Escursione Termica Stagionale: Definizione e Fattori Influenzanti
L'espressione "escursione termica" è un termine tecnico in uso in meteorologia che indica la differenza tra la temperatura più alta e quella più bassa segnata in un determinato luogo e in un determinato periodo di tempo.
Definizione di Escursione Termica
Scopriamo cosa sono le escursioni termiche, ovvero le differenze tra due temperature in un determinato periodo di tempo. Ne esistono quindi vari tipi, a seconda del periodo preso in considerazione: la più comune è l’escursione termica diurna, che consta nella differenza tra la temperatura massima raggiunta durante il giorno e quella minima segnata nella notte in un certa località, ma esiste anche l’escursione termica mensile oppure annuale, ovvero la differenza tra le temperature medie massime e minime raggiunte rispettivamente durante un mese oppure un anno.
Escursione Termica Stagionale
L'escursione termica stagionale, nello specifico, si riferisce alla differenza tra la temperatura media massima e la temperatura media minima registrate in una specifica stagione dell'anno.
Fattori che Influenzano l'Escursione Termica
Diversi fattori possono influenzare l'escursione termica, tra cui:
- Tipo di terreno: La terraferma è il luogo in cui l’escursione termica è maggiore, per via della maggior conduzione del calore da parte del terreno rispetto all’acqua.
- Presenza di acqua: L'acqua ha una capacità termica elevata, il che significa che si riscalda e si raffredda più lentamente rispetto alla terra. Le aree costiere tendono ad avere escursioni termiche minori rispetto alle aree interne.
- Latitudine: Inoltre anche la latitudine influenza l’escursione termica: all’Equatore sarà molto più accentuata rispetto ai Poli per via della posizione del Sole e di come i raggi arrivano sul nostro Pianeta. All’Equatore infatti, il sole raggiunge lo zenit a mezzogiorno, mentre ai Poli la luce arriva mediamente sempre con la massima inclinazione.
- Altitudine: L'altitudine influenza l'escursione termica.
- Copertura nuvolosa: Le nuvole possono riflettere la radiazione solare durante il giorno e intrappolare il calore durante la notte, riducendo l'escursione termica.
Esempi di Escursioni Termiche Estreme
In particolare sulla Terra, il luogo in cui le temperature variano di più sono i deserti, proprio per la maggior capacità della sabbia di condurre il calore: infatti questa durante il giorno è capace di scaldarsi tantissimo, così come di raffreddarsi molto nella notte, quando non si è più in presenza dell’irraggiamento solare, andando quindi ad influenzare sensibilmente le temperature.
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A livello di escursione termica diurna, la maggior differenza tra la temperatura massima e quella minima è stata di 55.5°C ed stata registrata a Browning, Montana (Stati Uniti), quando tra il 23 e 24 gennaio del 1916 si passò da una massima di +6.5°C a una temperatura minima di -49°C. Sempre agli Stati Uniti appartiene il record di escursione termica più repentina: era il 22 gennaio 1943, in South Dakota, e in solamente 2 minuti la temperatura variò di 27°C, passando da -20°C a +7°C.
Se si parla non di una località ma del mondo, in un solo giorno la differenza tra la temperatura massima e quella minima è di 139°C, segnata per ben due volte: la prima, il 20 luglio 1983, vide Vostok, in Antartide, raggiungere i -88.8°C, mentre contemporaneamente Kuwait City segnava +50.2°C, la seconda invece, il 20 agosto 1992, sempre Vostok si fermò a -87.9°C quando la Death Valley, California, raggiunse i +51.1°C.
A livello annuale invece, le escursioni termiche maggiori si hanno in luoghi lontano dal mare e sono massime ovviamente al Polo: le temperature variano molto di più nell’emisfero boreale piuttosto che in quello australe a causa della distribuzione delle terre emerse, con una estensione maggiore nel primo caso.
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