Escursione ai Laghi del Colbricon: Un'Avventura Indimenticabile tra le Dolomiti
La visione dei laghetti alpini, piccole gemme color smeraldo incastonate tra vette imponenti e boschi di conifere, è sempre emozionante! L’escursione ai Laghi del Colbricon da Malga Ces è una delle escursioni più famose della Catena del Lagorai e del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
Informazioni Utili per l'Escursione
I Laghi del Colbricon si trovano sulla Catena del Lagorai, una catena montuosa che fa parte delle Dolomiti di Fiemme e che si estende per 70 km nel territorio compreso tra il Monte Calisio ed il Passo Rolle. I Laghi del Colbricon sono due laghi di origine glaciale e sono adagiati sull’ondulato pianoro che separa il Gruppo di Cavallazza dal Gruppo del Colbricon.
- Quota: dai 1.670 ai 1.930 mt.
Punto di Partenza: Malga Ces
Il punto d’inizio della nostra escursione è Malga Ces (1.670 m.) ed il sentiero inizia giusto alle spalle della malga ed è indicato dal segnavia CAI 328. Malga Ces si trova a 3 km di distanza da San Martino di Castrozza e qui si trova un grande parcheggio gratuito dove poter lasciare l’auto.
In alternativa, si può prendere la stazione del Colbricon Express, la ovovia che parte da San Martino di Castrozza e che smonta appena sopra Malga Ces. Prendendola vi risparmierete 100 metri di dislivello ma potete decidere di sfruttarla solo in salita e poi scendere a piedi fino a San Martino di Castrozza. Per i prezzi e le tariffe aggiornate cliccate qui.
Descrizione del Percorso da Malga Ces
Il sentiero sale, completamente esposto al sole, con una pendenza moderata e costante costeggiando quella che in inverno è una pista da sci. Arrivati al punto più alto della pista, a 1.760 metri, si trova la stazione dell’impianto Colbricon Express e qui si deve proseguire verso destra. Il sentiero è sempre il CAI 348 ed è sempre in salita ma con una pendenza inferiore rispetto al tratto appena percorso.
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La carreggiata si stringe e si cammina sul crinale del monte che regala delle vedute spettacolari sulla Val Bonetta. Ci troviamo sul versante sud ovest del Monte Cavallazza (2.324 m.) gli stessi luoghi in cui, durante la Grande Guerra, correva il fronte italo/austriaco. Attenzione: questo sentiero è in gran parte al sole.
Dopo oltre la metà del nostro percorso il terreno diventa sassoso ma tutto sommato sono macigni saldi che formano una sorta di scaletta naturale che, almeno nel mio caso, facilitano la salita. Sbuchiamo, infine, in cima alla conca dove sono adagiati i laghi del Colbricon che da qui ancora non sono visibili. E’ però visibile l’impressionante panorama sul Pian delle Cartucce in basso alla nostra destra.
Qualche centinaio i metri in piano e poi ecco apparire il più grande dei due laghi del Colbricon. Una piccola distesa lacustre di un intenso color verde smeraldo alle cui spalle si erge Cima Cavallazza (2.324 m.). Un panorama idilliaco che lascia senza parole per la sua bellezza!
Relax e Natura ai Laghi
Sulla sponda del lago c’è una piccola spiaggetta sassosa con alle spalle un boschetto. Se la temperatura lo permette ci si può stendere a prendere il sole oppure si può trovare il proprio posto all’ombra e rilassarsi contemplando la bellezza del lago, facendosi accarezzare dall’aria fresca di montagna e ascoltando il fruscio delle foglie ed il cinguettio degli uccelli.
Attenzione: nei fine settimana e in alta stagione questo luogo, proprio per le sua facilità di raggiungimento e alle sue caratteristiche “balneari” viene preso d’assalto.
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Il Giro dei Laghi
Dopo una doverosa sosta si può proseguire la passeggiata facendo il periplo del lago. Si passa di lato al Rifugio Laghi del Colbricon (1.930 m.) e poi si segue il sentiero che passa nel mezzo ai due laghi. Il secondo lago, più piccolo del primo, si trova ad un’altezza inferiore (1.909 m.) ed è circondato dalla foresta di conifere.
Da questo punto del sentiero potete vedere da un’altra prospettiva il lago più grande e potete vedere le vette che prima avevate alle vostre spalle: la vetta conica del Monte Colbricon (2.602 m.), la più bassa cima squadrata del Colbricon Piccolo (2.509 m.) e la Cima Stradon (2.326 m.).
Ritorno a Malga Ces
Dopo aver completato il giro dei laghetti del Colbricon si riprende il sentiero da cui si è arrivati, il sentiero CAI 348, e lo si percorre a ritroso fino a tornare a Malga Ces e poi al parcheggio.
Alternative e Consigli Utili
Se arrivi in macchina da San Martino di Castrozza, parcheggia qui e imbocca il segnavia 14 Laghi di Colbricon. Importante: il percorso indicato dal segnavia 14 si inoltra nel bosco e risale fino ai laghetti di Colbricon in circa 30 minuti. Il numero 348, invece, all’inizio risale verso la cabinovia Colbricon Express, quindi prosegue verso il passo di Colbricon per poi ridiscendere ai due laghi.
💡 Vuoi un consiglio? All’andata segui le indicazioni per il sentiero 348. il tratto esposto lo incontri nel pezzo in piano, a metà tra la cabinovia e il passo di Colbricon. in prossimità del passo di Colbricon il sentiero torna di nuovo a prendere quota. Stavolta però la salita è molto diversa, perché anziché sullo sterrato si snoda tra pietre e massi.
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Superato il passo a quota 1908 metri, dopo poche centinaia di metri arrivi al primo dei due laghi di Colbricon, quello più grande. Prima però di andare al rifugio, non perderti lo spettacolo del secondo laghetto, che sorge a poche decine di metri dal primo.
Importante: dopo circa 10 minuti di cammino dal rifugio alpino inizia il breve tratto esposto sul lato destro. Il percorso prosegue poi dentro il bosco. Il punto a cui prestare maggiore cura per non scivolare è quello completamente ghiacciato che si trova alla fine del sentiero, poco prima dell’inizio della discesa finale verso Malga Ces.
Ti rimane infatti da coprire soltanto la distanza tra il muro (all’andata in salita, ora in discesa) e la malga.
Malga Ces: Ristoro e Ospitalità
La stagione estiva di Malga Ces inizierà il 7 giugno e terminerà a fine settembre 2025. Oltre a un ristorante con prodotti tipici del luogo, la malga ospita anche diverse camere dove è possibile soggiornare per una o più notti godendo di un’invidiabile vista sulle Pale di San Martino.
Noi abbiamo mangiato a Malga Ces ad escursione ultimata ma sinceramente non mi ha soddisfatta. Si mangia bene ed il personale è qualificato e gentilissimo ma… è un ristorante di medio alto livello. Non si respira il clima della malga di montagna anche se, mangiando ai tavolini all’aperto, il panorama è spettacolare!
In alternativa si può mangiar qualcosa a Rifugio Laghi del Colbricon ma tenete presente che sia questa struttura che Malga Ces non sono aperte tutto l’anno. Informatevi sui periodi di apertura!
Consigli Finali
Consiglio spassionato: se decidete di intraprendere quest’escursione (consiglio che comunque vale per qualsiasi trekking in montagna) raggiungete la partenza di buon mattino!
Escursione ad Anello dal Passo Rolle
Escursione relativamente semplice dal Passo Rolle: un bellissimo giro ad anello che percorre i sentieri delle suggestive cime Cavallazza e raggiunge i graziosi Laghi di Colbricon, il tutto incorniciato da una stupenda visuale che si affaccia, al raggiungimento delle cime, sul maestoso gruppo delle Pale di San Martino.
Dal Passo Rolle, saliamo la pista sciistica e la traccia del sentiero che raggiunge, prima la Cavallazza Piccola, con l’incontro di alcune fortificazioni della Grande Guerra, poi la Forcella e la Cima Cavalazza.
Parcheggiamo l’auto presso il parcheggio del Passo Rolle. Passando sotto alle seggiovie dell’impianto, seguiamo la traccia del sentiero abbastanza evidente, affinché incontriamo una tabella indicativa che ci segnala la deviazione verso Cima Cavallazza Piccola.
Affrontato quindi, con passo sicuro, il tratto appena menzionato, scendiamo dal lato opposto, articolato tra vari zig zag, con l’apparizione del Lago Cavallazza, trovasi sulle pendici del versante, e l’arrivo all’omonima forcella.
Arrivati al Rifugio Colbricon, prima di intraprendere il percorso del ritorno, approfittiamone per aggirare entrambi i due laghi, seguendo ovviamente l’apposita segnaletica, per poi ricongiungerci al sentiero CAI 348 ben percorribile, che conduce alla Malga e Passo Rolle.
Superato il bosco, quando sfociamo davanti ad una vasta vallata, dove sono presenti un bar-ristorante e gli impianti di risalita, usciamo dal sentiero principale e proseguiamo verso destra, risalendo con notevole pendenza la pista di sci.
Dog Trekking ai Laghi del Colbricon
Un dogtrekking che regala panorami splendidi, sempre al cospetto delle meravigliose Pale di San Martino - Patrimonio Unesco sicuramente annoverate fra le più belle cime dolomitiche. Un’escursione semplice, molto panoramica e perfetta da fare anche con i cani che potranno poi divertirsi bagnandosi nelle fresche acque dei laghetti!
Questo dogtrekking è molto versatile poiché per chi desidera fare una semplice passeggiata può andare a visitare solo i Laghi di Colbricon...
Importante: il percorso indicato dal segnavia 14 si inoltra nel bosco e risale fino ai laghetti di Colbricon in circa 30 minuti.
Dal Passo Rolle, saliamo la pista sciistica e la traccia del sentiero che raggiunge, prima la Cavallazza Piccola, con l’incontro di alcune fortificazioni della Grande Guerra, poi la Forcella e la Cima Cavalazza.
Dislivello: Salita 140 m.
Parcheggiamo nell’ampio parcheggio di Passo Rolle. Guardando le Pale di San Martino arriviamo a fine parcheggio e iniziamo a salire per la carrareccia ampia e di ghiaietta tenendo sulla sinistra l’edificio della casa cantoniera.
Ci fermiamo a fare una breve pausa relax ai bordi di un piccolo laghetto ( ce ne sono diversi sparsi come francobolli qua e là) dove si riflettono ancora una volta le Pale e dove i dog trekker immergono le zampette e giocano un po’.
Il sentiero continua a salire abbastanza dolcemente; durante il percorso, si troverà una deviazione da seguire sulla sinistra per la Cavallazza piccola.
Abbiamo proseguito sempre in ambiente bucolico e panoramico ammirando più in basso, sulla nostra destra il lago della Cavallazza. Con uno strappetto arriviamo alla forcella Cavallazza.
Iniziamo la discesa verso i sottostanti laghi del Colbricon. Noi umani procediamo con un po’ di cautela; in alcuni punti, nonostante il sentiero sia ben tracciato e visibile, il fondo è scivoloso perché su terriccio e classica ghiaietta insidiosa.
Arriviamo ai laghetti del Colbricon e facciamo una pausa per bagnare e rinfrescare le zampette rampanti ( Naira si concede un bagno completo..), poi facciamo un veloce giro del lago superiore e nei pressi del Rifugio Laghi di Colbricon imbocchiamo il sentiero n.
Per chi vuole fare una semplice e bella passeggiata senza sforzi, è possibile parcheggiare la macchina nei parcheggi adiacenti a Malga Rolle ( a circa due minuti di auto rispetto ai parcheggi del Passo Rolle scendendo verso Predazzo) e, attraversando la strada, scendere al ponticello da cui noi siamo sbucati dal bosco e percorrere il facile sentiero n.
In inverno consigliamo di effettuare solamente la passeggiata ai Laghi di Colbricon e di evitare l’itinerario che prevede la Cavallazza come sopra descritto.
Storia e Grande Guerra
Il Giro del Colbricon vi porta direttamente nella guerra di montagna con manufatti, cittadine militari, caverne. Osservandovi attorno potete cercare di intuire cosa significasse combattere in queste condizioni ambientali. Su queste cime si ricorse spesso alla baionetta e all'uso delle mine.
Dopo una relativa tranquillità il fronte si accese nel luglio 1916 con un poderoso attacco italiano che - grazie pare anche alle indicazioni della guida alpina del Primiero Michele Bettega - portò alla conquista di cima Cavallazza, del passo Colbricon e della cima del Colbricon orientale. Col 1917 si ricorse alla guerra di mine. In aprile è italiana la prima mina a brillare.
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