Albergo Atene Riccione

 

Escursione a Rocca Calascio: Informazioni e Consigli

Durante un viaggio alla scoperta di Marche e Abruzzo, una visita ai luoghi simbolo più scenografici e noti di queste splendide regioni è d'obbligo. Tra questi spiccano il Tempio del Valadier e il Castello di Rocca Calascio, uno dei castelli più elevati e più belli d’Italia. Il National Geographic lo ha inserito anche tra i 15 castelli più belli al Mondo.

In questa guida, troverai tutte le informazioni necessarie per organizzare la tua visita a Rocca Calascio in totale autonomia, da come arrivare e cosa vedere, fino ai dettagli sui sentieri.

Un po’ di storia

Il Castello di Rocca Calascio fa parte di un complesso sistema di fortificazioni difensive che controllavano le vallate abruzzesi e, grazie alla sua vicinanza a Campo Imperatore, ebbe un ruolo fondamentale per la difesa dei percorsi della transumanza. Risale all’epoca normanna, edificato su volere di Ruggero II d’Altavilla probabilmente dopo la conquista normanna del 1140. Tuttavia però le prime notizie documentabili risalgono ad un documento storico del 1239 che ne cita il nome ed ad un documento del 1380 che ne attesta l’esistenza.

Un’altra supposizione è che l’attuale struttura sorga sui resti di un’antica fortificazione di epoca romana. Durante i secoli successivi il castello passò sotto il dominio delle famiglie Pagliara, Colonna, Cattaneo, Medici e Borbone, per citarne alcune. Nel 1463 Ferdinando I di Napoli diede la concessione del castello ad Antonio Todeschini della famiglia Piccolomini. A lui si deve la costruzione della cinta muraria in ciottoli e delle quattro torri circolari ad uso militare.

Il castello fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1703, che distrusse quasi interamente l’antico borgo. Nei secoli successivi, terminata la sua funzione difensiva, il castello fu progressivamente abbandonato e nel 1957 risultava completamente abbandonato. Buona parte degli abitanti si trasferì nella vicina Calascio, che deve la sua fondazione alla distruzione del castello.

Leggi anche: Rocca di Calascio: come arrivarci

Nel 1985 divenne il set cinematografico di Ladyhawke e l’anno successivo di Il nome della rosa, i quali lo portarono sotto ai riflettori. In seguito al successo ottenuto, alla fine degli anni ’80 vennero iniziati i lavori di restauro e consolidamento del castello e di alcune abitazioni del borgo antico.

Il castello è avvolto da una curiosa leggenda che narra di una sfida tra il Re Marrone, signore di Rocca Calascio, e il Re delle Corone, signore della Piana di San Marco. Tale scontro, causato da una diatriba sui confini dei loro territori, portò ad innumerevoli scontri e violenze che pian piano ridussero allo stremo e alla fame la popolazione. Il popolo, ormai sfinito da anni di battaglie, tentò un ultimo sforzo. Su consiglio di un anziano contadino, fecero una grande caciotta raccogliendo il latte di tutti gli animali e delle puerpere. Regalarono la caciotta ad Re delle Corone, con la speranza di fagli credere che la rocca fosse ricca di provviste e che sarebbe stato inutile continuare con il suo assedio.

Quando andare a Rocca Calascio

Il Castello di Rocca Calascio è visitabile tutto l’anno, sia in estate che in inverno, salvo condizioni meteo davvero sfavorevoli. Vi consigliamo di visitarlo per la prima volta in primavera o estate, per poter ammirare il panorama che lo circonda nel pieno dei suoi colori. In questo periodo il sentiero è facilmente percorribile da tutti. L’unico vero problema che potete trovare quassù in primavera/estate è il vento, che quando decide di soffiare soffia davvero forte.

Non perdete però una visita anche nel periodo invernale, quando un candido manto di neve avvolge le vallate e il castello, trasformando tutto in un magico luogo fatato. Imperdibile con i candidi colori pastello del tramonto o dell’alba che contrastano con il bianco della neve.

Cosa vedere a Rocca Calascio

L’attrazione principale di Rocca Calascio è senza dubbio il suo scenografico castello, situato in una posizione strategica che gli permetteva il controllo su tutte le vallate circostanti. Qui, dall’alto dei suoi 1.460 metri d’altezza, il castello domina uno dei paesaggi più spettacolari di tutto l’Abruzzo. La vista spazia dalla piana di Campo Imperatore al Gran Sasso, dalla Majella alla dorsale del Sirente.

Leggi anche: Mar Morto: Consigli per l'escursione

Era un punto di osservazione militare e permetteva di comunicare con altre torri e castelli, fino ad arrivare al Mare Adriatico, grazie all’uso di torce durante la notte e specchi durante il giorno. Inizialmente la struttura, realizzata in pietra bianca locale a conci squadrati, era composta da un mastio centrale di forma quadrangolare ed aveva funzione di torre d’avvistamento.

L’accesso un tempo avveniva da un’apertura posta a circa 5 metri d’altezza, alla quale presumibilmente si accedeva con una scala lignea retrattile che veniva appoggiata su due blocchi di pietra sottostanti. Oggi è possibile accedere e visitare il castello mediante un ponte, che vi condurrà al suo interno. Se invece desiderate realizzare le classiche foto da cartolina, vi consigliamo di salire sulla collinetta rocciosa posta dietro il castello.

Accanto al castello si trova la piccola e graziosa chiesa di Santa Maria della Pietà, un piccolo tempietto eretto nel 1596. La chiesa presenta una pianta ottagonale, sormontata da una cupola ad otto spicchi, ed un portale di accesso in stile barocco sormontato da un timpano ed una piccola edicola. Sul lato destro si trova invece il locale adibito a sagrestia, mentre al suo interno ospita un dipinto della Vergine miracolosa e una statua di San Michele armato. La chiesa, oggi adibita a semplice oratorio, purtroppo è aperta e visitabile solamente in poche occasioni.

Cosa vedere nel Borgo di Calascio

Dedicate un po’ di tempo anche alla visita del piccolo borgo medievale situato sotto al castello, il cui scopo era quello di salvaguardare la popolazione dalle invasioni dei nemici. Della parte più antica, di cui oggi restano solamente i ruderi, fu progressivamente abbandonata in seguito ai distruttivi terremoti del 1348-49, del 1461 e del 1703.

Prendetevi almeno un’oretta per visitare anche il grazioso borgo di Calascio, passeggiate tra le sue viuzze acciottolate che si districano negli angoli più nascosti. Visitare Calascio equivale a fare un salto indietro nel tempo, respirandone tutta l’atmosfera medievale che ancora oggi rende questo borgo un piccolo gioiellino incastonato tra le montagne. Calascio si sviluppa intorno al suo piccolo centro storico, contornato da palazzi medievali, antiche case e graziose chiese.

Leggi anche: Trekking alle Grotte di San Ponzo

Visitate la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (o Chiesa di San Francesco), risalente al 1594. Al suo interno ospita un candelabro in legno intagliato, un ciborio seicentesco, una statua in terracotta della Madonna con Bambino e un ritratto di Badeschini raffigurante Francesco d’Assisi che da il cordone monastico a Luigi IX di Francia. Altra interessante tappa è la Chiesa di San Nicola, agglomerata ad altre abitazioni, con un portale cinquecentesco posto lateralmente. L’interno è il stile barocco-neoclassico e ospita dipinti di Badeschini e Patini e una fonte battesimale del XVIII secolo.

Come arrivare a Rocca Calascio

Noi abbiamo visitato Rocca Calascio diverse volte, partendo sia da Santo Stefano di Sessanio sia da Campo Imperatore. Dal borgo vi basterà seguire la Strada Provinciale 7 verso Calascio. La distanza in auto è di circa 9 chilometri, percorribili tranquillamente in meno di 15 minuti. Da Campo Imperatore la strada è un po’ più lunga: dovete prima seguire la Strata Statale 17bis, per poi prendere la deviazione verso Calascio e seguire la Strada Provinciale 7.

Se invece arrivate da più lontano, come Roma o Milano, dovete seguire l’Autostrada fino a L’Aquila, prendere l’uscita L’Aquila Est e seguire le indicazioni per Sulmona. Se viaggiate con i mezzi pubblici, potete raggiungere Rocca Calascio in autobus da L’Aquila. Dalla Stazione degli autobus di L’Aquila, dovete prendere l’autobus con destinazione Sulmona, scendere a Barisciano e prendere poi la coincidenza per Castel del Monte. Potete acquistare il biglietto prima di salire sull’autobus. Raggiunto Calascio dovete proseguire verso la parte alta del paese, seguendo le indicazioni per Rocca Calascio.

Parcheggiare a Rocca Calascio

Non è possibile accedere al piccolo borgo con i mezzi a motore, perciò dovrete parcheggiare e proseguire a piedi. Lungo la strada troverete dei piccoli parcheggi dove potete lasciare l’auto gratuitamente. Il più vicino è quello situato sull’ultimo tornante. I posti per le auto sono pochi e terminano in fretta. Vi consigliamo di raggiungere il castello di mattina presto o nei giorni in settimana. Se dovessero essere tutti pieni, vi toccherà tornare a Calascio, parcheggiare e salire a piedi. Da Calascio in alternativa potete prendere la navetta Calascio-Rocca Calascio, al costo di € 4,00/2,00 adulti/bambini 6-10 anni per andata e ritorno, attiva dalle 9.00 alle 18.00 con corse ogni 20 minuti.

Dopo aver parcheggiato l’auto nei pressi di Calascio o Rocca Calascio, per raggiungere il Castello dovrete incamminarvi a piedi nel borgo antico. Seguite la strada in salita, passeggiando tra le vecchie abitazioni oggi trasformate in un albergo diffuso, fino a raggiungere l’inizio del sentiero.

Se avete tempo e voglia di camminare immersi nella natura, potete raggiungere il Castello di Rocca Calascio seguendo le antiche strade della transumanza. Potete seguire un pezzo del Tratturo Magno, il percorso che attraversa Abruzzo, Molise e Puglia, oppure potete percorrere il sentiero ad anello che collega tre bellissimi borghi: Santo Stefano di Sessanio, Calascio e Castelvecchio Calvisio. Il sentiero è abbastanza semplice e dura circa 3 ore e mezza.

Il Castello di Rocca Calascio è visitabile liberamente tutti i giorni dalle 9.00 fino al tramonto.

Escursione da Santo Stefano di Sessanio a Rocca Calascio

Una indimenticabile escursione, ormai considerata un classico dell’escursionismo, che dalle porte dell’incantevole borgo medievale di Santo Stefano di Sessanio, seguendo il sentiero panoramico di Monte delle Croci ci porta all’iconica Rocca di Calascio. Dal crinale proseguiamo fino alla caratteristica Chiesa di Madonna della Pietà a pianta ottagonale per raggiungere infine la nostra meta, la splendida Rocca di Calascio, la roccaforte più alta di tutto l’Appennino considerata dal National Geographic uno dei castelli più belli del mondo ed esclusivo scenario di famose pellicole cinematografiche fantasy e storiche.

Il panorama qui è mozzafiato e spazia da Campo Imperatore alla catena del Gran Sasso, dal massiccio del Sirente alla Maiella fino alle più lontane cime del Parco d’Abruzzo.

Hai mai sognato di seguire le gesta del capitano Navarre e della bellissima Ladyhawke? Ecco il percorso per una fantastica escursione a Rocca Calascio, nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Qui è stato girato il film Ladyhawke e diverse altre pellicole.

L’escursione a Rocca Calascio è tra i percorsi di trekking più suggestivi e gettonati. Anche per i suoi echi cinematografici e perché è un itinerario adatto a tutti. Anche i percorsi facili, tuttavia, vanno affrontati con la giusta preparazione e con le migliori attrezzature.

Dall’abitato di Calascio (1.217 m) al borgo medievale (30 min.), al castello (10 min.) e alla Chiesa di Santa Maria della Pietà (5 min.).

Nel periodo di maggior afflusso turistico la sconnessa strada asfaltata da Calascio per la sua rocca è chiusa al traffico. Si parcheggia quindi vicino al fontanile nella parte alta del paese e si seguono le indicazioni. Si prosegue attraversando il borgo e in breve si è alle mura diroccate che cingono il castello. Ancora poco e con un ponticello (attenzione alle assi sconnesse) si entra nelle poderose mura del maniero, con le sue inusuali quattro torri coniche perimetrali. Proseguendo pochi minuti si raggiunge la visibile Chiesa di Santa Maria della Pietà e poi è piacevole bighellonare nei dintorni per cercare le viste migliori sulla rocca e sulle montagne.

TAG: #Escursione

Più utile per te: