Escursione al Rifugio Altissimo: Un'Avventura Panoramica sul Monte Baldo
Il Rifugio Damiano Chiesa sul Monte Altissimo è una delle mete più amate dagli escursionisti che frequentano il Garda Trentino. Se ami la montagna e ti emozioni davanti a un paesaggio di vetta, dovresti salire almeno una volta sul Monte Altissimo.
Il Monte Altissimo (2079 m) si trova sull'Altopiano di Brentonico, noto tra i naturalisti di tutta Europa per la ricchezza delle specie di piante e fiori. In particolare, il monte Baldo è conosciuto fin dal Quattrocento per la sua straordinaria ricchezza di piante e fiori: è stato definito infatti "Giardino d'Europa". Questa zona è dal 2013 inserita nel Parco Naturale del Monte Baldo ed è meta consolidata di turismo invernale ed estivo. Il Monte Baldo è conosciuto fin dal XV sec. per le sue importantissime e uniche peculiarità botaniche. Racchiuso tra la Valle dell’Adige e il Lago di Garda offre panorami davvero spettacolari e unici a picco sulla Valle dell’Adige e sul Lago di Garda.
Dalla vetta di questa montagna si gode di una vista spettacolare sul Lago di Garda e si possono osservare i resti di alcune trincee risalenti alla Grande Guerra. Attorno al rifugio Damiano Chiesa sono visibili tunnel e trincee, testimonianze della Grande Guerra ancora ben tangibili. Terra di confine da sempre. Geograficamente confine tra pianura e arco alpino. Politicamente separava regni e imperi. Per ultimo fu territorio di frontiera tra Regno d’Italia e Impero Austroungarico durante la Grande Guerra. Il Monte Altissimo fu fortificato dall’esercito italiano che lo occupò nel 1915. Il nostro itinerario attraverserà molte testimonianze della Grande Guerra.
Diversi Itinerari per Raggiungere la Vetta
I quattro itinerari proposti sono di diversa difficoltà e conducono, lungo sentieri ben segnati, tra malghe, boschi e panorami mozzafiato, fino alla cima dell'Altissimo.
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Itinerario tradizionale - Facile
- Partenza/Arrivo: Albergo Graziani
- Tempo: 1 h e 15 min
- Sentiero: 633
- Dislivello: 450 m
- Quota massima: 2069 m
- Difficoltà: T (sentiero escursionistico-turistico, su stradine pedonali, carrarecce, mulattiere e sentieri molto facili)
Si lascia l'auto presso uno dei parcheggi vicino al Rifugio Graziani (uno di fronte all'edificio, l'altro poco più avanti, seguendo la strada sterrata in direzione Malga Campo). Si prosegue quindi sull'ampia strada sterrata (sentiero n.633) che conduce in vetta al Monte Altissimo.
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Itinerario più impegnativo
- Partenza/Arrivo: San Giacomo
- Tempo: 4 h e 45 min
- Sentiero: 622
- Lunghezza: 4,7 km
- Dislivello: 866 m
- Quota massima: 2069 m
- Difficoltà: E (sentiero per escursionisti su mulattiere e sentieri, privo di difficoltà tecniche)
Escursione impegnativa, in particolare per la ripidezza del percorso nella parte conclusiva. Si lascia l'auto in località San Giacomo e si prende il sentiero n.622, fino ad arrivare a Malga Campo. Da qui si continua su un tracciato molto ripido che conduce in cima al Monte Altissimo.
Indicazioni utili: in estate il tempo di percorrenza è di 2h e 15 min circa; d'inverno, con le ciaspole sulla neve, il tempo è di 3h e 30 min circa.
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Itinerario poco affollato
- Partenza/Arrivo: Località Bocca di Navene
- Tempo: 2 h e 30 min
- Dislivello: 650 m
- Quota massima: 2069 m
- Difficoltà: E (sentiero per escursionisti su mulattiere e sentieri, privo di difficoltà tecniche)
Escursione che evita il caos del sentiero con punto di partenza presso il Rifugio Graziani. Si parte da Bocca Navene (1425 m.s.l.m.) con il sentiero in cresta n.651, tra l'Altopiano di Bretonico e il Lago di Garda.
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Itinerario tra le malghe
- Partenza/Arrivo: Albergo Graziani
- Tempo: 3 h e 30 min
- Dislivello: 600 m
- Quota massima: 2069
- Difficoltà: E (sentiero per escursionisti su mulattiere e sentieri, privo di difficoltà tecniche)
Escursione attraverso boschi, trincee e pascoli che, passando per Malga Campo, aggira il versante nord del Baldo, per arrivare a Malga Campei. Da qui, si procede verso la meta. Il percorso non è difficile e procede per lo più pianeggiante fino a Malga Campo.
Si lascia l'auto al Rifugio Graziani e si seguono le indicazioni per Malga Campo. Si prosegue quindi lungo il sentiero fino a giungere al Rifugio Malga Campei (1h e 40 min), da dove si prende il sentiero 624 e, poi, il 601, che porta al Rifugio D.
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Percorso ad Anello dai Prati di Nago
Dai Prati di Nago, all’interno del suggestivo Parco Naturale del Monte Baldo, escursione ad anello che raggiunge il conosciutissimo Monte Altissimo di Nago e il Rifugio Damiano Chiesa attraverso i sentieri del Rifugio Malga Campei e, della Malga Campo. Il motivo che può rendere allettante questo tipo di percorso è quasi sicuramente la capacità di unire il fascino del trekking, assai vario e panoramico per tutta la sua durata, con l’offerta enogastronomica che si può assaporare durante una sosta nelle rispettive malghe e rifugi.
Raggiungiamo con la propria auto la località di Nago-Torbole. Lungo la SS240 svoltiamo, in successione, per Via della Màsera, Via delle Scuole e la “strada del Monte Baldo”: attraverso una stradina ben asfaltata, ma notevolmente lunga (quasi 14 km da Nago-Torbole) e parecchio stretta, soprattutto nella parte finale, raggiungiamo i Prati di Nago, dove si trova il parcheggio Stanga.
In prossimità del parcheggio Stanga (Prati di Nago), percorriamo una traccia che arriva ai ruderi della Baita Grasso e seguiamo le indicazioni per il Rifugio Campei (sentiero 624). Scendiamo brevemente verso l’ultimo tornante ed entriamo nel bosco, scavalcando un cavetto di ferro sospeso. Imbocchiamo, quindi, una traccia ben visibile, sebbene sia poco segnalata, affrontando una modesta pendenza che arriva ai bellissimi prati dei ruderi della Baita Grasso. Ci dirigiamo verso il primo incrocio di sentieri e seguiamo, appunto, le indicazioni per la Malga Campei, scendendo verso sinistra attraverso la traccia 624.
Arrivati alla prima malga, imbocchiamo una traccia sulla destra e seguiamo le indicazioni per la Malga Campo percorrendo il sentiero 650. Riprendiamo la nostra camminata, imboccando, proprio in prossimità del rifugio, una traccia che sale lievemente sulla destra. Svoltando, quindi, verso destra e aggirando nel contempo il Montesel, saliamo con dolce pendenza il sentiero 650 che, nonostante per qualcuno potrebbe risultare esposto, risulta comunque sufficientemente largo e tecnicamente facile.
Da qui, saliamo per il segnavia 622 che conduce al Monte Altissimo di Nago e al Rifugio Damiano Chiesa. Seguiamo, successivamente, le visibili tracce e riprendiamo ad affrontare un’ultima ripida e, faticosa salita, raggiungendo così il tanto sospirato Monte Altissimo di Nago e il Rifugio Damiano Chiesa. Superiamo quest’ultimo per raggiungere, a propria discrezione, una delle migliori vedute che si affaccia sul conosciuto Lago di Garda e sui numerosi monti circostanti delle Prealpi Gardesane.
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Dal punto più alto di questa uscita, inoltre, iniziamo a smaltire tutto il dislivello fronteggiato sin d’ora affrontando una costante discesa, che ci accompagnerà sino al punto d’inizio. Nei pressi del rifugio seguiamo le indicazioni per il Monte Varagna e Nago-Torbole, imboccando il sentiero 601, che scende tra il Campo di Mezzo e la Val del Parol, caratterizzato, soprattutto nella prima parte, da un fondo parecchio sconnesso e moderatamente ripido.
Consigli Utili per l'Escursione
Come ogni percorso in alta montagna, è consigliabile partire presto la mattina per godersi la salita col fresco. In ogni caso non dimenticare cappello e crema solare, ma anche una felpa. Basta qualche nuvola e un po’ di vento per farti ricordare in fretta che ti trovi a 2000 metri di quota. Non ci sono fontane lungo il tragitto, quindi parti da casa con l’acqua necessaria!
L’Altissimo è tra le montagne preferite dei trentini di Brentonico, Nago, Mori, Rovereto e nel fine settimana c’è sempre molta gente. Se vuoi pranzare al rifugio è meglio prenotare. Il parcheggio ai Prati di Nago tiene solo 20-30 macchine. Se è pieno puoi parcheggiare negli slarghi sottostanti facendo attenzione a non occupare la strada.
Noi ogni tanto saliamo sull’Altissimo nel tardo pomeriggio dopo una giornata di lavoro Da lassù ci godiamo il tramonto in silenzio e ci fermiamo a cena al rifugio.
Equipaggiamento Essenziale per un Trekking Sicuro
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come, ad esempio, un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna? Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
- boraccia (1L)
- snack (per esempio, frutta secca o cioccolato)
- kit di pronto soccorso
- giacca antivento
- una maglia in pile
- maglietta e calze di ricambio (possibilmente chiusi in un sacchetto di plastica)
- indossate o almeno portate nello zaino un paio di pantaloni lunghi
- cappellino
- crema solare
- occhiali da sole
- guanti
- fischietto per farsi rintracciare in caso di emergenza
Indossate calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo.
Sicurezza in Montagna: Consigli Importanti
- Scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche, documentandoti sulla zona da visitare, sulla fruibilità dei sentieri e dotandoti di adeguata carta escursionistica.
- Provvedi a un abbigliamento ed equipaggiamento consono all’impegno e alla lunghezza dell’escursione e porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni di emergenza e un kit di pronto soccorso.
- È consigliabile non intraprendere da soli un’escursione in montagna. In ogni caso lascia detto a qualcuno l’itinerario che prevedi percorrere, avvisando del tuo ritorno.
- Informati sulle previsioni meteo e osserva costantemente lo sviluppo del tempo.
- Nel dubbio torna indietro. A volte è meglio rinunciare piuttosto che trovarsi in difficoltà a causa del maltempo o per essersi cimentati con difficoltà di grado superiore alle proprie forze, capacità, attrezzature.
- Evita di uscire inutilmente dal sentiero e di prendere scorciatoie.
- Tutti i percorsi elencati si sviluppano in ambiente naturale. Percorrerli significa accettare il rischio della pratica di uno sport nella natura.
- Le informazioni contenute in questa scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente.
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