Enti Provinciali per il Turismo: Cosa Sono e Cosa Fanno
Gli Enti provinciali per il turismo sono stati istituiti con il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1425, convertito nella legge 3 febbraio 1936, n.
Organizzazione Territoriale e APT
Il territorio provinciale è organizzato in undici ambiti territoriali nei quali operano altrettante aziende per il turismo (APT). In deroga, fino al 31.12.2024 gli ambiti e le rispettive APT sono 12.
Ruolo e Responsabilità delle APT
Le APT sono responsabili del marketing turistico d’ambito e, tenendo conto delle peculiarità del territorio, sono incaricate della qualità dell’esperienza turistica e dell’ospitalità e fidelizzazione del turista, nei rispettivi ambiti territoriali.
Attività di Interesse Generale Svolte dalle APT
Tra le attività di interesse generale svolte delle APT si collocano ad esempio:
- i servizi di informazione, assistenza e accoglienza turistica, nonché le attività per la fruizione dei prodotti turistici;
- l’animazione, con l’organizzazione di manifestazioni ed eventi;
- lo sviluppo di prodotti turistici;
- l’attuazione, in ambito locale, di progetti di livello provinciale e degli strumenti di sistema nonché dei prodotti sviluppati dalle agenzie territoriali d'area;
- la valorizzazione di produzioni ed esperienze locali;
- il sostegno ad iniziative per favorire attività a basso impatto ambientale;
- il sostegno agli operatori turistici dell'ambito;
- le attività di marketing, con riferimento ai mercati di prossimità o prevalenti.
Forma Giuridica delle APT
Le APT hanno una forma giuridica di società private con componente minoritaria di finanziamento pubblico.
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Servizio Turismo e Sport
Il Servizio turismo e sport:
- cura la programmazione di settore nonché il coordinamento delle politiche turistiche nei rapporti con l'Unione europea, lo Stato e le Regioni e collabora con le competenti strutture nelle attività di analisi, studio e ricerca sul turismo, finalizzate alla definizione delle politiche provinciali di settore
- cura le competenze previste dalla disciplina provinciale della promozione turistica, compresi i sostegni finanziari ed il rapporto convenzionale con la società provinciale cui è affidato il marketing turistico - territoriale del Trentino, nonché gli interventi finalizzati alla promozione delle produzioni trentine
- cura le competenze in materia di ricettività turistica
- cura le competenze in materia di patrimonio alpinistico con riguardo alla disciplina e agli interventi finanziari, compresa la gestione dei rapporti con le fondazioni Accademia della Montagna e ai Caduti dell'Adamello
- cura la disciplina e provvede agli adempimenti amministrativi in materia di professioni turistiche, compresa la gestione dei rapporti convenzionali con i collegi professionali, nonché la disciplina e gli adempimenti amministrativi in materia di agenzie di viaggio
- cura il Sistema informativo del Turismo quale elemento di raccordo operativo tra i vari soggetti pubblici e privati che realizzano, amministrano, promuovono l'offerta turistica provinciale
- cura le competenze in materia di valorizzazione delle risorse termali, nonché il coordinamento degli investimenti della Provincia e i contratti di gestione relativi al compendio termale di Levico, Vetriolo e Roncegno
- cura le competenze in materia di sport, in particolare la promozione, l’incentivazione, i rapporti con il C.O.N.I.
Altre Funzioni degli Enti Provinciali per il Turismo
Gli Enti provinciali per il turismo si occupano di:
- proporre l'iscrizione delle Associazioni pro-loco nell'albo previsto dalla lettera b) dell'art. 2 della legge 4 marzo 1958, n.
Organi degli Enti Provinciali per il Turismo
Gli organi degli Enti Provinciali per il Turismo includono:
- Il Presidente: Egli ha la rappresentanza legale dell'Ente, convoca e presiede il Consiglio di amministrazione ed il Comitato esecutivo, emana gli atti occorrenti al regolare funzionamento dell'Ente, vigila sulla esatta e tempestiva esecuzione dei provvedimenti deliberati dagli organi collegiali.
- Il Comitato: emana i provvedimenti necessari per l'attuazione del programma e delle direttive stabilite dal Consiglio; delibera sulle liti attive e passive e su quanto altro ad esso è demandato dal Consiglio.
- g) da un presidente di Associazione pro-loco iscritta all'albo di cui alla lettera b) dell'art. 2 della legge 4 marzo 1958, n.
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