Escursione in Cansiglio: alla scoperta del foliage nel periodo migliore
Il foliage è un fenomeno naturale che trasforma i boschi in un mosaico di colori vibranti, offrendo un'esperienza immersiva nella natura, arricchita dalla possibilità di gustare castagne, vino e specialità gastronomiche. I boschi si trasformano in tavolozze di sfumature calde, dal rosso all'arancione, dal giallo al marrone, creando paesaggi fantastici e fiabeschi, avvolti da un'atmosfera tranquilla, con il caratteristico scricchiolio delle foglie sotto i piedi.
L'autunno trasforma la natura in un quadro impressionista, con pennellate di nuance calde grazie alla livrea di faggi, aceri e larici, esaltata dai raggi bassi del sole che contrastano con le abetaie. In questo periodo, i social media si riempiono di foto realizzate in parchi e boschi, che assumono un aspetto magico e quasi fiabesco, decisamente instagrammabile.
A seconda del luogo, della temperatura e dell'altitudine, tendenzialmente il periodo del foliage va da fine settembre a inizio dicembre. Partiamo? Una cosa è necessario: il tempismo, oppure andare sul sicuro, da metà ottobre a metà novembre. Ci sarebbe anche una terza opzione… stare in contatto con persone che in montagna ci vivono.
L’altopiano del Cansiglio, con la sua foresta millenaria, si trova nell’alta Marca Trevigiana. E' un enorme bosco di oltre 7.000 ettari di faggi e abeti rossi. L’autunno è il momento perfetto per visitarlo, grazie al contrasto di colori creato da conifere e faggeti.
Il foliage per eccellenza, in Veneto, si trova proprio sul Cansiglio. Da fine settembre infatti sono tantissimi gli appassionati di fotografia che si addentrano nei boschi che avvolgono i prati del Cansiglio per immortalare la bellezza indiscussa dei loro alberi. I colori vivaci del rosso e del giallo si alternano premendo verso il verde intenso dei pascoli, riscaldando la tavolozza.
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Una delle particolarità di questo luogo sta nel fatto che, grazie al processo di inversione termica, gli abeti bianchi e rossi si trovano al confine con i prati pascolivi, mentre la faggeta spicca verso la cima. E come se non bastasse il Cansiglio è il luogo prediletto dei cervi per i loro rituali amorosi. L’autunno in Cansiglio è anche stagione degli amori per i cervi: i maschi abbandonano l’usuale isolamento e si contendono le femmine, facendo risuonare nei boschi il caratteristico “bramito”. E' il richiamo che caratterizza il rituale dell’accoppiamento. È un verso forte e profondo, emesso dai maschi adulti che si sfidano tra loro mostrando il loro caratteristico palco ramificato all’avversario di turno per conquistare le femmine che si muovono in branco insieme ai cervi più giovani.
Il periodo migliore è senza dubbio le ultime due settimane di ottobre e gli inizi di novembre. In questa zona dell'Alpago si possono ammirare i boschi di Faggi che si tingono di giallo e arancio, un esplosione di colore. L'Autunno è un periodo perfetto per fare un'escursione o trekking in Cansiglio, dentro la foresta di Faggi. Si percorrono sentieri in mezzo ai faggi che, cambiando colore, creano dei paesaggi da favola.
Sinuoso rilievo montuoso della provincia di Treviso con le sue prese offre innumerevoli sentieri da percorrere attraverso boschi e castagneti.
Escursioni consigliate in Cansiglio per ammirare il foliage
Ecco alcune idee per escursioni e passeggiate da fare nel bosco del Cansiglio per godersi appieno questo spettacolo naturale:
- Escursione al monte Pizzoc: Raggiungere il rifugio Città di Vittorio Veneto, in cima al monte Pizzoc, è una bella escursione ad anello da fare in Alpago, dentro la foresta del Cansiglio. Si cammina lungo un sentiero dentro la foresta del Cansiglio affrontando un itinerario di media difficoltà. La difficoltà principale di questa escursione rimane l’orientamento. I sentieri che corrono dentro la foresta del Cansiglio sono numerosi e si incrociano spesso. Sono ben segnati da segnavia biancorossi ma non è mai indicato dove portano. Il dislivello non è molto, 650 metri positivi, ma lunghezza totale non è da sottovalutare, 17 km totali.
- Anello di malga Mezzomiglio: L’escursione a malga Mezzomiglio è una facile passeggiata da fare in Cansiglio dove la natura del fitto bosco di faggi che forma la foresta del Cansiglio si fonde con ampi prati d’alpeggio di malga Mezzomiglio, circondati dalle montagne del Veneto e del Friuli, tra cui la catena Col Nudo - Cavallo. Si percorrono principalmente strade sterrate e qualche sentiero. La lunghezza totale del percorso è di 13 km con un dislivello positivo di quasi 500 metri. I faggi, nel pieno dell’autunno, pronti per perdere le foglie, regalano un tocco magico alla foresta.
Se è la tua prima volta in Cansiglio ti suggerisco questa camminata. Si tratta di un trekking ad anello di un paio di ore che attraversa tutto il bosco. Il dislivello è pochissimo, e ti permette di scoprire ogni sfumatura di questo luogo senza tempo. Scoprirai una foresta che si trasforma ogni poche centinaia di passi - cambia di colore, densità, intensità, attitudine; vedrai una coperta di muschio verde carico, che copre uniformemente il suolo, i massi, i tronchi degli alberi.
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Per ammirare il foliage in Alpago il posto migliore è sicuramente nei pressi di Malga Pian Grant. Ti consiglio l’escursione che da Malga Pian Grant arriva al Rifugio Semenza, il panorama dall’alto sui morbidi prati striati d’autunno è spettacolare. Dopo essere arrivato al Rifugio Semenza e Bivacco Lastè, puoi fare un giro ad anello verso il Cimon di Palatina.
Altre escursioni e luoghi dove ammirare il foliage in Veneto e dintorni:
- Dolomiti: Percorso facile. Uno dei miei panorami preferiti in Cadore durante l’autunno è sicuramente il Lago di Misurina. Dal Lago di Misurina partono passeggiate ed escursioni di tutte le difficoltà, ma il lungolago è il luogo ideale per una escursione facile, ma d’effetto.
- Rifugio Palmieri: Percorso medio. Uno dei luoghi più amati dai fotografi naturalisti per ammirare il foliage è il trekking al Rifugio Palmieri quando la Croda da Lago si specchia nel Lago Federa e i larici che lo lambiscono si accendono dei colori dell’oro. Molto bello anche, nelle dolomiti agordine (zona Falcade), il percorso che conduce alla Malga Bosch Brusà, contornata da splendidi larici.
- Anello Malga Framont - Busa da Camp: Percorso “medio più”. L’anello Malga Framont - Busa da Camp nell’Agordino è un giro di quelli letteralmente da innamorarsene. I larici sono splendidi: dapprima fanno da tappeto per alcuni dei colossi dolomitici, poi riempiono d’oro la conca della Busa.
- Cima de l’Albero: Percorso difficile. Uno dei nostri percorsi preferiti parte da Podenzoi, l’ultima frazione salendo lungo i versanti ad ovest di Longarone. Una rete di sentieri si immerge nei boschi di faggi subito sopra l’abitato, ma è l’escursione al bivacco della Tovanella che ti lascerà senza fiato. Da qui ti consigliamo di intraprendere il strepitoso giro ad anello di Cima de l’Albero, difficile per lunghezza, orientamento e qualche passaggio più impegnativo, ma sorprendente per colori e varietà di paesaggi.
- Casera Galvana: Percorso difficile. Abbiamo oltrepassato i confini del Veneto e ci addentriamo tra le Dolomiti Friulane. Il giro ad anello di Casera Galvana nella Val Zemola è sicuramente uno dei percorsi più entusiasmanti che abbiamo fatto.
- Altopiano di Asiago: Sali verso l’Altopiano di Asiago in un giorno qualunque di un autunno qualsiasi: vedrai prati di un verde brillante stesi in morbide gobbe, ai bordi dei quali gli alberi si caricano di colori intensi. Salita a Forte Campolongo.
- Selvart: I versanti boscosi che incontri salendo da Mezzaselva sono stupendi e, in autunno, lo sono anche di più. Il percorso all’interno del parco tematico Selvart è un vero e proprio museo naturale a cielo aperto. Dalla partenza presso l’Istituto Elioterapico è possibile percorrere un trekking di circa 7 km con 400 mt di dislivello che tocca numerose opere scolpite nel legno dal talento di scultori internazionali.
- Dintorni di Rotzo: Poco sopra l’abitato di Rotzo, una serie di strade forestali e sentieri nel bosco sono perfetti per escursioni semplici, senza grandi pendenze, e ricchi di curiosità (te lo dicevo, no?).
- Val Formica e rifugio Larici: Una zona dell’Altopiano sempre piacevole da girare, circondata da bei boschi che incorniciano con i loro colori morbide valli prative e tranquille strade forestali.
- Versanti dell’Altopiano sul fiume Brenta: I versanti dell’Altopiano che danno sul fiume Brenta sono coperti da boschi rigogliosi, che in autunno danno ancora più soddisfazioni. Si tratta di sentieri che in genere non implicano difficoltà se non quelle relative alla lunghezza del percorso e al dislivello.
- Sentiero Excalibur (Folgaria): Ti portiamo a una valle di distanza dall’Altopiano di Asiago, e precisamente a Folgaria, per un facile itinerario ad anello che, nella sua semplicità, ci ha stupiti. Il Sentiero Excalibur è pensato per i bambini, anche se non conosciamo adulto che non si cimenti nell’estrazione della Spada nella Roccia!
- Valle di San Martino e vallone di Campotorondo (Feltre): Faggete infinite come le salite tipiche, ripidissime delle feltrine, che quando ne percorri i sentieri dopo l’autunno ti trovi a camminare sopra un letto scivoloso di foglie cadute, umide. la valle di San Martino, che si stacca dai prati sopra Vignui (Feltre). il vallone di Campotorondo (ci accedi dalla splendida Valle del Mis).
- Santuario di San Vittore e Santa Corona (Feltre): Poco prima di Feltre sali al santuario di San Vittore e Santa Corona.
- Colli Euganei: Giochiamo in casa con un classico della pianura padana: il foliage dei Colli Euganei. Qui l’autunno è una questione di dettagli che si inseguono: gli alberi si colorano sui versanti dei colli e creano un contrasto assente in altre località da foliage più blasonate. Quindi i Colli Euganei vanno esplorati anche in autunno. Un consiglio: un trekking autunnali nei Colli Euganei non può non terminare alle terme! Colli Euganei, in autunno, è sinonimo di castagni. Diversi altri itinerari permettono di gustare un curioso foliage, fatto dell’accostamento dei castagni ai più intensi vigneti.
- Alta Via dei Colli Euganei: Ma di tutte le stagioni, l’autunno è quella ideale per fare la più lunga delle escursioni sugli Euganei: l’Alta Via dei Colli Euganei. Si tratta di un vero e proprio trekking che ti porterà a percorrere 42 chilometri di sentieri, e a scoprire tutti gli ambienti euganei.
- Monte Grappa: “Fagiolo” collinare che chiude la pianura trevisana, incastrato tra Montebelluna, Nervesa e Cornuda, dalla quota modesta ma dai panorami splendidi. Una curiosità per concludere la giornata: non perderti l’Osteria ai Pioppi, in cui il proprietario ha costruito un vero e proprio parco dei divertimenti completamente a mano.
- Colline del Prosecco (Farra di Soligo): C’è un feeling particolare, nell’ammirare il foliage dei vigneti. Se c’è un posto che è un piacere da percorrere nella stagione del foliage, sono le Colline del Prosecco a Farra di Soligo.
- Altopiano delle Montagnole (Recoaro): L’altopiano delle Montagnole è il contesto di una delle più amate (e facili) escursioni a caccia di foliage dell’intero Veneto. Siamo ai piedi delle Piccole Dolomiti, attorno ai 1000 metri di quota.
- Sentiero dei Grandi Alberi (Recoaro 1000): L’intero Percorso o Sentiero dei Grandi Alberi si imbocca a Recoaro 1000, e permette di percorrere fino a 12 chilometri di splendido itinerario autunnale.
- Lessinia: Un altro altopiano dove ammirare il foliage in Veneto è quello della Lessinia. la Valle delle Sfingi in autunno è il riassunto perfetto dei panorami della Lessinia, con i blocchi di roccia scolpiti che si ergono isolati sul prato, e il bosco che fa da cornice.
- Parco delle Cascate di Molina: Il Parco delle Cascate di Molina racchiude al suo interno una fittissima vegetazione, che a tratti permette di lanciare lo sguardo su verticali pareti di roccia nuda, caverne e cascate d’acqua sorgiva.
- Ponte di Veja: Il Ponte di Veja si raggiunge in un attimo seguendo il sentiero che parte dal parcheggio di località Giare di S. Anna D’Alfaedo.
Consigli utili per le escursioni autunnali
Se da un lato il trekking in autunno offre delle atmosfere irripetibili, dall’altro può risultare ostico a causa delle condizioni dei sentieri e a causa del clima. Ottobre e novembre sono mesi in cui le temperature tendono a farsi più rigide, per questa ragione è opportuno vestirsi a strati ed essere pronti a coprirsi in caso di freddo.
Per ammirare il foliage ci si trova necessariamente a camminare tra i boschi, che per loro natura sono luoghi in cui è facile perdere l’orientamento in quanto potrebbero non esserci dei punti di riferimento, soprattutto se i sentieri non sono ben segnalati. Le prime nebbie e la foschia della mattina, inoltre, potrebbero peggiorare la situazione e farti perdere la strada.
L’umidità dell’aria e la pioggia, inoltre, rendono il terreno umido e scivoloso e questo può essere molto rischioso soprattutto se ci si trova a camminare su un sentiero ricoperto di foglie. Spesso durante il trekking in autunno il clima è umido e ci si ritrova ad affrontare terreni bagnati o fangosi. Il terreno fangoso e scivoloso, spesso coperto di foglie, è molto pericoloso da affrontare in pendenza, soprattutto se non si ha un passo esperto.
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Vestiti caldi, giacca impermeabile, bastoncini da trekking per le discese coperte di foglie, sono solo alcuni degli accessori fondamentali. Foliage vuol dire autunno, autunno vuol dire… nebbia e pioggia! Beh, non sempre, certo… ma conviene essere preparati.
Altre zone d'Italia dove ammirare il foliage
Oltre al Veneto, ci sono molte altre regioni in Italia dove è possibile ammirare lo spettacolo del foliage:
- Lazio: Monte Cimino, Forca d’Acero, Monti Simbruin, Monti Aurunci, Monte Terminillo, Bosco del Sasseto.
- Puglia: Foresta Umbra (Parco Nazionale del Gargano).
- Piemonte: Langhe, Oasi Zegna, Parco Nazionale del Gran Paradiso.
- Toscana: Foresta del Casentinese, Riserva Naturale Alpe della Luna.
- Umbria: Bosco di San Francesco.
- Trentino Alto Adige: Val di Non, Val di Fassa, Val di Fiemme, Monte Baldo, Lago di Tovel.
- Valle d’Aosta: Cammino Balteo, Val Ferret, Parco Abbé J.M. Henry.
- Sicilia: Parco dei Nebrodi, Parco dell'Etna, Bosco della Ficuzza.
- Campania: Parco dei Monti Picentini, Monti del Matese, Parco Regionale della provincia di Caserta.
- Emilia Romagna: Colli piacentini, Val Trebbia, Parco Provinciale Monte Moria della Val D'Arda, boschi della Val Nure e della Val Tidone, Val Chero e Val Luretta.
Tabella riassuntiva delle escursioni in Cansiglio
Escursione | Difficoltà | Lunghezza | Dislivello | Descrizione |
---|---|---|---|---|
Monte Pizzoc | Media | 17 km | 650 m | Anello nella foresta del Cansiglio con rifugio in cima. |
Malga Mezzomiglio | Facile | 13 km | 500 m | Passeggiata tra boschi e prati d'alpeggio. |
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