Escursione al Lago Lagorai: Un'Avventura tra Natura e Storia
Il Gruppo del Lagorai è poco frequentato e offre un ambiente naturale selvaggio e incontaminato, lontano dalle folle degli escursionisti della domenica. Le escursioni da fare in Lagorai sono molte, permettendo di percorrere a piedi sentieri incontaminati del Trentino, tra verdi pendii e roccia porfirica. La zona del Lagorai cima d'Asta è una delle zone verdi del Trentino ancora incontaminate che offre dei fantastici percorsi e trekking immersi nella natura.
A differenza della roccia calcarea delle Dolomiti, il Lagorai presenta un ambiente totalmente diverso fatto di porfidi granitici, di molte zone verdi e selvagge e innumerevoli specchi d'acqua in alta quota.
Percorso Classico e Varianti
Diversi percorsi permettono di esplorare la zona del Lago Lagorai. Ecco alcuni itinerari:
Percorso Principale
L'escursione ha inizio a Passo Manghen. Dal Passo Manghen, all’interno del suggestivo complesso dolomitico del Lagorai, bellissima escursione ad anello, non troppo impegnativa e relativamente facile, che sale sino al Monte Ziolera e scende, passando per la Forcella del Becco, all’affascinante Lago delle Buse. Un percorso assai panoramico che, grazie la sua “modesta” e costante quota di oltre 2000 m, permette di individuare numerosi monti circostanti che, di fatto, caratterizzano l’intera catena montuosa del Lagorai.
PERCORSO: Dalla Baita Rifugio Passo Manghen (2042 m) si prende il sentiero n. 322 e passando per la Forcella del Frate (2235 m) si arriva a Cima Ziolera (2478 m). Si scende a Forcella Ziolera (2253 m) e seguendo il 322A si passa dalla Forcella Pala del Becco (2248 m) per arrivare al Lago di Montalon (2089 m) sul 322B. Qui si sale per il sentiero n. 362 e si arriva alla Forcella di Montalon (2133 m). Si ritorna al punto di partenza pecorrendo il sentiero n. 322 e passando per Pian delle Fave (2160 m) e il Lago delle Buse (2059 m).
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Successivamente, scendiamo verso l’omonima forcella e proseguiamo sino alla Forcella Pala del Becco. Raggiungiamo con la propria auto, attraverso una stretta strada ben asfaltata, il Rifugio Passo Manghen. Da qui, effettuiamo lo “strappo” sino alla cima del Monte Ziolera, imboccando la ripida traccia che sale sulla sinistra, tappa tranquillamente evitabile se preferiamo affrontare un dislivello complessivo minore, proseguendo per il sentiero 322 che aggira il monte sul versante destro. Scendiamo, quindi, dalla cima, affrontando una ripida traccia, che richiede una certa attenzione presso alcuni brevi punti parecchio scoscesi. Concluso questo tratto, prestiamo di nuovo attenzione per affrontare un punto roccioso in discesa che richiede l’aiuto delle braccia, evitabile comunque percorrendo la traccia che si trova appena sotto di esso.
Seguiamo, quindi, le indicazioni per la Forcella Pala del Becco, percorrendo un sentiero caratterizzato da una lieve salita, che permette di aggirare il gruppetto montuoso del Montalon passando per il versante meridionale; anche in questo tratto di percorso, prestiamo attenzione presso qualche punto relativamente esposto che, seppur molto breve, richiede comunque un passo sicuro. Tralasciamo, ovviamente, l’incrocio del sentiero 398 che conduce alla Malga Cere, per raggiungere di conseguenza la Forcella del Becco, percorrendo di nuovo un tratto molto panoramico e suggestivo, caratterizzato dall’indiscussa predominanza del massiccio gruppo montuoso della Cima d’Asta.
Ritornando, quindi, sui propri passi, dirigiamoci verso il suggestivo Lago delle Buse, affrontando dei brevi e lievi sali/scendi tecnicamente facili, che si snodano lungo un paesaggio assai caratteristico. Raggiungiamo il lago e lo aggiriamo interamente sino ad incontrare l’ultimo bivio di questa uscita, dove seguiamo, ovviamente, le indicazioni per il Passo Manghen, restando sul sentiero 322A che lievemente continua a scendere.
Variante 1: Laghetti Val dell'Inferno - Rifugio Caldenave
Si prende a destra il sentiero SAT 360 con indicazione Laghetti Val dell'Inferno - Rifugio Caldenave. In 15' si raggiunge il Baito dei Lastei (m 2094) piccolo bivacco rinnovato recentemente. Scendendo ancora si giunge ai Laghi della Valle dell'Inferno, adagiati su una selvaggia conca, fra mughi, rododendri e larici secolari. Oltrepassati i laghi il sentiero inizia a scendere verso la Val Caldenave. Dopo 30' si giunge al campivolo di Malga Caldenave (m 1792). Da qui lo spettacolo che si presenta è a dir poco incantevole. La radura che si apre verso il colle sul quale sorge il Rifugio Caldenave è solcata dai magnifici meandri delle trasparenti acque del Rio Caldenave. Fanno da sfondo a questo suggestivo paesaggio i superbi ed aguzzi campanili granitici della Cresta Ravetta con Cima Trento (m 2530) e Cima Quarazza (m 2526). Oltrepassato il piccolo caratteristico ponte di legno sul Rio Caldenave, terminato il campivolo, si inizia a scendere per un comodo sentiero SAT 332 recentemente sistemato che porta fino al Ponte Campivelo (m 1499). Da qui si prosegue lungo la strada forestale per un breve tratto; ci si inoltra di nuovo nel bosco sempre sul sentiero SAT 332 per giungere così in circa 1 ora alla Casa per ferie Tedon. In altri 15' si ritorna al punto di partenza.
Variante 2: Forcella Buse Todesche
Oltrepassato il lago di Nassare si trova il bivio con il sentiero SAT 360. Si prende a sinistra il medesimo sentiero con indicazione Forcella Buse Todesche arrivando in qualche minuto al bivacco Scagni, recentemente ristrutturato (m 2094). Si continua il percorso fino al bivio con il sentiero L35 delle Buse Todesche. Si prende a destra lungo il sentiero SAT 373 verso la Forcella delle Buse Todesche che s raggiunge in 1 ora.
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Degne di ammirazione sono qui le imponenti opere militari della Prima Guerra Mondiale. Mulattiere che si intersecano con altre provenienti dalle retrovie di Val Malene-Sorgazza, mura di sostegno costruite con sassi a secco ancora perfettamente diritte e ben conservate, gallerie, trincee, piattaforme sulle quali sorgevano le baracche dei soldati Italiani, costituiscono un vero e proprio museo all'aperto della prima linea italiana; testimoni dell'immane sacrificio di migliaia di giovani soldati che qui combatterono non solo contro il cosiddetto "nemico" ma soprattutto contro le insidie di quelli che furono i due più lunghi inverni finora ricordati dalla storia (1916-1917). Ripreso il cammino, in 45' si giunge a Forcella Orsera (m 2300).
Altre Escursioni nella Zona
La zona del Lagorai offre molte altre opzioni per escursioni di diversa difficoltà, tra cui:
- Cima Socede e rifugio Malga Conseria
- Ferrata laghi di Bombasel, Alpe Cermis in val di Fiemme
- Rifugio Sette Selle e lago Erdemolo
- Rifugio cima d'Asta Ottone Brentari
- Cavallazza e laghetti del Colbricon
- Anello delle malghe di San Martino di Castrozza
- Rifugio Caldenave e laghi Nassere e Val d'Inferno
- Monte Salubio: altopiano di Musiera
- Anello del monte Ziolera e lago delle Buse
- Malga Cere e monte Setole
- Grifone Vaia: passeggiata da Castello Tesino
- Monte Fravort
- Salita a cima Bocche e ai laghi di Iuribrutto
- Cros del Cuc: escursione sull'altopiano di Pinè
- Cima Lagorai Est
Consigli Utili
La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento. Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni dei sentieri e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi.
Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.
E’ un percorso ad anello, praticamente battuto da nessuno ad eccezione della prima parte, contrariamente al solito itinerario che parte dal Passo Manghen che invece è piuttosto frequentato. Permette di vedere un angolo di Lagorai inedito, al di fuori dei sentieri, con paesaggi grandiosi e selvaggi, tra marmotte e camosci.
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E’ necessario sapersi destreggiare bene con la cartina, perché il percorso è piuttosto articolato, tra due versanti differenti, e l’orientamento non è sempre facile. Utilissimo l’altimetro e, se la sapete usare, la bussola.
Tabella Riepilogativa Escursione al Lago Lagorai
Dato | Valore |
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Data Escursione | 6 agosto 2023 |
Punto di Partenza | Baita Rifugio Passo Manghen (2042 m) |
Punto Ristoro | Nessuno |
Suggerimenti dell’Autore | Fare il giro in senso antiorario |
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