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Escursione al Monte Giove in Val Formazza: Percorso e Difficoltà

Il Monte Giove è chiamato il “belvedere dell’Ossola”: offre una stupenda visuale a 360° sulle Lepontine, sulle Pennine, sull’Oberland Bernese e sulla Valle Antigorio e Formazza fino a Domodossola.

Classificazione dei Percorsi Escursionistici

Per affrontare al meglio l'escursione al Monte Giove, è importante comprendere la classificazione dei percorsi escursionistici:

  • Turistico (T): Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri.
  • Escursionistico (E): Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari.
  • Escursionistico Esperto (EE): Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate.

Itinerari per il Monte Giove

Esistono diversi itinerari per raggiungere la vetta del Monte Giove, ognuno con le sue peculiarità e difficoltà. Ecco alcuni esempi:

Partenza da Canza

Dal villaggio di Canza (Früduwald), si segue la strada sterrata che sale al punto di arrivo della seggiovia di Sagersboden 1810 m. che arriva da Valdo. Dalla stazione di arrivo della seggiovia, parte una strada che ha completamente cancellato il sentiero esistente che saliva al Vannino, dopo il tratto più ripido, la valle si apre con bella vista sulla Punta d'Arbola, e si arriva al Lago del Vannino, dal quale, lasciando sulla destra il rifugio Margaroli 2194 m.

Partenza dal Rifugio Margaroli

Domenica 30 dal rifugio Margaroli 2194m, si attraversa il muraglione della diga, costeggiando il lago quasi in fondo al bacino. Il sentiero si alza per ripiani erbosi fino al passo del Busin 2493m, poi scendere nella conca del lago del Busin. Dopo aver attraversato il torrente, ci si alza sulla sinistra lungo il contrafforte occidentale del Giove. Si segue il sentiero che porta nell'ampia conca detritica sotto la vetta,la si risale su lingue di neve, seguendo gli ometti e tenendo la destra fino a raggiungere la cresta sud.

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Partenza da Antillone

Da Valdo 1274m con la seggiovia per il Sagersboden 1772m, si imbocca la mulattiera che sale ripida nel bosco costeggiando il torrente Vannino. Usciti dalla galleria che dopo Foppiano sale in Formazza, si giunge a Fondovalle (località Fracchie), a 1219 m. si segue a piedi per un tratto la vecchia strada che scende verso i tornanti e poi si trova sulla destra la stradina che traversa verso Antillone 1249 m. Giunti alla Chiesetta di Antillone si segue il sentiero (cartelli) che traversa verso Vova, dopo una decina di minuti si arriva a un grosso masso al bivio del sentiero che sale all'Alpe Crorel di sotto. Dall'Alpe Crorel di sotto, un sentiero segnalato traversa verso la zona dell'Alpe Vova con una possibile deviazione per visitare i ruderi dell'Alpe Malagrin.

Via Normale e Lago Busin

Per il ritorno, abbiamo seguito il sentiero della via normale, poi traversato verso il Lago Busin inferiore e quindi seguito il sentiero segnalato che passando dall'Alpe Giove 2159 m. scende nella bella conca dell'Alpe Vova, poi scendendo sulla stradina si trova sulla sinistra (cartelli), il bel sentiero che traversa nel bosco e ritorna ad Antillone.

Percorso dai Laghi Creil

Continuare l’ascesa in direzione nord seguendo alcuni ometti che, dopo essere usciti dal bosco e superati due ripiani erbosi, conducono ai tre Laghi Creil (2579 m). Si rimonta un ripido pendio fino a raggiungere la quota 2787 m, dove si incrocia l’itinerario proveniente dal ghiacciaio Clogstafel.

Informazioni Utili

Accesso Stradale: Autostrada Genova Gravellona Toce, fino al termine, poi superstrada della Val d'Ossola SS33 fino a Crevoladossola, quindi si continua a destra per la Val Formazza superando Crodo, Baceno, Premia e raggiungendo Formazza, località Valdo.

Difficoltà: L'escursione al Monte Giove può essere classificata come Escursionistica (E) o Escursionistica Esperta (EE) a seconda del percorso scelto e delle condizioni del sentiero.

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Periodo Consigliato: Apertura giugno-settembre.

Rifugi Alpini in Zona

Durante l'escursione, è possibile appoggiarsi a diversi rifugi alpini:

Rifugio Proprietà Note
Eugenio Margaroli (Vannino) C.A.I. Situato su un’altura laterale all'invaso
Mores C.A.I. di Busto Arsizio Può ospitare comodamente 48 persone
Claudio e Bruno Sezione del C.A.I.
3A C.A.I. (città di Somma Lombardo) Collocato pochi metri sopra il muraglione della diga del Sabbione
Città di Busto Associazione “Mato Grosso” Don Bosco 3A Può ospitare 60 persone e offre servizio di ristorante

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