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Escursione al Rifugio Giussani: Difficoltà e Percorso

Il rifugio Giussani è una vera perla delle Dolomiti Ampezzane, raggiungibile con un'escursione dal rifugio Dibona, è una delle più belle escursioni da fare nelle Dolomiti di Cortina. Arrivare al rifugio Giussani è un’escursione a Cortina molto interessante per avvicinarsi al mondo delle Tofane, nelle Dolomiti Ampezzane.

Informazioni generali

Il Rifugio Giussani sorge a 2561 metri a Forcella Fontananegra, ampio valico tra la Tofana di Rozes e la Tofana di Mezzo, costellato di massi con molte tracce di postazioni belliche. Si trova nel gruppo delle Tofane, a 2561 metri di altitudine, e gode di una vista magnifica su tutta l’area delle Cinque Torri, Averau e Nuvolau. Ma il panorama arriva a toccare la cima del Pelmo e le creste aguzze della Croda da Lago.

Punto di partenza e parcheggio

Solitamente il Giussani si raggiunge dal rifugio Angelo Dibona (2083 m), in località Valon de Tofana, al quale si perviene comodamente in auto da Cortina su strada quasi interamente asfaltata. Dopo la Chiesetta degli Alpini si prende una stradina - primo tratto asfaltata e poi sterrata - che porta al Rifugio Dibona. Libero presso il Rifugio Dibona Coordinate GPS: 46.532773, 12.069863

Descrizione del percorso

Dal Rifugio Dibona parte il sentiero CAI 403, largo e ben segnato: sarà il percorso da seguire fino al Rifugio Giussani. In breve il paesaggio cambia e poco dopo essere usciti dal bosco incontriamo il bivio per la grotta della Tofana che ignoriamo, lasciandocelo sulla sinistra. Si prosegue per il sentiero 403 che sale con un lento zig zag. Dopo circa un’ora di cammino ci è chiaro il tipo di scenario che ci aspetta: le pareti verticali delle Tofane ci sovrastano (la Rozes a sinistra, la Tofana di Mezzo a destra) e camminiamo ai loro piedi su un largo sentiero pietroso, segnato e protetto con dei tronchi.

Dal rifugio Dibona (2083 m) si prende il sentiero n. 403 e si arriva alla Forcella Fontananegra e quindi al Rifugio Camillo Giussani (2600 m). Qui si prosegue seguendo l’indicazione Tofana di Rozes. Arrivati in vetta (3225 m) si ritorna per lo stesso percorso.

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Dal Dibona si risale per carrareccia il conoide ghiaioso del Valon, racchiuso tra le rocce della Tofana di Rozes e della Punta Anna. Si prosegue poi per l’evidente mulattiera segnalata col numero 403.

Percorsi alternativi

  • Oppure dai rifugi Duca d’Aosta (2098 m) e Pomedes (2303 m) per il sentiero attrezzato Maria Luisa Astaldi. Poco sotto il rifugio Pomedes ha inizio il sentiero Astaldi, caratterizzato da rocce colorate. Il percorso si sviluppa prevalentemente lungo una cengia alle pendici di Punta Anna e del Torrione Dibona (corde metalliche di sicurezza). Il sentiero punta ad una spalla erbosa al limitare del Valon, dove incontra l’itinerario precedentemente descritto.
  • Un’altra interessante possibilità d’accesso inizia poco dopo Fiames, 4 Km. a nord di Cortina d’Ampezzo (ingresso del Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo, parcheggio) e risale la spettacolare Val Travenanzes e il Majarié de Tofana. Sentiero di medio impegno.

Difficoltà del percorso

Il percorso non presenta particolari difficoltà se non nel tratto dal Rifugio Giussani a Cima Tofana di Rozes, perché si cammina su roccette o ghiaioni e perché la segnaletica è alquanto deficitaria. Si dovrebbe seguire il sentiero segnato con un bollino blu, ma spesso non si vede o non c’è e quindi si seguono gli omini in pietra. In caso di nuvole basse questo può essere un problema.

In conclusione: percorso semplice/turistico (T) fino al rifugio Giussani, poi per escursionisti esperti (EE).

Panorami

Una volta in vetta la vista spazia a 360 gradi sulle splendide cime di tre provincie: Belluno, Trento e Bolzano.

Consigli per la sicurezza

La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento. Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni dei sentieri e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi.

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Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.

Massiccio delle Tofane

Il massiccio montuoso delle Tofane, che da sempre valorizza con la sua bellezza la conca ampezzana, offre ad escursionisti e alpinisti una notevole varietà di itinerari adatti sia al turista meno allenato che all’alpinista più esperto. Il fulcro del gruppo è costituito dalle tre Tofane: la Tofana di Dentro (o Tofana Terza - m.3238), la Tofana di Rozes (m.3225) e la Tofana di Mezzo (m.3244). Gran parte dell’area è inclusa nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo.

Vie alpinistiche consigliate sulla Tofana di Rozes

  • Primo Spigolo - via A. Alverà e U. Pompanin
  • Pilastro - via E. Costantini e R. Apollonio
  • Pilastro - via Sognando l’aurora di M. Da Pozzo e Marcello Menardi
  • Secondo Spigolo - via E. Costantini e L. Ghedina
  • Secondo Spigolo - via Spigolo Sam di M. Da Pozzo, N. Alexander e S. Majoni
  • Terzo Spigolo - via A. Alverà e U.Pompanin
  • Parete Sud - via classica - di A. Dimai, A. Verzi, G. Siorpaes e R. Eotvos
  • Parete Ovest - via Quel calcare nell’anima di M. Sterni, M. Kraus, M. Giuffrida e S.

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