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Escursione alle Gole del Garrafo: Un'Avventura nella Natura Incontaminata

L'escursione alle Gole del Rio Garrafo, situata nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, offre un’esperienza immersiva in una natura selvaggia e incontaminata. Partendo dal comune di Acquasanta Terme, nel sud delle Marche, l’itinerario si snoda attraverso gole rocciose, cascate, piscine naturali e grotte affascinanti.

Informazioni Utili per l'Escursione

Per raggiungere il punto di inizio del sentiero, imboccate la strada sulla sinistra, in discesa, prima del ponte che conduce a Vallecchia M.A. e Matera. Deviate subito a sinistra e seguite una strada sterrata pianeggiante che vi porterà, costeggiando il fosso, nei pressi di una casa con cancello. L’inizio del sentiero è di fronte alla casa ed è chiaramente segnalato dall’indicazione “Vallecchia M.A. - ML 1500”.

Dati Tecnici e Consigli

  • Dislivello: < 200 m
  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Lunghezza: circa 4 km (andata e ritorno)
  • Durata: 3 ore circa
  • Segnaletica: scarsa
  • Equipaggiamento: Scarpe da trekking obbligatorie, scarpe da scoglio consigliate se si percorre in periodi di piena del fiume.

Il percorso è indicato con difficoltà EE che come indicato dal CAI identifica un percorso per Escursionisti Esperti. L’accesso al sentiero inizia poco prima di un ponte che conduce a Vallecchia M.A. e Matera. Da lì, si segue una strada sterrata lungo il fosso, vicino a una casa con cancello. È consigliabile parcheggiare nell’area limitata prima dell’abitazione o nel parcheggio del municipio, a circa 1 km.

Il percorso, privo di segnaletica adeguata, è affiancato da alte pareti rocciose che in alcuni punti sembrano quasi toccarsi, creando l’effetto di un canyon naturale.

Descrizione del Percorso

Il sentiero inizia vicino a un ponte di legno e prosegue lungo il letto del fiume Garrafo, con alternanza di passaggi sulle pareti rocciose. Gran parte del sentiero prevede l’ausilio di corde e cavi in acciaio che, a tratti, vi serviranno per passare da un lato all’altro delle pareti rocciose. Di conseguenza, è bene avere piede fermo e non soffrire di vertigini. Il cammino è caratterizzato da passaggi con corde e cavi in acciaio per aiutare gli escursionisti a superare le rocce. Le pareti sono intervallate da tratti dove si utilizzano corde e cavi metallici per attraversare il fiume e camminare lungo le rocce scivolose, talvolta bagnate.

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L’escursione include il passaggio per la Grotta Fredda, famosa per il freddo vento che si avverte già dall’ingresso. Lungo il cammino, si attraversano diverse gole, fino a raggiungere dopo circa 1h30 le prime piscine naturali, un luogo ideale per una sosta. A questo punto vi consigliamo di tornare indietro. Anche noi ci siamo fermati qui.

Proseguite lungo il fiume, in una continua alternanza di passaggi a destra e a sinistra e costeggiate le rocce aiutandovi con i cavi metallici e le corde. L’escursione è, in pratica, tutto un saliscendi sulle pareti di roccia, circondati da un verde rigoglioso e accompagnati dallo scorrere dell’acqua del Rio Garrafo che, avanzando verso la gola, inizia a farsi vedere e sentire.

Si tratta di una zona piuttosto selvaggia, dove la roccia calcarea ha permesso il formarsi di numerose cavità, creando scenari davvero suggestivi. La prima grotta che si incontra è la Grotta Fredda, riconoscibile dal gelido vento che si fa sentire sin dall’ingresso e per tutta la tratta che la costeggia.

Chi desidera proseguire può continuare attraverso la frazione abbandonata di Gaglierto fino a Vallecchia, ma la salita diventa più impegnativa e presenta numerosi tratti esposti. Il percorso continua dopo aver guadato per l’ennesima volta il fiume, seguendo un tracciato in ripida salita che si allontana dal rio e presenta numerosi tratti esposti. Se intendete procedere, dovrete attraversare prima la frazione abbandonata di Gaglierto per poi raggiungere Vallecchia.

Consigli Utili

Noi abbiamo percorso il sentiero in ottobre e il rio Garrafo era asciutto, soprattutto nella parte iniziale. Questo ci ha semplificato non poco la vita perché di fare acquatrekking non ne avevamo proprio voglia. Quando la portata del fiume è massima, non si rischia solo di bagnarsi il fondo delle scarpe: l’acqua può arrivare fino al ginocchio, quindi valutate bene il periodo in modo da non ritrovarvi a fare il bagno prima del previsto 😂 (estate e autunno - in assenza di piogge recenti - sono senza dubbio i momenti migliori). Se siete in vena di bagno, non dimenticate le scarpe da scoglio.

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Scarpe da trekking obbligatorie: anche se doveste trovare il letto del fiume asciutto, spesso le rocce sono bagnate e scivolose e il rischio di cadere e farsi male è alto.

Lungo il sentiero incontrerete delle grotte: una di queste è la grotta Fredda che, nel 2007, “ospitò” lo speleologo Montalbini per 235 giorni per condurre i suoi studi ed effettuare un esperimento di isolamento spazio-temporale. Per visitarle, rivolgetevi alla sede dell’Asa Speleoclub vicino alle sorgenti de Lu Vurghe.

Le alte faglie che costeggiano il Garrafo sono una vera meraviglia, la natura si esprime al massimo del suo splendore e si perde facilmente il conto degli scorci che lasciano a bocca aperta. Godere di un simile spettacolo è una grande fortuna, rigenera corpo e mente, è un’esperienza incredibile.

Tuttavia, non smetteremo mai di ripeterlo: ognuno di noi conosce i propri limiti e ci sono momenti giusti per provare a superarli e altri no. Questo non è un percorso in cui “far vedere i muscoli”, non va affrontato con superficialità. Solo così sarà possibile gustarsi un sentiero così particolare.

Un'Avventura Indimenticabile

L’escursione alle Gole del Rio Garrafo è un’esperienza rigenerante e unica, ideale per chi ama l’avventura in un contesto selvaggio e naturale. Tuttavia, il percorso richiede attenzione e una buona preparazione fisica per affrontare le sfide del terreno.

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