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Escursione all'Isola di Dino: Cosa Vedere

Un territorio dove la natura incorrotta e rigogliosa cresce libera tra scogliere calcaree che brillano al sole, falesie che si stagliano verso l’alto e grotte ricche di mistero si alternano e fondono nello straordinario panorama dell’Isola di Dino, una delle mete naturali da non perdere in questa regione, che ha tantissimo da offrire ai viaggiatori. L’Isola di Dino è uno dei suoi gioielli più rari e preziosi: una meta unica nel suo genere, in grado di lasciarti a bocca aperta. Le sue coste sono cariche di tesori naturali che lasceranno a bocca aperta anche il viaggiatore più scettico.

Fa parte del territorio comunale di Praia a Mare, già Bandiera Blu e Bandiera Verde, e rappresenta uno dei paradisi naturalistici della regione. L'estensione dell'Isola di Dino è di circa 50 ettari, per un'altitudine massima di 100 metri che degrada all'improvviso, con strapiombi e falesie da mozzare il fiato.

Gran parte delle escursioni sull’Isola di Dino si fanno con le barche che partono da Praia a Mare, e rappresentano il modo migliore per visitarla. Da Praia a Mare si prende il largo per raggiungere l’isola che si trova proprio di fronte la costa. Si può arrivare in canoa, pedalò oppure si può noleggiare una barca. Imbarchiamoci alla volta di questo eden per un'escursione davvero indimenticabile.

Le Grotte dell'Isola di Dino

Questa particolare isola è famosa per le sue grotte, che si dividono in “Grotte maggiori” e “Grotte minori” a seconda della grandezza. Le grotte sono uno dei motivi principali per visitare questa meta. L’azione dell’acqua e del vento sulle imponenti pareti a picco sul mare ha creato delle profonde fenditure che offrono paesaggi incredibili.

Grotte Maggiori

Tra le maggiori spicca la Grotta del Monaco, detta così per il modo in cui alcune delle rocce sembrano assumere delle fattezze umane in preghiera. In questa grotta il mare assume dei colori incredibili, che sfumano in mille tonalità di smeraldo. La prima grotta in cui ci si imbatte durante un’escursione in barca è la Grotta del Monaco famosa per le sue pareti verde smeraldo. Spostandoci sul lato nord dell’isola, noteremo numerose insenature, tra le quali spiccherà la suggestiva Grotta del Monaco, dove potrete ammirare ciò che nel tempo l’acqua è stata capace di imprimere nella roccia.

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La Grotta Azzurra, invece, è nota appunto per questo colore brillante che il sole conferisce alle sue acque; è la più grande dell’isola, e ti stupirà! La Grotta Azzurra (Isola di Dino) ricorda l'omonima di Capri, ma differisce da quella per via dei colori, che variano dal verde rame all'azzurro intenso ai bordi interni della grotta. La Grotta Azzurra è il luogo ideale per fare snorkeling e immersioni subacquee. Poco dopo si apre la Grotta Azzurra, che ricorda quella di Capri grazie ai suoi colori che variano dal turchese al verde azzurro. La nostra avventura inizia con una serena crociera, navigando attraverso la suggestiva Grotta Azzurra, dove le acque azzurre creano uno spettacolo di luci e colori. Questa prima tappa getta le basi per una giornata ricca di meraviglie naturali e approfondimenti storici.

Da vedere anche la Grotta delle Cascate che, a differenza delle altre, si distingue per gli effetti sonori di acqua che scorre e che dà, appunto, l’idea di una cascata continua. Superata la grotta del Frontone si giunge alla Grotta delle Cascate famosa per le stalattiti e le stalagmiti che si riflettono sulle acque limpide del mare. A una cinquantina di metri, si incontra la Grotta delle Cascate, ricca di acque scroscianti che ricadono all'interno. Quindi è il turno della suggestiva Grotta delle Cascate, lunga circa 60 metri, caratterizzata da splendide stalattiti e stalagmiti dai nivei bagliori che si rispecchiano in acque limpidissime.

Grotte Minori

Tra le grotte minori, invece, ci sono alcuni esempi da visitare per cominciare a comprendere la vastità e la varietà dei tesori che quest’isola ha da proporre.

La Grotta delle Sardine si chiama così per la grande presenza, appunto, dei banchi di sardine che si possono ammirare nelle sue acque. Poco dopo si può avvistare la Grotta delle Sardine, così chiamata per i banchi di pesci che affollano le sue acque.

Nella Grotta del Leone, invece, come suggerisce il nome, si può ammirare una statua che ricorda le sembianze di questo animale. Ci dirigeremo poi verso la Grotta del Leone, dove una formazione rocciosa che ricorda un maestoso leone sorveglia l'ingresso, offrendo un'opportunità fotografica unica. Durante la gita in barca, visiteremo l’Isola Dino, la maggiore delle due isole calabresi sul mar Tirreno, ci avvicineremo alla Grotta Azzurra così chiamata per le sue particolari acque e alla Grotta del Leone con il suo inaspettato guardiano.

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Un’altra grotta molto particolare è quella del Frontone, dai soffitti bassi e le acque talmente cristalline da sembrare quasi trasparenti. Passato il versante occidentale si entra nella caratteristica Grotta del Frontone che si trova a circa 10 metri sul livello del mare e raggiungibile per mezzo di una piccola scalata sulle rocce. Superato il "frontone", ossia la punta occidentale dell'isola, si incontra l'ampia entrata dell'omonima grotta. Costeggeremo il frontone dell’isola, parte occidentale della stessa.

Per terminare l’escursione manca all’appello un’altra suggestiva fenditura: la Grotta Gargiulo. L’ultima meraviglia da cui lasciarsi incantare è la Grotta Gargiulo, le cui profondità sono riservate solamente ai sub più esperti. Si tratta infatti di un antro misterioso e suggestivo, che ha il suo ingresso posto ben 18 metri sotto il mare: si estende nel cuore dell’isola in un percorso completamente sommerso, fatta eccezione per due bolle d’aria verso la parte più alta della grotta.

La più interessante dal punto di vista speleologico (purtroppo non visitabile per via della pericolosità) è la Grotta Gargiulo, che si apre a 18 metri sotto la superficie del mare e si estende per decine di metri, completamente sommersa e inaccessibile. Ma la più famosa è la grotta del Gargiulo, completamente sommersa eccezion fatta per due bolle d’aria. Si trova a 18 metri di profondità sotto il livello del mare ed è il paradiso dei sub, estendendosi per 124 metri con camere, corridoi e strettoie.

Natura e Storia dell'Isola di Dino

Le escursioni sull’isola di Dino sono un’esperienza che merita di essere vissuta! Tra piante rare e il profumo di mirto, sentieri immersi nel verde e alte scogliere ci sarà molto da scoprire. Quando ammirerai il panorama, pensa che l’isola era usata per avvistare le navi pirata; forse, all’orizzonte, sembrerà quasi di vederne ancora una. L’isola di Dino è una delle bellezze naturali della Calabria, una montagna di roccia che emerge dal mare, ancora completamente selvaggia, nasconde meravigliose caverne e grotte, assolutamente da visitare se si va in vacanza nella Riviera dei Cedri.

Il nome sembra derivare dal greco “dina”, tempesta, anche se questo isolotto è sinonimo di quiete e natura incontaminata. Il nome dell’isola ricorda il glorioso passato dell’isola e deriva dal greco. Il nome dell’isola è un’eredità del glorioso passato greco di queste terre. Il motivo è semplice: quando il mare è impetuoso, gli scogli dell’isola sono battuti con forza dalle onde, rendendo le acque che la circondano pericolosissime per i naviganti.

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Il patrimonio storico dell'Isola di Dino è affascinante quanto quello naturalistico, ricco di miti e leggende. Oggetto di incursioni e battaglie saracene tra le più rocambolesche, l'isola fu approdo di pirati tra il IX e il XVI secolo. L’isola di Dino vanta un passato assai burrascoso e anche se non sembra vero, questo territorio è stato teatro di sanguinose battaglie. L’isola di Dino è una delle perle della Riviera dei Cedri: sembra quasi impossibile crederlo, ma in passato è stata teatro di numerose battaglie e durissimi assedi, che hanno portato allo stremo i difensori delle coste calabre in essa trincerati.

Tra gli episodi rimasti celebri, l'assedio turco guidato da Amurat Rays, nell'estate del 1600. Nel 1806 l'Isola di Dino divenne base delle operazioni della flotta anglo-borbonica guidata dall'ammiraglio William Sidney Smith. Tra storia e leggenda anche l'affondamento del piroscafo inglese “Umballa”, nei pressi dell'isola, durante la notte di Santo Stefano del 1917. Dopo la tragedia, la campana della nave venne donata al Santuario della Madonna della Grotta, da quel momento ribattezzata Santa Maria della Vittoria.

L’isola è rimasta selvaggia e inabitata, anche se in tempi moderni la famiglia Agnelli l’acquistò col desiderio di costruire un resort di lusso. In tempi più recenti è stata anche la meta di turisti in cerca di relax a cinque stelle. Decine e decine di anni fa, la famiglia Agnelli per 50 milioni di lire tentò l’acquisto dell’isola per farne un resort per vacanze di lusso in Calabria: di quel progetto finito in nulla oggi restano dei trulli e qualche cottage, un ristorante e una strada di 1.700 metri che collega il pontile di attracco con la parte alta dell’isola. Un sogno di cui oggi rimane solo qualche cottage, un ristorante e una strada che collega la parte alta dell’isola con il pontile di attracco.

Nel 1956 l'Isola di Dino viene venduta a Gianni Agnelli dal Comune di Praia a Mare, per poi passare negli anni a diversi imprenditori che la ridussero in stato di abbandono. Nel 2022 l'Isola di Dino torna di proprietà comunale, che ne assicura la salvaguardia e la libera fruizione.

Flora e Fauna

Tra le specie che è possibile ammirare: la palma nana, il garofano delle rupi (Dianthus rupicola) e l'endemica Primula di Palinuro (Primula palinuri), inserita nell'elenco delle specie a rischio di estinzione e presente in alcune colonie sulle pareti esposte a nord, nord-est. La presenza di questa primula e di altre specie endemiche, incluse quelle faunistiche di uccelli migratori, piccoli roditori e rettili, rende l'Isola di Dino un Sito di Interesse Comunitario (SIC).

Ancora più variegato è l'habitat sommerso, ricco di castagnole, murene, polpi e gorgonie (Paramuricea clavata) che superano il metro di altezza. L’Isola di Dino è anche il posto ideale per gli amanti della natura: gli splendidi esemplari di Gorgonie, con le loro singolari tonalità del rosso, arancio e giallo, costituiscono la cosiddetta Foresta di Dino.

Come Esplorare l'Isola

Per accedere in sicurezza sull’isola è necessario attraccare sul piccolo molo, l’unico punto sicuro per visitare la superficie dell’isola. I più allenati possono raggiungerla a nuoto, ma l'ideale è regalarsi un'escursione in barca all'Isola di Dino, attraccando nel piccolo molo a nord. Chi decide di fare un’escursione all’Isola di Dino, non può perdersi le numerose grotte marine che si aprono tra le rocce. Il modo migliore per esplorare le grotte è fare una delle tante escursioni in barca che partono da Praia a Mare o da Scalea verso l’isola. Le gite in barca permettono di scoprire le meraviglie della costa e di vedere le grotte marine dell’isola di Dino, con i loro colori sorprendenti.

Da qui parte la strada rotabile che conduce ai cottages situati nella zona alta dell'isola e consente di addentrarsi in un'escursione all'Isola di Dino davvero unica. Il percorso migliore per circumnavigare l'isola in barca è la rotta est-nord-ovest, col consiglio di non avviarsi nelle ore più calde della giornata. Il consiglio è quello di cominciare la circumnavigazione seguendo la rotta est-nord-ovest.

Sulla vetta, raggiungibile tramite un percorso pedonale, sorge la Torre dell’Isola di Dino, una costruzione quadrangolare di origine Normanna. Utilizzata durante i periodi storici degli Angioini e dei Borbone come posto di osservazione contro le molteplici invasioni sulla costa, fu eretta sulla punta occidentale dell’isola, nota come Frontone, a un’altitudine di 73 metri sul livello del mare. La torre serviva come strumento di avvistamento, comunicazione e allarme. Inoltre, vedremo la Torre di Dino, oggi un B&B.

Prima di partire alla scoperta del paesaggio incontaminato di questo piccolo scoglio che affiora dal mare, occorre decisamente godersi la sua bellezza da un punto di vista privilegiato. Si può salire in cima a Capo dell’Arena, a sud di Praia a Mare, per ammirare il colpo d’occhio maestoso sull’isola del Dino e lo splendido panorama dalla costa calabra. Questa è una location perfetta per scattare foto indimenticabili di una vacanza alla Riviera dei Cedri.

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