Albergo Atene Riccione

 

Escursione al Pian dei Buoi: Un Paradiso Naturalistico tra le Dolomiti

Il Pian dei Buoi è un altopiano situato a 1750 metri sul livello del mare, ai piedi delle Marmarole, tra Auronzo e Lozzo di Cadore. Questo luogo naturalistico offre un paesaggio meraviglioso, con numerose proposte per camminate e sentieri.

Come Arrivare al Pian dei Buoi

Se sei un amante della bicicletta e allenato, puoi provare la salita per la strada del Genio Militare che inizia a Lozzo di Cadore. Per la stessa strada si sale anche con l'auto o la moto. La strada inizia in piazza a Lozzo di Cadore ed è lunga 14 km, coprendo un dislivello di 1000 metri.

È una strada a senso unico perché passa un'auto alla volta. Nel periodo estivo è regolata da orari per la salita e la discesa che vanno rispettati rigorosamente. La strada non ha barriere e le aree dove poter scambiare due auto sono molto poche. Arrivati all'altopiano, segui le indicazioni per i parcheggi.

La Strada del Genio Militare

La strada del Genio è una strada militare, costruita ai primi del Novecento con un progetto che partiva da Lozzo e arrivava a Col Vidal. Durante la Prima Guerra Mondiale divenne strategica per salire all'altopiano, dove si godeva di una postazione militare privilegiata, oltre a essere necessaria per raggiungere il Forte a Col Vidal.

La strada, per motivi militari, doveva essere nascosta al nemico, per questo costeggia con tornanti “emozionanti” tutta la montagna, e sale in mezzo a una fitta vegetazione. In alcuni punti è stata scavata nella roccia creando delle gallerie naturali. Quando sei arrivato, il panorama si apre su un altopiano con vista a 360°.

Leggi anche: Mar Morto: Consigli per l'escursione

Sentieri e Itinerari al Pian dei Buoi

Arrivati al Pian dei Buoi, le proposte per camminate e sentieri sono numerose. Ecco alcune opzioni:

  • Rifugio Ciareido: Se decidi di parcheggiare al Bivio dei Pellegrini, vedrai il cartello che indica la salita verso il Rifugio Ciareido (1969 m s.l.m.). Il dislivello da affrontare è quindi di circa 190 metri, ma il sentiero è attrezzato e largo. La vista, raggiunta la cima, è a 360 gradi sulle montagne del Cadore. Il Rifugio è attrezzato per pranzare con posti sia all’interno che esterni.
  • Anelli del Pian dei Buoi: La discesa dal Rifugio sarà veloce, per cui potrai continuare a piedi passeggiando anche sugli anelli che creano un percorso a cerchio proprio sull’altopiano. Agli incroci trovi anche le indicazioni della direzione che si raggiunge seguendo i vari percorsi.
  • Chiesetta della Madonna di Ciareido: Sugli strada degli anelli del Pian dei Buoi, si trova anche una piccola chiesetta. È dedicata alla Madonna di Ciareido e si sale attraverso un piccolo sentiero erboso di pochi metri.
  • Forte Col Vidal: Un altro interessante sentiero che si può affrontare una volta arrivati al Pian dei Buoi è il sentiero che porta a Col Vidal dove raggiungere la costruzione militare conosciuta come Forte. La passeggiata ti mostrerà anche diversi manufatti militari, costruiti tra la fine del 1800 e il 1917. Il percorso inizia seguendo il sentiero numero 4 - 268, la comoda strada sterrata che conduce alla Casera delle Armente. Da qui segui il sentiero a sinistra che porta verso il bosco e in pochi minuti raggiungerai il segnavia nr 33 (bianco-verde). La strada sale leggermente ma il percorso non è difficile. Alle tua destra c’è il Parco della Memoria della Grande Guerra appena sotto il Col Cervera.

Escursione al Forte Col Vidal: Un Viaggio nella Storia

L’escursione parte dal bivio precedente (Bivio dei Pellegrini) alla vostra sinistra (tornando a ritroso per lo sterrato appena percorso in auto). Dopo qualche minuto di cammino, parte a sinistra il sentiero n. 33 (segni bianco-verdi). Fate attenzione, perché può facilmente passare inosservato. Sentiero nel bosco n. Da qui il cammino si fa un po’ più ripido e stretto, ma la salita non dura tanto a lungo e le occasioni per prender fiato e guardare il panorama non mancano, grazie ai diversi scorci. Da quando siamo partiti non abbiamo mai incontrato nessuno, il silenzio e la tranquillità sono totali. Ad un certo punto, dal bosco si inizia a scorgere qualcosa: si tratta delle Fortificazioni di Col Vidal (quota 1880 m) risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Il panorama da qui non scherza.

Dalla cima del Colle bisogna ridiscendere alla prima Fortificazione incontrata senza, però, tornarci davanti. Con la struttura alla vostra destra, infatti, dovete proseguire per la strada sterrata principale, ovvero la 268. Nel seguirla incontrerete altri ruderi di opere di fortificazione. Dovete proseguire fino a quando, in posizione panoramica, noterete in basso a sinistra la casetta più deliziosa mai vista prima. Più o meno all’altezza della bella casina, a destra si aprirà un varco erboso. Alla prima occhiata non vi sembrerà un sentiero, ma facendo più attenzione noterete che si tratta del tracciato bianco - verde n. 33. Lo dovrete seguire compiendo una curva in salita verso sinistra. Da qui inizia la caccia al tesoro. Dovrete prestare massima attenzione e non smettere mai di cercare e di seguire le tracce su alberi e rocce, altrimenti rischiate di smarrirvi come è successo a noi. Se seguirete correttamente il sentiero n.

Benché stanchi e affamati, noi abbiamo optato per fare anche gli ulteriori 150 m di dislivello (in mezz’ora di cammino) fino al Rifugio Ciareido. Un ultimo strappo per una meritata ricompensa. La verità è che non ci aspettavamo ancora tanta salita!

Consigli Utili

  • Strada Stretta: La strada per salire è lunga (14 km) tortuosa e molto stretta. E quando dico stretta, intendo che ci passa solo un’auto, fatta eccezione per qualche punto in cui la strada si allarga quel tanto da permettere di passarci in due, anche se a malapena. Per fortuna, da luglio a settembre, al mattino fino alle 13 si può percorrere solo in salita e dalla 13 in poi solo in discesa.
  • Punti di Appoggio: Rifugio Ciareido se si decide di raggiungerlo.

Dog Friendly

I cani sono i benvenuti in questo ambiente naturale. Ricorda che il giardino è la tomba del cane se non ha mai (o quasi mai) la possibilità di uscire ed interagire con il mondo. Il cane deve poter annusare, muoversi in ambienti naturali, incontrare altri esseri viventi, mettersi alla prova. Fare esperienze e diventare un individuo completo. Se scegliamo di avere un cane nella nostra vita, non neghiamoglielo.

Leggi anche: Trekking alle Grotte di San Ponzo

Altre Escursioni nei Dintorni

  • Da Auronzo al Pian dei Buoi: Partenza dal Monte Agudo fino al Pian dei Buoi e rientro verso la Val da Rin (Chalet La Primula). Questo percorso non è ad anello e sono 12 km a piedi. Arrivati al Bivio dei Pellegrini è possibile scegliere diverse varianti di percorso. Se avete ancora gambe, con altri venti minuti di camminata potete salire al Rifugio Ciareido (1969 mt) che intravederete già alzando lo sguardo sopra ai pini.

Trincee e Fortificazioni

Nella prima parte del sentiero segnavia 271, si può vedere (è un po’ nascosta dalla vegetazione) una Trincea risalente alla Grande Guerra. Più avanti, arrivati al Pian de Buoi è possibile visitare le fortificazioni militari di Col Vidal. Non è inusuale durante un’escursione tra le Dolomiti incrociare resti e fortificazioni militari. Tutte queste montagne sono state teatro di Guerra nel primo conflitto mondiale.

Pian dei Casoni: Porta d'Accesso alla Val Venegia

Il Pian dei Casoni è un'altra località imperdibile, situata tra passo Rolle, Paneveggio e Passo Valles, tra le Pale di San Martino. Da qui partono numerosi sentieri per escursioni tra le Dolomiti delle Pale di San Martino.

Cosa Fare a Pian dei Casoni

  • L'anello della Val Venegia: Un'escursione tra le Pale di San Martino tra le più classiche, di media difficoltà con un dislivello di 600 metri.
  • Salita al rifugio Mulaz: Uno dei rifugi più belli delle Pale di San Martino, raggiungibile dal passo Valles o dalla val Venegia.
  • Passeggiata a Malga Venegiota: Un giro facile lungo una stradina forestale, ideale anche in inverno con la neve.
  • Passeggiata a Malga Juribello: Un'altra variante con una bella passeggiata in mezzo al bosco.

Sentiero tra le Casere Restaurate

Un bell'itinerario tra vecchie casere ora ristrutturate dalla Forestale con splendide visioni sulle montagne bellunesi più recondite. Da Longarone seguire le indicazioni per Castellavazzo e Olantreghe. Parcheggio comodo a inizio paese. Proseguire in paese per circa 150 metri fino a incrociare Via delle Scuole alla fine della stessa parte il sentiero (cartelli segnavia). Molto ripidamente si sale nel bosco di faggi, si incontra una nuova strada forestale, seguirla fino a un tornante a dx, prendere il sentiero che si inoltra in piano nel bosco (nessuna segnalazione). Dopo circa 100 metri si trova pitturato in rosso su un sasso l’indicazione Pian dei Buoi. Seguire il sentiero che si inerpica su un versante solatio ormai fuori dal bosco fino alla Casera mt 1294 su un bel prato. Bellissimo panorama sulla Val del Piave, il Monte Toc e il Borgà.

Proseguire a dx per sentiero che entra nel bosco e in circa 15′ raggiunge la casera Col Fason mt 1268, in ricostruzione. Panorama sul gruppo del Bosconero e Sassolungo di Cibiana. Il sentiero continua con un lungo traverso nel bosco fino a calare nell’ampia, bellissima radura dove sorge la Casera Pescol, mt 1166, bivacco con tavolato nel sottotetto (circa 30′ da Col Fason), panorama splendido. Si risale il sentiero nel bosco molto ripido, cupo e mal segnalato fino a uscire nei pressi di Col Venturin ampia dorsale prativa protesa sulla Val del Piave. Da qui si ritrova il sent. 495 che scende ripido e molto scomodo a Olantreghe. Si può ritornare a Casera Pian dei Buoi da qui non segnalata, seguendo rari ometti e un sentiero poco evidente nel bosco (difficoltà di orientamento).

Leggi anche: Pale di San Martino: Escursione indimenticabile al Ghiacciaio Fradusta

TAG: #Escursione

Più utile per te: