Pinzolo: Itinerari ed Escursioni alla Scoperta della Val Rendena
La Val Rendena offre una varietà di itinerari ed escursioni adatti a tutti i livelli, dai principianti agli esperti alpinisti. Partendo da Pinzolo, si possono esplorare le bellezze naturali della zona, immergendosi in paesaggi mozzafiato e scoprendo rifugi alpini ricchi di storia.
Itinerari Facili e Accessibili
Per chi cerca passeggiate rilassanti e adatte a tutta la famiglia, Pinzolo offre diverse opzioni:
- Pineta di Pinzolo: A circa dieci minuti a piedi dal centro, è un luogo ideale per le famiglie, con un parco giochi per i più piccoli e strutture sportive per i ragazzi più grandi, come il circolo tennis, lo stadio del ghiaccio, campi da calcio, calcetto, basket e uno skate park. Recentemente è stato aperto un biolago con una superficie balneabile di 3200 metri quadrati e una zona dedicata ai bambini.
- Ciclo Pedonale della Val Rendena: Utilizzando la ciclo pedonale che attraversa la valle potrete passeggiare nei dintorni costeggiando il fiume Sarca. Potrai individuare facilmente, insieme al nostro aiuto, il tratto da percorrere più indicato alle tue esigenze.
- Parco Agricolo di Caderzone: Proseguendo in direzione del parco agricolo di Caderzone, raggiungibile con una breve camminata, potrete vedere nelle stalle della zona e liberi nei prati circostanti gli animali del mondo contadino.
- Bosco delle Masere: Visibile dalle finestre della casa vacanza, partendo da una stradina dietro casa, dopo un breve tratto in salita, vi porterete in quota sopra il paese per proseguire su una facile strada sterrata. La posizione a mezza montagna vi consentirà di godere per tutto il tragitto del panorama sull’abitato di Pinzolo e i suoi dintorni, in particolare l’ingresso della Valle di Genova. Dall’alto potrete così vedere anche il rinomato Lefay Resort & Spa Dolomiti e, una volta raggiunto, scendere per la strada asfaltata che riporta in paese.
- Chiesa di Santo Stefano a Carisolo: Chi, giunto alla Chiesa di San Vigilio a Pinzolo, luogo di partenza dell’itinerario, volesse fare una breve deviazione per visitare la storica Chiesa di Santo Stefano a Carisolo, può seguire in senso opposto a quello proposto il sentiero San Vili (O300), ovvero verso ovest a partire dal ponte sul Sarca della strada statale 239, per poco più di un chilometro.
- Val Nambrone: Poco prima di Sant’Antonio di Mavignola, a circa dieci minuti di auto dalla casa vacanze, troverete il bivio che porta alla valle. La caratteristica piana di Nambrone è luogo ideale per fare una breve e rilassante passeggiata tra il verde dei prati e i colori del fiume Sarca. Parcheggiata l’auto al rifugio potrete raggiungere la vicina cascata d’Amola e godere dei freschi boschi e dei suoni dell’acqua.
- Malga alpeggiata a Patascoss: Una camminata adatta anche ai più piccoli di circa 2 km, fattibile anche con il passeggino, vi consentirà di raggiungere comodamente una malga alpeggiata con le caratteristiche mucche di razza Rendena, presidio slow food. Il percorso parte dalla località Patascoss, appena sopra il paese di Campiglio, raggiungibile in circa un quarto d’ora d’auto dalla casa vacanze. Arriverete alla malga attraverso una strada pianeggiante con una vista unica sulle Dolomiti.
Escursioni di Media Difficoltà
Per escursionisti con un minimo di allenamento, la Val Rendena offre percorsi suggestivi e panoramici:
- Chiesa di Santo Stefano e Cascate Nardis: E’ possibile dalla casa vacanze raggiungere la zona Pineta di Pinzolo e da qui partire, usufruendo della ciclabile e di una strada sterrata, alla volta della chiesa di Santo Stefano. Qui potrete fare tappa e ammirare gli affreschi dei Baschenis che rappresentano la Leggendaria spedizione di Carlo Magno, dalla Val Camonica, alla Val di Sole, alla Val Rendena. Proseguendo lungo la strada sterrata si raggiungono le Cascate Nardis in Val di Genova, definita la Versailles d’Italia dall’esploratore inglese di fine ottocento Douglas William Freshfield, ammirando una natura fatta di boschi verdi e acque cristalline.
- Doss del Sabion: La casa vacanze dista circa 400 mt dagli impianti di risalita, che potrete sfruttare per portarvi in quota. Un primo tratto in cabinovia arriva fino ai 1500 mt di Prà Rodont. Da qui partono alcune camminate nei freschi boschi di abeti e larici che hanno come destinazione le malghe della zona. Se dopo il primo tratto proseguirete con una nuova cabinovia fino ai 2100 metri del Doss del Sabion potrete ammirare un panorama a 360 gradi, unico in tutto l’arco alpino. L’occhio spazierà dai ghiacciai del gruppo Adamello-Presanella alle Dolomiti di Brenta, per perdersi in basso nella val Rendena che divide questi due gruppi montuosi, così diversi ma ugualmente affascinanti.
- Madonna di Campiglio - Rifugio Nambino: Una volta raggiunta in circa un quarto d’ora di auto la perla delle Dolomiti, Madonna di Campiglio, potrete parcheggiare, appena sopra l’abitato, alternativamente a Patascoss o nella piana di Nambino. Da qui partono due facili sentieri che possono anche essere percorsi ad anello per una camminata che vi regalerà dei paesaggi unici. Arrivati al Rifugio Nambino potrete ammirare i colori del lago, mentre sullo sfondo risalterà inconfondibile lo skyline delle Dolomiti di Brenta.
- Monte Spinale e Vallesinella: Raggiunta Madonna di Campiglio in un quarto d’ora d’auto e sfruttando gli impianti di risalita arriverete ai 2100 metri del monte Spinale. Dal balcone dello Chalet Fiat potrete ammirare lo storico punto panoramico della perla delle Dolomiti, dove anche la principessa Sissi adorava sostare. Dirigendovi poi verso Malga Fevri scenderete attraverso un facile sentiero fino a Vallesinella. Da qui partono le camminate verso i rifugi del Brenta. Attraversando incantevoli ponticelli in legno sospesi sulle cascate di Vallesinella Alta arriverete al rifugio. Nelle vicinanze è possibile ammirare anche la cascata di Vallesinella Bassa.
- Lago di Valagola: Dal borgo alpino di Sant’Antonio di Mavignola, a circa dieci minuti di auto dagli appartamenti vacanze, troverete il bivio che porta in Val Brenta. Proseguendo su strada sterrata lascerete l'auto in prossimità di una stanga e continuerete a piedi per circa 4 km in leggera salita fino a raggiungere il solitario Lago di Valagola.
- Laghi di Cornisello e Lago Nero: Proseguendo con l’auto nell’alta valle attraverso una strada di montagna arriverete ai 2100 metri dei Laghi di Cornisello. Dal rifugio attraverso un sentiero non troppo impegnativo è possibile raggiungere il Lago Nero, tra i più fotografati del Trentino per la sua vista sulle Dolomiti di Brenta.
- Laghi di San Giuliano: Caderzone Terme si prende la strada per i laghi di San Giuliano. conduce a Malga Campo. ad incrociare il sentiero SAT 230 proveniente da Malga Diaga. al rifugio omonimo. e a Malga Campostril.
Escursioni Impegnative
Per gli alpinisti esperti, la Val Rendena offre sfide emozionanti e panorami indimenticabili:
- Rifugio XII Apostoli: Altra escursione interessante da fare in Val Rendena - Pinzolo, è quella che conduce al rifugio XII Apostoli. Si raggiunge il Doss del Sabion con gli impianti e poi si scende al Passo Bregn da l'Ors.
- Rifugio Agostini in Val d’Ambiez: Incastonato in dei luoghi più spettacolari delle Dolomiti di Brenta, è uno dei Rifugi storici del Brenta, a 2.410 ai piedi della Cima d’Ambiez.
- Rifugio Mandrone: Più veloce e frequentato, ma comunque impegnativo, risulta essere l'accesso al rifugio Mandrone, splendidamente affacciato sulle Lobbie e sul ghiacciaio dell'Adamello. La passeggiata colma un dislivello di circa ottocento metri: si sale dal rifugio Bedole, a 1640 mslm, percorrendo un ombreggiato sentiero (n.
- Laghi di Folgorida: Lasciata la macchina in una piazzola nei pressi del ponte sul fiume Sarca circa 600 m dopo le ultime case della località Ragada, lo si attraversa e si giunge in un prato poco distante dalla Casina Muta (1397 m). Tralasciando il sentiero che, tenendo la destra, porta alla baita, si costeggia il fiume in direzione SE, giungendo, dopo aver attraversato vari e caratteristici ponticelli, in un ampio prato fiorito. Attraversato il prato si svolta a destra (fare attenzione ai segnavia bianchi e rossi, spesso occultati dall'erba alta) e ci si immette nel bosco. Si sale tra abeti rossi su un sentiero ben visibile e con debole pendenza a mezza costa in direzione SE. I segnavia vanno seguiti con attenzione: dopo circa mezz'ora di cammino è necessario attraversare un canalone ed in prossimità di questo attraversamento il sentiero è di difficile individuazione. E' importante non lasciarsi confondere dai nastri (bianchi e rossi) appesi agli alberi della zona. Si attraversa il suddetto canalone ed il sentiero prosegue con minor pendenza sul versante della montagna. Il sentiero prosegue ora verso ovest entrando in val Folgorida. Ora il sentiero con notevole pendenza, si inerpica un un boschetto di carpini e betulle e, dopo numerose svolte giunge a ciò che rimane di malga Folgorida (1973 m - ore 2). Intorno ai 2200 m. il sentiero lascia il posto ai soli segnali e "ometti" di sassi, risalendo rocce montonate ricche di rivoli d'acqua, ed alcuni piccoli nevai. L'ultimo tratto di percorso avviene nella forra dell'impetuoso torrente che trae origine dal ghiacciaio di Folgorida (2450 m - ore 2 e 45). Usciti dalla forra del torrente ci si trova nella piccola valletta comprendente i laghetti di Folgorida.
- Val di Borzago: Più a valle di Pinzolo, e precisamente nei dintorni di Spiazzo e Pelugo, stacca la val di Borzago. Questo profondo incavo glaciale si può risalire percorrendo il faticoso sentiero 213. Si tratta di un'escursione assolutamente non banale che supera una grande varietà di ambienti passando dal fondovalle (si parte da Pian della Sega, a meno di 1400 mslm) ai prati d'alta quota fino agli sfasciumi ed alle pietraie a monte del rifugio. Nonostante l'impegno richiesto il sentiero è comunque frequentato durante la stagione estiva ed è ben battuto. Non esistono praticamente momenti in cui respirare: si sale sempre. Prima si prende quota nel bosco, distratti da alcune fragorose cascate, poi si attraversa qualche radura, passando per antiche malghe, poi si procede, sempre in salita, in campo aperto mentre la vegetazione si fa sempre più rada e pionieristica.
Il Sentiero San Vili
L’itinerario percorre l’ultima tratta del Sentiero San Vili, da Pinzolo a Madonna di Campiglio.
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Si parte dalla chiesa di San Vigilio a Pinzolo, dal grande piazzale/posteggio limitrofo alla stazione di valle dell’impianto di risalita e piste del Doss del Sabion. Sulla parete meridionale di questo storico edificio si ammirano i famosi affreschi che rappresentano la “Danza macabra”, dipinti da Simone Baschenis nel 1539.
Si procede in direzione nord, per poche centinaia di metri, in direzione di Carisolo, lungo la strada statale 239, per poi imboccare sulla destra, prima del ponte sul Sarca, la strada, in sinistra orografica della Sarca, che porta alla stazione della pista di sci Tulot e che prosegue poi a transito regolamentato passando sotto il ponte canale che convoglia le acque dalla Val di Genova al Lago di Molvéno, dopo essere state costrette in una condotta che trafora da valle a valle il basamento del Gruppo di Brenta.
Arrivati a Sant’Antonio di Mavignola si fiancheggia, per alcune centinaia di metri, sul marciapiede, la strada principale che poi si abbandona al bivio per la Val Brenta. La vecchia strada prosegue in piano per oltre 1 km e poi riprende a salire verso i prati di Fogaiàrd, magnificamente aperti sulle Dolomiti di Brenta, e parallelamente, ma a qualche decina di metri a valle della strada statale 238, arriva in prossimità del depuratore e dei primi insediamenti turistici.
Biodiversità
All’interno della Direttiva Habitat sono citate, fra gli invertebrati, anche due specie di farfalle molto belle e non comuni, individuate negli anni a poca distanza dall’itinerario presentato. Si tratta di Parnassus apollo e Euplagia quadripunctaria, entrambe viste nei pressi della chiesetta di Santo Stefano all’ingresso della Val di Genova.
La prima è un lepidottero diurno con un’apertura alare di circa 5-8 cm, con ali di colore bianco punteggiate di piccole macchie nere nella zona anteriore e di due, o più, grandi macchie rosse circolari bordate di nero. È una specie prettamente montana osservabile da maggio a settembre, soprattutto in prati e vallate fiorite ma anche su pendii rocciosi, con variazioni a seconda della località e della temperatura.
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Euplagia quadripunctaria, invece, è una farfalla di medie dimensioni (apertura alare di circa 4-6 cm) facilmente riconoscibile per la colorazione: le ali anteriori, che a riposo sono tenute orizzontali e coprono le ali posteriori, sono nere o grigio scuro e striate di bianco, mentre le ali posteriori sono di colore rosso con qualche macchia nera. L’adulto è visibile da giugno a settembre ed è attivo principalmente nelle ore tardo serali ma vola anche di giorno. La si trova in boschi, prati e pendii rocciosi ricchi di vegetazione generalmente in presenza o in vicinanza di corsi d’acqua e, quindi, con un microclima fresco ed umido.
Formazione del Paesaggio
Dal punto di vista morfologico, il tracciato proposto ci permette di risalire una grande vallata alpina, impostata lungo un’importante linea di frattura nella crosta terrestre, nota come Linea delle Giudicarie, che ha permesso al blocco dell’Adamello-Presanella di essere traslato verso sud di circa 10 km. La vecchia strada per Campiglio si snoda inizialmente sul fondo della valle, partendo da Pinzolo e Carisolo, paesi sorti alla confluenza tra i due più grandi solchi vallivi della zona (la Val Rendena e la val di Genova) dove si può facilmente immaginare la potenza e lo spessore dei ghiacciai quaternari che ne hanno modellato le caratteristiche forme: immani fiumane gelate che scendevano dalle cime verso il fondovalle, con superfici che potevano sfiorare la quota di 1.900 m slm.
A seguito del loro scioglimento, questi eccezionali nastri trasportatori hanno abbandonato ovunque i detriti trasportati sulla loro superficie, inglobati all’interno o strappati dal substrato roccioso sul quale scorrevano, dando origine alla coltre dei cosiddetti depositi morenici che oggi ricoprono i fondovalle. I torrenti e le acque meteoriche hanno progressivamente eroso parte dei depositi, mettendoli spesso in luce.
Attività Invernali
Pinzolo fa parte della skiarea Pinzolo-Campiglio-Folgarida-Marilleva. La ski area Madonna di Campiglio - Pinzolo - Folgarida - Marilleva, che fa parte del carosello sciistico Skirama Dolomiti Adamello Brenta, propone 156 km di piste tutte connesse. Tra i boschi silenziosi dei suoi dintorni, puoi fare sci di fondo e camminare. La pista DoloMitica è un must per chi ama sciare!
Benessere
Il Lefay Spa Dolomiti, disposta su quattro livelli con vista sui boschi e le montagne, è tra le spa più estese (e lussuose) dell’arco alpino.
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Mercatini di Natale
Nel centro di Pinzolo la piazzetta ospita i Mercatini di Natale e le vie sono animate da gente del posto e turisti.
Tabella Riepilogativa Escursioni
Escursione | Difficoltà | Descrizione |
---|---|---|
Pineta di Pinzolo | Facile | Area verde con parco giochi e strutture sportive. |
Ciclo Pedonale Val Rendena | Facile | Percorso lungo il fiume Sarca adatto a passeggiate e bicicletta. |
Parco Agricolo di Caderzone | Facile | Possibilità di vedere animali da fattoria. |
Rifugio XII Apostoli | Impegnativa | Escursione con partenza dal Doss del Sabion. |
Laghi di Cornisello | Media | Escursione ai laghi alpini con vista sulle Dolomiti di Brenta. |
Val Genova (Cascate Nardis) | Media | Percorso che porta alle cascate in una valle ricca di natura. |
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