Escursione al Lago di San Bernolfo: Un Percorso Dettagliato
L'escursione al Lago di San Bernolfo offre un'esperienza immersiva nella bellezza delle Alpi Marittime. Questo percorso, con le sue varianti e diversi livelli di difficoltà, permette di scoprire paesaggi mozzafiato e angoli nascosti di questa regione.
Accesso e Inizio del Percorso
Da Cuneo, si sale verso Borgo San Dalmazzo, seguendo poi le indicazioni per la Valle Stura. Si superano i paesi di Demonte e Vinádio, e si imbocca a sinistra la diramazione per Bagni di Vinádio. Qui si gira a sinistra lungo la stradina che risale il Vallone dei Bagni, e dopo aver lasciato a sinistra la diramazione per Callieri, gli ultimi tornanti conducono a San Bernolfo.
Una volta lasciata l’auto nel parcheggio antistante la borgata (1663 m) e oltrepassato il ponte sul torrente Corborant, ci si dirige verso il Colletto del Laus.
Percorso verso il Rifugio De Alexandris e il Colletto del Laus
Una mezz’oretta di cammino conduce al Rifugio De Alexandris (1910 m), dove è possibile rifornirsi d’acqua fresca alla fontana. Si prosegue poi verso il Colletto del Laus, lasciando poco prima, sulla destra, il sentiero che sale alla Rocca di San Bernolfo.
Dettagli del Percorso
- Partenza: Parcheggio nei pressi di San Bernolfo (1663 m)
- Arrivo: Colletto del Laus (1927 m)
- Punti di interesse: Rifugio De Alexandris
Deviazione per il Vallone della Guercia
Poco oltre il lago, nei pressi di un grande masso, si segue l’indicazione Vallone della Guercia - Sentiero P21. Superando un ponticello in legno sul torrentello, si passa sulla destra orografica del vallone. Di lì a poco, il sentiero inizia la salita in direzione sud con una serie di piccoli tornanti, dapprima tra arbusti, larici e rododendri, poi, più in alto, su terreno pietroso.
Leggi anche: Mar Morto: Consigli per l'escursione
Il sentiero si trasferisce sulla destra orografica, tagliando i fianchi occidentali, in alcuni tratti un po’ franati, della Serriera di Pignal, per poi distendersi centralmente. Qualche minuto dopo, risalite le ultime asperità, si raggiunge il colle della Guercia (2457 m) che comunica con l’opposto vallon de Chastillon.
Salita alla Rocca di San Bernolfo
Dal tornante prende origine una strada sterrata che attraversa il Torrente Corborant su un ponticello. Procedendo in dolce discesa, si passa accanto alla Fontana di Santo Stefano, quindi si giunge ad un bivio (quota 1630 circa). Si gira a destra lungo una strada ex-militare che si innalza con alcuni tornanti in un bel bosco di conifere (possibili scorciatoie).
La stradina prosegue in salita giungendo in breve al Colletto del Laus (1927 m), affacciato sulla conca del Lago di San Bernolfo; presso il colle sorgono altri edifici militari in rovina. Si abbandona la stradina, che scende al lago, per piegare bruscamente a destra.
Si imbocca un sentiero militare che sale in diagonale verso nord-ovest, effettuando un ampio semicerchio sopra al rifugio. Con numerosi tornanti tra radi larici, il sentiero rimonta un ripido gradino ed entra nel vallone sospeso del Chiot della Roccia, sovrastato dalla Rocca e dalla Guglia di San Bernolfo.
Attraversato un ripiano, si riprende a salire con altri tornanti; il sentiero si allontana dal fondo del vallone, caratterizzato da gigantesche pietraie, per tenersi alla base dei dirupi sul versante sinistro idrografico. Salendo con pendenza regolare, si passa sotto ad alcuni notevoli denti rocciosi, quindi si costeggiano le verticali pareti della Guglia di San Bernolfo.
Leggi anche: Trekking alle Grotte di San Ponzo
Si abbandona la mulattiera militare, che scende nel Vallone di Seccia, e si piega a sinistra imboccando la via normale alla Rocca di San Bernolfo (segnavia rossi). Si scende brevemente per aggirare uno spuntone roccioso, quindi ci si riporta nei pressi della cresta.
Il sentiero sale ripido in diagonale, tenendosi qualche metro a destra del filo sullo scosceso versante sud-ovest. Superato un elementare gradino roccioso, si guadagna una spalla detritica poco sotto alla vetta.
Ritorno ad Anello: Laghi di Seccia, Collalunga e San Bernolfo
Ridiscesi al Colletto di San Bernolfo, si prende a sinistra il sentiero militare che si abbassa con lunghi tornanti nel Vallone di Seccia. Dapprima il versante è erboso, poi bisogna attraversare una fascia rocciosa che lo interrompe, dove un brevissimo tratto franato è attrezzato con catena.
A quota 2420 circa, la discesa termina: il sentiero taglia in orizzontale, poi riprende finalmente a salire sul fianco destro idrografico del vallone. Si raggiunge il fondovalle in corrispondenza di una selvaggia conca detritica.
La mulattiera contorna il lago a destra, quindi prende quota con altri tornanti tra erba e rocce. Sul valico si trova un bivio, dove si va a sinistra; il sentiero attraversa il valico e taglia il versante sud della Cima Tommy con brevi saliscendi, offrendo bei panorami sui Laghi di Collalunga.
Leggi anche: Pale di San Martino: Escursione indimenticabile al Ghiacciaio Fradusta
Raggiunto il contrafforte sud della Cima Tommy, lo si discende con alcuni tratti ripidi. Il sentiero segnalato si sposta a sinistra, evitando i Laghi di Collalunga ed affacciandosi sul sottostante Vallone di Collalunga.
Si percorre tutto il piazzale davanti alla casermetta principale e ci si congiunge con la stradina sterrata ex-militare che sale dal Lago di San Bernolfo ai Laghi di Collalunga. Si piega a sinistra e si segue la sterrata in discesa, percorrendo il fondo del Vallone di Collalunga con numerosi tornanti; a tratti, i segnavia portano su scorciatoie che permettono di tagliare le curve più lunghe.
Lasciato a sinistra il Lago di Mezzo, sono nuovamente possibili due alternative: si segue fedelmente la sterrata che prosegue con ampi tornanti, oppure si sfruttano le scorciatoie indicate dai segnavia bianco-rossi.
Man mano che si va avanti, in direzione del ben visibile Lago di San Bernolfo, la pendenza del vallone diminuisce, e la sterrata diventa quasi rettilinea. La stradina costeggia il lago sulla sponda sinistra, poi si innalza con due tornanti per raggiungere il Colletto del Laus (1927 m).
Consigli Utili
Alcuni punti esposti, poco prima del passo, fanno sì che questo percorso sia riservato a escursionisti esperti. È importante verificare le condizioni del sentiero e del meteo prima di intraprendere l'escursione.
Escursione Invernale con Racchette da Neve
Lasciamo l’auto, verso le 9:15, nel piccolo parcheggio di Strepeis, dove la strada è sbarrata da un muro di neve. Calzate le racchette da neve, risaliamo il vallone di San Bernolfo ammirando la bellezza di questo paesaggio innevato.
Seguiamo la pista battuta dal gatto delle nevi e, senza quasi lasciare traccia, ci avviciniamo alla piccola borgata di Callieri. Nel nostro cammino superiamo alcune grosse valanghe che si sono riversate nel vallone e nel rio Corborant (questo tratto è da fare solo con neve ben assestata).
Arrivati a Callieri ci teniamo sulla destra della borgata e un po’ più su seguiamo le tracce lasciate da alcune motoslitte che hanno battuto la strada che sale a San Bernolfo. Dopo alcuni tornanti udiamo un rumore che pare quello di una motosega.
Arriviamo presso la borgata di San Bernolfo nel momento in cui il sole comincia a far capolino tra le case. Sono le 10:50. Sistemati e scaricati gli zaini a terra nei pressi di una baita per uno spuntino, veniamo puntati da quattro gatti talmente affamati che mi azzannano il paio di guanti che avevo buttato sulla neve.
Dopo aver pranzato nei pressi di un’altra baita, mentre Gelu rimane lì ad ammirare il paesaggio, io decido di salire ancora al Rifugio De Alexandris (1910 m) e al vicino lago del Laus (1913 m).
Da San Bernolfo scendo in direzione del ponte che sovrasta il Rio Corborant e ne seguo, perdendo un po’ di quota iniziale, la strada che si inoltra nella pineta. Al bivio tengo la destra e seguo per un po’ le tracce lasciate dalle motoslitte. Passo poi sotto un tratto più ripido e aperto dove occorre fare attenzione allo scarico di slavine; lo aggiro zigzagando sulla sinistra e finalmente arrivo in una zona più dolce e meno pericolosa.
A distanza riesco a individuare il rifugio De Alexandris Foches (1910 m) solamente perché ne intravedo i pannelli solari e, quando giungo nelle immediate vicinanze, lo trovo quasi del tutto sommerso nella neve. Verso il fondo del bosco di pini intravedo Gelu che mi sta venendo incontro.
Seguendo un vecchio sentiero militare, si risale il vallone sospeso del Chiot della Roccia fino al Colletto di San Bernolfo, da cui velocemente si sale alla cima omonima. Fino al colletto, il percorso non presenta alcuna difficoltà, e, grazie alla pendenza molto regolare del sentiero militare, non è neanche faticoso. La deviazione dal colletto alla vetta è un po’ più impervia e richiede un minimo di attenzione.
Tabella Riepilogativa Punti Chiave
Punto di Interesse | Altitudine (m) | Note |
---|---|---|
Strepeis (Parcheggio) | Circa 1600 | Inizio percorso invernale |
Callieri | - | Piccola borgata |
San Bernolfo | 1663 | Punto di partenza principale |
Rifugio De Alexandris | 1910 | Possibilità di rifornimento acqua |
Lago del Laus | 1913 | Vicino al rifugio |
Colletto del Laus | 1927 | Incrocio di sentieri |
Colle della Guercia | 2457 | Comunicazione con vallon de Chastillon |
TAG: #Escursione