bicicletta hanno a disposizione un'ampia varietà di percorsi e piste utilizzabili durante tutto l'anno, grazie al clima mite e tipicamente Mediterraneo. Ci sono decine di tracciati studiati strategicamente per attraversare alcune delle aree più interessanti di Rabac e dintorni che variano in lunghezza da 30 a 60 km da selezionare in base al proprio grado di preparazione. Il percorso Liburnia porta alla città mineraria di Rasa, una delle più giovani cittadine dell'Istria e porta fino al ponte di Rasa da dove si entra nella Riserva Naturale Liburna.

Consigli Utili per il Tuo Viaggio

Quando Andare

Per poter fare anche qualche bagno al mare, il periodo va ovviamente da giugno a settembre. Il mio periodo preferito è da metà a fine giugno, grazie anche alla lunghezza delle giornate.

Dove Alloggiare

Il mio consiglio è di dormire in collina, a Labin, e poi spostarvi in giornata e vedere più località, alternando il mare alle escursioni e le visite culturali.

Ristoranti Consigliati

  • Velo Kafè: proprio sulla piazza principale, impossibile non notarlo. Ideale per bere qualcosa o per un pranzo veloce.
  • Restoran Kvarner: in un’ottima posizione con un’ampia terrazza che si affaccia sulle colline e sul mare.

Altre Località da Esplorare nei Dintorni

  • Plomin: una piccola città che si affaccia su una delle più belle baie della penisola Istriana.
  • Kršan: si trova a 18 km da Rabac, sulla strada tra Pican e Pazin e ospita una fortezza che risale al XIII secolo.
  • Pićan: una piccola cittadina medievale che si trova a 30 km da Rabac ed è famosa per la collezione di oggetti sacri e dipinti che si trovano nella Chiesa e nel Museo Parrocchiale.
  • Raša o Arsia: è la più giovane città dell'Istria, costruita nel 1936 per le esigenze dei minatori di Krapan.

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