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Escursione a Ponza da Anzio: Informazioni Utili

Il giro in barca dell’isola è uno dei must di qualsiasi vacanza a Ponza. Prima di dirigersi sulla rotta di Palmarola - l’isola dista dal porto di Ponza poco più di 7 miglia - si costeggia il versante sud-est di Ponza.

Itinerario Costiero: Alla Scoperta delle Meraviglie di Ponza

Partendo dal Molo Musco, si visitano le Grotte di Pilato, note anche come “Murenaio Romano” (visitabili altresì nel Periplo dell’isola di Ponza); poi, è possibile vedere: i Faraglioni della Madonna, la spiaggia della Parata, i Faraglioni del Calzone Muto, il Bagno Vecchio, la Scarrupata, il Faraglione della Guardia, passando al largo della Punta del Fieno e della maestosa falesia di tufo giallo con la sottostante spiaggia di Chiaia di Luna.

Navigazione Verso Palmarola

Da qui inizia la navigazione verso Palmarola. La tratta dura circa 40 minuti. Il percorso in barca consente di visitare gli 8 km di costa di quest’isola che, solitaria, ma rassicurante, si distende sul mare. Numerose sono le cavità e le grotte marine in cui ci si imbatte.

Esplorando la Costa di Palmarola

Giunti a Punta Vardella, nella parte più a sud dell’isola, si possono ammirare: lo Scoglio Suvace; Cala Brigantina, che prende il nome dai pirati che nel medioevo vi trovavano riparo; lo Scoglio del Cappello; gli Scogli denominati i Fucili che in passato formavano un arco naturale, crollato in seguito a una violenta mareggiata; i Faraglioni di Mezzogiorno, tra i quali si distingue quello più grande al cui interno si apre un incantevole grottone, alto circa 20 metri, in cui si entra con la barca e poi si esce dall’altro lato. Seguono poi, il Faraglione Pallante, le Grottelle, lo Scoglio dell’Elefante, il Faraglione di S. Silverio, i Faraglioni e le grotte delle Galere, spiaggia o cala porto, sovrastata da una parete rocciosa parzialmente composta di ossidiana, vetro vulcanico di colore nero. Qui è possibile effettuare una sosta in spiaggia.

Nella roccia tufacea si scorgono numerose spelonche e grotte realizzate dai primi coloni ponzesi. Dopo la sosta in spiaggia, l’itinerario prosegue verso Punta Tramontana. Si incontrano quindi, i Piatti, scogli appiattiti che affiorano dal mare. E’ possibile osservare con meraviglia la trionfale parete denominata “la Cattedrale”, formata da una struttura colonnare di basalto. La secolare erosione eolica ha determinato in questa parte dell’isola una spettacolare conformazione della roccia tufacea. E per finire, lo scoglio dello Spermaturo, la spiaggia dei Vricci, la Grotta del Bue Marino, la Forcina e le Gradelle.

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Le Forna: Un Tuffo nella Storia e nella Natura

Piccola frazione dell'isola, distante dal porto 15 minuti a piedi, vi sono una chiesetta, i resti del porto romano, la cisterna del "Serpente". Dal 27 luglio al 7 agosto del 1943 Benito Mussolini come prigioniero, soggiornò nell'edificio sulla spiaggia ora adibito a pensione. Antico porto romano, detto di "Circe". Diversamente da come appare oggi si estendeva fino all'interno.

Curiosità e Leggende

  • Visitabili con piccole imbarcazioni, interessanti per un fenomeno ottico, per cui, in certe ore di luce, i corpi immersi diventano azzurri.
  • Si dice che al tempo in cui lo scoglio aveva una forma fallica, le donne sterili vi andassero in pellegrinaggio di notte considerandolo un talismano. Un crollo della sommità mise fine alla superstizione.
  • Prende il nome dalla forma della roccia tufacea bianca simile al "frontone" di un tempio greco. Accessibile via terra per mezzo di un sentiero poco praticato (85% difficoltà). Servizio accompagnamento, molto frequente, dal porto. Resta in ombra dalle ore 17:00 circa.
  • Baia riparata, vi sono scogli di tufo abbastanza confortevoli per prendere il sole, servizio accompagnamento dal porto. Il colore di questo tipo di roccia viene notevolmente influenzato dalle condizioni climatiche. Con cielo sereno e aria tersa il tufo diventa particolarmente bianco, con cielo coperto ed aria umida, il tufo si avvicina alle tonalità scure del grigio.
  • E' possibile entrarvi con piccole imbarcazioni ed a motore spento, in alto è visibile un foro dell'acquedotto greco-romano.
  • La spiaggia prende il nome da una roccia a forma di cuore ferito, grondante sangue. Spaccato alla base da sembrare la tunica di un prete, denominato anche faraglione e grotta dei molluschi. In questa zona è ben visibile il cunicolo dell'acquedotto greco-romano che da Cala dell'Acqua arrivava fino al centro abitato di Ponza.
  • Nella seconda meta' del XVIII secolo furono scavati nella roccia i gradoni, (utilizzati ancora oggi), per raggiungere dal porto le abitazioni dei coloni torresi stabilitisi a Le Forna. Accanto alle case vi è il sentiero che conduce alla frazione di Le Forna. Accessibile via terra, resta in ombra dalle 16:30.
  • Parte dei toponimi ponzesi è in dialetto napoletano. Prende il nome dalla collina omonima. E' composta di sassi abbastanza grandi e scomodi per stendersi a prendere il sole.

Esplorando Altre Meraviglie di Ponza

Facendo il giro dell'isola di Ponza in barca è facile raggiungere l'isolotto di Gavi, situato a un centinaio di mt. in questa zona c'era la vecchia cava di bentonite. Si raggiunge tramite una stradina adiacente alla Chiesa di Le Forna; è ottima per chi ama godersi il sole e il mare in tutta tranquillità. Tra scale e sentieri si arriva a questa cala di scogli in località "Le Forna" , un paradiso con 3 piscine naturali che dall'alto sembrano dei cenotes. La spiaggetta di ciottoli è raggiungibile solo via mare, un vero angolo di paradiso. L’insenatura scavata dal mare mostra una falesia di vari colori; ancora più bella è la parte sommersa con cunicoli e piccole grotte. Caratterizzata da una parete rocciosa bianca che arriva a strapiombo fino al mare cristallino, è un luogo paradisiaco. Per non disturbare il falco pellegrino, ospite tra le fenditure, è raggiungibile solo con imbarcazioni a remi oppure a nuoto per ammirare il gioco di luce che riflette nell'acqua e il rumore del mare che si infrange sulla parete. Luogo di fascino indescrivibile, si trova tra Chaia di Luna e Capo Bianco, è lunga circa 50 metri e alle estremità è possibile visitare due piccole spiagge. E' la spiaggia più famosa dell'isola, a forma di mezza luna, con la ghiaia fine e bianca da all’acqua delle magnifiche striature azzurrine; è sovrastata da una falesia giallo-bianca di circa 100 m. di altezza. Purtroppo l'accesso è chiuso al pubblico, così come il tunnel romano lungo circa 200 mt. In questa zona ci sono antichi vitigni che hanno le loro radici nella dominazione borbonica e si coltivano legumi. Raggiungibile sia via mare che via terra, è caratterizzato dallo sperone roccioso alto circa 298 mt. ed è di origine vulcanica; sul promontorio c'è un faro che proietta il fascio di luce fino a 30 miglia di distanza. Il fondale è considerato una delle zone marine più belle dell'isola. È una roccia solitaria ed aguzza che ricorda un po’ la forma di un pantalone; la leggenda racconta che un marinaio muto non potendo gridare la sua gioia alla vista del bel paesaggio lanciò i suoi pantaloni sullo scoglio che ne prese la forma, da qui il nome di Calzone del muto. Si tratta di un gruppo di scogli affioranti che sembrano una fila di formiche che marciano; è uno dei punti più interessanti per le immersioni. A trenta metri di profondità ci sono diversi canaloni e più in basso il fondale è popolato da gorgonie rosse, cernie e murene. Parata degli Scotti, una lingua di spiaggia sassosa che precede i grandi Faraglioni del Calzone Muto. Sono raggiungibili solo via mare, ma un tempo erano collegati alla terra ferma e facevano parte della villa di Augusto a Ponza. Si trova a poca distanza dal porto, di fronte alle grotte di Pilato; forse proprio la vicinanza alla costa lo rende ricco di pesci e di spugne.

Consigli Utili per l'Escursione

Il relax delle spiagge, sicuramente, è una bella attrattiva. Ma accettate un (altro) buon consiglio e mettete in valigia anche scarpe da trekking, abiti comodi, occhiali, cappello. Cominciamo con qualche consiglio per tutti gli appassionati delle passeggiate. Passeggiate nella natura e con quel pizzico di storia che rende il tutto più affascinante. Il monte Guardia. Arriverete sulla cima del rilievo più alto dell’isola. Non temete, l’escursione è tutt’altro che impegnativa. Il passato dell’isola. Ponza ha una storia antica. Punta Incenso.

Informazioni sui Traghetti

Per “escursione” intendete un piccolo viaggio di ventiquattr’ore? I porti principali dai quali partono i traghetti per Ponza sono Terracina, Ischia, Napoli e Ventotene.

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