Escursione alle Cascate Capelli di Venere: Un Tesoro Nascosto nel Cilento
In Campania, esiste un luogo lontano dal turismo di massa che pare essere uscito da una fiaba. Stiamo parlando dell’oasi Capelli di Venere, un luogo incantato che sembra popolato da elfi e fate, dove si trovano le cascate meno conosciute ma più belle d’Italia. Percorriamo assieme questo meraviglioso percorso ideale per gli amanti delle escursioni: direzione Oasi Capelli di Venere e le magiche cascate del Cilento!
Dove si trovano le Cascate Capelli di Venere?
Ci troviamo a Casaletto Spartano, un piccolo borgo con poco più di 1.400 abitanti in provincia di Salerno, poco distante dall’oasi di Morigerati, nel cuore verde del Cilento più incontaminato. Coordinate geografiche: 40°09’22.0″N 15°37’37.9″E.
Per arrivare all’oasi Capelli di Venere, basta percorrere la superstrada che dallo svincolo autostradale di Buonabitacolo vi porta a Caselle in Pittari. Prendendo quest’uscita dovrete percorrere la strada provinciale fino a Casaletto Spartano. Seguendo le indicazioni stradali per l’oasi, o magari chiedendo ai vecchietti in paese dove si trova, giungerete con facilità all’oasi Capelli di Venere.
Il percorso, abbastanza semplice e poco trafficato, vi darà un assaggio della bellezza di questi posti (assolutamente da visitare): alti pini, la verde flora e un sottobosco fittissimo faranno da preludio allo spettacolo che vi attende.
Le Origini del Nome e la Leggenda
Le cascate hanno origine dalle acque del Rio Bussentino, un affluente del fiume Bussento e prendono il nome dalla rigogliosa crescita della pianta Capelvenere, sulla cui nascita si tramanda un’antica leggenda.
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La Leggenda delle Cascate dell’Oasi Capelli di Venere
Si narra che un giorno la dea Venere, per darsi ristoro dal caldo e trovare un po’ di pace si recò in questa meravigliosa oasi; amava quel posto tanto d’averne fatto il suo piccolo angolo di paradiso segreto. Amava stendersi su quell’erba, socchiudere gli occhi ed ascoltare in contemplazione il suono della natura.
Di lì un giorno si trovò a passare un pastore con il suo gregge. L’uomo udì, non molto distante dal suo cammino, la voce suadente di una fanciulla che si dilettava a cantare e a ballare su di uno splendido prato di margherite bianche. Si avvicinò e non poté far altro che ammirarla e contemplarne in silenzio la sua bellezza; perdutamente se ne innamorò.
Amava tutto di lei, la sua voce, i suoi occhi ma soprattutto i suoi lunghi capelli biondi, color oro alla sua vista morbidi come pregiata seta, essi danzavano con lei come soffici piume. Desiderava quella chioma più di ogni altra cosa al mondo ed una notte, mentre Venere dormiva, si avvicinò e ne tagliò una bella ciocca.
La dea si svegliò di soprassalto ed arrabbiata per quel vile gesto, tramutò quella ciocca in acqua che immediatamente scivolò dalle mani dell’uomo, aumentando di intensità e di volume tanto da annegarlo nel giro di breve tempo.
Ma Venere non era malvagia ed ascoltando le urla del giovane che stava affogando cercò di salvarlo, ma nulla ormai poteva bloccare l’impeto delle acque che ella aveva scatenato.
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Venere comprese l’amaro suo gesto e l’amore che il povero pastore aveva avuto per lei. Decise, quindi, di trasformare quelle acque in cascate, nate dai suoi capelli e dall’amore del giovane pastore per una dea.
L'Escursione alle Cascate
Ecco come visitare questo angolo incontaminato (e ancora segreto) della Campania. Raggiunta l’ “Area Capello“, parcheggiate l’auto di fronte alla fontana pubblica, e percorrete il sentiero e le scale che vi portano giù all’oasi. L’ingresso all’oasi è a pagamento: 3 Euro.
Incrocerete sicuramente qualche turista appassiona di escursioni o anche persone del Cilento che si dirigono verso un’unica meta: l’oasi dei Capelli di Venere. Seguiteli, non potrete sbagliare.
A pochi metri da voi le cascate costruiscono un gioco di luci, rifrazioni e bagliori con acqua, muschio e vapore. Lo spettacolo è davvero particolare: una vera opera d’arte, creata da madre natura, fatta da affusolati getti d’acqua. Nei pressi della cascata anche i resti di un antico ponte “Normanno”.
Una volta scattata qualche foto e sofferto un po’ per il freddo, è possibile seguire il corso del Rio nelle sue evoluzione attraverso uno tra le escursioni del Cilento più belli, che si snoda lungo l’Oasi Capelli di Venere.
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Cosa Fare Durante l'Escursione
- Le cascate formano delle pozze naturali dove è possibile fare il bagno e godere del refrigerio dell’acqua.
- Fra rocce un po’ scivolose e qualche fiore d’acqua qui e là, vi ritroverete a contatto con una natura rigogliosa e dal verde intenso anche in piena estate.
- Sì perché questo è uno dei luoghi più umidi del Cilento e non sorprende trovare veri e propri cuscini di muschio lungo il letto del Rio Bussentino, o sui rami degli alberi che arrivano a toccare l’acqua.
- Potrete salire per le scalette protette dalla staccionata per arrivare fin su alla sorgente, o restare lungo il sentiero e arrivare alla zona attrezzata dell’oasi Capelli di Venere per un veloce pranzo al sacco.
- Li troverete anche un caratteristico mulino in uso fino agli anni ‘50.
- Merita una breve sosta la spiaggetta creata dall’acqua poco dopo la cascata più grande del fiume. Qui è possibile ristorarsi nelle calde giornate estive.
- Risalendo il fiume scoprirete anfratti nascosti, piccole cascate che si confondono fra il fogliame e i ciottoli, fiori coloratissimi e libellule giganti simili a fate.
Pensate che difficilmente si arrivano a superare i 10 gradi e che le acque del Rio Bussentino con una temperatura di 6-8 gradi, non hanno nulla da invidiare ai gelidi torrenti alpini.
Di certo la visita ai Capelli di Venere è d’obbligo per chi viene nel Cilento e vuole trascorrere una giornata diversa da quella in spiaggia. Che ci veniate anche d’inverno poco importa: certo non potrete fare il bagno ma lo spettacolo acquatico è comunque garantito. Segnatelo quindi nella vostra lista segreta dei posti da visitare in Italia!
Una volta provata l’atmosfera magica e fatata dell’oasi, si farà fatica a risalire in superficie e tornare alla routine della vita quotidiana.
Informazioni Utili per la Visita
Cascate Capelli di Venere: Costo del biglietto e dove parcheggiare
- L’accesso all’area attrezzata dell’oasi ha un costo di 3 euro a persona, la quota include la visita alle cascate e l’utilizzo dell’area picnic attrezzata.
- Le aree parcheggio si dipanano su alcune piazzole di sosta lungo la via Nazionale. Il riferimento è la fontana pubblica, giusto all’inizio del sentiero per le cascate. Il parcheggio è a vista e non è custodito, tuttavia l’area è molto tranquilla.
Consigli Utili
- Non sottovalutare il percorso: non si tratta di una banale passeggiata. Sebbene si tratti di un trekking di livello medio facile è indispensabile che tu tenga conto del fatto che dovrai percorrere un totale di 10 km a piedi con relative pendenze.
- Indispensabile ottima capacità di adattamento, puntualità, spirito di collaborazione, buona forma fisica e tanta buona volontà.
- Abbigliamento e attrezzatura consigliati:
- Scarpe da trekking (in assenza della scarpa indicata non autorizzeremo il partecipante ad intraprendere l’escursione. Non sono accettate scarpe ginniche, da trail, e ogni e qualsivoglia altra tipologia).
- Zaino con all’interno 1,5L di acqua, pranzo a sacco, giacca a vento, kway, occhiali da sole, cappellino con visiera.
- Una borsa a parte con all’interno scarpe di ricambio pulite per viaggiare in bus, giubbino, abbigliamento extra, varie ed eventuali.
Le Cascate Capelli di Venere e il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Eletto come Geoparco dell’UNESCO nel 2010, con i suoi 1.810 chilometri quadrati è il secondo parco protetto più esteso del Paese. I vari fiumi e torrenti, tra rocce calcaree e canyon si inoltrano nel sottosuolo generando grotte e forme carsiche davvero suggestive. È proprio qui, in questi meravigliosi luoghi della Campania, che la magia dell’acqua ha dato vita a panorami paradisiaci come l’Oasi delle Cascate dei Capelli di Venere.
Nota come adiantum capillus-veneris questa felce è caratterizzata da delicate foglie che richiamano i capelli della dea. Predilige i luoghi all’ombra e preferibilmente umidi. Ecco perché il suo habitat ideale è costituito da pozzi, grotte e cascate.
Geologia e Biodiversità dell'Oasi
Alla fine della Valle del Rio Casaletto si trova l’Oasi del Capello, con l’omonima sorgente e la Cascata dei capelli di Venere. Il suo particolare nome deriva dalla pianta che vi cresce rigogliosa come non mai, la capelvenere.
In questa cascata le acque, ricche in carbonato disciolto, fuoriescono gocciolando sulla superficie e depositando il carbonato. Il travertino che si forma appare come un rivestimento biancastro che incrosta le piante e la superficie del terreno.
La Cascata dei capelli di Venere, in particolare, è caratterizzata dalla formazione attiva di travertino microermale, formato per incrostazione su briofite che generano strutture a microtubuli ramificati. L’oasi riveste considerevole interesse geologico e idrogeologico ed è stata catalogata come habitat prioritario nell’allegato I della Direttiva EU sugli Habitat (Aloia et al., 2012).
Il Mulino Vecchio, situato nell’area, è stato ristrutturato e costituisce un centro per monitorare la Geodiversità e la Biodiversità.
Il Rio Casaletto, o Bussentino, affluente del Bussento, ha inciso le rocce calcaree cretaciche formando una gola spettacolare, chiamata Forra di Casaletto, che è un geosito di tipo geomorfologico.
Tabella Riassuntiva
Informazione | Dettaglio |
---|---|
Località | Casaletto Spartano (SA), Cilento |
Coordinate | 40°09’22.0″N 15°37’37.9″E |
Costo Ingresso | 3 euro a persona |
Difficoltà Trekking | Facile (T) |
Lunghezza Percorso | Circa 3 km (andata e ritorno) |
Altitudine Massima | 483 metri |
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